Lo scalco prattico

Trascrizione, revisione e edizione digitale a cura di Giovanni Urraci

  • Sottotitolo:
  • Autore: Vittorio Lancellotti
  • Tipo opera: Stampa
  • Tipologia testo: Descrizione banchetti
  • Collocazione geografica: Roma
  • Datazione: 1627
  • Luogo di edizione: Roma
  • Collocazione (biblioteconomica o archivistica): Disponibile su Google Books
  • Pubblicata il: 20/01/2023
  • Condizioni accesso: Open Access
  • Licenza di utilizzo: https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0/deed.it
  • Copyright: AtLiTeG
  • DOI: 10.35948/ATLITEG/Corpus/108

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Sarà forsi curiosità il sapere, che sua maestà havendo voluto nel suo viaggio tenersi incognita, volle sedere nel terzo luogo, concedendo il suo ad uno dei più qualificati che seco haveva. Primo servitio freddo Pasticci in forma di scudo, con corone reali à capo, e festoni intorno, agghiacciati di zuccaro, in mezo de’ quali era un’arme del rè di Polonia alta un palmo, di pasta di marzapane, con stecco dorato. Un re à cavallo, con quattro aquile intorno, e suo paggio à canto, con bacchettine in mano, al primo piatto. Un Giove, con una saetta in mano, al secondo piatto. Un re à cavallo, con suo bastone reale in mano, al terzo piatto, di bellissime piegature, di salviette tutti. Una colonna di gelo, di colore d’ambra, con ucelletti, e pesciolini vivi dentro, con suo piedistallo sotto, e capitello in cima, con una statuetta sopra di zuccaro. Al secondo piatto in mezo alla tavola, una machina di quattro colonne di gelatina di varii colori, sopra le quali posava una cuppoletta dell’istessa gelatina, con ucelletti, e pesci vivi; e trà una colonna, e l’altra, era una statuetta di pasta di marzapane, profilata d’oro. Al terzo piatto, un’altra colonna di gelatina, simile alla prima. Sommate agghiacciate, combattute, quella del primo piatto da due leoni, fatti di pasta di marzapane, in atto di volerla divorare, con bellissime forze, e zampe alzate, profilati di oro. Sommata del secondo piatto, combattuta da due orsi, medesimamente in atto di volerla divorare, di pasta di marzapane. Sommata per il terzo piatto, simile alla prima, in piatti reali, con il fondo, fatto con una tavoletta, coperta dell’istessa pasta reale, e le sommate bene agghiacciate. Bianco magnare in stampa di mezo rilevo, con mascheroni intorno di gelatina, tramezati di bastoncini di pasta reale, in faccia de’ quali erano l’arme de’ prencipi convitati, che sostentavano un copertoro à gelosia, fatto di pasta di zuccaro, tocco d’oro. Ova misside, servite sopra una cucuzza grossa condita, steccata prima di stecchi di cannella, con fette di pane di Spagna intorno, coperte delle medesime ova misside, tramezate di rosette di pistacchiata, con una corona di zuccaro intorno, tocca d’oro. Galli d’India arrosto, poi lardati di lardelli di cedro condito, con ale, coda, e collo di pasta di marzapane, tocche d’oro, e argento. Crostate di mel’appie, siroppate, di cotognata, e fette di cucuzzata, con lustro sopra, à modo di marzapane; servite con una coroncina di zuccaro sopra, in mezo della quale era un pomo d’Adamo, con una statuetta di zuccaro di gettito in cima, con una corona di zuccaro cannellato intorno, tocca d’oro, e d’argento. Un carro di pasta di zuccaro, tirato da due idre, fatte della medesima pasta, con un re con bastone reale sopra, al primo piatto; le tre gratie, abbracciate insieme, di zuccaro, alte due palmi, e mezo; con armi in mano del rè, al secondo piatto. Un carro tirato da quattro palombe bianche, di pasta di zuccaro, col suo cocchiero della medesima pasta, con le redine in mano, di fettuccie d’argento, carico di biscotti reali. Salami agghiacciati di zuccaro, tempestati di fiori di zuccaro diversi; serviti con una corona imperiale sopra, sostentata da quattro angeletti, fatti di pasta di marzapane, con le mani alzate. Capponi salpimentati, lardati di lardelli di cotognate intorno, con ale, code, e colli, fatti di pasta di zuccaro, profilati d’oro. Trionfi di butiro Un cavallo, in atto di correre, e un leone, che li mordeva la gamba manca. Una statua di butiro, che rappresentava Orfeo con la lira in mano, con diversi animaletti intorno, del medesimo butiro. Due leoni in atto di fare alla lotta, per il terzo piatto. Primo servitio caldo Capponi bolliti, cotti in vino moscatello, avvolti nelle salviette spolverizate di polvere di mostacciuoli, e spetierie communi, lardati nel petto di fette di lardo, con stecchi di cannella, serviti con biscotti papalini sotto, rifatti, e inzuppati nel moscatello, spolverizati di zuccaro, e cannella, con medolla ben cotta sopra, e bocconi di presciutto, e d’animelle arrosto, poi stufate con almivere, fatto con moscatello, buttato poi sopra li biscotti. Pasticci di vitella intieri, con suoi soliti lardoni, e spetierie, e quattro fette di sommata sopra, in forma di coscini, agghiacciati di zuccaro, con un fiore per cantone, di zuccaro, tocco d’oro. Tordi arrosto, tramezati di fette di salciccia di Lucca, servite sopra fette di pane dorato, con salsa reale sopra. Piccioni ripieni trà carne, e pelle di bocconi d’animelle, cervella di vitella, medolla, formaggio grattato, fegatelli delli medesimi piccioni, posti tutti insieme, cotti in forno, dorati con rossi d’ova; serviti in tartarette, fatte di pasta di marzapane in forma di stelle, che in ogni raggio stava un piccione, con coroncine di zuccaro intorno, tocche d’oro. Piatti reali, di rape grosse ripiene, monde che furono, si cavarono di sopra dove erano le frondi, facendole alessare, che erano meze cotte, ò poco più; poi si fecero scolare benissimo, mettendovi dentro butiro, formaggio parmigiano grattato, e in ogni rapa si mise dentro due pulcini, bolliti prima, con fette di sommata, di presciutto, spetierie solite, herbette odorifere, poco di zafferano, con un poco di queste cose sudette anco dentro la rapa, unte poi bene di butiro, spolverizate di fuori di zuccaro, e cannella; messe in una tiella, unta di butiro, poste in forno à finire di cuocere, serrando la rapa con il suo coperchio, e poiché furono rosolate, e cotte, si servirono in piatti reali, con latte, e ova sbattute, zuccaro, cannella, e butiro; e rimesse in forno à quagliare, servite con coperchini di rape crude, che vi erano le sue frondi, messoli in cambio di quelli, che erano cotti, con zuccaro, e cannella sopra, fettoline di provature fresche in forma di lardoni, fritte, infarinate con polvere di mostacciuoli, intorno. Animelle di vitella arrosto, lardate, poi stufate con salsa bastarda; servite con tomaselle, tramezate di pane fritto, in forma di lardoni. Minestrina di piccioni spolpati, pelle, fegatelli, e codironi delli stessi piccioni, herbette odorifere, fettoline di presciutto, creste, e granelli di polli, medolla di vaccina, sugo di salame pisto, stemperato con sugo di limone, e brodettino di rossi d’ova fresche, con fette di pane sotto, e fettoline di salame fritte, infarinate in polvere di mostacciuoli intorno, un piatto per signore. Secondo servitio Vitella bollita in piatti reali, con fiori, e herbette intorno. Presciutti di montagna ben cotti, con la cotica accartocciata, con un festone intorno di pasta di sfoglio, e fiori sopra. Zuppe reali, fatte con fette di pane papalino, pillottate prima di butiro, con medolla di vaccina ben cotta sopra, distesa à più ordini, con petto, e pelle di cappone, fettoline di provature fresche, fritte nel butiro, infarinate in polvere di mostacciuoli, salame, e parmigiano grattato, e fettoline d’animelle fritte nel butiro, con fette di provature sopra, coperte di capi di latte, messe in forno; servite con pasticcietti alla genovese intorno, con un copertoro à gelosia, di pasta di zuccaro, tocco d’oro, sopra. Starne arrosto, servite con pasta di siringa sotto, e intorno un rosone di pasta di marzapane, con copertoro sopra di zuccaro cannellato, fatto à gelosia, tocco d’oro, e argento. Crostate di cotogni siroppati, e pasta di marzapane, agghiacciate di zuccaro, servite con coroncina di zuccaro intorno. Pasticcietti di brasolette di vitella lardate, bocconi d’animelle, fette di tartufoli, e di presciutto, sugo di salame, rossi d’ova, bocconcini di zinna di vitella prima cotta, medolla, e grasso; con suo brodettino di rossi d’ova, e sugo di limone, con intaglio sopra di pasta di zuccaro, tocco d’oro; un piatto per signore. Starne bollite, coperte d’una minestrina, fatta di fettoline di cardi, polpettine di vitella, fette di sommata, medolla e grasso di vaccina, fettoline di provature, con fette di pane sotto, e finocchietti intorno, e cervellata in fette, un piatto per signore. Melangoli tagliati, in tazze reali, con salviette. Salsa verde. Bianco magnare, in fette reali, un piatto per signore, di credenza. Terzo servitio Salami grossi, con fiori, e herbette intorno. Fagiani arrosto affagianati, serviti con ale, code, e colli di pasta di marzapane. Pasticci all’inglese, di vitella, bocconi d’animelle, fettoline di zinna, cervella di vitella, parmigiano grattato, fette di presciutto, di tartufoli, e di cedro condito, pignoli, medolla, e grasso di vaccina, rossi d’ova dure, solita spetieria, impastato il pastume con pasta di marzapane, agghiacciati bene di zuccaro, à modo di lustro di marzapane. Pagnotte ripiene di capi di latte, pignoccata, ova misside, petto di piccioni arrosto, battuto bene, cedro condito, polvere di mostacciuoli, ripiene dalla parte di sotto, unte bene dentro di butiro, tenute per un poco à mollo nel latte, cotte in forno, con ghiaccio di zuccaro sopra; servite con una corona di zuccaro intorno, tocca d’oro, e fiori di zuccaro ficcati in mezo ad ogni pagnotta. Sapore di visciole. Olive, un piatto per signore, di credenza. Quarto servitio con servitio di pesce Oglia podrita per piatto reale, con un cappone per piatto, due starne spaccate, otto tordi, un grugno, e orecchie di porco, salciccia fina, beccaccie arrosto, rape tagliate à lardoni, piselli, ceci bianchi, fette di cardi, cipolle ripiene, torzi di cavoli ripieni, marroni, fette di sommata, e di presciutto, e tartufoli intieri, con medolla, e grasso di vaccina, con provature intiere arrosto nel forno, spolverizate di polvere di mostacciuoli, e di pane di Spagna intorno, tramezate di fette di sommata dorata, e fritta. Storione arrosto, lardato di lardelli di sommata, unto bene di butiro; servito con fette di pane sotto, che era stato nella ghiotta, e salsa bastarda sopra, e liquore, che era nella ghiotta, servito con una corona imperiale sopra, fatta di pasta di sfoglio. Galli d’India arrosto, serviti in navicelle reali con sfogliatelle aperte intorno. Ombrina in pezzi grossi, bollita con vino lagrima rossa, con butiro, poco di aceto rosato, e acqua, noce moscata, cannella, garofoli, e sale; e cotta, si messe in piatti d’argento in caldo, con un saporetto, fatto di nocchie atturate, piste nel mortaro, con mostacciuoli, cedro condito, stemperato con il medesimo brodo, e sugo di limone; e passato, si fece bollire, poi aggiontovi rossi d’ova sbattuti, con zibibo senz’anime, e dattili stufati, e pere moscarole condite; il piatto unto di butiro, spolverizato di polvere di mostacciuoli, con fette di pane di Spagna, e sopra li pezzi d’ombrina, con la compositione sopra; servite con fette di pane fritto nel butiro intorno, tramezate di fettoline di provature fritte. Pasticcietti sfogliati, di piccioni senz’ossa, fette di sommata, e di tartufoli, rossi d’ova, salame grattato, con sue solite spetierie, un piatto per signore. Gelatina, con lancette di petto di cappone, un piatto per signore. Uva, con salviette sotto, in tazze reali, di credenza. Quinto servitio Bassotti di lasagne à vento, cotte in brodo di cappone, fatte in modo di torte, con pasta di sfoglio sotto, e sopra à gelosia, con petto, e pelle di capponi, fette di provature fritte nel butiro, con parmigiano grattato, e butiro. Linguattole fritte, poi levatagli la spina, e ripiene di telline tartufolate con oglio perfettissimo, e pignoli; servite con una lattata d’amandole, con sugo di limone, e oglio, con pistacchi verdi sopra, e fettoline di pane fritto intorno, un piatto per signore. Capretti intieri arrosto, pelati, ammazzati con un puntarolo dalla banda del cuore; e poi gonfiati dalle zampe di dietro, ripieni di finocchio secco sgranato, polvere di pitartima, sale, garofoli, cannella, noce moscata, pepe, spolverizandoli bene, e lasciandoli stare così per due hore; poi si pigliorono capponi arrosto, uno per capretto, con garofoli nel petto, e un rognone di vitella arrosto, spolverizato di polvere di mostacciuoli, battuto con coltelli, insieme con gola di porco alesso, e spezzati li capponi in più pezzi, incorporandoli con il battuto, se ne riempirono li capretti, con fette di cedro condito, pezzi di pignoccata, e polvere di mostacciuoli, dattili senz’ossa, bolliti nella malvasia, finocchio secco sgranato, pepe, noce moscata, butiro, e sugo di limone, cotti allo spido, unti bene, con le zampe accommodate verso la testa, bagnati con acqua salata, e quando furono vicino alla cottura, se li fece una buona crosta sopra di zuccaro, cannella polvere di pane di Spagna; e cotti si messero nel piatto, con la pancia di sotto, havendo un sapore fatto di cotognata, pistacchiata, pasta di marzapane, polvere di cipri, pisto ogni cosa insieme, stemperato con sugo di limone, fattoli levare un bollore, e con l’imbottatore si gettò dentro al capretto, facendo un buco nella spalla, trinciando per il longo il capretto, e nelli trinci si posero fette di bianco magnare bianco in uno, e nell’altro trincio fette di bianco magnare cannellato, e si seguitò una fetta bianca, e una cannellata, accommodando la testa del capretto con pasta di marzapane, in forma d’alicorno, col corno in fronte, facendoli le sue orecchie; e per li tagli dove era il bianco magnare, lardoncini di cedro condito, con fette larghe di pane di Spagna sotto, con sapore sopra, di polvere di mostacciuoli, pignoccata, pistacchiata, e acqua di cedro, stemperato con sugo di limone, passato per stamigna, fattolo bollire, e si buttò sopra le fette del pane, con fettoline sottili come vermicelli di cotognata rossa sopra, armando tutto il capretto di strenghe, fatte di frittate bianche di chiare d’ova, zuccaro, pignoccate piste, polvere di pane di Spagna, fatte con butiro, un poco grossette, e raffreddate, si tagliorno per il lungo à modo di strenghe, coprendone il capretto à traverso, con tartarette intorno di bianco magnare. Piatti reali di lamprede, fatte morire nella malvasia, spaccate, tagliate in pezzi, e nette da ogni viscosità, messe in adobbo di malvasia, aceto rosato, agrestata, polvere di finocchio, noce moscata, e oglio, lassatole stare così una notte, poi cotte nella tortiera con oglio, in pezzi larghi, spolverizati di zuccaro, e cannella; e messe nel forno, voltandole spesso, finché furono cotte, servite con fette di pane sotto ammollato in malvasia, e fritte; e sopra le lamprede larghe, con zuccaro, e cannella, con un sapore sopra, fatto con suo sangue, e l’adobbo sudetto, fattolo bollire con passarina, dattili, e prugne senz’ossa, pignoli, con spetierie communi, zuccaro, sugo di limone, e si messe per un poco in forno, servite con una corona à gelosia sopra. Vitella arrosto, in navicelle reali, con un biscione intorno di pasta di sfoglio. Secondo servitio di credenza Si levò la prima tovaglia, e mutate le panattiere alli prencipi, con salviette profumate, si messe in tavola subbito. Tartufoli tartufolati, con fette di pane sotto. Tartufoli intieri cotti sotto le bragie, con salviette, sale, e pepe, un piatto per signore. Cardi. Castagne, con sale, e pepe. Sorbe. Nespole. Finocchio, con salviette, un piatto per signore. Frappe in bacili reali, con arme in cima di sua maestà, e delli prencipi convitati. Struffoli, in bacili reali. Buglios in forma d’un cappello simile à quello scritto nella merenda fatta à parma d’agosto. Tre galere, fatte di fiori diversi, con arbore, vele, e remi, cariche di pere bergamotte. Tre canestre tonde, delli medesimi fiori diversi, con pere fiorentine dentro. Mel’appie. Mele rose, in tazze reali. Parmigiano. Marzolino, in piatti reali, con salviette. Torte bianche, di bianco magnare, capi di latte, pasta di marzapane, e zuccaro. Rosoni reali, di pasta di sfoglio, ripieni di pastume di torta verde. Pasticciotti di cotogni, tempestati di cannelloni confetti, con intaglio di zuccaro, un piatto per signore. Cotognate di Portogallo, e di Bologna, in tazze reali. Confettura nobile, bianca, in tazze reali, otto tazze per piatto. Cucuzzata. Cedri conditi. Pere. Prugne, e altri conditi, quattro bacili per piatto. Si diede al fine l’acqua alle mani, con un mazzetto regalatissimo per prencipe, con un concerto di musica esquisito.

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Primo servitio freddo Pasticci d’ombrina, in forma di due delfini, con onde di mare sotto, con un Nettuno sopra, con fettuccie in bocca à modo di briglia a’ delfini, tocchi d’oro, e argento. Giuncate contrafatte del naturale, poste in navicelle reali, fatte di latte d’amandole, zuccaro, acqua di fiori, gomma di pesce ammollata in acqua rosa; passato il latte un poco tepido con detta gomma, fatte in cestelle lunghe di giunco, servite con frondi di grano verdi sotto, e intorno fiori diversi, tramezati di mascaroni di pasta di pistacchiata, tocchi d’oro, e argento. Salami fatti al naturale, di salamone, tarantello, luccio fresco, battuto ogni cosa insieme, con fettoline intiere di grasso di tarantello, stagionato con spetiarie d’ogni sorte, con oglio buono, fattone pastume, si formò il salame in una salvietta polita, dandoli la sua forma; poi cocendoli nella cazzuola con vino, aceto, acqua, e fronde di lauro, e rosmarino; serviti in piatti reali, regalati d’un tortiglione di pasta di marzapane intorno, con due teste di drago, tocche d’oro, e argento. Crostate di prugne di Genova senz’osso, cucuzzata, e mel’appie siroppate, agghiacciate di zuccaro à modo di marzapane, servite con copertoro di pasta di zuccaro, fatto à gelosia, postate sopra à quattro aquilette fatte di pasta di marzapane, tocche d’oro, e argento. Trotte carpionate, servite in navicelle reali, regalate di mascaroni di bianco magnare, tramezati d’aquilette di pasta di pistacchiata, tocchi d’oro. Orate grosse alla graticola, servite in piatti reali, con saporetto sopra di cappari, olive senz’osso, pignoli, passarina, aceto, zuccaro, garofoli, e cannella; con un copertoro sopra di pasta di zuccaro fatto à gelosia, posato sopra quattro teste di lioncini di pasta di marzapane, tocche d’oro, e argento. Trionfi di pasta di marzapane; al primo piatto l’Abbondanza; al secondo piatto la Charità; al terzo piatto la Temperanza; al quarto piatto la Giustitia, tutti regalatamente fatti, e serviti in baciletti dorati. Gelatina fatta d’anguilla, tinche, scorfani, e lucci, con sua colla solita di pesce, spetierie, zuccaro, vino, e aceto buono, sugo di limoncelli, fatta in forma di mezo rilevo, servita con fette dell’istessa in forma di ventresca, tramezate della medesima piccata di più colori. Linguattole marinate, servite in piatti reali, con una corona intorno di pasta di zuccaro, tocca d’oro. Spigole cotte in vino, con garofoli, noci moscate, fronde di lauro, e aceto; servite in navicelle, con un sapore sopra, fatto di cotogne, pera, mela, e prugne, ogni cosa siroppato, e passato insieme, stemperato con vino, zuccaro, cannella, e un poco di mosto cotto; coprendo il pesce con fette di cedro condito in bocconcini, cannelloni confetti, adornate di coroncine di pasta di zuccaro, con pera moscarole condite dentro. Pasticci in forma di rosoni, di cefali, e spigole, sostenuti da due draghi, e due aquile per pasticcio, con una statuetta di zuccaro di gettito, in mezo, tocchi d’oro. Ova fatte con latte d’amandole, zuccaro, acqua rosa, e solita colla di pesce, serviti in navicelle reali, con copertoro sopra di zuccaro cannellato, tocco d’oro; posato sopra quattro figurine di pasta di marzapane, tocche d’oro, e argento. Alicette ben’accommodate, tarantello, e bottarga, un piatto per signore. Primo servitio caldo Sturione bollito con vino, e aceto, servito in piatti reali, con oglio, sugo di limone, e intorno herbette, e fiori. Ombrina nella gratticola, con saporetto fatto di bocconi di locusta, code di gambari, pignoli, fettoline di cedro condito, cotti nell’aceto, e zuccaro, in forma di salsa bastarda, con fette di pane fritto, tramezate di fette di limoncelli. Linguattole fritte, servite con herbette pur fritte intorno, e sotto; con limoncelli, e melangoli, con un saporetto sopra fatto di alice stemperate con vino, e un poco di origano. Bragiuole d’ombrina sottestate, cotte nella tiella, con sapore d’amandole atturate, polvere di mostacciuoli, pochino di zuccaro stemperato con vino, e sugo di limone, noce moscata, e cannella, servite con pistacchi mondi verdi sopra, e fette di pane dorato, con latte di pignoli, e poca farina. Rombi in potaggio, fatto con latte di amandole, passerina, pignoli, herbette odorifere, con sue solite spetiarie, servite con piccatiglio di polpa d’altro pesce stagionato, con poca spetiaria, e sugo di limoncelli. Crostate di conserva di tutto cedro, e mel’appie siroppate. Pasticcietti di bocconi d’ombrina spolpati, senza spine, con bocconi di tartufoli, prugnoli, ostriche, sugo di limoncelli, latte d’amandole, e pignoli, serviti con copertoro à gelosia sopra, agghiacciato di zuccaro, un piatto per signore. Minestrina di latte di sturione, polpettine fatte di polpa di linguattole, e triglie, con torzi di carcioffoli, latte di pignoli, e sugo di limoncelli, servita con fette di pane abbruscato sotto, un piatto per signore. Cavoli fiori, un piatto per signore. Secondo servitio Trotte cotte in vino, servite in bianco, con salvietta sotto, e herbette, e fiori intorno. Sturione arrosto, lardato di lardelli di lampredozze, e di sorra grassa, con una salsa reale sopra, servito con biscottini di zuccaro intorno, fatti con zuccaro, amido, sugo di limoncelli, ò in luogo d’amido, draganti. Pasticci all’inglese, fatti di pasta reale, e di marzapane, di pastume di pesce spolpato, di cefali, di spigole, e triglie, e simili, con prugnoli, tartufoli, fette di sorra, cedro condito, pignoli, sue spetiarie, sugo di limone assai, ben stagionato, con qualche polpettine, agghiacciati al solito. Triglie fritte, con salvia fritta intorno, limoncelli, melangoli, e fette di pane fritto in forma di lardoni. Frittelle fatte con fronde di lauro, impastata la pasta con suo levito, e latte di pignoli, oglio, e sale, con fronde di lauro, imborracciatole nella pasta, e cotte nella padella, levato poi subbito la fronda; servite con zuccaro fino sopra. Sapore bianco d’amandole, medolla di pane papalino, inzuppata in sugo di limone, e zuccaro, un piatto per signore. Olive, un piatto per signore, di credenza. Terzo servitio Minestrina di code di gambari, e torzi di carcioffoli, e tartufoli, con fette di pane sotto, sugo di limone, e suo latte di amandole, un piatto per signore. Plattigli di locuste con acqua e sale, levate dalla scorza, tagliate in fette, imborracciate in latte di pignoli, e farina, fritte in oglio buono, con lancette di linguattole spolpate, imborracciate, e fritte nel medesimo modo; con saporetto sopra fatto di sugo di limoncello, poco di aceto, zuccaro, e cannella, con fettoline di limoncello intorno, un piatto per signore. Quarto servitio Laccie cotte, e servite in bianco, con fiori, e herbette intorno. Trotte fritte, servite in piatti reali, con limoncelli, e melangoli, con tartarette intorno, ripiene di conditi. Tortiglioni reali ripieni di cotognata, e pasta di marzapane, tempestati di folignati. Spigole bollite, servite con calamaretti ripieni di polpa di pesci, pasta di marzapane, pignoli, passarina, e poco di spetiarie, e finocchietti intorno. Frittelle di riso, e pasta di marzapane, servite in piatti reali, con zuccaro sopra. Pasticci tondi reali di polpa di sturione, pezzi di cefali, e spigole spolpati, polpettine di triglie, fettoline di cardi, pignoli, e prugnoli; con brodetto fatto di latte di pistacchi, e amandole, stemperato con sugo di limone. Calamaretti fritti, tramezati di lampredozze, con limoncelli, e melangoli. Plattigli di gelatina, con polpa di pesce cappone sotto, un piatto per signore di credenza. Bianco magnare in fette reali, un piatto per signore. Limoncelli, in fette, con zuccaro, un piatto per signore. Uva, con salviette in tazze, di credenza. Secondo servitio di credenza Salviette bianche profumate, una per signore. Prugnoli ben’acconci, con fette di pan sotto, un piatto per signore. Tartufoli tartufolati, con fette di pane abbruscato sotto, un piatto per signore. Ostriche nella guscia, un piatto per signore. Crostate di pignoccata, pasta reale, pistacchiata, e cucuzzata. Pera fiorentine, in tazze reali. Pera caravelle calde. Pera bergamotte, con salviette, in tazze reali. Mela rose, mel’appie in tazze reali. Carcioffoli tartufolati, con fette di pane sotto, un piatto per signore. Carcioffoli fritti, un piatto per signore. Cardi, e castagne, con salviette, sale, e pepe, un piatto per signore. Ciambellette, cialdoncini, in piatti reali, con salviette. Insalatine regalate, un piatto per signore. Insalatine di sparagi, con fiori intorno, un piatto per signore. Pignoli, con zuccaro sopra, un piatto per signore. Amandole, con zuccaro sopra, un piatto per signore. Pistacchi verdi, con salviette sotto, un piatto per signore. Ultimo servitio di credenza Cotognate di Portogallo, cotognate di Bologna, pera di Genova, prugne di Genova, confetti grossi muschiati, cannelloni confetti, pistacchi confetti, finocchio confetto, pignoli confetti, coriandoli lisci, in tazze reali. Cucuzzata, cedri conditi, ramagli di Genova, torzi di lattuca, in bacili dorati. Si diede l’acqua alle mani, con stecchi, e mazzi di fiori.

