Antrè di grasso, e di magro, o Arrosto = Prendete una bella Anguilla, spogliatela della pelle, sventratela, tagliategli la testa, e le spine sul ventre, e sulla schiena, tagliatela a rocchi lunghi quattro dita traversi, marinatela in una terrina con olio, sugo di limone, due spicchi d’aglio, due foglie di alloro, due scalogne fusti di petrosemolo, filetti di cipollette, un poco di basilico, sale, pepe schiacciato, e due garofani; dopo due ore spremete l’erbe nella marinata, infilate i pezzi di Anguilla ad uno spiedino, avvolgeteli di fogli di carta unti di olio, o butirro; legate da capo e da piedi; legate questo spiedino ad uno grande, fate cuocere arrosto, aspergendo col resto della ma rinata ove averete aggiunto un poco più d’olio. Quando sarà quasi cotta scartatela, fategli prendere un bel colore ad un fuoco allegro, e servitela con sopra un gran sugo di limone, e quella Salsa, o Ragù, che più credete a proposito sì di grasso, che di magro. Potete an cora dopo scartata l’Anguilla spolverizzatela di mollica di pane grattato fino, fargli prendere un bel color d’oro, e servirla con sotto una Salsa piccante, o di grasso, o di magro. Ovvero sì nell’una, che nell’altra maniera, servirla per Arrosto con sopra un buon sugo di limone.
Vi vorrebbe quasi un solo tomo per potere descrivere tutte le diverse maniere di apprestare l’Anguilla, ed è in vero una pena il
dovere tralasciare in tanti articoli gran parte di ottime vivande, che la ristrettezza di quest’opera non permette, benché alcuni la crederanno troppo voluminosa; ma questi tali non sanno cosa sia un’arte senza limiti, e che li estende fin dove giunge un fino palato, ed una felice immaginazione, messa in pratica, dopo infinite prove, ed eseguita per lo spazio di molti anni in diversi climi, e regioni.