Convito fatto ai figliuoli del re di Napoli da Benedetto Salutati e Compagni mercanti fiorentini il 16 febbraio 1476

1r
1476

Chonvito suto fatto per Benedeto Salutati e compagnia di Napoli a dì XVI di febraio 1476, la sera, agli infrascritti signiori e merchanti, e quali sedevano a tavola nel seguente hordine. E prima l’aparato della chasa. Era la schala, o buona parte d’essa, fasciata di spalliere d’arazzo con festoni di mortella. Entravasi nella sala tutta parata d’alto a basso di panni d’arazzo a fighure, chon uno sopracielo di panni di lana colorati della divisa d’Aragona, dentrovi in 3 luoghi l’arme del signor Duca di Calabria con le livree di sua Signoria, e dal palcho pendevano 2 candellieri di legname intaglati, ciaschuno chon 4 poste di lumi. In su ciaschuna posta una torcia di cera biancha, che facenono lume ala sala. Nella testa della sala dirimpetto alla porta, erano le tavole parate, posate sopra uno palcho di legniame alto circha 1/3 di bracio, coperto di tapeti; e le tavole aparechiate prima di tapeti e apresso di finissime tovagle.
Ne l’altra testa della sala era la credenziera grande con VIIII gradi, tuta fornita d’argento assai e belli, e fra essi alchuni vasi d’oro; in tutti furono pezzi 80, che la maggior parte erano bacini di diverse ragioni, coppe, bochali e piatti grandi, sanza gl’argenti che servirono pel convito, come e piateli, piatelletti, scodelle e scodellini, e tazze e coppe, che furono circha pezzi 300, oltre a quelli dela credenziera. In su la sala sono 2 camere, che l’una entra ne l’altra, ciascuna parata; la prima di panni a verdura, belli, con uno cortinaggio d’arazzo; l’altra parata di panni d’arazzo a fighure, con uno cortinaggio di tela, ne le quali camere si ritrassono tutti e convitati con loro familiari, inanzi al convito e dopo, a diportarssi con varii istrumenti et alchuni musichi, che era non pichola dolcezza a sentirli.
Andaron a tavola a suono di tronbe e di pifferi con questo modo. E prima in chapo di tavola:
Lo Signor Conte d’Altavilla; e apresso a llui, drento
Lo Signor don Petro, secondo genito del Signor duca di Chalabria.
Apresso:
Lo prefato Signor Duca di Calabria
Lo Signor don Federigho}
Lo Signor don Giovanni} figli della Maestà del Signor Re
Lo Signor don Arrigo}Lo Signor Conte di Belcastro
Lo Signor don Giovanni Antonio di Ventimiglia
Messer Cola di Toralto
Tomaso Ginori Consolo de’ Fiorentini
Marino Characciolo
Lorenzo Strozzi
Francesco Nori
Andrea Spannocchi
El comendatore di Richesens, fratello al capitano dela guardia del Signor Re
Ferrando di Giennaro: quali enpievono tuta la tavola di drento.
Messer Fredicho de Caravagial comandatore di Brindisi, ne l’altra testa della tavola.
La banda di fuori dele tavole era tuta fornita di trinciatori e credenzieri; che a tutti li fioli del Signor Re era fatta la credenza; e altri cortigiani stavono intorno alla mensa, chi per servire e chi per festeggiare.