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Primo servitio freddo Pasticci di basso rilievo d’ombrina, in forma di scudo, con festoni intorno, tocchi d’oro, e argento. Trotte carpionate, servite in una cassa di pasta reale, fatta sopra piatto imperiale, con una corona intorno, tocca d’oro. Tortiglioni reali ripieni di pasta di marzapane, cucuzzata, e prugne di marsilia, agghiacciati di zuccaro à modo di marzapane. Linguattole marinate, servite con fiori diversi intorno, con copertoro sopra à gelosia. Dentale nella gratticola, con saporetto sopra, fatto con pignoli, cappari, olive senz’osso, con copertoro sopra fatto à gelosia. Crostate di mel’appie siroppate, e cedro condito, con ghiaccio à modo di marzapane. Gelatina, con lancette di polpa di linguattole prima fritte, un piatto per signore. Bianco magnare, in fette reali, un piatto per signore. Linguattole carpionate, con fiori intorno, un piatto per signore. Sorra grassa, un piatto per signore. Alici, bottarghe, un piatto per signore. Si coprì la tavola, con una tovaglia di zenzile sottilissimo Primo servitio caldo Teste di sturione bollite, servite con biscotti papalini sotto, inzuppati in latte di amandole, e di pignoli, sugo di limone, e oglio; e fiori, e herbette intorno. Ombrina nella gratticola, servita con prugnoli sopra, e sparagi intorno. Pasticcietti di polpa di triglia, ostriche, pignoli, polpa di linguattole, prugnoli, latte d’amandole, sugo di limone, poco di spetierie, e noce moscata, serviti con intaglio sopra, un piatto per signore. Minestrina di carcioffoli, piselli teneri, e latte di sturione, con sue herbette, latte di pignoli, e amandole, e fettoline di pane sotto, un piatto per signore. Minestrina di pignoli, e pistacchi passati con zuccaro, un piatto per signore. Trotte fritte, servite con herbette fritte sotto, e sopra limoncelli, e melangoli. Frittelle impastate con latte di pignoli, e sugo di salvia, e pasta di marzapane, servite in piatti reali, con zuccaro, e cannella. Secondo servitio Laccie bollite, servite con fette di sorra grassa sopra, e finocchietti intorno, tramezati di fiori di borragine. Linguattole fritte, con sparagi fritti sopra, limoncelli, e melangoli. Pasticci tondi grandi di bocconi di spigole, calamaretti, polpettine di polpa di cefali, tartufoli, carcioffoli, pignoli, fettoline di cardi, e fette di sorra grassa, con brodettino fatto di latte di pignoli, sugo di limone, oglio buono, e poca spetiaria, in piatti reali con zuccaro sopra. Cavoli fiori, con sugo di limone, e pepe, un piatto per signore. Sapore di visciole. Olive, di credenza, un piatto per signore. Terzo servitio Ombrina bollita, servita con una minestrina sopra, fatta di tartaruche, e code di locuste, cotte con sue herbettine odorifere in vino rosso, polvere di mostacciuoli, e sue solite spetierie, servite con fette di pane fritto, in forma di lardoni, con una ghirlanda di sorra piccata, e bottarghe. Cefalotti d’una libra poco più l’uno, spaccati, ma non la testa, cotti in tortiera, con un poco di greco, oglio, noce moscata, cannella pista, e polvere di garofoli, con amandole atturate inzuppate in sugo d’agresta, stemperato il tutto col medesimo sugo d’agresta, fatto bollire un poco sopra il pesce con polvere di mostacciuoli, serviti in piatti reali, con crostini fatti di tutto cedro, battuto con un poco di cuzzata, e poco di pasta di marzapane, cannella, e sugo di limone. Triglie fritte, servite con herbette fritte sotto, e con limoncelli, e melangoli sopra. Torte di pasta di marzapane, spinaci, zibibo, fichi in bocconi, pignoli, fatte con pasta reale, agghiacciate à modo di marzapane. Insalatine regalate, un piatto per signore. Uva in tazze, con salviette, di credenza. Quarto servitio Spigole fritte spolpate, che prima siano state alesse, con vino, aceto, garofali, due fronde di lauro, stecchi di cannella, fatte in pezzi di quattro dita, e imborracciati in latte di pignoli, e farina, pochino di zafferano, e fritte con oglio buono, spolverizate con zuccaro, e polvere di mostacciuoli, sugo di limone, e fette di limoncelli intorno. Calamaretti fritti, serviti con lupari fritti intorno, limoncelli, e melangoli. Pasticcietti d’ostriche, tartufoli, e pignoli, con sugo di limone, un piatto per signore Piccatiglio di polpa d’ombrina, con pignoli, passerina, cedro condito piccato, oglio buono, sugo di limoncello, spetierie, con fettoline di pane sotto, e un poco di latte di pignoli, e fettoline di pane fritto intorno, con ova di tartaruche in mezzo ad ogni plattiglio, un piatto per signore. Secondo servitio di credenza Salviette profumate, una per signore. Prugnoli, con fette di pane sotto. Ostriche, con zuppetta, con oglio, sugo di melangoli, e pepe. Tartarette in forma di cuore, di tartufoli, telline, e torzi di cardi. Pasticcietti di pera intiere siroppate, con suo intaglio sopra, un piatto per signore. Pera fiorentine, pera bergamotte, pera caravelle calde, mela rose, mel’appie, ciambellette, cialdoncini, in tazze reali, con salviette sotto. Torte di dattoli cotti, passati con zuccaro, e mel’appie, e pasta di marzapane, con sfoglio sotto e sopra della medesima pasta, e fiore di farina, agghiacciate à modo di marzapane. Cardi, con sale, e pepe, castagne, con sale, e pepe, finocchio fresco, nespole, e sorbe, con salviette, un piatto per signore. Uva, cotognata di Portogallo, confetture bianche nobili di 4 sorti, in tazze reali. Pera di Genova, prugne di Genova, ramagli di Genova, pizze di Genova, cucuzzata, in bacili dorati. Si diede al fine l’acqua alle mani, con stecchi, e mazzi di fiori regalatissimi, e si resero le gratie. Banchetto di magro fatto dall’illustrissimo cardinale Pietro Aldobrandino a otto illustrissime sue creature con l’occasione della cavalcata alla Minerva. A due piatti, con due scalchi, e due trincianti. L’anno 1613. Primo servitio freddo Pasticci di sturione, in forma di rosoni, con festoni intorno, in mezo alli quali era una statuetta di pasta di marzapane, tocca d’oro, e argento. Trotte carpionate, con fiori di rosmarino sopra, servite con una corona di zuccaro intorno alta due dita, tocca d’oro, tramezata di stellette di pistacchiata, tocche d’argento. Gelatina in forma di mezo rilievo, servita con mascaroni intorno di bianco magnare, tramezati di rosette di pasta di marzapane, pistacchiata, tocche d’oro, e argento. Stelle ripiene, per piatti reali, di cucuzzata, pasta di marzapane, e mel’appie siroppate, agghiacciate à modo di marzapane, servite con una statuetta di marzapane in mezo, con una corona di zuccaro tocca d’oro intorno, serrate trà un raggio, e l’altro di pezzetti di corone di zuccaro tocchi d’oro; e à capo d’ogni raggio nell’orlo del piatto era una statuetta di zuccaro dragante, tocca d’oro, e argento. Ricotte, tramezate con ova del naturale, fatte, come si è detto nelle retroscritte liste, servite in canestrelle grandi, fatte di diversi fiori, e mortella, tocche d’oro, e argento, in piatti reali. Linguattole marinate, servite con fiori di borragine sopra, e una corona di zuccaro cannellato intorno, tocca d’argento; tramezate di coroncine di zuccaro bianco, tocche d’oro, con lazarole condite dentro. Sparagi, con fiori di buglosse intorno, in porcellana, un piatto per signore. Sorra grassa, con fiori di rosmarino, oglio, e aceto, servita con un copertorino fatto à gelosia di zuccaro bianco, tocco d’oro, un piatto per signore. Bottarghe, con oglio, pepe, e sugo di melangoli, in porcellana, un piatto per signore. Si coprì la tavola con una tovaglia di zenzile sottilissima, con pizzetti d’oro intorno. Primo servitio di cucina Teste di sturione, bollite con aceto, vino, agrestata, frondi di salvia, sale, oglio, pepe, noce moscata, e garofoli, servite in bianco, con oglio, sugo di limone, e fiori intorno. Ombrina nella gratticola, coperta d’una minestrina d’ostriche, prugnoli, pignoli, e tartufoli, con fette di pane fritto in forma di lardoni intorno, servita con un festone di pasta di marzapane intorno, fatto à stelle, e rastelli. Un piatto reale di fette di sturione, larghe quanto la tondezza del sturione, frezzate di garofoli, stecchetti di cannella, e messe poi in adobbo di aceto rosato, zuccaro, cannella, pitartima, polvere di rosmarino, finocchio, oglio perfetto, sale, e voltate spesso; cotte in una tiella, larghe, al forno, con herbette odorifere, spolverizandole di polvere di mostacciuoli, e cotte che furono, si rimessero nel primo adobbo, tenendole in caldo; servite in piatto reale, unto d’oglio perfettissimo, spolverizate di polvere di mostacciuoli, con fette di pane sottestato largo, con sugo di limone sopra, e quattro goccie d’acqua di cedro, e sopra vi si servì le fette del sturione, con un sapore sopra, fatto di latte di sturione, pisto nel mortaro, con un pochino di caviale, pignoli, polvere di mostacciuoli, e noce moscata, stemperato col sudetto adobbo, passato per stamigna, con un poco di mosto cotto, facendogli dare un bollore, e gettandolo poi sopra le fette del sturione, tempestato poi sopra di pistacchi, rimesso di nuovo per un pochino nel forno. Pigliate poi schiene d’aringhe, bagnate con sugo di limone, infarinate con polvere di mostacciuoli, e fritte; e fettoline di latte di sturione fritto, tramezandole sopra con li pistacchi sudetti, e alicette di Genova, fritte, infarinate con polvere di mostacciuoli; servite con un coperto di pasta di zuccaro sopra, posato sopra teste di leoncini, fatte di pasta di marzapane, tocche d’oro. Linguattole fritte, servite con herbette fritte intorno, e fiori di borragine, e cimette di sparagi sopra. Pasticci d’ombrina intiera, reali, con tartufoli, e prugnoli, dentro ripiena di pignoli, e fette di sorra. Minestrina di pignoli, e pistacchi, passati con zuccaro, in porcellana, un piatto per signore. Melangoli con salviette, un piatto per signore. Sapore bianco, in porcellana, un piatto per signore, di credenza. Secondo servitio di credenza subbito che furono posti a tavola Pasticcietti di bocconi di sturione, e latte, e bocconi di fegato di sturione, con pignoli, herbette odorifere, con solita, e poca spetieria, serviti con una lattata di latte d’amandole, e sugo di limone, con intaglio sopra di pasta di zuccaro, un piatto per signore. Linguattole fritte, poi poste nella graticola, levandoli la spina, ripiene di prugnoli, e fettoline di tartufoli ben’acconci, e telline tartufolate, servite in porcellana, con finocchietti intorno, e sopra una lattata di latte d’amandole, pignoli intieri, e sugo di limone, con bocconcini d’altra linguattola sopra, che sia stata in adobbo in sugo di limone, infarinata con polvere di mostacciuoli, e fritta, un piatto per signore. Terzo servitio Trotte bollite, servite con salviette, e fiori, e herbette sopra. Sturione arrosto, lardato di alicette, e lardelli di sorra grassa, servite in piatti reali, con fette di pane giallo sotto, spruzzata d’acqua di cedro, e sugo di limone, e cannella, con un saporetto sopra, fatto di pistacchi, pignoli, amandole, mostacciuoli, due garofoli, cannella, stemperato con agrestata, ò sugo di limone, con poco di mosto cotto, passato per stamigna, facendoli levare un bollore, servito con una corona di zuccaro intorno. Crostate di mel’appie siroppate, con fette di cucuzzata, agghiacciate di zuccaro. Minestrina di piselli, carcioffoli, e bocconi di latte di sturione, con herbette odorifere, con fette di pane sotto, in porcellana, un piatto per signore. Triglie marinate, in piatti reali, con aceto forte, e spetierie communi, zafferano, garofoli, noce moscata, sale, frondi di salvia, cime di rosmarino, fatto bollir ogni cosa, e buttato sopra le triglie fritte calde, lasciatole stare qualche hora, con fettoline di cedro; servite, il piatto spolverizato di zuccaro, e cannella, con cedro condito grattato, e posto sopra le triglie, con un saporetto sopra di mostacciuoli, mel’aranci conditi, pisti nel mortaro, con due garofoli, poco di noce moscata, stemperato con mosto cotto, e fatto bollire, si sparse sopra le triglie, con zuccaro, e cannella, regalando il piatto di fette di pane fritto, infarinato in polvere di mostacciuoli, zuccaro, e cannella. Frittelle di riso, e pasta di pignoccata, servite in piatti reali con zuccaro sopra. Limoncelli con zuccaro. Olive, di credenza, un piatto per signore. Quarto servitio Laccie bollite, servite con oglio, sugo di limone, herbette, e fiori. Un piatto reale di trotte nella gratticola, state in adobbo in aceto rosato, e malvasia, con spetierie communi, mosto cotto, fior di finocchio, sale, e oglio per quattr’hore; poi spolverizate di fior di finocchio, e amandole pistacchiate, unte con oglio, fattesi cuocere nella gratticola, tenendole bagnate con l’istesso adobbo; servite, il piatto unto bene d’oglio, spolverizato di polvere di mostacciuoli, con un sapore sopra, fatto di sorra dissalata, e bottarga piste nel mortaro, con amandole, mostacciuoli, cedro condito, spetierie poche; stemperato con l’istesso adobbo, passato per stamigna, e fatto bollire, gettandolo poi sopra le trotte; posto poi per un poco in forno; servito questo piatto con una corona imperiale sopra, fatta di zuccaro cannellato, posata sopra à stelle di pasta di marzapane. Calamaretti fritti, con herbette fritte sotto, e lupoli fritti intorno. Tortiglioni reali, ripieni di pasta di marzapane, cucuzzata, pistacchiata, e cedro condito. Minestrina di latte, e fegato di sturione, ostriche, prugnoli, pignoli, con herbette odorifere, con una lattata di latte d’amandole, sugo di limone, oglio buono, e fette di pane sotto, con cimette di sparagi intorno, che arrivino sotto le fette di pane, in porcellana, un piatto per signore. Sparagi, con fiori di borragine intorno, aceto, e oglio, in porcellana, un piatto per signore. Quinto servitio Pasticcietti di bocconi di sturione, fettoline di tartufoli, e fette di locuste, pistacchi, e pignoli, con una lattata di latte di amandole, e sugo di limone, serviti con intaglio di zuccaro sopra, un piatto per signore. Cavoli fiori. Biancomagnare, in fette reali. Insalate regalate con fiori, in porcellana, un piatto per signore. Secondo servitio di credenza Salviette profumate, una per signore. Prugnoli con fette di pane sotto. Carciofoli fritti. Tartufoli tartufolati, con fettoline di pane abbruscato sotto. Ostriche tartufolate, con fette di pane sotto. Sale, e pepe, in porcellana, un piatto per signore. Carciofoletti crudi con salviette sotto, pera fiorentine, mela rose, mel’appie, pera caravelle calde, con salviette sotto, in tazze reali. Cardi, con sale, e pepe, un piatto per signore, con salviette sotto. Castagne, con sale, e pepe, finocchio, con salviette sotto, un piatto per signore. Pignoli con zuccaro in porcellana, pistacchi verdi, con salviette sotto, un piatto per signore. Ostriche nella guscia, pasticcietti di pera fiorentine, un piatto per signore. Ciambellette con salviette sotto, cialdoncini con salviette sotto, cotognata di Portogallo con salviette, cotognata di Bologna, in tazze reali. Torte bianche di pasta di marzapane, e pignoccata, e bianco magnare. Quattro tazze imperiali per piatto di confettura bianca nobile. Un bacile per piatto, pieno di più sorte di pasta di Genova. Si diede alla fine l’acqua alle mani, con un mazzo di fiori regalatissimo per signore.

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Fu apparecchiata la tavola reale à capo della sala, in forma di meza luna, con una scalinata, e baldacchino di damasco bianco sopra, con trine ricchissime d’oro; con una tovaglia di ormesino bianco, ricamata d’oro, con diverse imprese bellissime, sopra la quale furono poste le posate. In mezo della tavola sedeva à mano diritta la serenissima sposa, poi la serenissima gran duchessa, e à mano sinistra il serenissimo sposo, doppo per ordine gl’illustrissimi signori cardinali del Monte, Sforza, Farnese, Montalto, e Este; il serenissimo arciduca d’Austria, e gran duca Ferdinando, tutti da una parte. Seguitavano poi intorno alla sala altre quindici tavole; sotto le quali prima furono accommodati li frutti, per levare la confusione; sopra ciascuna tavola era un palco, quali servirono all’hora della cena, per starvi diversi signori prencipi, e cavalieri incogniti; sotto alli detti palchi era una bottiglieria per ciascheduna tavola. La tavola reale fù servita à quattro piatti, e l’altre quindici, due piatti per tavola; nelle quali erano dame, che furono servite da’ loro mariti, e fratelli. A piedi della sala incontro alla tavola reale, era una bellissima credenza di bacili, piatti imperiali, reali, e mezani, panattiere, tazze di più sorti, fatte di zuccaro, tanto al naturale, che molti restarono aggabbati, né fù mai visto cosa più bella. Primo servitio freddo Pasticci, in forma di rosoni, di vitella, agghiacciati di zuccaro, con lustro à modo di marzapane, con sei palle intorno fatte di pasta di marzapane, con tre gigli in faccia nella palla azurra, tocchi d’oro, e d’argento, con una statuetta di zuccaro in mezo à ciascun pasticcio. Salami spaccati, agghiacciati di zuccaro à modo di marzapane, serviti con una corona imperiale sopra, di pasta di zuccaro, sostentata da quattro statuette con le mani alzate, di zuccaro di gettito. Pavoni, con ale, code, e collo alto di pasta di zuccaro al naturale; il petto del pavone lardato minutamente di lardelli di cucuzzata, tocchi d’oro, e d’argento. Ova misside, à modo di una montagnuola, regalate intorno di palle fatte di pasta di zuccaro, con li tre gigli miniati d’oro, tramezati d’arme della serenissima sposa, fatte di pasta di pistacchiata, tocche d’oro, e d’argento; intorno al piatto sei statuette di pasta di zuccaro gettato, con diverse imprese di casa d’Austria, e Medici, serrati trà una statuetta, e l’altra di pezzetti di corone di zuccaro bianco, tocchi d’oro, e d’argento. Sommate, con sapore di visciole sopra, con bastoncini di pane di Spagna, in forma di lardoni sopra, tocchi d’oro, e d’argento le punte; servite in barelle di pasta di marzapane, portate da due facchini della medesima pasta al naturale. Bianco magnare di mezo rilievo in forma di gigli, servito con una corona intorno al piatto di pasta di pistacchiata, tocca d’oro, e d’argento, con un copertoro sopra, sostentato da quattro angeletti di pasta di zuccaro, con le mani alzate in atto di sostenerlo. Galli d’India arrosto, lardati di lardelli di cedro condito, serviti in navicelle reali, con coroncine di zuccaro bianco intorno, e lazarole condite dentro, tocche d’oro. Gelatina di mezo rilievo, con galli d’India sotto à modo d’aquila reale, con due teste, servita con un copertoro sopra à gelosia, di pasta di zuccaro, posato sopra sei aquilette fatte di pasta di marzapane profilate d’oro, in petto delle quali vicendevolmente erano l’arme delli serenissimi sposi. Gigli ripieni di conditi fatti di pasta di marzapane, tocchi d’oro, e d’argento, regalati di fiori diversi, fatti di zuccaro, con un festone intorno della medesima pasta. Presciutti agghiacciati di zuccaro, serviti sopra sei busti di leone, con le teste che apparivano fuori, di pasta di marzapane, con una palla in una zampa per ciascuno; in faccia della quale era l’arme delli serenissimi sposi; e sopra un vaso di pasta di zuccaro minato d’oro. Crostate di conditi, con cannelloni confetti sopra, servite con una corona di zuccaro intorno, e in mezo una coroncina, con un pomo d’Adamo dentro, sopra il quale era un fiore grande di zuccaro. Un carro dorato, tirato da quattro colombe bianche di pasta di zuccaro, con un Cupido della medesima pasta, con le redini in mano, carico di cedri conditi, tutti frezzati di fiori diversi di zuccaro al naturale. Un’altro carro tirato da due capponi bianchi di pasta di zuccaro, col cocchiero con redini in mano di collanine d’oro; carico di marzapanetti. Un’altro carro tirato da due conigli bianchi, con cocchiero, e redini di collanine d’argento, carico di pizzette di pistacchiata. Un’altro carro tirato da due pollanchotte d’India, bianche, di pasta di zuccaro, con suo cocchiero, e briglie di collanine d’oro in mano, carico di cucuzze di Genova grosse, tempestato tutto di fiori diversi di zuccaro al naturale. Un leone. Un cavallo con huomo armato sopra. Un’aquila. Un’orso, di butiro, uno per piatto alla tavola reale. La regina di Francia, fatta di pasta di zuccaro, à cavallo, con baldacchino sopra. Il rè di Francia à cavallo in atto di guerreggiare, di pasta di zuccaro. Trà l’uno, e l’altro di questi piatti vi erano due galeoni di pasta di zuccaro, con tutti li suoi ordegni. Dall’uno, e l’altro capo della tavola rale vi era un’arbore grande fatto di zuccaro, con alcune gabbie pur di zuccaro, entrovi uccellini vivi, che continuamente si sentivano cantare. Armida in un carro, con Rinaldo dormiente incatenato, tirato da due draghi, tutto di zuccaro di gettito, al primo piatto. Giove in un trono maestoso con un fulmine in mano, e un’aquila appresso li piedi, per il secondo piatto. Clorinda languente, con Tancredi appresso armato in atto di volergli bagnare la testa, con l’acqua che haveva nel morione, per il terzo piatto. Plutone con una catena in mano con Proserpina in braccio, per il quarto piatto. Vi furono anco altri trionfi, fatti di pasta di zuccaro, quali subbito portato in tavola si levarono, acciò non impedissero la vista del theatro; solo alle tavole delle dame restarono li trionfi di zuccaro, che furono galere, piramidi, castelli, archi trionfali, di ciascuna sorte de’ quali n’erano due per tavola. Insalata cotta. Insalata cruda, in porcellana alla tavola reale, un piatto per signore, all’altre tavole, in piatti reali. Nel portare alla tavola reale precedeva alli quattro scalchi con un baston d’argento in mano l’eccellentissimo signore prencipe Peretti, con quattro torcie avanti, portate da’ paggi di Sua Altezza e appresso venivano li sudetti scalchi, con la vivanda; e giunti alla tavola, il signore prencipe fece riverenza, e tiratosi da parte, li scalchi mettevano in tavola, servendo di coppiero alla serenissima sposa l’eccellentissimo D. Paolo Giordano duca di Bracciano. Nell’istesso tempo si portava in tavola alle dame, onde per levare la confusione, per la moltitudine del popolo, si portava il servitio d’ogni piatto in una meza luna riccamente fatta, con cascate di ormesino rosse, con frangia d’oro, e arme di sua altezza; di queste ogni tavola n’hebbe due, che venivano portate al collo da persone gagliarde. Le tavole delle dame stavano poste sette da una parte, e sette dall’altra della sala, e una in fondo, fatta à meza luna, che veniva ad essere in faccia alla tavola reale, sedendo le dame tutte da una parte, servite, come si è detto, di coppiero da’ loro mariti, figli, e fratelli. Primo servitio di cucina Capponi bolliti, con zuppa sotto, coperti di fettoline di cardi, bocconi d’animelle, fette di presciutto, salame grattato, e cervellate; serviti con copertoro di zuccaro sopra, tocco d’oro, quelli della tavola reale. Animelle di vitella fritte, servite con fette di pane di Spagna sotto. Pasticciotti podriti, di brasole di vitella, tartufoli, bocconi d’animelle, grasso, e medolla di vaccina, fettoline di presciutto, con suo brodetto, e sugo di limone, con intaglio di pasta di zuccaro sopra, uno per signore; e all’altre tavole due pasticci reali per tavola. Ortolani arrosto, serviti con crostini di pane stati nella ghiotta, herbette fritte intorno, tramezati di morsigli di fegatelli di polli cotti nella bragia, pisti nel mortaro, con pistacchi, petti di cappone prima cotti, cedro condito, mostacciuoli, fiori di maiorana, noce moscata, medolla, butiro, rossi d’ova, avvolti in rete di capretto, cotti in forno, unti bene di butiro, spolverizati di polvere di mostacciuoli. Quaglie arrosto, servite con salciccia fritta, e fette di pane dorato in forma di lardoni. Crostate di lazarole, e fettoline di cucuzzata, agghiacciate di zuccaro. Melangoli tagliati, con salviette sotto. Bianco magnare, in fette reali, un piatto per prencipe. All’apparire di questo primo servitio, uscì in una nuvola da un capo della tavola la signora Vittoria, e in un’altra nuvola dall’altro capo della tavola la signora Ippolita, ambedue pomposamente vestite, cantando singolarissimamente versi in lode della serenissima sposa, trattenendosi cantando, e passeggiando per un quarto d’hora, finché venne la seconda portata, che se ne ritornarono le nuvole per la medesima strada, ond’erano venute. Secondo servitio Vitella bollita, servita con fiori di borragine siroppati sopra, e herbette. Tortore arrosto, servite con fette di pane di Spagna, in forma di lardoni, con copertoro sopra di zuccaro violato, tocco d’oro, e argento. Piccioni ripieni trà carne, e pelle di animelle, grasso di vaccina, medolla, fettoline di tartufoli, salame grattato, rossi d’ova cotti in forno, serviti, quelli della tavola reale, in cassettine di pasta di marzapane, con pasticcietti alla genovese intorno, con suo copertorino di pasta di zuccaro traforato sopra, tocco d’oro, uno per prencipe. Zuppe reali di petto, e pelle di capponi, fette di provature fresche fritte nel butiro, occhi, e orecchie di capretto, e bocconi d’animelle fritte nel butiro, con salame grattato, e formaggio parmigiano, coperte di capi di latte. Starne arrosto, servite con gigli di pasta di sfoglio sotto, e intorno un tortiglione di pasta di marzapane. Pasticci all’inglese, di vitella, bocconi d’animelle, cervella di vitella, medolla, e grasso di vaccina, tartufoli, fettoline di presciutto, di cedro condito, formaggio grattato, rossi d’ova, solite spetierie, piccioni spolpati senz’osso; impastati li pasticci con fiore di farina, pasta di marzapane, rossi d’ova, zuccaro, e butiro; agghiacciati di zuccaro, à modo di marzapane. Limoncelli tagliati, con zuccaro. Gelatina, con lancette di petto di cappone, un piatto per signore di credenza. All’arrivo di questo secondo servitio, comparve in aria un carro trionfale, sopra il quale era il signore Melchiorre basso di cappella di sua santità, il quale veniva recitando in musica versi in lode delli serenissimi sposi, trattenendosi cantando, fino che fù portato il terzo servitio, che allhora il carro si ritirò. Terzo servitio Starne bollite, coperte con una podritina di fettoline di cardi, e di tartufoli, fette di sommata, e di presciutto, medolla di vaccina, bocconcini d’animelle prima fritte, servite in porcellana, con fette di pane sotto, con copertorino di zuccaro cannellato tocco d’oro, un piatto per prencipe; e alle tavole delle dame in piatti reali, conforme al solito. Pagnotte ripiene di cotogni siroppati, ova misside, cedro condito, e pistacchiata, cotte in forno, unte bene di buon butiro, poi passate per almivere, con lustro sopra, à modo di marzapane; servite con statuette di pasta di marzapane intorno, serrate trà una statuetta, e l’altra di pezzetti di corone di pasta di zuccaro, tocchi d’oro, e argento. Fagiani arrosto affagianati, levati poi dalla carta, serviti in canestrelle di pasta di marzapane, con suo copertoro traforato di pasta di zuccaro, tocco d’oro, e argento. Pasticciotti sfogliati, di vitella, bocconi d’animelle, fette di presciutto, pignoli, fettoline di tartufoli, rossi d’ova, e suo brodetto, un piatto per prencipe; e all’altre tavole in piatti reali. Polpettoni reali tondi, grandi quanto era il fondo d’un piatto reale, di vitella, animelle, medolla, e grasso di vaccina, fettoline di presciutto, con quattro piccioni ripieni trà carne, e pelle sotto ad ogni polpettone, con le teste fuori; servite con fette di pane di Spagna in forma di lardoni intorno. Torte fatte con amandole atturate in bianco, petto di cappone arrosto, fegatelli di polli arrosto, pistato ogni cosa separatamente, facendone poi compositione di ogni cosa insieme, passando per stamigna, con acqua rosa, e rossi d’ova dodeci per torta, zuccaro assai, cannella; facendo cuocere in una cazzuola à modo di bianco magnare; e levato il bollore, fù cottura bastante, facendone le torte agghiacciate di zuccaro, con lustro à modo di marzapane, con chiare d’ova, sugo di limone, e zuccaro. Olive, in porcellana. Uva pergolese, con salviette sotto. Salsa reale, in porcellana, un piatto per prencipe. All’altre tavole in piatti reali conforme al solito. Nel portar che si fece di questo servitio, comparvero per la medesima strada di dove vennero le prime nuvole, in un carro trionfale le due figliuole del signore Giulio Romano, che di concerto cantavano con ogni isquisitezza; e mentre stavano ferme, comparvero di nuovo le due signore Vittoria, e Ippolita, una da un capo della tavola, e l’altra dall’altro sopra carri trionfali, vestite superbissimamente da ninfe; e gareggiando quale sole, e quando di concerto, ultimamente tutte quattro in compagnia cantarono con tanta soavità, che non vi è lingua, che lo possi esprimere, e in questa maniera seguitarono, sino che comparve l’altra portata, che tutti li carri si ritirarono per la via di dove erano venuti. Quarto servitio Teste di vitella senz’osso, ripiene di vitella, medolla di vaccina, lardo battuto, herbe odorifere, formaggio grattato, bocconi d’animelle prima fritte, e sue solite spetierie; e cotte che furono si lardorono minutamente di lardelli di cucuzzata, servite con una zuppa imperiale sotto, fatta con fette di pane di Spagna; il piatto unto prima di butiro, e sopra fette di pane, petto di cappone arrosto, piccato, con fette di bianco magnare sopra, spolverizato di polvere di mostacciuoli, fettoline di cedro condito, ova misside, con coperta di pistacchi intieri, spolverizati sopra di pignoccata acciaccata con coltelli, con buon brodo di cappone, e bocconi di butiro, e medolla di vaccina ben cotta, con un copertoro sopra di pasta di zuccaro traforato, posato sopra à gigli fatti di pasta di marzapane, tocco d’oro, e argento. Galli d’India arrosto, serviti con un festone intorno di pasta di marzapane, tocco d’oro, con gigli di pasta di zuccaro ficcati sopra, tramezati di fiori di zuccaro tocchi d’oro. Piccioni in adobbo fritti, serviti con fette di pane di Spagna sotto, e saporetto sopra bastardo, fatto con sugo di limone, zuccaro, e cannella. Rosoni di pasta di sfoglio, ripieni di cotognata, e pasta di marzapane, serviti con un copertoro sopra di zuccaro violato intagliato, posato sopra sei arme di pasta di marzapane delli serenissimi sposi miniate d’oro. Vitella arrosto, servita con tartarette intorno di bianco magnare, con intaglio sopra di pasta di zuccaro, tocco d’oro. Crostate di mel’appie, con fette di cucuzzata agghiacciate di zuccaro. All’apparire di questo servitio, in un’attimo si vidde sopra la tavola ch’era a’ piedi della sala, sopra la credenza di già accennata, farsi un sfondato, che rappresentata la gloria del paradiso con lumi, musici, e instromenti, che riempiva la vista de’ riguardanti; e massime essendo in tanto numero, e in sì diversi habiti, come di angeli, santi, e sante, che pareva infinito; quali con suoni, e canti facendo concerti vicendevolmente di musica, e suoni, in diverse maniere, diedero occasione agl’astanti di persuadersi la gloria che ne’ Cieli si gode, esser grandissima; misurandola con la soave melodia, che da questa mortale sentivano, la quale, con nuovi concerti musicali continuò sempre, sino che fù finito il magnare. Secondo servitio di credenza Salviette profumate à tutti, come si fece sempre che l’Altezze loro bevevano, con nuove panattiere, con pagnottine di pane di Spagna. Torte bianche di bianco magnare. Torte verde, di provature, ricotta, parmigiano grattato, e sugo di bietole. Pasticciotti di tatufoli, fettoline di cardi, e prugnoli secchi, serviti con intaglio di pasta di zuccaro sopra, un piatto per signore. Pasticciotti di cotogni intieri, frezzati tutti di cannelloni confetti, con intaglio sopra di zuccaro cannellato, tocchi d’oro, e argento. Parmigiano. Marzolino, con salviette sotto. Pere fiorentine. Mele rose. Mel’appie. Cardi, con sale, e pepe, con salviette sotto, un piatto per signore. Bianco magnare fritto nel butiro, in fette, con zuccaro, in porcellana, un piatto per signore. Olive. Uva. Castagne, con sale, e pepe. Finocchio, con salviette sotto, un piatto per signore. Frappe alla romana in bacili reali, con banderole con arme delli serenissimi sposi, arciduca d’Austria, e illustrissimi signori cardinali. Cotognate di Portogallo. Cotognate di Bologna, con salviette sotto, in tazze reali. Si diede al fine l’acqua alle mani, con stecchi, e fiori regalati, e levate le tovaglie fù dalli serenissimi prencipi fatta una bellissima bariera, quale finita, il serenissimo gran duca Ferdinando commandò, che si lasciasse mettere à sacco dal popolo tutto quello che stava in quella sala, ritirandosi insieme, con li serenissimi sposi, gran duchessa, e altri serenissimi, e li signori cardinali, con tutte le dame, quali furono à servire la serenissima sposa, verso le stanze; e nel passare per la galleria si trovò una grandissima tavola, tutta carica di confetture nobili, e paste di Genova regalatissime, e in tanta quantità, che pare cosa impossibile il pigliarlo à descrivere, delle quali furono tutte quelle dame splendidissimamente presentate da sua altezza.

