Primo amaza la vacina ho vitella como hè usanza. Da poi comenza infra le unghie a scorticare ma fa’ che le unghie restano attacate alla pelle he la carne. Et scorticata che haverai, fa’ distendere la ditta pelle. Da poi habi cumino, fenoghio, garofoli, pipero et sale bene pisti come polvere et de questa polvere pulveriza sopra la pelle de dentro. Poi taglia via li stinchi da le genoghia in giò; poi cava le trippe fora da lo fiancho. Dapoi, se vorai mettere a rostire caponi, fasani et altri animali, metteli nel corpo de dita vacha. Se la vorai rostire al forno, aconzala sopra una scala.
Se la vorai rostire al focho, piglia uno legno, cioè una stanga como uno spito, he mettela dentro he inlardala molto bene. He falla cocere adasio adasio, che non si arda. Poi falli fare ferri tanti grandi che la possano sustinere in piede. Como la serà cotta, inghioda questo ferro sopra una tavola grossa he ligala in modo che stiano in piede. Da poi conzali adoso la sua pelle como se fusse viva. Se in alcuno loco fusse manchata la carne per cocere, pone a loco de la carne lauro, salvia, rosmarino et mortella; poi retira la pelle he cusela in modo che non si veda lo ferro. Da poi dalli quella attitudine como fusse viva. Anchora similmente se pò fare cum una cerva ho cum una scroffa et cum una galina; item se pò fare cum altri animali, como te parirà. Nota che aconzare quisti ingegni de animali bisogna che lo coco non sia pazo, né semplice, imo gli bisogna havere grande cirvello. Et nota, patrone mio, che s’el tuo coco no hè discretto , mai aconzarà cosa bona sia bona quanto la vole.
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