Pigliarai otto zampetti delle gambe dinanzi del vitello, o più, o meno, secondo la quantità che ne vorrai fare, quali siano ben pelati, e puliti, posti a bollire in tre boccali d’acqua, tre di vino bianco, e uno d’aceto: avertendo che il vaso sia ben stagnato, e quando gli haverai levato la schiuma, li porrai dentro mez’oncia di brocche di garofani, mez’oncia di pepe intiero, un’oncia di canella intiera, e coprendo bene il vaso farai bollire questa compositione a fuoco lento, perché se la cucinassi in furia, la cottura non faria corpo per restringersi: quando sarà calata per metà, pigliarai il detto sugo, e lo passarai per stamigna in un’altro vaso, pigliarai un mazetto di penne, facendo stare il vaso pendente, levarai con quelle facilmente tutto quel grasso, che vi sarà sopra, e farai questo, quando
non v’è tempo di lasciarla raffreddare, benché per chiarificarla, vorrebbe essere fredda affatto, ma purché non sia bollente, si può chiarificare bene, pigliarai sei ova fresche sbattute in un’altro vasetto, con il sugo di sei limoni, e stemperarai dette ova con un poco di gelatina, tanto che nel vasetto ve ne sia un boccale, gettandola poi nel vaso grande della gelatina, mescolandola con un cocchiaro, vi aggiongerai una libra di zuccaro, e ritornarai la gelatina al fuoco, e quando vedrai che sarà chiarificata, e che haverà fatto molta schiuma, le butterai dentro un grano d’ambra stemprata in acqua di fior di cedro, e un poco di zaffarano, e come haverà dato duoi altri bollori, la passarai per la calza, over sacchello, come dir vogliamo, facendola colare in vaso di pietra: e se ne vorrai fare di color cremesino, pigliarai un poco di cremese a portione, overo pezzetta di levante, avertendo che fatta con pezzetta, a chi troppo ne mangiasse, può nuocere notabilmente, per la venefica qualità, che ha in sé detta pezzetta. Se ne vorrai fare della turchina, pestarai nel mortaro le viole zoppe, e con quel loro sugo, le darai il colore, e sarà buona per mangiare. Se ne vorrai fare della verde, pigliarai sugo di petroscemolo. Se ne vorrai fare della scura, pigliarai sugo d’uva passa. Se ne vorrai fare della rossa, o color di fuoco, pigliarai il cinapro, ma per esser questo minerale, poco lo lodo. Se ne vorrai fare della turchina in altro modo, pigliarai
endico a portione, e questa non serve se non per onda di mare, perché per mangiare non è buona. Se ne vorrai fare di color d’ambra, piglia zaffarano, e questa è la miglior, e più gustosa.