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Fu posta la tavola di nostro signore à capo alla sala, con suo baldacchino, dov’è la ringhiera, verso Roma, che per allhora fù serrata; à mano manca era la tavola per li dodici cardinali, con dodici posate tutte da una parte, e detti illustrissimi furono li signori cardinali Peretti, Borghese, Borgia, Rivarola, Savelli, Bentivoglio, Ludovisio, S. Onofrio, Magalotti, Pio, S. Giorgio, e Aldobrandino. Fù consegnato agl’offitiali di sua santità dispensa, e cucina segreta, con ricapiti necessarii, e fù portato in tavola à sua santità per una strada segreta dal suo scalco; e nell’istesso tempo all’illustrissimi signori cardinali dall’autore; quali illustrissimi furono serviti di un piatto per uno d’ogni vivanda. Primo servitio freddo Pasticci di pollanchotte d’India, con ale, collo, e piedi di pasta di marzapane, e il petto agghiacciato di zuccaro. Presciutti di montagna, serviti con un festone intorno, alla piana, non potendosi far altro per la presenza del pontefice. Bianco magnare, in forma di stella. Rosoni di pasta reale, ripieni di pasta di marzapane, cedro condito, e pistacchiata. Fagianotti arrosto, poi lardati di lardelli di cedro condito; serviti con fette di pane di Spagna intorno, e un festone, fatto di pasta di marzapane pure intorno. Starne arrosto affagianate, levate dalla carta, coperte di gelatina; servite con una coroncina di zuccaro intorno. Ova misside, servite sopra un pomo d’Adamo, steccato tutto di cannelloni confetti, con fette di pane di Spagna intorno, con ova misside sopra, e un tortiglione intorno di pasta di marzapane. Stelle di pasta di sfoglio, ripiene d’ova misside, pasta reale, e cucuzzata. Capi di latte. Butiro passato. Primo servitio di cucina Capponi bolliti, con zuppa sotto di biscotti papalini, fette di provature sopra, con parmigiano grattato, e sopra distesovi capi di latte, con medolla di vaccina ben cotta sotto, poi messi in forno à rosolare, con il cappone sopra. Mezzi salami, con herbette, e fiori intorno. Animelle arrosto, lardate, poi stufate con salsa bastarda; servite tramezate con morsigli fatti di fegatelli cotti nella bragia, pisti nel mortaro, con cedro condito, formaggio, pane grattato, pignoli, pistacchi intieri, con rossi d’ova; avvolti in rete, cotti in forno, con solite spetierie, e posti a stufare, come le animelle; servite con fette di pane fritto. Pasticciotti di vitella, intieri, battuta con lardelli, netta prima bene di pelle, e nervi, con un poco di pepe. Tordi arrosto, serviti quattro per piatto, con fette di sommata, e pane dorato. Crostatine fatte in piatti, di lazarole siroppate, zuccaro, cannella, e polvere di mostacciuoli. Minestrine di bocconi d’animelle, cotte in brodo di cappone, con brodetto di rossi d’ova fresche, stemperato con capi di latte, e sugo di limone, con fette di pane sotto. Posto che fù in tavola, si diede l’acqua alle mani a sua santità, e dal cardinale Poretti le fu dato la salvietta; e fatta la benedittione della tavola, diede alli signori cardinali prima la solita benedittione, e poi agl’altri; e postosi a sedere, commandò sua santità, che li signori cardinali si lavassero, e ponessero a tavola, come fecero, sedendo in scabelli, senza panattiere, ne bavarole, essendo nel bevere serviti senza sottocoppa, e nelle vivande a piatti scoperti. Secondo servitio Starne bollite, coperte di minestrina, di fettoline di cardi, bocconi d’animelle, tartufoli, con cavoli fiori intorno, e fette di presciutto sopra, con fette di pane sotto. Zuppe fatte in forma di tortine, in piatti d’argento, con sfoglio sotto, di fette di pane papalino state a mollo in brodo buono di cappone; inzuppate nel butiro, avvolte in parmigiano grattato, coperte di medolla di vaccina, e sopra petto, e pelle di cappone, salame grattato, rossi d’ova duri sgranati; coperte di sopra di fette di provature fresche fritte in butiro, capi di latte, e bocconi di butiro, facendo un’altro ordine simile, con formaggio grattato; coperte di pasta di sfoglio a gelosia. Terzo servitio Pasticcietti di brasolette, e polpettine di vitella, granelli di polli, fettoline di presciutto, rossi d’ova con suo brodetto, con intaglio sopra. Quaglie arrosto, tramezate di fette di salciccia fina; servite con herbette fritte, e fette di pane dorato intorno, quattro per piatto. Quarto servitio Vitella bollita, servita con fette di pane di Spagna intorno, con ova fresche, bollite nel latte sopra ad ogni fetta di pane. Minestrina di piccioni spolpati, bocconi d’animelle, fettoline di sommata, e di tartufoli, salame grattato, herbettine odorifere, brodetto di rossi d’ova fresche, e sugo di limone, con fette di pane sotto. Melangoli tagliati, un piatto per signore. Quinto servitio Starne arrosto, servite con salsa bastarda sopra, con un festone intorno, fatto di pasta di marzapane. Piccioni in adobbo, e fritti, con saporetto sopra, e fette di pane bruscato intorno. Limoncelli, con zuccaro. Uva in tazzette, una per signore. Sesto servitio Buglios in forma di stella, di ott’ordini; il primo ordine di bianco magnare, con la sua pasta reale fritta sopra; il second’ordine di ova misside, con l’istessa pasta fritta sopra; il terz’ordine di cotognata rossa, con l’istessa pasta fritta; il quarto ordine di cucuzzata, e pasta reale, con la medesima pasta fritta; e per farlo à otto ordini, si ricominciò dal bianco magnare, facendolo in forma di stella, coperto di pasta reale, impastata con rossi d’ova, zuccaro, e pasta di marzapane, cotto poi nel forno. Fagianotti arrosto affagianati, levati dalla carta, serviti con pasticcietti alla genovese intorno al fondo del piatto, tramezati di fette di pane di Spagna dorate, e fritte; con tortiglione intorno di pasta di marzapane. Settimo servitio Pasticciotti all’inglese, di vitella, polpettine di petto di cappone, piccioni spolpati, bocconi d’animelle, cervella di vitella battute, parmigiano grattato, tartufoli in fette, pistacchi, fette di cedro condito, e di presciutto, rossi d’ova; fatti con pasta di sfoglio sotto, e sopra, in forma d’un rosone, servito con una coroncina bassa intorno di zuccaro. Pollanchotte d’India arrosto, lardate, servite con salsa reale sopra, e herbette fritte sotto, e fette di pane fritto intorno. Olive. Pergolese, un piatto per signore di credenza. Di tutte le sudette vivande in tutti li sudetti servitii portate; tanto fredde, come calde, ne fu dato un piatto intiero per cardinale, come fu anco fatto delle torte, e pasticci, e capponi, che gli ne fu servito uno intiero per ciascuno; e il medesimo anco si fece nell’ultimo servitio di credenza seguente. Secondo servitio di credenza Tortine, fatte in piatti d’argento di cotogni siroppati, e pasta di marzapane. Offelloni reali, ripieni di pastume di torta verde. Prugnoli fritti, di bianco magnare. Pasticciotti di cotogni, con intaglio sopra, e cannelloncini confetti, conficcati sopra al cotogno. Tartufoli tartufolati, con fette di pane sotto. Tartufoli intieri, cotti sotto la bragia, con pepe, e sale. Lattemele, con suoi cartoccietti. Pappardelle di monache. Cialdoni reali. Pere fiorentine. Pere bergamotte. Mele rose. Mel’appie. Cardi, con sale, e pepe. Castagne con sale, e pepe. Olive. Finocchio. Cotognata di Portogallo, in scatola. Cotognate di Bologna. Avanti che fossero portati li frutti sopradetti, nostro signore di volta in volta andava regalando li signori cardinali delle vivande della sua tavola. Si diede al fine l’acqua alle mani à sua santità; e levandosi tutti li signori cardinali in piedi, fu dal medesimo signori cardinali Peretti data la salvietta à sua santità, quale commandò, che si portasse anco da lavare alli signori cardinali; e tornati à sedere per un poco, nostro signore si alzò poi, dando à tutti li solita benedittione, e si ritirò nel suo appartamento, come anco fecero li signori cardinali nelli loro. Nell’istesso tempo, si portò in tavola nella sala dell’appartamento di sopra, per gl’eccellentissimi signori D. Carlo, D. Taddeo, e D. Antonio Barberini, illustrissimo signore D. Francesco Peretti, e abbate Gaetano, con altri signori, che in tutto furono dieci, essendovi anco gl’eccellentissimi signori prencipe, e priore Aldobrandini. Primo servitio freddo, à due piatti Pasticci di vitella ovati, con suoi festoni intorno, con una statuetta di pasta di marzapane in mezo, tocca d’oro, e argento. Presciutti agghiacciati di zuccaro, serviti con sei testicciuole di leone di pasta di marzapane intorno, e in mezo un’arme del papa di zuccaro, tocca d’oro. Bianco magnare in forma di cuppolette, regalato d’una coroncina, intorno di pasta di marzapane, attraversata dentro, e fuori di gugliette di gelatina di più colori. Crostate di pasta reale, cucuzzata, e cedro condito, agghiacciata di zuccaro, con cannelloni confetti sopra; servite con un copertoro sopra di zuccaro bianco, tocco d’oro, posato sopra à bastoncini fatti di pasta reale, con l’arme del papa in faccia, e dell’eccellentissimo signore D. Carlo Barberini. Capponi, coperti di gelatina, serviti con teste d’aquile di pasta di marzapane intorno, tocche d’oro, e argento; con un copertoro sopra di zuccaro violato, tocco pur d’oro, e argento. Galli d’India arrosto, poi lardati di lardelli di cucuzzata, serviti con ali, coda, e teste di pasta di zuccaro, tocche d’oro. Ova misside, servite sopra una piramide fatta di pasta di marzapane, steccata tutta di stecchi di cannella, sopra la quale piovevano le ova misside, con fette di pane di Spagna intorno, coperte dell’istess’ova misside, tramezate di stelle, fatte di pasta di pistacchiata, tocche d’argento; servite con una corona imperiale sopra di zuccaro bianco, tocca d’oro; posata sopra mascheroni di pasta di marzapane. Rosoni di pasta di sfoglio, ripieni di bianco magnare; serviti con una corona intorno di zuccaro, tocca d’oro, e in mezo una statuetta di pasta di marzapane, che quella del primo piatto rappresentava la Pace, e quella del secondo piatto l’Abbondanza. Capi di latte. Melone. Fichi brugiotti. Butiro fresco passato, un piatto per signore. Primo servitio caldo Capponi bolliti, con zuppa sotto, coperti d’una minestrina, fatta di bococni d’animelle, fettoline di cardi, polpettine di vitella, granelli, e creste di polli, fette di presciutto, e cervellate fine. Animelle arrosto, lardate, tramezate di tomaselle, servite con sapore bastardo sopra. Tordi arrosto, serviti con salciccia di Lucca; fatta prima perlessare, e poi cotta nella graticola, con il suo pan’unto, e salvia fritta sotto. Pasticciotti di piccioni senz’ossa, ripieni delli stessi fegatelli, medolla, fettoline di presciutto, cervella di vitella battute, rossi d’ova, con fette di sommata, e polpette di petto di cappone, avvolte nelle pelle, pignoli; con suo brodetto, e rossi d’ova; serviti con intaglio di zuccaro tocco d’oro, sopra; un piatto per signore. Secondo servitio Petto di vitella bollito, servito in bianco, con fette di presciutto di montagna, e pane unto intorno, tramezato di pasticcietti alla genovese, fiori, e herbette. Quaglie arrosto, servite con herbette fritte, e fette di pane dorato. Zuppe imperiali, con fette di pane papalino, petto di gallo d’India piccato, che prima era stato arrosto, bocconi d’animelle fritte, gropponi di piccioni spolpati bolliti, pistacchi intieri, parmigiano grattato, fette di provature fritte nel butiro, e buon brodo, servite con provature intiere, che erano state stufate, e cotte nel butiro, intorno. Starne, servite con un festone intorno al piatto di pasta di sfoglio, e fette di pane fritto sotto, e salsa bastarda sopra. Melangoli, con salviette sotto, in tazze dorate. Salsa verde, con sponga di finocchio, fatta di ciambellette e poco di cedro condito; un piatto per signore. Bianco magnare, in fette reali, un piatto per signore. Terzo servitio Polpettoni reali, ripieni di uccelletti, bocconi d’animelle, fette di sommata, salame grattato, fegatelli, granelli, e creste di polli, con poca spetieria; serviti con fette di pane fritto in forma di lardoni. Crostate di lazarole siroppate, servite agghiacchiate, con una coroncina intorno di zuccaro, tocca d’oro. Fagianotti arrosto affagianati, levati dalla carta; serviti in cassette di pasta di sfoglio. Starne bollite, coperte con una podritina regalata di torzi di cavoli ripieni, cipolle ripiene, fettoline di cardi, ceci bianchi, cervellate in pezzi, fette di presciutto, tartufoli intieri, e finocchio; servite con cavoli fiori intorno, e fette di sommata, con un copertorino di zuccaro sopra, fatto à gelosia, un piatto per signore. Olive. Gelatina, con lancette di cappone sotto, un piattino per signore Uva, con salviette sotto, in tazze dorate. Quarto, e ultimo servitio Pasticci all’inglese, coperti di pasta di marzapane, con lustro di marzapane. Bassotti, con petto, e pelle di cappone, cotte in brodo buono di cappone le lasagne, fette di provature fritte nel butiro, coperti di pasta di sfoglio à gelosia, con parmigiano, e butiro. Pollanchotte d’India arrosto, servite con un festone intorno di pasta di marzapane, coperte con un copertoro di zuccaro cannellato Ultimo servizio di credenza Salviette bianche profumate, una per signore. Torte verdi. Pasticciotti di cotogni, con intaglio. Bianco magnare fritto. Pasticcietti di tartufoli. Tartufoli intieri cotti sotto la bragia, con salviette sotto, sale, e pepe, un piatto per signore. Pappardelle di monache. Offelloni ripieni di ova misside, e cedro condito, un piatto per signore. Lattemele, con suoi cartoccietti. Cialdoncini reali. Parmigiano. Marzolino. Pere bergamotte. Pere fiorentine. Cardi, in tazze reali, con salviette sotto. Castagne, con sale, e pepe. Finocchio, un piatto per signore. Cotognata di Portogallo, e di Bologna in tazze imperiali. Confettura bianca, due bacili dorati, tutta coperta di paste di Genova di più sorti. Si diede in fine l’acqua alle mani, venendo a fine il mangiare nell’istesso tempo, che finì quello di nostro signore e signori cardinali. Monsignor mastro di casa di nostro signore con tutta la camera segreta, coppiero, scalco, signori capitani della guardia di sua santità, e altri signori, se ne passarono alla stanza d’Apollo, dov’erano due tavole servite a tre piatti per tavola, con tre scalchi, e tre trincianti, delle medesime vivande sopradette. Medesimamente fù fatta un’altra tavola per li coppieri delli signori cardinali, e altri gentilhuomini di quaranta posate, servita à sei piatti, delle istesse vivande. Si fece un tavolino in una stanza retirata, per tutti gl’aiutanti di camera di nostro signore e un’altra per li aiutanti di camera de’ signori cardinali. Nell’istesso tempo si aprì un tinellone dov’è il gioco della pilotta, dove erano otto tavole apparecchiate per li cavalleggieri di nostro signore, guardia di svizzeri, parafrenieri di sua santità, e de’ signori cardinali, carrozzieri, lettighieri, mulattieri, e porta seggie, essendovi sopra à ciascuna tavola il breve per chi haveva à servire, e quivi fù a tutti dato lautamente da pranzo; e per maggior loro commodità, stava nel mezo di detto tinello posta una botte tutta dorata, entrovi dodici barili di chiarello, acciò non gli mancasse il vino. Finito che hebbero questi il pranzo, si fece una tavola per tutti li camerieri de’ prelati, e un’altra per li gentilhuomini di casa. Ultimamente poi si diede corte bandita à tutte le genti basse, nel primo theatro, sopra la prima fontana, che furono in numero quasi infinito, restando ogn’uno sodisfattissimo di quest’attione.

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Si diede all’offitiali di sua santità dispensa, e cucina segreta, con tutti li ricapiti necessarii; la tavola poi dell’illustrissimi cardinali, e prencipi fù servita di tutte le vivande un piatto per signore alla piana, sedendo tutti da una parte della tavola, essendo trinciato il tutto in cucina, e senz’altra cerimonia, per la presenza del pontefice. Primo servitio freddo Pasticci di vitella in forma di stella, un per signore. Bianco magnare, in fette reali. Mezi salami. Gelatina con lancette di petto di cappone sotto. Crostatine di cucuzzata, e pasta reale, un piatto per signore. Capponi raffreddi, coperti d’ova misside, con fette di pane di Spagna intorno, con le medesime ova misside sopra, un cappone per piatto, un piatto per signore. Sommate, con sapore di visciole sopra, scaccheggiate tutte con bocconi di pane di Spagna, tagliato à dadi, una per piatto, un piatto per signore. Capponi arrosto, lardati di lardoni di cucuzzata, con ali, collo, e testa, di pasta di marzapane, uno per piatto, un piatto per signore. Primo servitio di cucina Capponi bolliti, con zuppa sotto, uno per piatto, un piatto per signore. Animelle di vitella, fritte, con salsa bastarda, e fette di pane in forma di lardoni dorate, avvolte in salsa reale, un piatto per signore. Pasticciotti, di polpettine di vitella, granelli, e creste di polli, bocconi d’animelle, fette di presciutto, rossi d’ova, con brodetto, con intaglio di pasta sopra, agghiacciati di zuccaro, un piatto per signore. Tordi arrosto, tramezati di salciccia fina, serviti con herbette fritte sotto, e fette di pane bruscato, stato nella ghiotta, quattro per piatto, un piatto per signore. Minestrina, di fettoline di cardi, polpettine di petto di cappone, brasolette di vitella, medolla, fette di presciutto, e sommata, con herbette odorifere, brodetto di rossi d’ova fresche, sugo di limone, con fette di pane sotto. Salsa verde, con cedro condito, e zuccaro sopra, un piatto per signore. Secondo servitio Petto di vitella in bianco, con fiori, e herbette intorno. Quaglie arrosto, tramezate con salciccia di Lucca, quattro per piatto; servite con salvia fritta, e fette di pane fritto sotto. Starne bollite, servite con una podrita sopra, fatta di torzi di cavoli ripieni, cardi, rape, ceci bianchi, fette di presciutto, e di ventresca, con finocchietti intorno. Crostatine di presciutto, e provature, che prima erano state siroppate, agghiacciate con zuccaro, una per piatto. Zuppe, con pelle, e petto di cappone, salame grattato, fette di provature fritte prima nel butiro, con formaggio parmigiano, un piatto per signore. Sapore di visciole. Melangoli tagliati, un piatto per signore di credenza. Terzo servitio Pasticciotti sfogliati, di vitella, piccioni spolpati, rossi d’ova, pignoli, fettoline di presciutto. Piccioni ripieni trà carne, e pelle, di medolla, animelle, vitella battuta, cedro condito, rossi d’ova cotti in forno; dorati li piccioni con rossi d’ova sbattute, serviti con pasticcietti alla genovese intorno, e pistacchi intieri sopra, tramezati li pasticcietti di fette di pane di Spagna, in forma di lardoni, un piatto per signore. Starne arrosto, servite in una cassetta di pasta reale, con una coroncina bassa intorno, e salsa reale sopra. Stelle di pasta, ripiene di cotogni siroppati, e pasta di marzapane, con lustro di zuccaro sopra, un piatto per signore. Limoncelli tagliati, con zuccaro. Olive, un piatto per signore. Quarto servitio Minestrina, di polpette ripiene con bocconi d’animelle, granelli di polli, medolla, piccioni spolpati, tartufoli in fette grosse, fette di sommata, salame grattato, bocconi di medolla grossi; servite con torzi di cardi, ripieni di vitella battuta, con formaggio, spetierie, rossi d’ova, cervella di vitella; con suo brodetto di rossi d’ova, e sugo di limone, con fette di pane sotto, un piatto per signore. Fagianotti arrosto, affagianati, levati dalla carta, e serviti con un festone intorno, fatto di pasta di sfoglio. Zuppe imperiali, fatte con fette di pane di Spagna, unto prima bene il piatto con butiro, e sopra le fette del pane, petto di cappone arrosto piccato minutamente, e sopra un tramezo di fette di provature fritte nel butiro, e capi di latte sopra, tempestati di pistacchi verdi, un piatto per signore. Pasticciotti all’inglese, di vitella, animelle, cervella della medesima, parmigiano grattato, grasso, e medolla assai, fette di presciutto, tartufoli, fettoline di cardi, e di cedro condito, rossi d’ova, agghiacciati con lustro, à modo di marzapane. Pollanchotte d’India arrosto, lardate, servite con un festone intorno di pasta di marzapane. Rosoni, di pasta di sfoglio, ripieni di lazarole; prima fatte in fette, e siroppate, un piatto per signore. Ultimo servitio di credenza Bianco magnare fritto. Tartufoli tartufolati, con fette di pane sotto. Tortine verdi, una per piatto. Pasticcietti di cotogni, uno per piatto. Pergolese. Olive. Lattemele, con suoi cartoccietti. Cialdoni. Ciambellette, un piatto per signore. Offelloni reali, ripieni di bianco magnare, con festone intorno dell’istesso sfoglio, uno per piatto. Marzolino, mezo per piatto. Cardi. Pere bergamotte. Pere fiorentine. Mele rose. Mel’appie. Finocchio. Castagne, con sale, e pepe. Nespole. Sorbe. Lazarole, un piatto per signore. Cotognata di Portogallo, e di Bologna, una per piatto, un piatto per signore. Si diede l’acqua alle mani à sua santità, e il signore cardinale Cesi gli diede la salvietta; e commandò che si desse da lavare alli signori cardinali, e prencipi; e levata la tovaglia si servì in tavola di sua santità un bacile reale dorato di confettura bianca, e sopra cedri conditi, cucuzzate, paste di Genova diverse, pere, e prugne; e altri tre bacili simili, all’altra tavola.

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Si diede da pranzo à questo serenissimo prencipe nella stanza d’Apollo, nella quale si fece tre travole, una per sua altezza e signor cardinale e signor ambasciatore del serenissimo di Savoia; e questa tavola era posta vicino al monte di Parnaso, apparecchiata con tre tovaglie tocche d’oro, con due panattiere dorate, con piegature regalate sopra, e un’altra posata ordinaria per l’ambasciatore; l’altre due tavole, una di quà, e l’altra di là, vicine al muro, con otto posate per tavola; nelle quali mangiarono diversi signori titolati, che venivano con sua altezza per la strettezza del luogo non si fece mostra di credenza, ma solo di bottiglieria per la tavola reale di diversi bicchieri legati in oro, gioiellati di cristallo di montagna, in più forme, e di più sorti, con bicchieri, e ghiare di cristallo, e bicchieri con ghiaccio dentro. Vi erano nuove inventioni di tazze, bicchieri agghiacciati; le due tavole furono servite nell’istesso tempo, e delle stesse vivande. Primo servitio freddo Pasticci d’ombrina reali, in forma di coscinetto, agghiacciati di zuccaro, con lustro à modo di marzapane; servito quello della tavola reale, con una statuetta per cantone di pasta di marzapane, che tenevano in mano l’arme del serenissimo prencipe, e del signor cardinale e in mezo al pasticcio, un’arme grandetta di zuccaro, del serenissimo prencipe, ficcata in mezo con stecco dorato. Gelatina, in forma di monticelli, di colore d’ambra, tempestata tutta di fiori di pignoli; servita con rosette di pasta di zuccaro intorno, ripiene di pasta di marzapane, tocche d’oro, tramezate di coroncine di zuccaro cannellato, tocche d’argento, con un limoncellino condito dentro. Ova misside, fatte piovere sopra un grosso cedro condito, steccato tutto di stecchi di cannella, sopra li quali piovevano le ova misside, sostentato dalli busti di due leoni, e groppe di due cavalli tramezati, fatti di pasta di marzapane; e trà un leone, e un cavallo fette larghe di pane di Spagna, con monticelli sopra delle stesse ova misside, con una coroncina di pasta di zuccaro intorno alle fette del pane, tocca d’oro; frezzati li monticelli di pistacchi verdi, e di qualche lardello di cucuzzata. Bianco magnare in stampa di mezo rilievo, servito con stellette di gelatina intorno, tramezate di statuette di pasta di Genova. Stelle di pasta di sfoglio, ripiene di briccocole siroppate, e fettoline di cucuzzata, con polvere di mostacciuoli, zuccaro, e cannella, con lustro sopra à modo di marzapane; servite con una coroncina di zuccaro in mezo; dentro la quale era un’arme di pasta di marzapane, ficcata in mezo di sua altezza serrata trà un raggio, e l’altro, di pezzetti di corone di zuccaro violato, tocchi d’oro, e d’argento, con una coroncina di zuccaro cannellato à capo d’ogni raggio, con una pera moscarola condita dentro. Trionfi di butiro Leoni di butiro, con una zampa alzata, la quale posava sopra un’arme di pasta di marzapane, di sua altezza profilata d’oro. Ombrine nella graticola, servite in navicelle reali, con saporetto sopra, di cappari, olive, dattili senz’osso, fette di cedro condito, garofoli, e cannella, pignoli cotti nell’aceto, con zuccaro; servite con un copertoro sopra fatto à gelosia, di pasta di zuccaro, tocco d’oro, posato sopra quattro teste di leoni, fatte di pasta di marzapane, profilate d’oro. Linguattole carpionate, in piatti reali, servite con due biscioni intorno, fatti di pasta di zuccaro, tocchi d’oro, e d’argento, con fiori ficcati sopra, fatti di zuccaro. Pasticci di trotte in forma di delfini, con scoglio di pasta di marzapane, con sue onde di mare sotto; servite con una gongola in mezo, dentro la quale era Nettunno, con il tridente in mano, di pasta di zuccaro di gettito, quale haveva nell’altra mano una catena d’oro, che teneva in bocca il delfino, tocco d’oro, e le onde del mare d’argento. Capi di latte, e fravole, in porcellana, con neve sotto, un piatto per signore. Butiro passato, con zuccaro sopra, e neve sotto, in porcellana, un piatto per signore. Zuppe di fravole, e capi di latte, con fette di pane di Spagna, passate per almivere, con zuccaro, e neve sotto, in porcellana, un piatto per signore. Sei statuette di zuccaro alte un palmo e mezo, servite sopra tazzette di pasta di ciambellette, tutte inargentate, con le braccie alzate in atto di sostentare la tovaglia, con la quale si coprì la tavola reale, di zenzile, con merletti d’oro intorno. Primo servitio di cucina Storione bollito alla prima tavola, ch’era un storione intiero di cento libre, con sugo di limone, e oglio, con fiori di borragine passati per almivere sopra, herbette, e fiori di buglossa intorno. Minestrina di bocconi di storione, latte, e fegato di storione, soffritto con herbettine odorifere, con butiro, cannella, poco di noce moscata, pignoli, con sugo di limone assai, latte d’amandole, e brodetto di rossi d’ova, stemperato con capi di latte, e sugo di limone, con fette di pane sotto, e copertoro sopra à gelosia di zuccaro cannellato, tocco d’oro, un piatto per signore. Zuppe d’ova sperdute nel latte, con fette di pane di Spagna sotto, coperte d’ova misside, e sopra le ova, e capi di latte sopra esse, con sugo di limone, messe in forno, servite con copertorini di zuccaro sopra, di colore d’acqua di mare, tocchi d’oro, e d’argento, un piatto per signore. Secondo servitio Ombrine nella graticola, servite in navicelle reali reali, ripiene di tartufoli, prugnoli, olive senz’ossa, dattili tagliati, pignoli, con sparaci, e torzi di carciofoli fritti sopra, e pistacchi verdi crudi, con fette di pane fritto intorno, in forma di lardoni. Pasticciotti di bocconi di trotte spolpate, ostriche, polpettine di storione, fettoline di tartufoli, pignoli, con latte d’amandole, sugo di limone, grani d’agresta senz’anime, con intaglio di pasta di zuccaro sopra, tocca d’oro, un piatto per signore. Trotte bollite, servite con salviette, con fiori, e herbette, un piatto per signore. Storione arrosto, lardato di lardoni di sorra grassa dissalata, con salsa bastarda, herbette fritte sotto, con pane dorato intorno. Crostate di visciole siroppate, passate, con fettoline di cuccuzzata, con lustro di zuccaro sopra, con una coroncina di zuccaro violato in mezo, con un’arme grandetta di pasta di zuccaro doppia, da una banda l’armi del serenissimo duca, e dall’altra banda del signor prencipe cardinale, ficcata in mezo alla coroncina, profilate d’oro. Arione à cavallo d’un delfino, di pasta di marzapane. Melangoli, in tazzette, con salviette sotto, un piatto per signore, alla prima tavola. Bianco magnare in fette reali, in porcellana, un piatto per signore. Visciole, con neve sopra, in tazzette, una per signore. Terzo servitio Minestrine di bocconi di linguattole spolpate, polpettine d’ombrina, latte di storione, polpa di triglie piccate, e pistacchi intieri, con herbettine odorifere soffritte con butiro fresco, latte di pignoli, brodettino di rossi d’ova fresche, stemperato con capi di latte, e sugo di limone assai, con sua spetieria poca, con fette di pane sotto, in porcellana, un piatto per signore. Maccaroni, fatti con fiore di farina, impastati con latte con cazzuola al fuoco, à modo di zeppole; poi cotta che fu la pasta, pista nel mortaro, con rossi d’ova, fattone poi gnocchetti, cotti nel latte, con buon formaggio parmigiano, e butiro, rosolati in forno; serviti con rossi d’ova duri intorno, passati per almivere. Frittatone per piatti reali di tre frittate l’una, con ova, e pignoccate acciaccate, e capi di latte, sbattuti insieme con latte, e polvere di mostacciuoli, fattone tre frittate, sopra la prima frittata fette di pane à mollo nel latte, dorate, e fritte nel butiro, con fette di provature sopra, fritte prima nel butiro, e fette di bianco magnare sottile, e capi di latte; e sopra la seconda frittata, con le medeme cose sopra, coprendola con la terza frittata, con fette di provature fresche sopra, per tutto ben coperta, con bocconi di butiro dentro assai, rosolate in forno, con monticelli sopra di chiare d’ova fresche, agghiacciati li monticelli con zuccaro, servite con ova misside intorno, con copertoro di zuccaro bianco à gelosia, tocco d’oro. Pasticci di storione, all’inglese, di polpa, latte, e fegato di storione, tartufoli, ostriche, carciofoli teneri, pignoli, agresta, sugo di limone, prugnoli, in forma di rosoni reali, con pasta di sfoglio sotto, e sopra, con armette piccoline intorno, in stecchetti di cannella, del serenissimo prencipe, del signor cardinale prencipe, e del signor cardinale Aldobrandino, e del signor duca, fatte tutte di zuccaro bianco regalatamente, e una coroncina intorno, alta tre dita, di zuccaro, tocche d’oro. Bradamante, e Marfisa à cavallo, con le lancie in resta per offendersi, di pasta di marzapane. Gelatina, in forma d’un monticello, in porcellana, con neve sotto, un piatto per signore. Olive, un piatto per signore. Cerase, in tazzette, una per signore. Quarto servitio Brasole di storione d’una libra l’una, arrosto, spolverizate di polvere di mostacciuoli, con chiodi di garofoli, noce moscata, e posta in adobbo, con sugo di limone, polvere di finocchio, polvere di rosmarino, poco di pepe, e cannella, affagianandole, con carta unta bene di butiro, fattole cuocere adagio, tenendole bagnate col butiro, e latte; si levarono poi dalla carta, rimettendole nel medesimo adobbo; il piatto unto di butiro, spolverizato di polvere di mostacciuoli, con fette di pane reale giallo sopra, sbruffate di malvasia, e sugo di limone, zuccaro, e cannella, mettendovi le brasole del storione sopra, senz’adobbo, in modo che le fette del pane vennero tutte coperte, con saporetto sopra, fatto di cappari pisti nel mortaro, mostacciuoli, passarina di levante, pignoli, stemperato con l’adobbo del storione, aggiungendovi finocchio fresco, e poco di basilico, sale, spetierie; passatole per stamigna, si buttò sopra al storione, messo poi in forno, copertolo di fette di provature fritte nel butiro, sbruffate con acqua di fiori, e pistacchi verdi sopra, e intorno fette di storione fritto, involto in sapore di visciole, sopra à fettoline di pane fritto, con tartarette, ripiene d’un potaggietto, fatto di latte di storione, con butiro, herbette odorifere, dattili tagliati, latte di pignoli, malvasia, sugo di limone, spetierie poche, e zuccaro. Piatti reali di triglie in adobbo di limone, aceto rosato, agrestata, con sale, polvere di finocchio, e malvasia; e state che furono per un pezzo in adobbo, s’infarinorno in polvere di farina di pane di Spagna, polvere di mostacciuoli, polvere di finocchio, e poco pepe, e fritte con butiro, lassandole cuocere un poco, che non vennero troppo cotte, cavatole, e messe in piatti d’argento, sbruffate di sugo di limone, e un poco di malvasia tinta con zaffarano, spolverizate di zuccaro, tenendole sopra la bragia, servite in piatti reali unti di butiro, zuccaro, e cannella, con tre sfogli di pasta frolla sottile, unti di butiro; e trà l’una, e l’altra spolverizata di zuccaro, cannella, e pasta di marzapane grattata, con butiro assai, facendole bollire in forno, e cavatole poi dal forno, e scolato il butiro dalli sfogli, spolverizati assai di zuccaro, cannella, e pasta di marzapane grattata, con butiro liquefatto, servitosi poi sopra le triglie, con un saporetto sopra, fatto di cotognata, cedro, e narancini conditi pesti nel mortaro, stemperato con sapore di visciole, e sugo di limone, con quattro goccie d’acqua di fiori muschiata, rimettendole poi per un poco in forno, servito questo piatto con una stella di pasta di sfoglio sopra, larga quanto il piatto; e trà un raggio, e l’altro, bastoncini di pane di Spagna, regalati intorno di tartarette di pasta reale ripiene di tartufoli, con polpa di triglia, passarina, garofoli, e pepe, tramezandole di mazzetti di cime di sparaci fritti, infarinati in farina di pane di Spagna, e fritti nel butiro. Piatti reali di lamprede, fatte morire nella malvasia, nette da ogni viscosità, tagliate in pezzi, e la metà cotte con latte d’amandole, e di pistacchi, con poco di zuccaro, stemperato con malvasia, oglio, sale, acqua di fiori, bollite adagio; l’altra metà, frezzate di garofoli, stecchi di cannella, con lardoncini di cedro condito, e d’anguille salate, cotte allo spedo, tramezandole di frondi di salvia, cotte adagio, tenendole unte con malvasia, oglio, e sale, con un saporetto fatto di cedro condito, nocine condite, pasta di Genova, mostacciuoli; pisto tutto insieme, stemperato col medesimo sangue, e malvasia, fattogli levare un bollore, e poi buttatovi dentro le lamprede arrosto; servito questo piatto con una cassa di pasta reale, alta di sponde due dita, grande quanto il piatto, fatta in quattro quarti, e in mezo un pasticciotto della medesima pasta, ripieno di lampredette piccole, con oglio, spetierie communi, cedro grattato, passarina, zuccaro, polvere di mostacciuoli, fiori di finocchi, fettoline sottili di dattili cotti nel forno, empiendo li quattro quarti di farina; e cotto che fù, si buttò sopra al pasticcio, aprendolo, con saporetto di malvasia, zuccaro, sugo di limone, sangue delle lamprede; poi cavata la farina delli quattro quarti, compartitesi le due sorti di lamprede, sopra quelle cotto il latte, si sparse sopra pignoccata battuta, all’altra pignoli confetti; coperti li quattro quarti con copertorini di pasta di zuccaro, tocchi d’oro, e d’argento. Piatti reali di granci teneri fatti morire nel latte, e malvasia, fritti nel butiro, soffocati in un piatto reale d’arborata fatta di pane brustolato, ammollato nella malvasia, pisto nel mortaro, e passato con sugo di biete, rossi d’ova, e latte, e poco d’ambra, fatto bollire nell’istesso piatto, con li granci teneri intorno, e rossi d’ova dure sopra, circondate da pistacchi verdi, e lardoncini di cucuzzata, cappari, in porcellana, un piatto per signore. Salsa reale, fatta con vino di melagranati, in porcellana, un piatto per signore. Limoncelli tagliati, con neve sotto, e zuccaro sopra, in porcellana, un piatto per signore. Mutio con la mano in un posto di sacrificio, con fuoco acceso. Quinto servitio subbito Linguattole fritte, poi levata la spina, e ripiene d’ostriche, prugnoli, e bocconi di latte di storione, ben’accommodati, con herbettine odorifere, e pignoli, sugo di limone, coperte con fette di tartufoli tartufolati, e cimette di sparaci fritti con oglio, servite con quattro granci fritti intorno, ch’erano stati in adobbo, e fritti, e una lattata d’amandole sopra, stemperata con sugo di limone, e oglio, con pistacchi verdi sopra, in porcellana, un piatto per signore, con un copertorino sopra di pasta di zuccaro, tocco d’oro. Minestrina di bocconcini di storione, soffritto con oglio, herbettine odorifere, pisellini teneri, torzi di carciofoli teneri, code di gambari prima cotte, fettoline di sorra grassa dissalata, e lattata d’amandole, sugo di limone, servita con bocconcini di latte di storione, e di fegato fritto sopra, in porcellana, con fette di pane sotto, un piatto per signore, in scudelline di pasta di marzapane, con suo coperchino. Pagnotte ripiene, battute prima bene, fatto un buco di sotto piccolo, cavata tutta la mollica, e unte bene di butiro, ripiene di cucuzzata, ova misside, pistacchiata, pasta di marzapane, polvere di mostacciuoli, e di pane di Spagna, tenute per un poco à mollo nel latte, e cotte poi nel forno, con pezzi di butiro dentro, agghiacciate poi di zuccaro, con lustro à modo di marzapane; servite con un copertoro sopra, fatto à stampa di zuccaro cannellato, posato sopra quattro puttini di pasta di zuccaro, con le mani alzate, profilati d’oro, passati per almivere. Porcellette fritte, poi stufate in piatti d’argento, con oglio, e sugo d’agresta. Stelle reali, ripiene di briccocole siroppate, e polvere di mostacciuoli, fatti di pasta di sfoglio, con armette di pasta di marzapane doppio, profilate d’oro, del serenissimo prencipe, e del signor cardinale. Maccaroni, impastati con fiore di farina, mollica di pane papalino inzuppato nel latte, fatti à strenghe, cotti nel latte, con formaggio parmigiano, fette di provature, prima fritte nel butiro, posti nel forno con butiro assai; serviti coperti d’ova misside, e una corona imperiale sopra, di pasta di zuccaro, tocca d’oro. Sesto servitio Linguattole carpionate, in porcellana, con fiori intorno, un piatto per signore, con neve sotto. Brasolette di storione, state in adobbo reale, e poi fritte nel butiro infarinate in polvere di pane di Spagna, e di mostacciuoli, con una lattata sopra, con rossi d’ova sbattuti dentro, sugo d’agresta, e spetierie, in porcellana, un piatto per signore. Ravioli senza sfoglio, fatti di provature, ricotta, parmigiano, e capi di latte, con buon formaggio grattato, e butiro; posti nel forno; serviti con provature intiere arrosto, con crosta di polvere di mostacciuoli. Insalate regalate, in porcellana, con neve sotto, un piatto per signore. Iasone, in una nave, con marinari, con Medea scapigliata in uno scoglio, di pasta di marzapane. Secondo servitio di credenza Si levò con prestezza la prima tovaglia, mutando subbito panattiere, con forcine, coltelli, cucchiare dorate à sua altezza e al signor cardinale, e al signor ambasciatore la sua solita posata. Zuppe imperiali fatte con fette di pane di Spagna, con capi di latte sopra, ova misside, pignoccati; fettoline di bianco magnare dorato, e fritto, cedro condito grattato, butiro assai, e panna di latte, tanto che bastò à bagnare le fette del pane, fatte à tre ordini; e sopra all’ultime fette di pane, capi di latte distesi sottilmente, messe per un poco nel forno, con lustro di zuccaro sopra à modo di marzapane; servite con copertoro sopra fatto à gelosia di pasta di zuccaro; posate sopra quattro leoncini, fatti di pasta di marzapane, profilati d’oro, e d’argento, in un piatto prima unto bene di butiro. Piatti reali di fette di bianco magnare dorato, e fritto, servito con fette di pane di Spagna sotto, passate per almivere, frezzato di lardoni di cucuzzata, tramezate le fette d’ova misside, con pistacchi verdi sopra, servite con un copertoro fatto à gelosia, di zuccaro, tocco d’oro, posato sopra quattro cavallini fatti di pasta di marzapane, e folignati sopra, servite con un copertoro sopra di zuccaro cannellato, tocco d’oro, e d’argento, posato sopra puttini simili agl’altri, di pasta di zuccaro. Galere con suoi remi, arbori, artegliarie, e altri ordegni necessarii, con banderole in cima con l’arme di sua altezza carichi di biscotti di Savoia. Piramidi di ghiaccio, con frutti dentro. Piatti reali di ghiaccio, pieni di meloni tagliati in fette. Piatti reali di ghiaccio con briccocole siroppate. Piatti simili di ghiaccio con pere moscarole sopra. Pasticciotti di code di gambari prima cotti, fettoline di tartufoli, prugnoli, e granci teneri, soffritti con butiro, pignoli, herbettine odorifere, con sugo di limone, e grani d’agresta, con intaglio di pasta di zuccaro, un piatto per signore. Code di gambari, state in adobbo reale, di sugo d’agresta, malvasia, con poca spetieria, infarinate in polvere di mostacciuoli, fritte nel butiro, servite con quattro granci teneri fritti intorno, con un saporetto sopra d’agrestata, con latte d’amandole, finocchio, basilico, due garofoli, e farina di pane di Spagna, pisto ogni cosa insieme, dandoli un poco di corpo, e aggiongendovi sugo di limone, ò d’agresta assai, con fettoline di pane intorno fritte, un piatto per signore. Gambari, con sale, pepe, e aceto, un piatto per signore. Pasticciotti d’ostriche, e latte di storione, poca lattata d’amandole, con sugo di limone, con intaglio di pasta di marzapane sopra, tocchi d’oro, un piatto per signore. Torte verdi, in piatti reali. Torte bianche di ricotta, capi di latte, e pasta reale, agghiacciate di zuccaro. Visciole, cerase, e briccocole, con neve sopra, in tazzette, una per signore. Zuppe di visciole siroppate passate, con fettoline di pane di Spagna sotto, passate per almivere, in porcellana, con neve sotto, un piatto per signore. Briccocole siroppate, con neve sotto, in porcellana; un piatto per signore. Lattemele, un piatto per signore. Cartoccetti, con salviette sotto, una tazzetta per signore. Formaggio parmigiano. Marzolini, provature marzoline, e provature fresche, con salviette sotto, in piatti reali. Pere moscarole, e prugne, con neve sopra, in tazzette, una per signore. Bacili di frappe reali, con banderole con arme di sua altezza serenissima, del duca serenissimo padre, e del signor cardinale Aldobrandino. Fette di storione del naturale, fatte di zuccaro. Pezzi grossi di formaggio parmigiano, fatti del naturale di zuccaro. Cotognata di Portogallo. Cotognata di Bologna, in tazze reali. Si levorono al fine li frutti, e data l’acqua alle mani, e levata la seconda tovaglia, restò la terza, sopra la quale fu servita la confettura in tanta quantità, e abbondanza, tanto di Genova, quanto di Napoli, che ve ne restarono vinti bacili senza poterli mettere in tavola; fu servito con la confettura certe statue, e animali di zuccaro; in particolare tre cani grandi naturalissimi, e altri piccoli leoni, fatti medesimamente di zuccaro; e levata poi la confettura si presentò in tavola sopra un damasco trinato d’oro, dodeci statue di zuccaro di gettito alte tre palmi, che rappresentavano tanti personaggi comedianti naturalissimi, con suoi piedistalli, con l’arme, e imprese intorno di sua altezza profilate d’oro. Si resero finalmente le gratie della tavola, con musica regalata, com’anco la benedittione nel principio. Oltra poi la musica continua, che vi era di volta in volta delle muse del monte di Parnaso, che tutte con diversi stromenti musicalmente suonavano, com’anco l’organo, che suonava per forza d’acqua, con molti trattenimenti di diversi giuochi d’acqua. Finalmente, doppo essersi riposato per alcune hore sua altezza si messero in ordine dodici lottatori, sei vestiti di taffettà turchino, e altri sei di taffettà giallo, e si fece una lotta d’un palio di cinquanta scudi; e poi fatto tardi, sua altezza se ne passò alla villa di Montedragone, dove stette à cena con l’eccellentissimo signor prencipe di Sulmona.

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Primo servitio freddo Pasticci di galli d’India, in forma d’aquila di rilevo, tocchi d’oro, e argento. Due archi trionfali di salviette à spinapesce, con colonne scannellate, capitelli sopra, e base sotto, uno al primo piatto, e l’altro all’ultimo piatto, con due statue di zuccaro sotto li detti archi, tenendo una l’arme del papa, e l’altra l’arme del re di Spagna, con banderole, con arme del papa, del cardinale Borghese, del rè, e del signor duca di Feria. Un’aquila, con una testa delle medeme salviette al secondo piatto con l’arme del papa in petto. Una fortuna delle medesime salviette, con arme del rè di Spagna in petto per il terzo piatto. Due leoni di pasta di marzapane, che combattino insieme, per il primo piatto. Un drago di pasta di marzapane, con regno, e chiave pontificie sopra, per il secondo piatto. Due orsi, che combattino insieme, con bellissima forza, per il terzo piatto. Un’aquila della medesima pasta, con regno, e chiave sopra per l’altro piatto. Gelatina in forma di monticelli, tempestata d’anime di pignoli, con mascaroni intorno di bianco magnare, tramezati d’aquilette fatte di pasta di pistacchiata, tocchi d’oro, e argento. Bianco magnare, in forma di drago, servito con mascaroni intorno di gelatina, tramezati di dragoncelli fatti di pasta di zuccaro, tocchi d’oro. Salami spaccati anitrati à modo di marzapane, tocchi d’oro, con arme del papa doppia di pasta di marzapane, e del rè ficcate in mezo alli salami, con una corona imperiale sopra, posata sopra bastoncini di pasta reale, in faccia de’ quali erano l’arme del rè, fatte di pasta di zuccaro, profilate d’oro. Rosoni ripieni di bianco magnare, fatti di pasta di sfoglio, serviti con un festone intorno di pasta di zuccaro tocco d’oro, e in mezo una coroncina di zuccaro, dentro la quale era un pomo d’Adamo, con un’arme del re di Spagna fatta di zuccaro doppia, in stecchi dorati ficcati sopra al pomo d’Adamo. Capponi salpimentati, seviti con ale, coda, e collo di pasta di marzapane, con un copertoro sopra di pasta di zuccaro, posato sopra à quattro puttini di pasta di marzapane, con le mani alzate, in modo che sostenghino il copertoro. Crostate di cucuzzata, e pasta reale, agghiacciate, servite con cannelloni confetti sopra, e aquilette di zuccaro, tocche d’oro intorno. Ova misside, servite sopra una corona imperiale, steccata tutta di stecchi di cannella, fatta di pasta di ciambellette, in modo che le ova misside venghino à piovere tutte sopra, e intorno la corona, sotto la quale erano tre cedri conditi, serviti con aquilette di pasta di marzapane intorno, tramezate di draghini di pasta di zuccaro, tocchi d’oro, e argento. Un drago di butiro per il primo piatto. Un lione simile per il secondo piatto. Un’aquila simile per il terzo piatto. Un’orso per il quarto piatto. Sommate, con sapore di visciole sopra, servite in cassette di pasta reale, con un festone intorno al piatto di zuccaro, tocco d’oro; scaccheggiate di sopra di bocconi tagliati à dadi di pane di Spagna. Galli d’India arrosto, lardati di lardelloni di cucuzzata, coperti di fette di gelatina, fatta in forma di ventresca, in modo che li lardelli apparivano sopra alla gelatina, serviti in navicelle, con ale, coda, e collo di pasta di zuccaro, profilati d’oro. Capi di latte. Fravole con zuccaro, un piatto per signore. Primo servitio caldo Capponi bolliti, coperti d’una minestrina di torzi di carciofoli, fettoline di presciutto, e di sommata, torzi di lattuca, polpettine piccoline di vitella, fette di sommata, rossi d’ova, e bocconi d’animelle, con zuppa sotto di biscotti papalini, pilottati prima di butiro. Animelle fritte, tramezate di tomaselle fatte di fegato di vitella, servite con fette di pane dorato, e salsa bastarda sopra. Crostate di capi di latte, fravole, e cedro condito, passate, agghiacciate. Piccioni ripieni trà carne, e pelle delli fegatelli, bocconi d’animelle, cervella di vitella, battuto ogni cosa insieme con grasso, medolla, formaggio grattato, e pistacchi, cotti in forno, dorati con rossi d’ova, serviti con fette di pane di Spagna intorno. Pulcini arrosto avvolti in rete, poi stufati, con sapore bastardo, tramezati di morsegli, fatti di fegatelli di polli cotti nella bragia, pasta di marzapane, pignoli, pistacchi, cedro condito, pisto nel mortaro, impastato ogni cosa insieme con rossi d’ova, con poca spetieria, avvolti in rete, cotti in forno, serviti con fette di pane dorato. Pollanchotte d’India affagianate, servite in navicelle, con copertoro fatto à gelosia di pasta di ciambellette, tempestato di folignati. Pasticci di vitella intieri ben stagionati, brodosi. Piccioni bolliti, coperti d’una minestrina di bocconi di animelle, con fettoline di sommata, e poco di salame grattato, con sue herbettine, e brodetto di rossi d’ova, e sugo di limone, con fette di pane sotto, un piatot per signore. Sapore verde, con sponga di finocchio, e cedro condito. Sparagi, un piatto per signore. Melangoli, in tazze, con salviette sotto. Secondo servitio Teste di vitella senz’ossa, ripiene dell’istesso cervello, vitella battuta, lardo, herbette odorifere, formaggio grattato, bocconi d’animelle, fegatelli di polli, con solita spetieria, bollita avvolta in salviette, poi lardata di lardelli di cucuzzata, servita con una zuppa reale sotto, fatta con fette di pane papalino, petto, e pelle di cappone, salame grattato, rossi d’ova duri sgranati, fette di provature fritte nel butiro, con buon formaggio grattato, servito questo piatto con una corona imperiale sopra. Piccioni arrosto, con crostata di pan grattato, serviti sopra un rosone di pasta di sfoglio, con suoi vuoti, che vi possa stare un piccione, e era di vuoti sette per rosone, serviti con una corona di pasta di zuccaro intorno. Pasticci all’inglese di vitella, polpettine della medesima, piccioni spolpati, cervella di vitella, animelle, creste, e fegatelli di polli, formaggio parmigiano grattato, rossi d’ova, fettoline di presciutto, e di cedro condito, fettoline di tartufoli, e prugnoli, torzi di carciofoli, impastato con pasta di marzapane, agghiacciati di zuccaro. Polpettoni di vitella, ripieni di petto di piccioni, bocconi d’animelle, torzi di carciofoli, grasso di vitella, prugnoli, cimette di sparagi, fettoline di sommata, cotti in piatti reali d’argento, coperti di fette di sommata, rossi d’ova, pistacchi verdi, serviti con fette di pane fritto intorno in forma di lardoni. Podrita di capponi bolliti, torzi di cavoli ripieni; cipolle ripiene, ceci bianchi, piselli freschi, carciofoli, schiena di castrato, piccioni bolliti, tartufoli intieri, guancia di porco salata, con sparagi intorno, tramezati di meze testicciole di capretto senz’ossa, dorate, e fritte, tramezate di pulcini arrosto. Sapore di cotogni. Olive. Bianco magnare, in fette reali, un piatto per signore. Terzo servitio Petto di vitella bollita, con fiori, e herbette intorno. Salami, con fiori, e herbette intorno. Pasticcietti sfogliati, di vitella, bocconi d’animelle, fettoline di presciutto, di tartufoli, rossi d’ova, grasso di vitella, con sua spetieria, e brodetto di rossi d’ova, con sugo di limone, un pasticcio per signore. Capponi arrosto, serviti con un festone intorno di pasta di sfoglio, e fette di pane di Spagna intorno. Piccioni stufati coperti di prugnoli, con fette di pane sotto, un piatto per signore. Gelatina, con lancette di petto di cappone sotto, un piatto per signore. Quarto servitio Vitella arrosto, servita con gongole intorno, piene di telline tartufolate. Crostate di ova misside, cucuzzata, e cedro condito. Zuppe reali, con fette di pane di Spagna, petto di cappone arrosto piccato, sopra fettoline di cedro condito, pistacchi verdi, ova misside, pignoccata, à due ordini, con capi di latte sopra, agghiacciate di zuccaro, servite con pasticcetti alla genovese intorno, con un copertoro sopra à gelosia di pasta di zuccaro, tocco d’oro. Frittatone ripiene di ova sbattute con polvere di mostacciuoli, pignoccata acciaccata con coltelli, sopra la prima frittata, fette di pane di Spagna fritte nel butiro, coperte di capi di latte, e ova misside sopra, con un’altra frittata sopra, e poi l’istesse fette di pane, come la prima volta, coperta poi con la terza frittata, con butiro assai, tenuta in forno, frezzata tutta di lardoni di cucuzzata, e fette di pane di Spagna, in forma di lardoni intorno. Secondo servitio di credenza Salviette bianche, al signor cardinale signor duca, e eccellentissimi signori fratelli di sua santità, una per signore. Prugnoli, con fette di pane sotto. Tartufoli tartufolati, un piatto per signore. Carciofoli fritti, in piatti reali. Torte bianche di bianco magnare, e capo di latte. Tortiglioni reali ripieni di cotognata, pasta reale, e cucuzzata. Pasticcietti di pera fiorentine, con intaglio sopra agghiacciato, uno per signore. Latte mele, in bacilotti. Cartoccini. Parmigiano. Marzolino. Provature fresche. Cialdoncini. Ciambellette, in tazze reali, con salviette sotto. Frappe in bacile reale, con banderole con l’arme di sua santità, re di Spagna, cardinale Borghese, e duca di Feria. Finiti li frutti si diede l’acqua alle mani, e levata la prima tovaglia, restò l’altra, sopra la quale fu servito Cotognata di Portogallo. Cotognata di Bologna. Pistacchi confetti. Pignoli confetti. Finocchio confetto. Cannelloni confetti, in tazze reali con salviette sotto. Cucuzzata. Cedri conditi. Pera di Genova. Persicata di Genova. Marzapanetti alla senese. Pizze di pistacchiata, in bacilotti dorati, ciascuno da per se. Pagnottine di pane di Spagna, con salviette sotto, con coltelli, e forcine una per signore.

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Primo servitio freddo Pasticci di vitella, in forma di coscinetti, con festone intorno, e arme in mezo di casa Aldobrandina, di pasta di marzapane, tocca d’oro. Capponi salpimentati, serviti con ale, coda, e collo di pasta di zuccaro, con un copertoro sopra di zuccaro, tocco d’oro. Salami spaccati, agghiacciati di zuccaro, serviti con stelle, e rastelli sopra di cotognata rossa, con una corona imperiale sopra, fatta di pasta di ciambellette, tocca d’oro, e argento. Gelatina, in forma di piramidi grandi, e piccole, con pesciolini vivi dentro. Sommate, con sapore di visciole sopra, tempestate di cannelloni confetti, armate intorno di fette di pane di Spagna, in forma di lardoni. Rosoni di pasta di sfoglio, e diversi fiori di zuccaro sopra. Bianco magnare, in forma di cuppolette, con stelle di pistacchiata intorno. Fagiani arrosto, lardati poi con lardoni di cucuzzata, col suo collo tocco d’oro, con un tortiglione intorno, fatto di pasta di marzapane. Un rè à cavallo, con quattro aquile intorno, e suo paggio à canto, con bacchettine in mano, di salviette. Un Giove, con una saetta in mano, al secondo piatto, di salviette. Un rè à cavallo con suo bastone reale in mano, al terzo piatto. Un carro tirato da quattro palombe bianche, fatto di pasta di marzapane, co’l suo cocchiero della stessa pasta, con le redine in mano di fettuccie d’argento, pieno di biscotti reali, e marzapanetti in mezo della tavola. Un centauro, con dardo in mano di pasta di marzapane, al primo piatto. Una Diana con un cane à lassa, di pasta di marzapane, al terzo piatto. Un leone di butiro, con una zampa alzata, che posava sopra un’arme del signor cardinale fatta di pasta di marzapane. Un ballo di pastori, con piva, e altri instromenti, in atto di suonare. Un’orso, con una zampa alzata, che posava sopra un’arme di pasta di marzapane, simile alla prima. Capi di latte. Butiro passato, in porcellana, un piatto per signore. Primo servitio di cucina Capponi bolliti, serviti con zuppa sotto di biscotti papalini, inzuppati in brodo di capponi, con formaggio parmigiano grattato, e fette di provature prima fritte nel butiro, sopra; medolla di vaccina, con petto, e pelle di cappone sopra, con altretante fette di provature, sottili sopra, coperti di capi di latte, fatte rosolar nel forno; e sopra li capponi in bianco, con fette di pane di Spagna intorno, con ova fresche sperdute nel latte, sopra ad ogni fetta di pane, con polvere di mostacciuoli sopra. Presciutti di montagna, con la cotica accartocciata, con fiori, e herbette intorno. Allodole arrosto, servite sopra à pasta di siringa, tramezate di cervellata fina, con fettoline di pane fritto sotto ad ogni pezzo di cervellata. Pasticci di vitella intiera, battuta, e netta bene di pelle, e nervi, con suoi soliti lardoni, e poca spetieria, fette di sommata sopra, e tartufoli intieri. Piccioni ripieni trà carne, e pelle delli fegatelli, bocconi d’animelle, cervella di vitella, medolla, e grasso di vaccina, formaggio grattato, cotti in forno, dorati con rossi d’ova, tempestati di pistacchi sopra, serviti con fette di provature fresche, in forma di lardoni, fritte nel butiro, infarinate in polvere di mostacciuoli, tramezate di lardoni di salame fritto nel butiro infarinato in farina di pane di Spagna. Minestrina di rossi d’ova duri, cedro condito grattato, pisti nel mortaro, con un poco di zuccaro, cannella, e muschio, fattone pastume un poco sodetto, con rossi d’ova crude, formatone poi bastoncini di grossezza d’un dito, tagliandoli poi in bocconcini piccoli, sopra la tavola, della grossezza d’un cece, e si fecero in gnocchetti, cotti in brodo grasso di cappone, e quando cominciarono à gonfiare, erano cotti, aggiontovi allhora bocconi d’animelle prima cotte, fettoline di provature, polvere di mostacciuoli, e pistacchi verdi acciaccati, e un goccio d’acqua rosa; servita con provatura grattata sopra, un piatto per signore. Animelle fritte, tramezate di fegatelli, fatti di fegato di vitella, con fette di pane dorato sotto, e salsa bastarda sopra, un piatto per signore. Bianco magnare, in fette reali. Salsa verde, un piatto per signore. Melangoli, con salviette sotto, in tazze. Secondo servitio Starne bollite, coperte di fettoline di cardi, occhi di cavoli capucci, bocconi di cervellata, salame grattato, con finocchietti intorno, un piatto per signore, con fegatelli, e fette di cervella di vitella fritte sopra. Pasticciotti d’un piccione senz’osso per pasticcio, bocconi d’animelle, medolla, e grasso di vaccina, vitella battuta, fettoline di presciutto, e di tartufoli, sugo di salame stemperato con agrestata, ò sugo di limone, con suo brodettino, con la solita spetieria, e intaglio sopra di pasta di zuccaro, tocco d’oro, un piatto per signore. Terzo servitio Vitella bollita, servita in bianco, con fiori intorno, e fette di pane dorato, che era stato à mollo prima nel latte, con pezzi di salciccia di Lucca perlessata prima, e poi cotta nella graticola sopra. Crostate di mel’appie, e fette di cucuzzata, con zuccaro, e cannella, agghiacciate di zuccaro. Tordi arrosto, tramezati di tomaselle, con fette di pane fritto, in forma di lardoni. Piatti reali di un fagiano bollito in brodo buono di cappone, con fette di salame, e presciutto; e cotto che fù, si spolpò tutta la polpa dagl’ossi, aggiuntovi il petto di un cappone crudo, tagliati minutamente insieme con coltelli, medolla perlessa, e pistati nel mortaro ogni cosa, insieme con formaggio parmigiano grattato, pignoccata, zuccaro, e cannella, poco di noce moscata, e acqua di cedro muschiata, e sale; unto il piatto di butiro, sopra vi si stese la compositione in forma di fagiano, unto bene di butiro, e spolverizato di polvere di mostacciuoli, cotto in forno adagio, servito con biscottini di Savoia intorno, con una lattata sopra, fatta di latte, rossi e chiara d’ova sbattuti, con pignoli dentro, che erano stati à mollo nell’acqua rosa, e fettoline di cedro condito, rossi d’ova duri, dattili bolliti, e un mezo bicchiero di sugo di limone, e poco di zuccaro, e gettato sopra li biscottini, mettendoli in forno; e quando cominciò à stringere, si buttò sopra pistacchi verdi, tramezandoli di lardoncini di cucuzzata, rimesso per un poco nel forno, mettendoli poi il suo collo, coda, e ale; facendole di pasta di marzapane, perché è meglio; servito questo piatto con un copertoro di zuccaro sopra tocco d’oro. Pagnotte grosse, tonde, per un piatto imperiale, una per piatto; ripiene di bianco magnare, pasta di marzapane, ricotta, petto di piccioni arrosto, polvere di mostacciuoli, rossi d’ova duri, capi di latte, conserva di tutto cedro; pisto ogni cosa insieme nel mortaro, con pignoccata unta bene nel butiro, tenuta à mollo per un poco nel latte; cotte nel forno, con ghiaccio sopra di zuccaro à modo di marzapane; servite con una corona di zuccaro intorno, e fiori di più sorte del naturale, di zuccaro, ficcati sopra. Gelatina, con lancette di petto di cappone. Olive, un piatto per signore. Quarto servitio Pollastri stufati, con butiro, herbette odorifere, ripieni di lardo battuto, rossi d’ova, salame grattato, e sale; facendoli stufare con fette di medolla di vaccina, sugo di salame stemperato con malvasia, e sugo di limone, con un poco di zibibo senz’anime, rifatto nella malvasia, spetierie communi, con fette di cedro condito; facendoli cuocere sopra la bragia con la bastardella serrata intorno bene con la pasta; cotti che furono vi si aggionse dentro sapore, fatto di pignoccata pista nel mortaro, con pasta di marzapane, e un poco di cotognata; stemperato con sugo di limone, e acqua di cedro muschiata, e poi passato. Serviti detti pollastri con fette di pane di Spagna sotto, e lardoncini di provature fresche fritte, infarinate in polvere di mostacciuoli intorno, tramezate di rossi d’ova duri, cotti nell’almivere. Starne arrosto, servite con fette di pane dorato sotto, che erano state à mollo nel latte, con salsa bastarda sopra, con copertoro fatto à gelosia di pasta di zuccaro. Pasticci all’inglese di vitella, bocconi d’animelle, fette di zinna di vitella, tartufoli, fettoline di presciutto, grasso, e medolla di vaccina, pignoli, rossi d’ova duri, cervella di vitella, parmigiano grattato, solite spetierie, e fettoline di cardi; fatti con pasta di sfoglio sotto, e sopra, con assai sugo di limone, e fettoline di cedro condito. Minestrina di starne spolpate, cotte in brodo buono di cappone, con medolla, e grasso di vaccina, fette di sommata, di tartufoli, e di cardi, con granelli, e creste di polli, e sugo di salame stemperato con sugo di limone; con fette di pane sotto, un piatto per signore. Quinto servitio Fagiani arrosto affagianati, serviti con sfogliatelle aperte sotto, e salsa bastarda sopra, e pasticcietti alla genovese intorno. Zuppe reali, fatte con fette di pane di Spagna, con il piatto unto bene di butiro, e sopra fettoline di bianco magnare; e petto di cappone arrosto piccato minutamente; e sopra al cappone piccato, stesovi capi di latte, e cedro condito grattato, con il medesimo cappone piccato sopra, con ova misside, e pistacchi intieri sopra, tramezandoci sempre fettoline di pane di Spagna; coperta di sopra di capi di latte, agghiacciata di zuccaro, con un cotogno siroppato in mezo, tempestato di fiori di zuccaro. Rosoni di pasta di sfoglio, ripieni di cotogni siroppati, e pasta di marzapane. Galli d’India arrosto, serviti in navicelle reali, con un tortiglione intorno à modo di biscione, di pasta di marzapane. Vitella arrosto, con tartarette intorno ripiene di bianco magnare. Limoncelli tagliati, con zuccaro. Insalatine regalate, un piatto per signore. Secondo servitio di credenza Salviette bianche profumate, una per signore. Tartufoli tartufolati. Tartufoli intieri, cotti sotto la bragia, un piatto per signore. Cardi, con salviette, sale, e pepe, un piatto per signore. Castagne. Nespole. Sorbe. Finocchio, con salviette, un piatto per signore. Tortiglioni reali, ripieni di mele rose grattate siroppate, con fette di cucuzzata, polvere di mostacciuoli, zuccaro, e cannella. Parmigiano. Marzolino, in piatti reali, con salviette sotto. Frappe, in bacili reali. Pere bergamotte. Pere fiorentine. Mel’appie. Mele rose. Uva bianca. Pergolese. Cartoccietti. Cialdoni reali. Cotognata di Portogallo, e di Bologna, in tazze reali, con salviette sotto. Pasticciotti di cotogni, tempestati di pistacchi confetti, con copertorino à gelosia, di pasta di zuccaro, tocco d’oro, un piatto per signore. Lattemele, in tazze reali. Quattro tazze imperiali di confettura nobile bianca, per piatto. Un bacile reale di diversi conditi, e paste di Genova, per piatto.

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Li signori scalchi tutti havevano bande regalate ad armacollo, come anco li trincianti, e gentilhuomini destinati à portare in tavola. Tutti havevano un segno nel braccio diritto, diverso l’uno dall’altro in questo modo, il primo scalco, che fù l’auttore, haveva una ricchissima, e bella banda d’ormisino turchino, con fascia, e merletti grandi d’oro ad armacollo; e tutti li gentilhuomini, che portarono in tavola à questo primo piatto, tenevano una legaccia legata al braccio destro, di taffettà turchino, con merletti d’oro. Il trinciante di questo primo piatto medesimamente haveva ad armacollo una banda di taffettà turchino, con merletti d’oro. Il secondo scalco, e trinciante, havevano bande di taffettà ranciato, con merletti d’oro; e li gentil’huomini una legaccia al braccio destro simile, con merletti d’oro. Il terzo scalco, e terzo trinciante havevano bande di taffettà rosso, con merletti; e li gentilhuomini una legaccia al braccio destro del medesimo taffettà rosso, con merletti d’oro. E perché li scalchi, portato che havevano il primo servitio caldo di cucina in tavola, non s’havevano più à partire dalla tavola, si destinarono altri tre scalchi, per portare l’altre vivande; che il primo haveva al collo una banda di taffettà turchino, con merletti d’oro. Il secondo scalco haveva una banda di taffettà ranciato, con merletti d’oro. Il terzo scalco di taffettà rosso, con merletti d’oro, tutti simili agl’altri scalchi. S’apparecchiò la credenza nella prima sala grande, sotto il solito baldacchino, con una scalinata grande, tutta piena di bacili reali, grandi, dorati, di più sorti, ovati, tondi grandi, e mezani, con suoi boccali dorati, e con diversi, e bellissimi vasi dorati alla todesca, che rendevano bellissima vista. A man destra, fuori dello steccato, fu fatta un’altra bellissima credenza, tutta di piatti di porcellana, in grandissimo numero, medesimamente ornata di bellissimi vasi dorati, con suo steccato avanti. A man sinistra verso la porta della sala erano tre tavole; sopra le quali era apparecchiata la confettura, tutta, che si haveva da servire ad ogni piatto. Nell’entrare della sala à man destra, si fece tre bellissime bottiglierie, con sue scalinate; quella di mezo più grande dell’altre due, quale era tutto di christallo di montagna, alcuni pezzi legati in oro, alcuni altri legati in gioie, altri pezzi semplici, con infinite tazze dorate bellissime, che rendevano una vaga, e nobilissima vista; l’altre due bottiglierie, di cristalli ordinarii, con diverse, e bellissime inventioni di bicchieri, e ghiare regalate, con vasi d’argento di più sorte, con le sue conche, e boccali grandi d’argento. Avanti allo steccato della credenza, era una gran tavola, sopra la quale erano tre bacili reali grandi di frappe, con una bellissima banderola in cima, con l’arme di sua santità; sotto le quali poi erano banderole di taffettano turchino, con l’arme di tutti i prencipi convitati; al secondo bacile medesimamente in cima una banderola di taffettà rosso, con l’arme di sua santità; sotto la quale poi erano banderole di taffettà ranciato, con arme di tutti li prencipi convitati. Nel terzo bacile, era medesimamente in cima una banderola di taffettà turchino, con l’arme di sua santità, sotto la quale poi seguitavano le banderole rosse, con l’arme di tutti i prencipi, e prencipesse convitate. Questi tre bacili erano tramezati da altri tre bacili reali di strufoli, fatti tutti da monache; che in vero fecero una vaghissima vista. A capo della tavola della credenza, fuori dello steccato, era à traverso una tavola, sopra la quale erano piatti imperiali, reali, mezi reali, e tondi, per servirsene poi à suo tempo. A piedi della detta credenza era un’altra tavola simile, con li medesimi piatti sopra. S’apparecchiò la tavola nella seconda saletta, con tre tovaglie bianche, e tre tovaglie d’ormesino, una turchina, una verde, e una bianca, tutte tre riccamente miniate d’oro, come à suo luogo si dirà. Furono poste in tavola quattordici posate, con panattiere dorate, che servirono per l’eccellentissima prencipessa sposa, l’eccellentissima duchessa madre, l’eccellentissima D. Olimpia Aldobrandini, l’eccellentissima duchessa di Mondragone sua figliuola, gl’illustrissimi signori cardinali Deti, Ludovisi, il serenissimo prencipe cardinale di Savoia, e Aldobrandini, l’eccellentissimo duca di Fiano, fratello di sua santità, il signore conte suo figliuolo, e prencipe di Venosa, il signore prencipe Aldobrandini, il signore Priore, e D. Pietro duca Aldobrandini, con due altre dame, che in tutto furono quattordici. Le posate tutte erano con un copertoro, con l’arme di ciascheduno prencipe, e prencipessa, per chi dovevano servire. Primo servitio freddo Pasticci di vitella in forma di scudo, con corona à capo dello scudo, e festoni intorno, di pasta fina, annitrato di zuccaro, con lustro, à modo di marzapane, con un’arme grandetta di zuccaro, conficcata in mezo dello scudo, con l’armi dell’eccellentissimo sposo da una parte, e dall’altra dell’eccellentissima sposa. Ova misside, fatte piovere sopra un cedro condito, tutto steccato di cannella; e in cima al detto cedro una statuetta di zuccaro bianco, tocca d’oro, che teneva in mano l’arme dell’eccellentissima sposa; il piatto regalato intorno al detto cedro di fette di pane di Spagna, coperte delle medesime ova misside, tramezate trà una fetta e l’altra di rosette di pistacchiata, tocche d’oro, e d’argento; e intorno all’orlo del piatto cinque pezzi di corone di zuccaro tocchi d’oro; e trà un pezzo, e l’altro una statuetta di zuccaro, che ciascheduna teneva in mano le arme degl’eccellentissimi sposi, e fiori di zuccaro diversi. Un piatto reale, con una colonna di gelatina in mezo, con pesci vivi dentro, posta sopra la sua base inargentata, e in cima alla colonna il suo capitello dorato, sopra il quale posava un’angelo di zuccaro di gettito, che teneva con le mani alzate il regno, e chiavi di sua santità, il fondo del piatto di legno inargentato, con un festone intorno fatto à rastelli, e stelle, di pasta di marzapane; questo fu servito al primo piatto. Al mezo della tavola, per il secondo piatto, una machina di gelatina, fatta con tre colonne di gelo, poste in triangolo, sopra le quali si posava una cuppola della medesima gelatina, con uccelletti vivi dentro; e trà una colonna, e l’altra vi era un’altra cuppola un poco più piccola, e in altra forma, che si posava sopra scabelletti di legno indorati; i piedi de’ quali erano fatti di pasta reale, in forma di piedi di leone. Al terzo piatto, un’altra colonna simile alla prima, e nel medesimo modo regalata. Un presciutto agghiacciato, servito sopra le groppe di tre camelli, di pasta di marzapane, che stavano colcati nel piatto, e sopra ciascheduno camello posava con un piede un’angelo della medesima pasta, che teneva in una mano un mappamondo fatto à rastelli, e in mezo di dentro una palla della medesima pasta, con stelle, e sbarre, al primo piatto con le sudette statue, e mappamondo, profilate d’oro, e li presciutti carichi di fiori di zuccaro del naturale. Un presciutto simile, sostentato da tre teste di leone, sopra ciascheduna delle quali posava una statua di marzapane, che rappresentava la Fama, che con una mano sostentava il medesimo mappamondo, e con l’altra teneva una tromba, in atto di suonare; per il secondo piatto, come di sopra. Un presciutto simile, sostentato da tre cavalli colcati, sopra li quali posavano l’Abbondanza con il corno in mano; Pallade armata, e Venere con l’arco al collo, e carcasso, che ciascheduna con una mano teneva il medesimo mappamondo; per il terzo piatto, come sopra. Bianco magnare in forma di mezo rilievo, regalato intorno di armette, fatte di pasta di pistacchiata, degl’eccellentissimi sposi, con copertoro di zuccaro sopra, tocco d’oro, posato sopra branche di leoni, fatti di pasta di marzapane, in mezo de’ quali vi erano le armi degl’eccellentissimi prencipi, prencipessa, e convitati. Galli d’India arrosto, in navicelle reali, bardati di rastelli, e stelle di cucuzzata, regalata intorno di conchiglie di pistacchiata, tocche d’oro, e d’argento, tramezate di rastelli, e stelle di zuccaro. Stelle in piatti reali, di pasta sfogliata, con una corona di zuccaro in mezo, tocca d’oro, dentro la quale era un pomo d’Adamo, con un fiore conficcato in mezo, tocco d’oro; regalate di stellette di zuccaro, e tartaruchette di pistacchiata, tocche d’oro, e d’argento; e trà un raggio, e l’altro una coroncina di zuccaro tocca d’oro; e dentro una prugna di Genova. Salami spaccati, agghiacciati di zuccaro, con diversi fiori del naturale, ficcati sopra; serviti con una corona imperiale, posata sopra à tartaruchette, fatta di pasta di marzapane. Sommata, per il primo piatto, annitrata bene di zuccaro; servita diritta sopra piatti reali, fatto il fondo di legno, coperto di pasta reale, combattuta da due todeschi, fatti del naturale, di pasta di marzapane, con sue alabarde, e spade a’ fianchi, profilati d’oro regalatamente; una delle quali alabarde era conficcata dentro la detta sommata. Sommata, per il secondo piatto, nel medesimo modo, servita con due segatori naturalissimi, che stavano in atto di segare detta sommata, fatti della medesima pasta. Sommata, per il terzo piatto, nel medesimo modo servita con due macellari di pasta di marzapane naturalissimi, con zinali avanti, e coltelli alla cinta, e manare in mano, in atto di tagliare detta sommata, profilati d’oro, e regalatamente fatti. Trionfi di butiro Al primo piatto, due leoni in atto di lotta, bellissimi, in piatti reali, con il fondo di tavola, coperta di butiro. Al secondo piatto, un balletto di ninfe, e pastori, fatti di butiro, con un’albero in capo, carico di frutti di zuccaro, al piede del quale vi era un pastore, medesimamente di butiro, che suonava la piva. Al terzo piatto, un leone, e un cavallo, che combattevano insieme. Trionfi di zuccaro di gettito Un carro trionfale tirato da due pavoni, dove era la dea Giunone, con un scettro in mano, e sopra alla detta dea passava un’iride, ò arco celeste. Le tre Gratie intrecciate trà di loro, di altezza di palmi tre, che porgevano mazzetti di fiori, fatti di zuccaro naturalissimi. Atlante, che sosteneva con le spalle la machina del mondo, con l’arme dell’eccellentissima casa Aldobrandina, e Ludovisia. Questa statua era di peso di libre sopra sessanta. Due todesche, posate sopra piedistalli, una di là, e l’altra di quà dal carro sudetto, con coralli, e perle al collo. Altre due morette alte un palmo e mezo, con sue perle al collo, e coralli alle mani, posate come sopra, una di là, e l’altra di qua dalle Gratie. Altre due zitelle romanesche, posate, come sopra, una di là, e l’altra di quà d’Atllante; e tutte le sudette statuette tenevano in mano le arme degl’eccellentissimi sposi, e convitati, profilate tutte d’oro. In mezo alla tavola vi era un’arme di sua santità, sostentata da due statue di marzapane, alte due palmi, che una rappresentava la Giustitia, e l’altra la Prudenza, profilate d’oro. Capi di latte, in porcellana, un piatto per signore. Butiro passato, in porcellana, un piatto per signore. Fravole, in porcellana, con neve sotto, e zuccaro sopra, un piatto per signore. Giuncatelle in porcellana, con neve sotto, un piatto per signore. Primo servitio caldo Capponi bolliti, serviti con zuppa di biscotti papalini sotto, rifatti, e poi pilottati di butiro, coperti d’una minestrina fatta di torzi di carciofoli, polpettine di vitella, creste, e fegatelli di polli, fette di sommata, sugo di salame passato, testicciuole di capretto senz’osso, spezzate in più pezzi, herbettine odorifere, e brodetti di rossi d’ova, con sugo di limone, e fette di presciutto. Salami intieri ,serviti con fiori, e herbette intorno. Animelle di vitella arrosto, lardate, tramezate di tomaselle, fatte di fegato di vitella, avvolte in rete, come altre volte si è detto, tramezate di fette di pane di Spagna in forma di lardoni, e salsa bastarda sopra. Quaglie arrosto, servite con fette di pane stato a mollo nel latte, poi dorato, e fritto, con fette di presciutto sopra, cotto nella graticola. Si diede l’acqua alle mani, e facendosi la benedittione della tavola con bellissima musica, si portarono le seguenti vivande, in tempo come se fossero state portate con le sudette vivande. Secondo servitio subbito Zuppe di pulcini, ripieni di cedro condito, medolla, e rossi d’ova duri, zuccaro, e cannella, e un poco di salame grattato, con rossi d’ova crude, cotte in brodo buono e grasso, con un poco di zafferano, medolla di vaccina, fettoline di sommata, fette di lingue di bove salate, e cotte, aggiuntovi dentro latte di pignoli, polvere di mostacciuoli, e sugo di limone, con un poco di parmigiano grattato, herbette odorifere, servite con fette di pane giallo reale sottestato, e spolverizato di zuccaro, e cannella, e formaggio grattato sopra, servita con lardoncini di salame fritto, infarinato in polvere di pane di Spagna intorno, tramezate di lardoni simili di provature fritte, infarinate in polvere di mostacciuoli, con un copertoro sopra a gelosia di zuccaro tocco d’oro. Minestrina di fettucciette, impastate con latte di pignoli, e fior di farina, cotte in buon brodo di cappone, servite con una minestrina sopra, di bocconi di animelle cotte in brodo di cappone, con capi di latte, chiara d’ova, e sugo di limone, con parmigiano grattato; servite con un copertoro di zuccaro sopra, tocco d’oro, in porcellana, un piatto per signore. Pasticcietti sfogliati di vitella, rossi d’ova, fette di presciutto, animelle, torzi di carciofoli, solita spetieria, suo brodettino, in porcellana, uno per signore. Terzo servitio Zuppe reali di biscotti papalini, rifatti prima, e poi pillottati di butiro, inzuppati di brodo di cappone, coperti di fette di provature sottili, fritte nel butiro, con petto, e pelle di cappone sopra, salame grattato, fette di provature dorate, e fritte, con fette di gola, orecchie, lingua, e occhi di testa di vitella bollita, polvere di mostacciuoli, formaggio parmigiano; coperta con altri tanti biscotti rifatti, e pilottati, come di sopra, con il medesimo petto, e pelle di cappone, e altr’ingredienti, come nel primo ordine; coperta poi tutta di fette di provature fritte nel butiro, con capi di latte sopra, che venne ad essere coperto tutto il piatto, con bocconi di butiro dentro; messo in forno a pigliare un poco di colore, servito con pagnottine intorno di tre oncie l’una, ripiene dalla parte di sotto, di ricotta, capi di latte, pignoccata, e bianco magnare; avvolte in sfoglio, cotte in forno, con copertoro di zuccaro cannellato tocco d’oro. Pulcini arrosto, serviti con fette di pane fritto sotto, e salsa bastarda sopra. Crostate di presciutto, e provature, prima cotte, e passato poi ogni cosa per almivere, spolverizato di polvere di mostacciuoli, agghiaciate di zuccaro; servite con coroncine di zuccaro intorno. Polpettoni, in piatti reali, di vitella battuta, e netta bene di nervi, e pelle, con fettoline di sommata, fette di carciofoli, e tartufoli, creste di polli, dattili senz’osso, formaggio grattato, spetierie solite, con quattro piccioncini domestici sotto, con le loro teste, che sporgevano in fuori dalli detti polpettoni, con rossi d’ova dentro, e fettoline di cedro, e grasso di vitella, regalandoli sopra di fette di sommata, rossi d’ova, e pistacchi verdi. Vitella bollita in navicelle reali, servita con fiori intorno. Salsa verde, fatta d’herbette, sponga di finocchio, cedro condito, in porcellana un piatto per signore. Bianco magnare, in fette reali, in porcellana, un piatto per signore, di credenza. Melangoli tagliati, con salviette sotto, in tazzette, una per signore, di credenza. Quarto servitio Piccioni bolliti, coperti d’una minestrina di bocconi di animelle, prima soffritte, fettoline di tartufoli, piselli, uva spina, sugo di salame pisto, e passato, con sugo di limone, fettoline di presciutto, con suo brodettino di rossi d’ova, sugo di limone, con fette di pane sotto, un piatto per signore, con sparaci stufati nel butiro intorno. Pasticcietti di brasolette di vitella, bocconi d’animelle, grasso di vitella, uva spina, presciutto, prugnoli, con suo brodettino di rossi d’ova, sugo di limone, serviti con copertorino sopra, tocco d’oro, uno per signore. Quinto servitio Bassotti fatti di lasagne à vento, cotte in brodo grasso di cappone, fatti in piatti imperiali, con pasta di sfoglio sotto, e sopra le lasagne cotte, con petto, e pelle di capponi, parmigiano grattato, bocconi di butiro, fette di provature fresche fritte nel butiro; e poi un’altro solaro delle dette lasagne, con il medesimo butiro, e parmigiano grattato, coperto di provature fresche, coperte poi à gelosia, in forma di torta, di pasta di sfoglio, mettendoli in forno à rosolare. Pagnotte grosse ovate, in navicelle reali, cavando la mollica dalla parte da basso, e poi ripiene d’un pastume di pasticcio all’inglese, fatto di vitella, bocconi di animelle, grasso di vitella, uva spina, cervella di vitella, parmigiano grattato, torzi di carciofoli, tartufoli, prugnoli, fette di presciutto, soffritto ogni cosa insieme, che era quasi cotto; le pagnotte unite di butiro si empirono con il detto pastume, aggiuntovi fette di cedro condito, sugo di limone, e rossi d’ova, serrando il buco con l’istesso turaccio di pane; avvolte poi con pasta di sfoglio à gelosia, servite con il suo brodettino solito, fattovi un buco di sopra per mettervelo dentro, e nelli vuoti della pasta di sfoglio si conficcarono fiori di zuccaro diversi, e zuccaro grattato sopra. Piccioni arrosto, con sua crosta di pan grattato, serviti con un rosone di pasta di sfoglio sotto, con sei vuoti, che in ciascheduno vuoto vi stava un piccione; con una statuetta di pasta di marzapane in mezo al rosone, e una coroncina di zuccaro, tocca d’oro intorno alla detta statuetta. Due capponi bolliti, poi spolpati, salvando le polpe delli petti, e il resto pesti nel mortaro, con seme di melone, e pignoli, amollati nell’acqua rosa libra meza, e meza libra di zuccaro, con un poco d’acqua di cedro muschiata; poi si mise in una pignatta, con un boccale di latte di vacca, e pistato meza libra di pignoli, e stemperato nel detto latte, con otto chiare d’ova fresche, sbattute bene, e poi passate per stamigna, vi s’aggiunse un poco d’amido, e zuccaro; messa la pignatta al fuoco, si fece menare adagio adagio; e quando cominciò à stringere, si levò dal fuoco, e vi s’aggiunse un poco di butiro, e un poco di sale. Il piatto unto di butiro, spolverizato di zuccaro, e sopra fette di pane di Spagna, larghe quattro dita, tramezate di lancette delli capponi salvate, coprendo le fette del pane con il pastume delle polpe de’ capponi sudette; aggiuntovi due chiare d’ova; e poi sparsovi sopra il latte già cotto, mettendolo in forno; e come il latte fu quagliato, si cavò, facendovi lo specchio di zuccaro, mettendolo di nuovo in forno, fin tanto che si strinse quel poco di zuccaro; regalato questo piatto con un copertoro di zuccaro tocco d’oro. Fagiani arrosto, affagianati, levati dalla carta, e serviti con code, ali, e collo, fatto di pasta di marzapane, con salsa bastarda sopra. Sapore di visciole, in porcellana. Gelatina, con lancette di petto di cappone sotto, in porcellana, con neve sotto. Limoncelli, tagliati, con zuccaro sopra, e neve sotto, un piatto per signore, di credenza. Sesta portata Piccioni bolliti, spolpati, con herbettine odorifere, fettoline di presciutto, bocconi d’animelle, un pochino di salame grattato, con suo brodettino, e sugo di limone assai, in porcellana, con fette di pane sotto, un piatto per signore. Una podritina, fatta di polpette di vitella, torzi di carciofoli, piselli, fette di tartufoli, prugnoli, uva spina, occhi, orecchie, e lingue di capretto, fette di sommata, e di presciutto, sugo di salame pisto, e passato, stagionato bene con grasso di vitella, e poca spetieria, con brodettino di rossi d’ova fresche, e sugo di limone, in porcellana, con fette di pane sotto, un piatto per signore, con copertorino di zuccaro sopra, tocco d’oro. Pollanchotte d’India arrosto, lardate, servite con fette di pane dorato sotto. Crostate d’uva spina, polvere di mostacciuoli, zuccaro, e fette di cucuzzata, agghiacciata di zuccaro. Vitella arrosto, in navicella reale, servita con tartarette intorno, ripiene di bianco magnare, tramezate di rastelli, e stelle, di pasta di sfoglio. Pagnotte ripiene di capi di latte, pistacchiata, cucuzzata, petti di piccioni arrosto, ova misside, pignoccata, polvere di mostacciuoli, pasta di marzapane, butiro assai, cedro condito, inzuppate nel latte, poi cotte nel forno, agghiacciata bene di zuccaro, à modo di marzapane; servite con una corona di zuccaro intorno, e in mezo à ciascheduna pagnotta un fiore di zuccaro bianco conficcato. Olive, in porcellana, un piatto per signore di credenza. Ultimo servitio di cucina Storione arrosto, servito con salsa bastarda sopra, fatta con vino di meligranati, con quattro teste di leoni intorno al piatto, fatte di pasta di marzapane, con un copertoro sopra di zuccaro cannellato tocco d’oro, e d’argento. Frittate ripiene di tre frittate l’una sopra l’altra, con salame, e parmigiano grattato, polvere di mostacciuoli, sbattute con tante ova, che bastarono à fare tre frittate, il piatto unto prima di butiro, e sopra la prima frittata, con fette di pane dorato à mollo prima nel latte, spolverizato di polvere di mostacciuoli, con fettoline di provature fresche, dorate, e fritte nel butiro; e sopra questo si fece la seconda frittata, sopra la quale si mise il pane dorato, e provature, nel modo sudetto, salame parmigiano grattato, con bocconi di butiro, e sopra si fece la terza frittata, coperta tutta di capi di latte, stesi sopra, con bocconi di butiro, e messa per un poco in forno à rosolare, con polvere di mostacciuoli. Pulcini stufati, con lardo battuto, herbette odorifere, ripieni di prugne damascine rifatte, e lardo battuto, facendoli stufare, tenendoli voltati spesso, aggiungendovi poi ramette di finocchio, pepe, noce moscata, quattro garofoli, prugne damascine, e cerase rifatte nella malvasia; e cotte che furono, si aggiunse sopra un sapore, fatto d’amandole atturate, peste bene, polvere di mostacciuoli, mosto cotto, rossi d’ova; serviti con fette di pane sottestato in forno sotto, con cedro condito grattato sopra, bruffati un poco con acqua muschiata, e con fette di pane dorato intorno, in forma di lardoni. Piatti reali di capponi arrosto, ripieni di salame grattato, maggiorana, serapollo, prugne, uva spina, pepe, garofoli, ramette di finocchio, lardo battuto, rifatti in brodo buono, poi lardati di lardoni di lardo, tramezati di lardoncini di cucuzzata, con garofoli, e stecchi di cannella nel petto, cotti adagio, con fuoco lento; serviti, il piatto unto di butiro, spolverizato di polvere di mostacciuoli, con fette di pan reale giallo sopra, sbruffati con aceto rosato, con zuccaro, e cannella sopra, spezzandolo li capponi in quattro pezzi, accommodati sopra le fette del pane, con il loro ripieno, con un saporetto sopra, fatto di cotognata, pasta di Genova, pisto insieme nel mortaro, con prugne di Marsilia, e farina di pane di Spagna, polvere di mostacciuoli, cannella, garofoli, noce moscata; stemperato con brodo magro, e un poco d’acqua di cedro, e aceto rosato, passato ogni cosa insieme, e fattoli dare un bollore, buttandolo poi sopra alli pezzi delli capponi; messi poi per un poco in forno, servito questo piatto, con presciutto sfilato, fritto nel butiro, infarinato in polvere di pane di Spagna in mezo, à modo d’una montagnola, con polvere di mostacciuoli sopra, e rossi d’ova dure, cotti nell’almivere, intorno. Piatto imperiale di latte, fatto in una pignatta, con capi di latte, e chiare d’ova sbattute bene, polvere di pane di Spagna, zuccaro, con fettoline di cedro condito, cucuzzata, pistacchi intieri, e pignoccata acciaccata, fatto bollire ogni cosa insieme, e stretto, levato dal fuoco, il piatto unto di butiro, con fette di pane di Spagna, sopra il detto latte, con la compositione sudetta, già un poco raffreddata, con un cucchiaro à modo di monticelli, circondati da rossi d’ova cotti in zuccaro, buttandovi sopra un poco di latte sbattuto con chiara d’ova, e acqua rosa, tanto che bastò à inzuppare il pan di Spagna, e messo per un poco in forno; si servì questo piatto con una corona imperiale sopra, di zuccaro di colore, tocca d’oro. Pasticciotti di code di gambari, uva spina, e prugnoli, serviti in una canestrina fatta di pasta di ciambellette, inargentate, con due fette di bianco magnare dorato, e fritto, sopra fette di pane di Spagna, quattro pasticcietti alla genovese, cotti, e poi passati per almivere, quattro stecchi di rosmarino, con prugnoli infilzati, cotti sopra la graticola, due tartufoli intieri, cotti sotto le bragie, tramezati frà li pasticcietti alla genovese, con copertoro di zuccaro sopra, una per signore. Granci teneri, fatti morire nel latte, fritti nel butiro, serviti con un saporetto verde, stemperato con sugo di limone assai, in porcellana, un piatto per signore. Insalatine regalate, con neve sotto, in porcellana, una per signore. Gambari bene acconci, mondi, con suo aceto, sale, e pepe, in porcellana, un piatto per signore di credenza. Secondo servitio di credenza Si levorono tutte le posate, e la prima tovaglia, sotto la quale ve n’era un’altra d’ormesino rosso, miniata d’oro, con l’arme di sua santità, e del signor cardinale Ludovisi, con diverse imprese regalatamente fatte, e per dare tempo al servitio di credenza, si diede principio ad un concerto regalatissimo di musica; e poi con prestezza si levò la prima tovaglia d’ormesino, restando sotto una tovaglia solita bianca, tutta fiorita, e si pose in tavola il secondo servitio, tutto fiorito. Panattiere, con fiori intorno, tocche d’oro, con sue salviette profumate, con una pagnottina di pane di Spagna di più del solito, con forcine, cucchiari dorati, e coltelli simili. Nell’istesso tempo fu posto in tavola tre machine di ghiaccio, che furono à capo della tavola, una piramide grande, in un bacile dorato tutto fiorito. In mezo della tavola, una fontana grande, in un bacile reale, medesimamente tutto fiorito, che gettava acqua odorifera. Al terzo piatto, una piramide simile alla prima, in bacili reali, fioriti, e tocchi d’oro, e d’argento tutti li fiori. Prugnoli, con fettoline di pane sotto, serviti in porcellana, con salviette sotto, e fiori diversi intorno, tocchi d’oro, un piatto per signore. Tartufoli tartufolati, serviti con fette di pane brustolito sotto, in porcellana, e salviette sotto, con fiori intorno, tramezati di fronde di cedro, con le punte una tocca d’oro, e l’altra d’argento, un piatto per signore. Carciofoli fritti, con suo pepe, e sale intorno, in porcellana, serviti nel medesimo modo, un piatto per signore. Cardi, in porcellana, serviti nell’istesso modo delli due primi piattini, un piatto per signore. Pasticciotti di code di gambari, tartufoli, e granci teneri, con pistacchi intieri, mondi, con una lattata di pignoli, sugo di limone, prugnoli, sue spetierie, herbettine odorifere, con intaglio di pasta, tocco d’oro, tutto fiorito, servito un piatto per signore nel medesimo modo, in porcellana, con la solita salvietta sotto, e fiori regalati intorno. Castagne, sorbe, nespole, e finocchio, in porcellana, nel medesimo modo, un piatto per signore, fiorite, e tocche d’oro. Nell’istesso tempo si messe in tavola tre galere, fatte di fiori, e mortella, con suoi remi, arbori, vele, artiglierie, e soldati, cariche tutte di pera, con banderole con l’arme di sua santità in cima l’arbore. Cestelle tonde grandi, fatte medesimamente di fiori, piene di mela rose, servite in bacili, tutti fioriti. Cestelle ovate, medesimamente di fiori, piene di mel’appie, servite in bacili, come l’altre. Parmigiano, con salviette sotto, in piatti reali, con fronde di cedro, tocche d’oro, e fiori diversi. Marzolini, serviti nel medesimo modo. Provature fresche nel medesimo modo, fiorite bene l’uno, e l’altro. Tortine verdi, in porcellana, servite in cestelle di fiori diversi, tocchi d’oro, e d’argento, una per signore. Terzo servitio di credenza Frappe, in bacili reali, con banderole in cima con l’arme di sua santità, e intorno di tutti li prencipi convitati. Strufoli, in bacili reali. Pappardelle di monache, servite con copertoro di zuccaro fatto à gelosia, tocco d’oro, posato sopra tartaruche, fatte di pasta di marzapane, tocche d’oro, e d’argento. Torte bianche, di bianco magnare, e capi di latte, agghiacciate di zuccaro, servite con copertoro di zuccaro, fatto sopra una stampa differente all’altra, tocco d’oro, posato sopra aquilette, fatte di pasta di marzapane, profilate d’oro, e d’argento. Rosoni di pasta di sfoglio, ripieni di cucuzzata, pasta di Genova, pasta di marzpane, con copertoro sopra, fatto a gelosia, posato sopra quattro meze serene di pasta di marzapane, tocche d’oro. Arme degl’eccellentissimi sposi, ripieni di cotognata, il campo, le stelle, e rastelli, d’ova misside, le sbarre di conditi; con festoni intorno di pasta di zuccaro bianco, con quattro puttini di zuccaro, sopra li quali era il solito copertoro, fatto di stampa di zucaro, tocco d’oro. Buglios in forma di cappello à dieci ordini; prima si fece la pasta di fiore di farina, rossi d’ova, zuccaro, acqua rosa, e pasta di marzapane; la base grande di questa pasta dentro una tiella, poi sopra un’ordine d’ova reali, cotte nell’almivere, e sopra uno sfoglio di pasta frolla, fritta nel butiro, della grandezza, e ritondezza del cappello, e sopra questa pasta un’ordine di bianco magnare sottile, e sopra un’altro sfoglio simile; poi sopra un’ordine di cotognata rossa, con il solito sfoglio, e un’altro ordine sopra di pignoccata, cedro condito, e pistacchiata, e agro di cedro, con suo sfoglio sopra, con un’altro ordine d’arbolata, fatti con rossi d’ova, e sugo di biete, acqua rosa, muschio, spetieria, stemperato ogni cosa insieme, cotto nell’almivere, cioè dentro una tiella nel forno, e sopra il solito sfoglio, e ricominciando da capo dal primo ordine, seguitando, finche fù alto à bastanza; e copertosi con l’istessa pasta della base, e si formò un cappello, con suo centiglio; cotto al forno, poi agghiacciato bene di zuccaro, con un pennino fatto di pasta di zuccaro. Pasticcietti di cotogni, cotti prima sotto la bragia, poi siroppati nell’almivere serviti con una coroncina intorno, alta tanto, che venne à coprire il cotogno, di pasta di zuccaro; con suo copertorino di zuccaro intagliato, tocco d’oro, un piatto per signore. Cotognate di Portogallo. Cotognate di Bologna, in tazze reali, con salviette sotto. Finite di mettere in tavola tutte queste vivande, si diede principio ad un concerto di musica esquisitissimo, che continuò fino al levare di tutti li frutti di tavola; e levata poi la seconda tovaglia bianca, si trovò sotto la tovaglia d’ormesino verde, riccamente miniata tutta d’oro, con diverse imprese, e bellissimi motti, che rendeva vaga vista; sopra la quale si diede l’acqua alle mani con fette di limoncelli, stecchi con manichi intagliati, e dorati, con un mazzo di fiori per signore regalatissimo; e levato questa seconda tovaglia d’ormesino verde, sotto vi si trovò la terza tovaglia d’ormesino bianco, riccamente ricamata, e miniata d’oro, con l’arme di sua santità in mezo, e con bellissime imprese, sopra la quale fù servita la confettura in tanta quantità, che difficilmente si potria esprimere (rese però prima le gratie della tavola in musica). Confettura bianca nobile, pistacchi confetti muschiati, in forma di palle di balestra, e altre simili tazze. Tazze imperiali dodici, con imperatori d’argento. Altre dodici tazze reali dorate, medesimamente di confettura bianca nobile, con una statuetta di zuccaro di gettito sopra ogni tazza, regalatamente fatte, tocche d’oro. Altre dodici tazze reali simili, di confetture bianche diverse, con animaletti di zuccaro di gettito sopra ogni tazza. Diciotto bacili di pasta di Genova di diverse sorti, di pera, prugne, torzi di lattuca, cedri conditi, cucuzzata, ramagli, pomi d’Adamo, scompartiti sei bacili per piatto. Altre sorti di confetture, che difficilmente si possono scrivere.

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Primo servitio freddo Pasticci di galli d’India, in forma d’aquila reale, di rilievo, tocchi d’oro, e argento, serviti con un rosone intorno di pasta di marzapane, con arme fatte di pasta di zuccaro doppie, che mostravano dall’una, e l’altra parte l’arme degl’eccellentissimi sposi, e casa d’Este, sopra ficcate con stecchi dorati; intorno a’ quali era il festone. Bianco magnare, in stampe diverse di mezo rilievo, servite con gugliette di gelo intorno, di più colori, tramezate d’aquilette di pasta di pistacchiata, tocche d’oro, e argento. Pavoni rivestiti, adornati di varie fettuccie di più colori, perle, e coralli al collo, miniati, e lavorati d’oro, con profumi in bocca, e fiori di tutte le sorte. Gelatina di più colori, di forme varie, con un turbante di gelo in mezo, tempestato tutto di fiori, d’anime di pignoli, con una corona di zuccaro intorno. Crostate di uva spina, polvere di mostacciuoli, cedro condito, servite con cannelloni confetti sopra, con un pomo d’Adamo condito in mezo, nel quale era una statuetta di pasta di marzapane, con diverse imprese in mano, e arme di casa d’Este. Ova misside servite sopra un cedro condito, tutto steccato di stecchi di cannella, à modo di una montagna, con una corona intorno al piatto di ciambellette, tutta coperta dell’ova misside, con arme del serenissimo duca di Modena, e eccellentissimi sposi, fatte di pasta di marzapane intorno al fondo del piatto, miniate d’oro, tramezate d’aquilette di pasta di zuccaro, tocche d’oro. Presciutti agghiacciati di zuccaro, serviti con arme doppie al presciutto, ficcate con stecco dorato, alte mezo palmo, di casa d’Este, e degl’eccellentissimi sposi, con un rosone intorno di pasta di marzapane. Un cavallo in atto di correre, di pasta di marzapane, con un leone della medesima pasta, che gli mordeva la gamba manca, al primo piatto. Una spinosa, con una corona imperiale sopra, dell’istessa pasta, al secondo piatto. Un mutio, che teneva la mano sù’l fuoco, con un pugnale in mano, in pena di non haver’ammazzato l’imperatore, come haveva tentato; al terzo piatto. Questi tre trionfi erano tutti tocchi d’oro, e argento. Trionfi di salviette di credenza Un drago, con fuoco in bocca di bellissima piegatura al primo piatto. Una cicogna, con una serpe attorno, dell’istessa piegatura, al secondo piatto. Una grue, con la palla al piede, al terzo piatto, di bellissima piegatura. Primo servitio caldo Capponi bolliti, coperti d’una minestrina di carciofoli, piselli freschi, bocconi d’animelle, che prima erano state soffritte, fette di presciutto, con salciccia spaccata in fette. Animelle di vitella arrosto, avvolte in rete, e poi stufate, con sapore d’aceto rosato, zuccaro, e cannella, servite con fette di pane dorato, e fritto, in forma di lardoni. Hortolani arrosto, serviti con fette di pane fritto sotto, herbette, e salvia fritte intorno. Pasticci tondi reali, di bocconi di vitella, polpettine, animelle, prugnoli, carciofoli, tartufoli, pignoli, medolla, e grasso di vaccina, fette di presciutto, rossi d’ova, sue spetierie, coperti, e poi ricoperti; serviti con un’intaglio sopra di pasta di zuccaro traforato, tocco d’oro, con suo brodetto, e assai sugo di limone. Quaglie arrosto, servite con fette di limone tonde sotto, tramezate di presciutto, con fette di pane dorato unto; servite con un copertoro sopra di pasta di ciambellette, tempestato di folignati rossi. Crostate di pasta di marzapane, petto di piccioni arrosto, rossi d’ova siroppati, e fette di cedro condito; fatte con pasta di sfoglio, con butiro. Minestrina di torzi di carciofoli, uva spina, fettoline di sommata, bocconi d’animelle, herbette odorifere, brodetto d’ova fresche, con fette di pane sotto; un piatto per signore. Secondo servitio Galli d’India bolliti, coperti di papardelle alla romana, con zuccaro, e cannella sopra. Galli di montagna arrosto, serviti in canestrelle di pasta, con suoi copertori tempestati di folignati. Petti di vitella bolliti, serviti con fiori, e herbette intorno. Salami intieri serviti con fiori, e herbette intorno. Pasticcietti di piccioni senz’osso, con prugnoli, tartufoli, fette di sommata, rossi d’ova, suo brodetto, servito con intaglio di pasta di zuccaro sopra, tocco d’oro, un piatto per signore. Zuppe reali, fatte con pelle, e petto di cappone, bolliti con occhi, orecchie di capretti, medolla ben cotta, salame grattato, rossi d’ova duri, con brodo buono di cappone, buon formaggio grattato, e butiro fresco; servite con un copertoro sopra fatto à gelosia di pasta di zuccaro, tocco d’oro. Sapore verde, fatto con sponga di finocchio, e cedro condito, in porcellana, un piatto per signore. Bianco magnare in fette reali, un piatto per signore. Melangoli tagliati, con salviette sotto, in tazze. Terzo servitio Podrita bastarda, con torzi di cavoli, carciofoli, cipolle intiere, ceci bianchi, finocchietti, piccioni, animelle, testicciuole di capretto senz’osso, code di castrato, lingua di vitella, petto di mongana, prugnoli, fette di sommata, e presciutto, e salame; capponi grassi intieri, servita con ucelletti grassi arrosto intorno, tramezati di tartufoli intieri tartufolati, e pasticcietti di pasta reale, pieni di siroppate intorno. Pollastri arrosto, serviti con una stella sotto di pasta di sfoglio, e trà un raggio, e l’altro era un pollastro, e in mezo era l’arme del serenissimo di Modena, doppia, di pasta di marzapane, tocca d’oro, e profilata dell’istesso. Piccioni in adobbo fritti, con un saporetto fatto con l’istessa salsa verde stemperata con brodo buono, e zuccaro, serviti con fette di pane fritto, in forma di lardoni. Crostate di cotognate, ova misside, cucuzzata, agghiacciate di zuccaro. Teste di vitella senz’ossa ripiene d’animelle, uccelletti grassi, medolla, salame grattato, fegatelli di polli, fettoline di cedro condito, pignoli; cotte in forno, poi indorate, e fritte, spaccate in due parti, servite con fette di pane di Spagna intorno, in forma di lardoni. Pollanchotte d’India arrosto affagianate, poi levate dalla carta, servite con fette di pane sotto, che era stato à mollo nel latte, indorate, e fritte, con salsa bastarda sopra, con fettoline di pane di Spagna intorno, in forma di lardoni, con copertoro sopra à gelosia, di zuccaro cannellato, tocco d’oro. Piccioni spolpati cotti in brodo buono, con suoi gropponi, bocconcini d’animelle, medolla, e grasso di vaccina, herbette odorifere, fettoline di presciutto, poco di salame grattato, con brodettino di rossi d’ova fresche, e sugo di limone, con fette di pane sotto, con sparagi intorno, con le punte sotto il pane, in porcellana, un piatto per signore. Olive. Gelatina, con petto di cappone sotto. Limoncelli, con zuccaro sopra, di credenza, in porcellana, un piatto per signore. Quarto, e ultimo servitio di cucina Pasticci all’inglese di pasta reale, impastata con pasta di marzapane di più, di vitella, piccioni spolpati, bocconi d’animelle, cervella di vitella, tartufoli, carciofoli, pignoli, parmigiano grattato, medolla, e grasso di vaccina, fettoline di presciutto, e cedro condito, rossi d’ova; agghiacciati di zuccaro à modo di lustro di marzapane, con zuccaro sopra. Piccioni arrosto, serviti con fette di pane di Spagna intorno, con fette di bianco magnare fritto sopra. Polpettoni reali, cotti nell’istesso piatto reale, di vitella, medolla, e grasso di vaccina, petto, e pelle di cappone, fettoline di presciutto, con sei hortolani sotto, con le teste fuori ad ogni polpettone, con rossi d’ova, formaggio grattato, e pignoli, formando un polpettone grosso, con fette di sommata grassa sopra; tramezati di fette di cedro condito, tempestato tutto di pistacchi verdi, cotti in forno, con solite spetierie, ungendolo spesso con butiro fresco; servito con un tortiglione di pasta di marzapane intorno. Rosoni di pasta di sfoglio, ripieni di bianco magnare, pasta di marzapane, e pistacchiata, serviti con zuccaro sopra. Un piatto reale à più ordini; fù coperto il fondo di un piatto imperiale di una pasta reale, impastata con fior di farina, butiro, zuccaro, rossi d’ova, e pasta di marzapane, ungendo prima bene il piatto di butiro; e sopra vi fù servito fette di bianco magnare, e pasta di marzapane, e sopra un’altro sfoglio simile, ma che sia stato fritto nello strutto buono; e sopra questo secondo sfoglio, servito fette di cotognata rosa, e di cucuzzata, e sopra un’altro sfoglio simile al sudetto; e sopra servite ova misside, e pignoccata, e sopra un’altro sfoglio; sopra il quale fù servita pistacchiata in fette, e pistacchi intieri, con fette di cedro condito, e bocconi di butiro per tutto; e volendolo fare alto assai, si ricominci da capo, e si raddoppi sino agl’otto ordini; posto poi un poco in forno; avvertendo, che l’ultimo sfoglio sia crudo, fatto à gelosia, facendolo cuocere in forno, agghiacciato bene di zuccaro, e sopra quattro goccie d’acqua di fiore, e poco di polvere di Cipri. Vitella arrosto, servita in navicelle reali, con tartarette intorno di lazarole condite. Secondo servitio di credenza Si levò la prima tovaglia, e con prestezza si mutò panattiere, con cucchiare, forcine, e coltelli dorati, salviette profumate; con una pagnotta di pane di Spagna di più del solito. Torte bianche di bianco magnare, capi di latte, e pignoccata. Tartufoli tartufolati, con fettoline di pane sotto, sale, e pepe intorno, in porcellana, un piatto per signore. Sparagi, prugnoli, in porcellana, un piatto per signore. Offelloni reali, ripieni di pastume di torta verde. Carciofoli fritti, in piatti reali. Formaggio parmigiano, marzolino. Pera di più sorte. Mela di più sorte. Finocchio fresco. Cotognate di Bologna, in tazze reali, con salviette sotto. Torte di ova misside, e cedro condito, agghiacciate di zuccaro. Castelli di pasta, pieni di uccelletti vivi, e di conigli, con sonagliere al collo, con banderole, con arme del serenissimo duca di Modena, della serenissima duchessa, del signor cardinale d’Este, e eccellentissimi sposi. Si diede al fine l’acqua alle mani; e levata la seconda tovaglia, restò la terza, tutta profilata d’oro; sopra la quale fu servita la confettura in grandissima quantità, tanto della bianca, come di conditi

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Primo servitio freddo Pasticcio di vitella in forma di stella, annitrato bene, con lustro à modo di marzapane, con un’arme doppia del signor cardinale, fatta di pasta di zuccaro, profilata d’oro. Galli d’India arrosto, poi lardati di lardelli di cucuzzata, con ali, code, e collo di pasta di marzapane, profilate d’oro. Crostate di pere moscarole, polvere di mostacciuoli, zuccaro, e cannella, con cannelloni confetti sopra. Presciutti agghiacciati di zuccaro, con copertoro à gelosia sopra, sostentato da quattro statuette di pasta di marzapane, con le mani alzate. Bianco magnare cannellato in fette reali, regalato di stelle di pasta di pistacchiata, e rastelli di zuccaro. Ova misside, serviti sopra una piramide, fatta di pasta reale, stecchata di stecchi di cannella, sopra li quali si fecero piovere l’ova misside, con una corona intorno al piatto alta quattro dita medesimamente coperta dell’istesse ova misside, e intorno alla piramide, in fondo al piatto, fette di pane di Spagna, coperte dell’istesse ova tempestate di pistacchi confetti, tramezate di stellette di pasta di pistacchiata tocche d’oro. Marzapanetti alla senese, in tazze reali. Pezzi di pistacchiata, in tazze reali. Pollanchotte d’India arrosto quattro per piatto, avvolte in sfoglio, servite con copertoro di zuccaro à gelosia sopra, tocco d’oro. Meloni tagliati, con neve sotto, in piatti reali, e un piattino per il signor cardinale. Fichi, prugne, con neve sopra, in tazze reali. Capi di latte. Butiro fresco passato, con zuccaro sopra, e neve sotto, un piatto per signore. Primo servitio di cucina Capponi bolliti, con zuppa sotto, di fette di pane papalino, inzuppate in brodo buono di capponi, prima pillottate bene di butiro, con parmigiano grattato sopra; coperti d’una minestrina di torzi di lattuca, fettoline di presciutto, bocconi d’animelle, prima meze cotte, poi fritte, polpettine di vitella, fegatelli, e creste di polli, con midolla di vaccina, con suo brodettino di rossi d’ova fresche, con le solite herbette odorifere, e sugo d’agresta. Tomaselle fatte con fegato, e cervella di vitella, pasta di marzapane, cedro condito grattato, capi di latte, con ova solite, parmigiano grattato, spetierie solite poche, vachi d’agresta spaccata; avvolte in rete di vitella cotte in forno, unte bene di butiro; servite con bocconi d’animelle arrosto lardate, poi stufate, con salsa bastarda, fatta di sugo d’agresta, stecchi di cannella, con fette di limoncelli tondi sotto le tomaselle, e fette di pane dorato sotto l’animelle, con la salsa bastarda sopra. Quaglie arrosto, servite con pasta di siringa sotto. Piccioni stufati, con fette di sommata, fegatelli, e creste di polli, perlessi prima, fegatelli delli stessi piccioni, midolla, e grasso di vaccina, con solita poca spetieria, vachi d’agresta; serviti con fette di zinna di vitella dorate, e fritte, intorno. Tortore arrosto, servite con herbette fritte sotto, e fette di pane fritto in forma di lardoni intorno, con copertoro à gelosia di zuccaro tocco d’oro sopra. Crostate di prugne acerbe, e pasta di marzapane, con cucuzzata, siroppate, passato ogni cosa insieme, stemperato con sugo d’agresta, agghiacciata di zuccaro, con zuccaro, e cannella, poi passatole per almivere. Minestrina di fettucciette di pasta, impastate con latte d’amandole, e fiore di farina, cotte in brodo buono di cappone, con brodettino di rossi d’ova, sbattute con capi di latte, e sugo di limone, con parmigiano grattato; un piatto per signore. Pasticciotti sfogliati, di vitella, grasso, e medolla di vaccina, fettoline di presciutto, rossi d’ova, vachi d’agresta, fettoline di zinna di vitella, e bocconi d’animelle, stagionati bene, con la solita spetieria, e brodettino di rossi d’ova, e sugo d’agresta, con zuccaro sopra, un piatto per signore. Melangoli tagliati, in tazze reali, con salviette sotto, di credenza. Bianco magnare bianco, in fette reali, con neve sotto, un piatto per signore. Secondo servitio Vitella bollita in bianco, in navicelle reali, con fiori, e herbette intorno. Beccafichi arrosto, con crostini, che erano stati nella ghiotta sotto. Polpettoni per piatti reali, cotti nel medesimo piatto, di pastume di vitella battuta bene, cervella di vitella, medolla di vaccina, vachi d’agresta, polvere di mostacciuoli, pasta di marzapane, capi di latte, sugo di limone; cotti in forno, stagionati bene con la solita spetieria, con buon grasso di vaccina, lardo, e herbette odorifere, con rossi d’ova dure, e fette di sommata sopra. Piatti reali di pulcini arrosto, spolverizati dentro di spetierie communi, e polvere di mostacciuoli, e medolla, con quattro garofoli nel petto, e cotti in modo, che restorono morbidi, spaccandoli per la schiena senza staccarli, e posti poi in adobbo reale, di sugo d’agresta, zuccaro, acqua di fiori muschiata, maggiorana, basilico, serapollo battuto minutamente con pepe, cannella, e sale, mettendoli in questo adobbo caldo per una notte, serviti con il piatto unto di butiro, e polvere di mostacciuoli, e zuccaro, con polpa di cappone battuta sopra, con pignoccata, e pasta di marzapane agghiacciata, spruzzate d’acqua rosa, e bocconi di butiro, con zuccaro, e cannella, con li pulcini sopra à modo di stella, con le teste fuori; e trà un pulcino, e l’altro, fette di zinna di vitella bollita, e fegato di vitella in fette, mollato nel latte, fritto, infarinato in farina di pane di Spagna, e sopra polvere di mostacciuoli, e zuccaro, pigliato poi l’adobbo dove erano stati li pulcini, aggiontovi sugo di limone, e agrestata, amandole piste, zuccaro, e cannella, e acqua di cedro, facendolo bollire, che venne un poco spesso, e servito sopra, con grappetti d’agresta fritti sopra, e fettoline di provature fritte intorno, tramezate di fette di pane dorato in forma di lardoni, infarinate in polvere di mostacciuoli. Starnotti arrosto, serviti con fette di pane dorato sotto, e salsa bastarda sopra. Pasticci reali tondi, di brasole di vitella lardate, polpettine di vitella, piccioni spolpati, torzi di lattuca, fettoline di presciutto, e di sommata, vachi d’agresta, medolla, e grasso di vaccina, bocconi d’animelle, fegatelli di polli, con suo brodetto di rossi d’ova, e sugo di limone assai; servito con intaglio sopra di pasta fatto à gelosia. Gelatina, con lancette di petto di cappone arrosto, con neve sotto. Salsa verde, fatta con sponga di finocchio, cedro condito, ciambellette, un piatto per signore di credenza. Terzo servitio Pollanchotte d’India affagianate, poi levate dalla carta, e raffreddate, tagliate in pezzi, con fette di pane sottestato sotto, spruzzato di sugo di limone, con un sapore bastardo sopra, fatto d’aceto, zuccaro, cannella, e due garofoli, lasciate raffreddare, servite con neve sotto, mutatali più volte, acciò venissero ben freddi. Pasticcio all’inglese in forma di cuore, fatto di vitella battuta, medolla, e grasso di vaccina, vachi d’agresta, fette di sommata, e di presciutto, cervella di vitella, bocconi d’animelle, fettoline di zinna di vitella prima cotta, parmigiano grattato, rossi d’ova, stagionato bene con poca spetieria, fettoline di cedro condito; la pasta fatta di fiore di farina, rossi d’ova, zuccaro, butiro, e pasta di marzapane, annitrato bene, con lustro à modo di marzapane. Brasolette di vitella larghe tre dita, battute con la costa del coltello, e messe in adobbo, fatto d’agresta, aceto, quattro goccie d’acqua di fiori, noce moscata, e zenzero, poi herbette odorifere, battute insieme con butiro, spetieria commune, e poco di sale; cavate le brasolette dall’adobbo, si stese sopra le dette herbe battute, spolverizatole con un poco di cannella; poi rivoltate sopra un dado longo di presciutto, e una fetta di medolla di vaccina, con due frondi di salvia dentro, e alcuni vachi d’agresta, e di pepe, fattole cuocere allo spedo, tramezandole di fette di sommata grassa, e magra, e foglie di salvia, tenendole unte di butiro, e liquore, che era cascato nella ghiotta; e come furono quasi che cotte, spolverizate di polvere di mostacciuoli, havendo messo il suo adobbo à bollire, con un poco di malvasia, acqua rosa, stecchi di cannella, alcuni garofoli, marasche, polvere di mostacciuoli; mentre bolliva si messe dentro le brasolette, con cedro condito grattato, servite sopra fette di pane sottestato, con cannella sopra, regalate con fette di pane dorato intorno, in forma di lardoni. Vitella arrosto piccata minutamente, servita sopra à fette di pane, che era stato à mollo in salsa reale con sapor bastardo sopra, fatto con sugo d’agresta, zuccaro, e cannella, con neve sotto, mutatali più volte, acciò venisse fresca bene. Paperi, in piatti reali, cavateli l’ossa per la schiena, messi in adobbo di sugo di limone, e d’agresta, ripieni d’un pastume, fatto d’animelle di vitella bollite, e fritte, polpe di capponi, fegatelli delli medesimi, fette di sommata, salame grattato, medolla di vaccina, pezzi di marzapane, vachi d’agresta, spetierie communi, poco sale, poco di butiro, cedro condito grattato; e ripieni li paperi, si fecero rifare in brodo, lardandoli di lardelli di sommata, con chiodi di garofoli, mettendoli allo spedo, e fattoli cuocere adagio, tenendoli unti, e spolverizati di polvere di mostacciuoli; serviti con fette di pane giallo sotto, e sopra servitosi il papero, con un sapore, fatto di fegatelli di papero, e di cappone, arrosti, poi pesti nel mortaro, con basilico, pimpinella, finocchio, menta, dragone, noce moscata, garofoli, cannella, mostacciuoli, stemperato con sugo d’agresta, fattoli levar bollore, e si sparse sopra il papero, con polvere di mostacciuoli sopra, e bocconcini di pane stato in adobbo di sugo d’agresta fritti sopra. Pagnotte ripiene di capi di latte, bianco magnare, ova misside, cedro condito grattato, polvere di mostacciuoli, pignoccata, e pasta di marzapane, unte prima le pagnotte di butiro, state per un poco à mollo nel latte, cotte in forno, agghiacciate, con lustro à modo di marzapane, servite con una corona di zuccaro intorno, tocca d’oro. Piccioni in adobbo reale, fritti, serviti con un saporetto di vino di meligranati, sugo d’agresta, zuccaro, e cannella, fatto raffreddare, e buttato sopra li piccioni, con neve sotto, mutata più volte, un piatto per signore. Minestrina di torzi di lattuca, piccioni spolpati, bocconcini d’animelle, herbette odorifere, fettoline di sommata, e di presciutto, sugo di salame pisto, con brodettino di rossi d’ova fresche, e sugo di limone stemperato, fette di pane sotto, un piatto per signore. Secondo servitio di credenza Salviette bianche profumate, una per signore. Insalate reali podrite. Meloni, in piatti reali, con neve sotto. Parmigiano. Marzolino. Provature fresche, in piatti reali, con salviette sotto. Latte mele, con neve sotto. Cartoccietti, in tazze reali, con salviette sotto. Pere ghiacciuole, e moscarole. Briccocole. Prugne. Marasche. Amandole. Finocchio, in tazze, con neve sopra. Crostate di marasche siroppate, con fette di cucuzzata, e pasta di marzapane, passate, con ghiaccio di zuccaro. Rosoni di sfoglio, ripieni di bianco magnare. Cotognate di Portogallo, e di Bologna, in tazze reali, con salviette sotto. Persiche, in tazze reali, con neve sopra. Persiche tagliate, con vino, e neve sotto.

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Primo servitio freddo Pasticci d’ombrina intiera, per navicelle reali, con frondi di cedro intorno, con le punte una tocca d’oro, l’altra d’argento. Bianco magnare in forma di mezo rilievo, servito con stelle di pistacchiata intorno, tocche d’oro, e copertoro sopra di pasta di zuccaro, fatto à gelosia; sostentato da quattro aquilette, fatte di pasta di marzapane, profilate d’oro. Linguattole carpionate, servite con frondi di cedro intorno, con le punte, una tocca d’oro, l’altra d’argento, tramezate di fiori di borragine. Stelle per piatti reali, di pasta di sfoglio, ripiene di persiche, e pasta di marzapane; servite con un’arme ficcata in mezo doppia di pasta di zuccaro del signor cardinale profilata d’oro, e intorno alla stella, una coroncina di zuccaro, tocca d’oro. Statue di pasta di marzapane, al primo piatto era la Giustitia con suo piedestallo, tutto profilato d’oro, e d’argento, con diverse imprese. Al secondo piatto, una statua simile, che rappresentava la Temperanza. Al terzo piatto una statua simile, che rappresentava la Fortezza, tute profilate d’oro. Una galera delle medesime salviette, con remi, vele, artegliarie, e altre cose necessarie ad un vascello; al primo piatto. Un’arco di salviette, con colonne scannellate, con suoi capitelli, e un regno, e due chiavi; sotto à dette chiavi quattro statuette di zuccaro, Giustitia, Temperanza, Charità, e Fortezza, in mezo la tavola al secondo piatto. Un putto delle medesime salviette, con un rastello, che lo teneva con due mani sopra la testa, al terzo piatto. Spigole marinate, con frondi di mortella intorno, tocche d’oro, con fette di limoncelli tondi sopra; servite in piatti reali, con un copertoro di pasta di zuccaro fatto à gelosia, tocco d’oro, posato sopra testicciuole di leoni, fatte di pasta di marzapane, con una zampa alzata, sopra la quale posava il copertoro. Zuppe di fette di pane di Spagna, con capi di latte, e fravole sopra, con zuccaro, e neve sotto, in piatti reali. Pizze di pistacchiata. Marzapanetti alla sense. Pagnottine di pane di Spagna. Pignoccate, in tazze reali, con salviette sotto. Meloni tagliati, con neve sotto. Pezzi di formaggio parmigiano, in piatti reali. Butiro passato. Ricotta passata, con zuccaro, e neve sotto. Capi di latte, con neve sotto, un piatto per signore. Primo servitio di cucina Teste di storione, bollite con vino, e aceto, servite con oglio, e sugo di limone, herbette, e fiori intorno. Pasticci per piatti reali, podriti, di piccatiglio di triglie spolpate, bocconi di spigola senza spine, granci teneri, fatti morire nel latte, code di gambari, herbette odorifere, vachi d’agresta, pignoli, stagionati bene con spetieria; con una lattata di latte d’amandole, con oglio dolce, e sugo di limone, con intaglio sopra. Ombrina nella graticola, servita con un saporetto sopra di cappari, dattili tagliati in fette, fette di pere moscarole, pignoli fatti bollire con vino di meligranati, e zuccaro, con cannella. Triglie, bollite con acqua, sale, e un poco di malvasia, quanto levò quattro bollori, poi si cavorno, e nettate bene delle sue scaglie, e pelli, havendo nel stagnato latte, butiro, con quattro goccie d’acqua rosa, e zuccaro, fattesi bollire; il piatto unto di butiro, spolverizato di zuccaro, con fette di pane di Spagna, spruzzate di sugo di limone, e sopra si messero le triglie, con pignoccata sgranata sopra, sbattendo chiare d’ova nello stagnato del latte, con pezzi di pignoccata, si buttò sopra alle triglie, mettendole in forno à quagliare, messosi sopra rossi d’ova cotti nell’almivere, frezzando tutto il piatto di bastoncini di pane di Spagna. Minestrina di latte, ova, e zuccaro, un piatto per signore. Calamari fritti, serviti con herbette fritte sotto, e bastoncini di pan fritto intorno. Ova da bevere, con salviette sotto. Ova nelli tegami, e piattini d’argento, cotte con butiro, e fette di provature, coperte di capi di latte, un piatto per signore. Melangoli, in tazze, con salviette sotto. Fette di bianco magnare, con neve sotto, un piatto per signore di credenza. Secondo servitio Trotte bollite, servite con salviette, fiori, e herbette intorno. Crostate d’agresta, fette di provature passate per almivere, con polvere di mostacciuoli, zuccaro, e cannella. Linguattole fritte, poi levata la spina, e ripiene di code di gambari, infarinate in polvere di mostacciuoli, fritte, e poi soffritte, con telline, herbette odorifere, vachi d’agresta, stagionate bene con un poco di spetieria, pignoli, e fettoline di latte di storione, servite con una lattata d’amandole, con sugo di limone, e oglio buono dolce, con pistacchi verdi dentro, sopra, con bastoncini di pane fritto intorno, un piatto per signore. Minestrina di bocconi di storione, soffritti con butiro, herbette odorifere, bocconcini di linguattole spolpate, fettoline di fegato di storione, con brodetto di rossi d’ova, e capi di latte, sbattuti insieme, con sugo di limone assai, e butiro, con fettoline di pane sotto, un piatto per signore. Terzo servitio Storione arrosto, lardato di alicette muschiate, e lardoncini di cedro condito con chiodi di garofoli, e vachi di pepe sano, unto benissimo d’oglio dolce, coperto di frondi di salvia, tenutolo unto con oglio, e sugo di limone, con un poco di malvasia, havendo sotto la leccarda per il suo liquore; e cotto che fù, si messe in bastardella, col sapore, che si era bagnato, e con il suo liquore. Il piatto con fette di pan reale giallo, spruzzato con sugo di limone, acqua di cedro, zuccaro, e cannella, e sopra il storione, aggiontovi nel suo liquore sugo di limone, polvere di pane di Spagna, polvere di mostacciuoli, e pignoli, fattoli dare un bollore, si buttò sopra allo storione; servito con un copertoro sopra di pasta di zuccaro, tocco d’oro. Gnocchetti impastati con latte, fiore di farina, mollica di pane papalino, cotti à modo di zeppole, poi pisti nel mortaro, aggiontovi rossi d’ova, si fecero li gnocchetti; cotti nel latte, con buon formaggio parmigiano, e butiro fresco; serviti con ova misside intorno. Trotte fritte nel butiro, poi stufate in piatti d’argento, con butiro, sugo di limone, e poco di malvasia, con fette di pane dorato intorno. Frittatone di tre frittate l’una; sbattute le ova con pignoccata, e pasta di marzapane, polvere di mostacciuoli, fattasi la prima frittata con butiro, e stesovi sopra capi di latte, e fettoline di pane di Spagna, rossi d’ova sgranati, con cucuzzata grattata, e bocconi di butiro, e sopra la seconda frittata, con capi di latte sopra, fette di pane di Spagna, rossi d’ova duri sgranati, con solito butiro; e sopra la terza frittata, con latte, e chiare d’ova sbattute sopra; messe in forno a quagliare, con pistacchi verdi sopra. Quarto servitio Pasticci all’inglese, di polpa d’ombrina, latte, e fegato di storione, code di gambari, prima cotte, granci teneri fatti morire nel latte, con herbettine odorifere, pignoli, vachi d’agresta stagionati bene di spetierie, fatti con pasta di sfoglio sotto, e sopra. Torte di lasagne a vento, cotte in latte, servite in piatti reali, con pasta di sfoglio sotto, prima incasciate bene con parmigiano grattato; fatto un solaro sopra lo sfoglio di fette di provature fritte nel butiro, e sopra una mano di lasagne incasciate, con bocconi di butiro, tramezate con un’altro solaro di provature fritte, come di sopra, e altretante lasagne sopra, che venne il piatto pieno, coperto tutto di fette di provature, con bocconi di butiro sopra, coperte à gelosia di pasta di sfoglio. Piatti reali di granci teneri, fatti morire nel latte, e malvasia, infarinati, e fritti; serviti con saporetto fatto d’herbette, serapollo, dragoncello, acetosa, sponga di finocchio, stemperato con latte d’amandole, e sugo di limone assai, e fattoli dare un bollore, e poi raffreddato, si buttò sopra alli granci, serviti con neve sotto, e grappetti d’agresta fritta intorno. Code di gambari, messi in adobbo reale, fatto con aceto, malvasia, sugo di limone, garofoli, noce moscata, e cannella, pestati li busti nel mortaro, con mostacciuoli, pepe, e pasta di marzapane, stemperati con sugo d’agresta, passato per stamigna, sbattendosi alcune ova fresche, facendoli levare un bollore, infarinate poi le code di gambari, con zuccaro, cannella, e farina; e untisi con butiro. Il piatto unto di butiro, spolverizato di polvere di mostacciuoli, con fette di pane mollato nell’agresta, fritte nel butiro, con zuccaro, e cannella sopra; servitosi sopra il detto pane le code de’ gambari già dette, con il suo saporetto sopra caldo delli busti sudetti, con fettoline di pane di Spagna intorno. Secondo servitio di credenza Torte, di capi di latte, bianco magnare, e pignoccata. Insalate reali podrite, con neve sotto. Latte mele, in piatti reali, con neve sotto. Cartoccietti, in tazze reali, con salviette sotto. Tortiglioni, ripieni di pere moscarole, e fettoline di pasta di Genova. Parmigiano. Marzolino, e provature, in piatti reali, con salviette sotto. Pere moscarole, ghiacciole, briccocole, e persiche, in tazze reali, con neve sopra. Meloni tagliati, con neve sotto. Offelloni, ripieni di persiche siroppate, e pasta di marzapane. Finocchio, e amandole, in tazze reali. Cotognate di Portogallo, e di Bologna, con salviette sotto.

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Primo servitio freddo Pasticcio di vitella in forma di scudo con festoni intorno, e in mezo allo scudo l’arme del rè cattolico miniata d’oro. Presciutto agghiacciato di zuccaro, servito in canestrelle fatte di pasta di ciambellette, con stelle di pasta pistacchiata intorno, tocco d’oro, e d’argento. Gallo d’India arrosto, poi lardato di lardoni di cedro condito, con le punte una toccha d’oro, e l’altra d’argento, con ale, coda, e collo di pasta di zuccaro, tocco d’oro. Crostate di cedro condito, cucuzzata, e pasta di marzapane, agghiacciate di zuccaro, servite con cannelloni confetti sopra. Capi di latte, in porcellana; un piatto per signore. Butiro fresco, passato con zuccaro, in porcellana; un piatto per signore. Fù coperta la tavola con tovaglia di zenzile con merletti d’oro intorno. Primo servitio di cucina Capponi bolliti, coperti di coscossù alla moresca, con bocconi grossi di medolla, e fette di sommata, rossi d’ova, fette di presciutto, e butiro disfatto sopra. Animelle di vitella lardate arrosto, poi stuffate, con salsa bastarda, servite con fette di pane di Spagna in forma di lardoni, dorato, e fritto, con sapore bastardo sopra, in porcellana; un piatto per signore. Pasticcietti di bocconi di vitella, animelle, fette di presciutto, e prugnoli, con sugo di limone, e suo brodetto, con intaglio di pasta di zuccaro, tocchi d’oro; un piatto per signore. Zuppa reale con petto, pelle di cappone, salame grattato, formaggio parmigiano, bocconi di medolla, fette di provature fresche, che prima siano state fritte nel butiro, à tre solari, coperta sopra di fette di provature, e capi di latte distesi sopra, messa in forno à rosolare, fatta con buon brodo di cappone, e di vaccina mescolata, servita con rossi d’ova tosti intorno siroppati in zuccaro. Minestrina di bocconi d’animelle cotti in brodo buono di cappone, con brodetto di rossi d’ova fresche, capi di latte, con fette di pane sotto, in porcellana; un piatto per signore. Secondo servitio di credenza Ova misside, fatte piovere sopra una corona imperiale steccata tutta di pezzi di cannella; sotto la quale era un cedro grosso condito; intorno al fondo del piatto, ghirlanda dell’istesse ova misside tramezate di rosette ripiene di pasta di marzapane, la qual corona era fatta di pasta reale, tocca d’oro; servite con statuette di zuccaro intorno alte mezo palmo, serrate trà una statuetta, e l’altra di pezzi di corone di zuccaro violato, tocchi d’oro, e argento. Colonne di gelatina, con uccelletti, e pesci vivi dentro, con suo capitello sopra, e base sotto, e una statuetta di zuccaro in cima, che teneva in mano l’arme del re di Spagna. Secondo servitio di cucina Piccioni bolliti, coperti d’una minestrina di bocconi d’animelle, fettoline di cardi, creste, e granelli di polli, e suoi fegatelli, e prugnuoli, con fette di sommata, in porcellana, con fette di pane sotto, un piatto per signore, con suo copertorino di zuccaro, intagliato, tocco d’oro. Tordi arrosto, tramezati di salciccia fina, serviti con salvia fritta sotto, e fette di pane di Spagna, in forma di lardoni. Crostata di ova misside, e cucuzzata, agghiacciata di zuccaro à modo di marzapane. Bassotto fatto à modo di torta, in un piatto reale, cotte le lasagne à vento in brodo buono, e grasso di cappone, con sfoglio sotto, e sopra, e pelle, e petto di cappone per bassotto, con fette di provature fresche fritte nel butiro, e buon formaggio parmigiano grattato, messo in forno à rosolare; servito con copertoro di zuccaro sopra, tocco d’oro. Terzo servitio di credenza Melangoli, con salviette sotto, un piatto per signore. Bianco magnare in fette reali, in porcellana, un piatto per signore. Sommata agghiacciata, combattuta da due tedeschi, fatti di pasta di marzapane, con sue alabarde del naturale. Un ballo di contadini, con diverse statuette di butiro, con istromenti in mano, e pive da suonare, servito in navicella reale, con sua cappanella sopra di fiori. Terzo servitio di cucina Vitella bollita, servita in bianco, con fiori intorno. Salammi spaccati, con herbette intorno. Starne bollite, coperte d’una podrita regalata, fatta di torzi di cavoli, barbaglia di porco, cervellata, cipolle ripiene, ceci bianchi, fette di sommata, ò di presciutto, con tartufoli intieri sopra, che siano stati tartufolati in butiro, con fette di pane sotto, in porcellana; un piatto per signore. Buglios, in forma di rosone, in piatto imperiale, à otto ordini sopra allo sfoglio, quale era di pasta fatta con fiore di farina; butiro, rossi d’ova, zuccaro, e pasta di marzapane; il primo ordine era di ova misside, sopra le quali si stendeva un sfoglio della sopradetta pasta, sottile fritto nello strutto buono; il secondo ordine di bianco magnare; e il terz’ordine di cotognata rossa; il quarto ordine di pasta reale, e cedro condito; e poi si deve tornare da capo all’ova misside, e seguitare di ordine in ordine come sopra; tramezando sempre gl’ordini con il sudetto sfoglio sottile fritto; coprendolo con un sfoglio simile al primo, e formare un rosone reale, cotto in forno, agghiacciato bene di zuccaro à modo di lustro di marzapane, servito con una corona di zuccaro intorno all’orlo del piatto, e sopra diversi fiori fatti di zuccaro. Pasticci sfogliati, di vitella, medolla, e grasso di vaccina, animelle, fette di presciutto, e di tartufoli, rossi d’ova, e suo brodetto, un piatto per signore. Pernici arrosto, lardate, servite in porcellana, con festoncino di pasta di sfoglio, un piatto per signore. Quarto servitio di credenza Sapore verde, con sponga di finocchio, cedro condito; in porcellana, un piatto per signore. Gelatina, con lancette di petto di cappone; in porcellana, un piatto per signore. Quarto servitio di cucina Minestrina di polpettine di petto di cappone, bocconi d’animelle, medolla, grasso di vaccina, torzi di carcioffoli, fette di tartufoli, e di sommata, con suo brodettino di rossi d’ova fresche; in porcellana, con fette di pane sotto, un piatto per signore, con pistacchi intieri sopra. Vitella arrosto, fatta in gigotto, in un piatto reale, servita con sapore bastardo sopra, e fette di pane di Spagna dorato, e fritto intorno. Quinto servitio di credenza Olive, in porcellana, un piatto per signore. Uva, con salviette sotto, un piatto per signore. Un carro tirato da due aquile, con un rè, con suo scetto in mano à sedere, di zuccaro di gettito. Quinto servitio di cucina Fagiani affagianati, in piatto reale, serviti con copertoro di zuccaro cannellato. Bianco magnare fritto, passato per almivere, in porcellana, un piatto per signore. Pollanchotte d’India, arrosto, in piatto reale, con fette di pane dorato in forma di lardoni, e salsa bastarda sopra. Pasticcio all’inglese, di vitella, piccioni spolpati, cervella di vitella, medolla, animelle, parmigiano grattato, fette di presciutto, rossi d’ova, tartufoli, prugnoli, con fette di cedro condito, agghiacciato à modo di marzapane, sugo di limone, e poco di spetiaria, con suo brodettino, servito con una statuetta di zuccaro in mezo, e corona dell’istesso, intorno. Sesto servitio di credenza Panattiere, salviette profumate, coltelli, cucchiare, forcine d’oro, pane ordinario, e una pagnotta di più di pane di Spagna. Si levò la prima tovaglia, si pose in tavola la panattiere sudette, e subbito fu servito. Prugnoli, con fette di pane sotto, in porcellana, un piatto per signore. Carcioffoli fritti, in porcellana, un piatto per signore. Tartufoli tartufolati, con fette di pane sotto brustolito, in porcellana, un piatto per signore. Torta di bianco magnare, coperta con copertoro di zuccaro bianco, tocco d’oro. Pappardelle di monache, coperte con copertoro di zuccaro cannellato, tocco d’argento. Pasticcietti di cotogni, con copertorini di zuccaro violato, tocchi d’oro, e argento. Torta verde, con un copertoro sopra di zuccaro bianco, tocco d’oro. Bianco magnare, in forma di mezzo rilevo, con copertoro di zuccaro cannellato, tocco d’oro, e argento. Frappe, in bacile reale, con banderole del rè, di sua eccellenza dell’illustrissimo cardinale Aldobrandino, e eccellentissima signora D. Olimpia. Pasticcio reale all’inglese, di conditi intieri, coperto di pasta di marzapane, servito con una corona di zuccaro bianco intorno. Formaggio parmigiano, e marzolino, con salviette sotto. Cardi, e castagne, con salviette sotto, un piatto per signore. Pera fiorentine, pera bergamotte, cotognate di Portogallo, e cotognate di Bologna, in tazze reali, con salviette sotto. Olive, in porcellana, un piatto per signore. Uva, e pergolese, con salviette, un piatto per signore. Finito questo servitio, si levò la seconda tovaglia, e si diede l’acqua alle mani, con un mazzetto per signore di fiori regalati, profumati; e perché si avvicinava l’hora del correre li palii, se ne passarono all’appartamento verso il corso, e nel passare per quelle stanze, trovarono una tavola apparecchiata di confetture, in tanto numero, che fù cosa di meraviglia; trà l’altre vi erano dodici canestre d’argento di confetture bianche, tempestate di brugne, e pera di Genova, in mezo alle quali era una statuetta di zuccaro di gettito per ciascuna, che tutte da loro eccellenze furono mandate à presentare à diverse dame; vi era anco dodici bacili reali pieni di cucuzzata, cedri conditi, e pomi d’Adamo.

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Primo servitio freddo Pasticci di vitella in forma di bocca di leone, tocchi d’oro, e d’argento. Galli d’India arrosto à foggia di fenice, con sue fiamme, e l’esca di cannella, che abbrugiavano con il sole, tocchi d’oro, e d’argento. Presciutti agghiacciati, serviti in canestrelle di pasta di ciambellette, con una statua di pasta di marzapane in mezo. Guglie di gelo, con pesciolini vivi dentro, di più colori, serviti con una corona di zuccaro intorno, tocchi d’oro. Un toro, che combatteva con un leone, di butiro, al primo piatto. Una Giunone con cani à lassa, di butiro, al secondo piatto. Un’aquila con due teste, al terzo piatto. Pollastrelli coperti di gelatina, serviti con stellette intorno di biancomagnare; un piatto per signore. Biancomagnare in stampa, servito con gugliette di gelatina intorno, tramezate di stelle, e rastelli di pasta di marzapane, tocchi d’oro, e d’argento. Crostate di mel’appie, e fette di cucuzzata agghiacciata di zuccaro, servite con un pomo d’Adamo in mezo, sopra il quale posava una statuetta di pasta di marzapane con stelle, e rastelli in mano, di pasta di zuccaro, tocchi d’oro, e d’argento. Salami spaccati, anitrati, coperti di stelle, e rastelli, fatti di cotognata, serviti con un regno del papa sopra di pasta di zuccaro, tocco d’oro, posato sopra quattro puttini di pasta di marzapane. Capponi salpimentati con ale, colli, e coda di pasta di zuccaro, serviti con coperta di pasta di zuccaro fatti à gelosia sopra, posati sopra à stelle in triangolo, di pasta di marzapane, tocchi d’oro. Primo servitio caldo Capponi bolliti coperti di ova fresche bollite nel latte, e fette di pane di Spagna sotto. Animelle di vitella arrosto, lardate, e poi stufate con sapore bastardo, servite con morsegli fatti di fegatelli di polli cotti nelle bragie, pisti nel mortaro, con rossi d’ova, medolla, formaggio, cedro condito, pignoli, spetiarie, avvolti in rete, cotti in forno, con fette di pane dorato, limoncelli, melangoli, e suo sapore sopra. Tordi arrosto tramezati di fegatelli di fegato di capretto arrosto, avvolti in rete, serviti con fette di pane dorato in forma di lardoni, limoncelli, e melangoli. Pasticci podriti di brasolette, e polpette di vitella, tartufoli, fettoline di cardi, fette di presciutto, rossi d’ova, bocconi di cervellata brodosi, coperti, e poi ricoperti, serviti con un’intaglio agghiacciato di zuccaro. Zuppe reali, con fette di pane di Spagna, sopra piatto unto di butiro, coperte di capi di latte, fette di cedro condito, e petto di cappone arrosto piccato sopra, e fette di provature fritte nel butiro, con formaggio grattato, e buon brodo di cappone, à tre ordini, coperti di sopra di capi di latte, e in mezo bocconi di medolla. Minestrine di annolini ripieni di animelle di capretto, prima soffritte nel butiro, poi battute con medolla, pignoli pesti, con una frittatina tenera fatta col butiro, con herbe odorifere, e poca spetiaria, cotte in brodo grasso, con brodettino di capi di latte, e latte di pignoli stemperato con brodo, e rossi d’ova, con poco di formaggio sopra; un piatto per signore. Sapore bianco di pignoli pesti, con fette di pane di Spagna mollato nel brodo, sugo di limone, e zuccaro; un piatto per signore. Secondo servitio Vitella bollita imborracciata con rossi d’ova, fiore di farina, e formaggio grattato, e ciambellette peste; che la vitella sia stata prima in adobbo con sugo di limone, fritta con la sua imborracciatura, servita con sfogliatelle fatte con strutto tonde, con fette di presciutto ammollate nel vino sopra, cotte in forno, agghiacciate di zuccaro. Crostate di animelle battute, cervella di vitella, e cervellata battuta, e salame grattato, e pistacchi mondi, con sue spetiarie, fatte con pasta di marzapane sotto, e sopra agghiacciate. Starne arrosto lardate, servite sopra un nido di pasta di strufoli, fatti di farina, rossi d’ova, butiro, tagliati à dati, fritti nel strutto, siroppati nell’almivere. Anitre intere in brodo negro, prima lardate, e mez’arrosto, poi bollite con mezo brodo, e vino, con biscotti di Pisa, pesti, prima abbruscati nel forno, brugne bollite nel sudetto brodo, passate con pignoli pesti, stemperato con il sudetto brodo, servite con un copertoro di pasta di sfoglio. Minestrina di piccioni spolpati, con fettoline di cardi, polpettine di cervellata, fette di sommata, creste, e granelli di polli, e ova non nate, con brodettino di pistacchi, stemperato con brodo, e rossi d’ova, con fette di pane sotto; un piatto per signore. Pasticcietti di lingua di vitella meza bollita, poi lardata, e cotta arrosto, tagliata poi in bocconi, con fettoline di cardi, tartufoli, medolla, olive senz’osso, e cappari, con bocconi di butiro, e solite spetiarie, con brodo, sugo di limone, serviti con suo intaglio; un piatto per signore. Bianco magnare in fette reali; un piatto per signore. Olive, un piatto per signore, di credenza. Terzo servitio Teste di vitella senz’osso, bollita, avvolta in una salvietta, con il suo cervello, e lingua dentro, servita con una zuppa sotto di biscotti papalini ammollati nel brodo, tramezati di finocchio bianco bollito, indivia, e in mezo un cavolo cappuccio in quarto, e la testa nel mezo, con fette di sommata, e lingue di porco salate. Fagiani arrosto affagianati, serviti in navicelle con tartarette intorno di pasta di marzapane, agghiacciati di rossi d’ova, acqua rosa, e zuccaro. Pasticci all’inglese in triangolo, di pasta reale, fatta di pasta di marzapane, fior di farina, rossi d’ova, butiro, e acqua rosa, ripieni di una zinna di vaccina prima bollita, lardata, e poi impasticciata, tagliata in fette il prim’ordine, e sopra cervella di vitella soffritte, e fette di provature, e parmigiano grattato, con sue spetiarie, e sopra alle cervella un’altr’ordine di fette di zinna, con bocconi d’animelle, fette di cervellate, fettoline di parmigiano fritto nel butiro, medolla battuta, e salame grattato, con bocconi di butiro sopra, con fette di cedro condito, agghiacciato à modo di marzapane cannellato. Galli d’India arrosto, ripieni di salciccia di Lucca, prima bolliti nel moscatello con rami di finocchio forte, e cotogni in fette, prima bruscati sotto la bragia, medolla, e lardo battuto, serviti con offelle intorno ripiene di cotognata, e bianco magnare, limoncelli, e melangoli, con sapore bastardo fatto con cappari siroppati, e pane di Spagna mollato nell’aceto, passato per stamigna, con zuccaro, e cannella. Starne bollite coperte di cavoli fiori, cotti nel brodo di cappone, con fette di sommata, e fette di pane sotto fritte; un piatto per signore. Minestrine di polpettine fatte di petto di cappone, herbe odorifere, cervellata battuta, parmigiano grattato, rossi d’ova con molliche di pane mollate nel brodo, cotte in brodo di cappone, con fettoline di cardi, tartufoli, presciutto, bocconi di medolla, con fette di pane fritto sotto, fegatelli di polli lardati minuti, cotti arrosto intorno, con suo brodettino di rossi d’ova, e sugo di limoni; un piatto per signore. Crostate di cotognata, e bianco magnare agghiacciate di zuccaro. Vitella arrosto in navicelle reali, servite con gongolette di pasta fritte intorno, con lazarole condite dentro. Bianco magnare in fette fritto; un piatto per signore. Limoncelli tagliati con zuccaro; un piatto per signore. Uva, in tazze. Ultimo servitio di credenza Torte d’amandole atturate in bianco, petti di piccioni arrosto pesti separatamente, poi passati per stamigna, con acqua rosa, rossi d’ova, e zuccaro, e cannella passata, facendo cuocere ogni cosa insieme à modo di bianco magnare, levato il bollo se ne fece la torta agghiacciata bene di zuccaro, con lustro di marzapane. Pasticciotti di pera fiorentine; un piatto per signore. Tartufoli tartufolati, con fette di pane sotto; un piatto per signore. Torte bianche di capi di latte, e bianco magnare. Cardi con salviette sotto; un piatto per signore. Nespole, sorbe, castagne, nel medemo modo, con salviette in piatti reali. Parmigiano, marzolini, e provature marzoline in piatti reali. Pera bergamotte, pera fiorentine, finocchio, mela rose, mel’appie, in tazze reali. Carciofoletti crudi, con salviette. Carciofoletti fritti, un piatto per signore. Cotognate di Portogallo, cotognate di Bologna, in tazze reali. Cialdoni, ciambellette, con salviette sotto. Confettura bianca nobile, quattro bacili per piatto. Paste di Genova, due bacili per piatto, di varie sorti. Si diede al fine acqua alle mani, con stecchi, e un mazzo di fiori regalato per signore.

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Primo servitio freddo Pasticci di vitella in forma di coscino, agghiacciati di zuccaro, con fiori di zuccaro del naturale in ogni cantone, e in mezo una statuetta di pasta di marzapane, tocchi d’oro, e argento. Bianco magnare di mezo rilevo, servito con statuette intorno di pasta di Genova, tramezate di coroncine di zuccaro cannellato, con lazarole condite dentro, tocco d’oro, e argento. Presciutti agghiacciati di zuccaro, serviti, e sostenuti da quattro statuette di pasta di marzapane, rappresentanti quattro facchini del naturale, in mezo a’ quali era una corona di zuccaro, con un vaso di zuccaro fitto in mezo, con stecchi di cannella, tocchi d’oro, e argento. Rosoni di pasta di sfoglio, in mezo de’ quali era un cedro condito, steccato tutto di cannelloni confetti, con ova misside sopra, e sei fette di pane di Spagna in forma di stella, che pigliavano dal cedro, sino all’orlo del piatto, coperte dell’istesse ova misside; e trà una fetta, e l’altra, pezzetti di corone di zuccaro tocchi d’oro, tramezati di fiori diversi del naturale di zuccaro, tocchi d’oro. Una statua di butiro al primo piatto, che rappresentava Orfeo con la lira in mano, regalato intorno di diversi capriccietti, di butiro. Al secondo piatto una Diana, con cani, e lasse, con suo dardo in mano, di butiro. Salami spaccati agghiacciati, con lustro à modo di marzapane, serviti con rosette di pasta di pistacchiata sopra, tocca d’oro; intorno delli quali erano gelsomini di zuccaro del naturale, con copertoro sopra di zuccaro, posato sopra ad otto stelle doppie di pasta di marzapane, in faccia delle quali erano l’arme delli convitati, miniate d’oro. Gelatina, in piatti imperiali, in forma di cuppolette, tempestate tutte di fiori d’anima di pignoli, con un copertoro posato sopra sei leoncini di pasta di marzapane, tocchi d’oro, e d’argento; e trà un leoncino, e l’altro, pezzi di corone di zuccaro, tocchi d’oro. Crostate di mel’appie grattate, e siroppate, e pasta di Genova, agghiacciate di zuccaro, servite con un pomo d’Adamo in mezo; sopra il quale era una statuetta di zuccaro, miniata d’oro, con una corona imperiale sopra di zuccaro, tocca d’oro. Sommata, coperta di sapore di visciole, con bocconcini di pane di Spagna sopra tagliati à dadi; servita in una barella di pasta di marzapane, portata da due facchini del naturale, fatti dell’istessa pasta. Tazze di pasta di marzapane, con mostacciuoli napolitani sopra. Tazze simili, con quattro pagnotte di pane di Spagna sopra. Capponi freddi salpimentati, lardati di lardelli di cedro condito, serviti con mascheroni di gelatina di più colori intorno, tramezati di gugliette di bianco magnare. Capi di latte, con zuccaro, un piatto per signore. Butiro fresco, passato, con zuccaro, un piatto per signore. Primo servitio caldo Capponi bolliti, ripieni di presciutto sfilato, bocconi d’animelle, fegatelli, e medolla, spolverizati di polvere di mostacciuoli, lardati di lardelli di presciutto, serviti con fette di pane sottestato, ammollato in aceto, e malvasia, con fettoline di cedro condito, pistacchiata, noci piccoline condite, e fegatelli di polli arrosto, coperti di salsa verde, fatta con basilico, dragoncello, acetosa, pimpinella, e maiorana, con pane ammollato in malvasia, e aceto, con cannella, poco di noce moscata, e rossi d’ova, passata per stamigna, posti per un poco in forno, serviti con pistacchi confetti sopra. Salami spaccati, serviti con herbette, e fiori intorno di borragine. Pasticcietti di bocconi di vitella, e fette di sommata, con tartufoli intieri, un piatto per signore. Lodole arrosto, tramezate di morsegli, fatti di fegatelli cotti nella bragia, pisti nel mortaro, con pistacchi, zibibo senz’anime, amandole atturate nella pala, scorze di cedro condito, polvere di mostacciuoli, e polpa di petto di cappone bollita prima, battuta con coltelli, e poi pista ogni cosa insieme, con un poco di fiore di maiorana, noce moscata, cannella, due garofoli, medolla di vaccina, e bocconi di butiro, con zuccaro, e rossi d’ova, avvolti in rete di capretto, di grossezza di mez’ovo, cotti in forno, spolverizandoli con polvere di mostacciuoli; serviti con fette di pane dorato, limoncelli, e melangoli. Minestrina di fettuccie, ò stringhe fatte di fiore di farina, impastate con latte di pignoli, cotte in brodo di cappone, con bocconi d’animelle prima soffritti nel butiro, con capi di latte, e rossi d’ova sbattute; servita con un’ovo fresco bollito nel latte, e un poco di formaggio parmigiano grattato sopra, un piatto per signore. Crostate di presciutto, e provature agghiacciate, prima siroppate. Secondo servitio Zuppe reali con petto, e pelle di capponi, salame grattato, rossi d’ova dure, sgranate, fette di provature fresche prima fritte nel butiro, bocconi di medolla, coperte di capi di latte, agghiacciate al forno, servite con testicciuole di capretto senz’osso, dorate, e fritte, con pagnottine intorno ripiene di latte, chiara d’ova, e capi di latte, avvolte in pasta di sfoglio, con un copertoro sopra fatto à gelosia di pasta di zuccaro, tocco d’oro. Hortolani arrosto, serviti con fettoline di pane, che siano state nella ghiotta, tramezate di tomasellette. Vitella bollita, servita con fiori, e fette di sommata dorate, e fritte intorno. Pasticci all’inglese senza pasta, fatti in navicelle reali, sopra una frittata, grande quanto sarà la navicella, spolverizati di zuccaro, e cannella, con fette di cedro condito, col pastume sopra di vitella, cervella, animelle, medolla, grasso di vaccina, piccioni spolpati, fettoline di sommata, di presciutto à dadi, tartufoli, parmigiano grattato, rossi d’ova, la spetiaria solita, e sugo di limone, con rossi d’ova toste, coperto con un’altra frittata, agghiacciato poi di zuccaro, con lustro à modo di marzapane, tempestati sopra di pistacchi, serviti con una corona di zuccaro intorno, tocca d’oro. Stelle di pasta di sfoglio ripiene di bianco magnare, e cucuzzata, servite con starne arrosto trà un raggio, e l’altro, e in mezo alla stella era un fiore di zuccaro, tocco d’oro. Salsa verde di sponga di finocchio, solite herbette, e cedro condito, un piatto per signore. Olive, un piatto per signore. Bianco magnare, in fette reali, un piatto per signore, di credenza. Terzo servitio Minestrina di piccioni spolpati, con herbette odorifere, e polpettine di petto di capponi, pasta di marzapane, e pistacchiata, con brodetto di rossi d’ova, sugo di limone, con fette di pane sotto, un piatto per signore. Pasticci ovati di bocconi di animelle, polpettine, grasso, e medolla di vaccina, tartufoli, torzi di carcioffoli, creste, e fegatelli di polli, fette di presciutto, con suo brodetto, e sugo di limone, con intaglio di pasta di zuccaro, un piatto per signore. Tordi arrosto, tramezati con salciccia fina, con herbette fritte sotto, e fette di pane dorato, e fritto in forma di lardoni. Starne bollite, coperte di fettoline di cardi, con bocconcini d’animelle prima soffritte, fette di presciutto, e cavoli fiori, con fette di sommata, un piatto per signore. Gelatina con lancette di petto di cappone, un piatto per signore, di credenza. Uva, in tazze. Melangoli con salviette sotto, un piatto per signore, di credenza. Quarto servitio Oglia podrita, in piatti reali, con una pollanca d’India per piatto; una pernice, otto tordi, un grugno, e un’orecchia di porco, salciccia soprafina, e una beccaccia, cotte alesso, con rape tagliate à lardoni, piselli, ceci bianchi, cardi, finocchietti, con venticinque marroni, tartufoli intieri, fette di presciutto, ò di sommata, con un cavolo cappuccio in mezo, ripieno trà una foglia, e l’altra di cervellate battute, e vitella, con formaggio grattato, servita con pasticcietti alla genovese intorno, tramezati di provature fresche arrosto, con crostata di polvere di mostacciuoli. Crostate di ova misside, pignoccata, cedro condito, agghiacciate di zuccaro. Fagiani affagianati, serviti con code, collo, e ale di pasta di marzapane, in navicelle reali, con copertoro sopra di pasta di zuccaro, tocchi d’oro. Pasticcietti sfogliati, di vitella, bocconi d’animelle, tartufoli, fette di presciutto, rossi d’ova, con suo brodetto, un piatto per signore. Galli d’India arrosto, servite con sfogliatelle intorno, ripiene di cucuzzata, e pasta reale, con salsa bastarda sopra. Salsa reale, un piatto per signore. Insalatine regalate, un piatto per signore. Limoncelli tagliati, con zuccaro sopra, un piatto per signore, di credenza. Ultimo servitio di credenza Torte verdi. Torte bianche. Tartufoli tartufolati, con fette di pane sotto, un piatto per signore. Carcioffoli fritti, un piatto per signore. Carcioffoli crudi, con salviette sotto, un piatto per signore. Cardi, nespole, sorbe, e finocchio, un piatto per signore. Due galere fatte di mortella, e di fiori, con arbori, remi, e artegliarie, dorati, e inargentati, cariche di pera bergamotte. Due canestre fatte medesimamente di mortella, e fiori di più sorte, inargentate, piene di mela rose. Due tazze reali fatte pur di mortella, e fiori, inargentate, e tocche d’oro, con pera fiorentine sopra. Frappe, in bacili reali, con banderole con arme delli convitati. Parmigiano, marzolini, con salviette sotto, in piatti reali. Cialdoni reali, cotognata di Portogallo, cotognata di Bologna in tazze reali, con salviette sotto. Tazze imperiali di confetture bianche, 4 tazze per piatto. Cucuzzata, cedri conditi, e pasta di Genova di più sorte. Si diede l’acqua alle mani, con un mazzo di fiori per signore.

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Primo servitio freddo Pasticci di vitella in forma di stella agghiacciati di zuccaro, serrati trà un raggio di stella, e l’altro di pezzi di corona di pasta, tocchi d’oro, e d’argento, con un’arme doppia ficcata in mezzo al pasticcio, fatta di pasta di marzapane, miniata d’oro. Galli d’India arrosto, lardati di lardelloni di cucuzzata, serviti con un festone di pasta di sfoglio intorno. Biancomagnare cannellato di mezo rilievo, servito con stelle di pasta di pistacchiata intorno, tramezate di rastelli di pasta di zuccaro, con un copertoro fatto à gelosia sopra, di pasta di ciambellette agghiacciato, tocco d’oro, posato sopra sei limoncellini piccoli conditi, in faccia de’ quali era una stella di pasta di zuccaro piccolina, tocca d’oro. Sommate, agghiacciate à modo di marzapane, e servite con fette di pane di Spagna intorno à modo di lardoni, e sopra tutta ripiena di cannelloni confetti con le punte, una tocca d’oro, e l’altra d’argento. Rosoni di pasta di sfoglio, ripieni di pasta di marzapane, e mel’appie siroppate, zuccaro, e cannella; servite con una coroncina in mezo, dentro la quale era un pomo d’Adamo, con un fiore di zuccaro sopra, e intorno al piatto una coroncina tocca d’oro, e argento. Capponi coperti di gelatina, in forma d’aquila tempestata di fiori di pignoli, servite con piramidette di bianco magnare bianco intorno; e tra una piramide, e l’altra di pezzetti di corone di pasta di ciambellette, tocchi d’oro, e d’argento. Crostate di bianco magnare, e cucuzzata, agghiacciate di zuccaro, à modo di lustro di marzapane, servite con un cedro condito in mezo per ciascuna, steccato tutto di cannelloni confetti, con ova misside sopra, con fette di pan di Spagna intorno, coperte di ova misside, tramezate di stelle, e rastelli di pasta di zuccaro, tocchi d’oro. Polanchotte arrosto, avvolte in sfoglio, servite con un copertoro fatta à gelosia, tempestato di folignati. Biancomagnare in fette reali; un piatto per signore. Capi di latte; un piatto per signore. Primo servitio caldo Capponi bolliti due per piatto, con zuppa sotto, coperti di cardi, cervellata, bocconi d’animelle prima soffritte, fegatelli, e creste di polli, e fette di presciutto. Fegatelli di fegato di vitella, con rete di porco, tramezati di cervella di vitella fritte, serviti con fette di limoncelli, melangoli, e fette di pane fritto. Tordi arrosto, tramezati di salciccia di Lucca, prima perlessata, e poi cotta nella graticola, con fette di pan’unto, e herbette frite sotto, con limoncelli, e melangoli. Crostate di mela rose, e cucuzzata grattata, con zuccaro, e cannella. Presciutti di montagna, scorticata la cotica à cartoccio, serviti con fiori, e herbette intorno. Minestrina di bocconi di animelle cotte in brodo di capponi prima soffritte, con brodettino di rossi d’ova, stemperato con sugo di limoni, e capi di latte, con fette di pane sotto; un piatto per signore. Pasticcietti di brasolette, e polpettine di vitella, bocconi d’animelle, fettoline di presciutto, e di tartufoli, con suo brodetto di rossi d’ova, sugo di limone, e un poco di spetiaria, con intaglio sopra agghiacciato; un piatto per signore. Salsa verde, con sponga di finocchio, cedro condito; un piatto per signore. Secondo servitio Vitella bollita, servita con due mezi salami, herbette, e fiori intorno. Polpettoni reali tondi di vitella, ripieni di animelle, occhi, orecchie, e lingue di capretto soffritte prima, medolla, grasso di vaccina, bocconi di butiro, fette di presciutto à dati, herbe odorifere, spetiarie solite; e copertisi questi polpettoni del pastume della vitella battuta, formatone un grosso polpettone, cotto in una conserva, con fette di lardo sotto, e sopra, fattolo soffriggere bene, levatoli tutto il grasso, facendolo poi bollire con brodo buono di cappone, e due bicchieri di buon vino, servito con suo intaglio sopra, armato tutto di pane fritto in forma di lardoni. Brodo lardiero reale di polpa di coscia di caprio spolpata senz’osso, soffritto, con presciutto grasso, tagliato à dati, con quattro frondi di lauro, tanto che habbia preso quell’odore, e poi si levino, facendo stufare ogni cosa in una conserva, con moscatello buono, brodo, e spetiarie; e quando sarà cotto, si pigli brugne di Marsilia cotte nel vino, e aceto, peste nel mortale con mostacciuoli, stemperate con il brodo sudetto, mescolando ogni cosa insieme, e facendolo finire di cuocere; servito con biscotti pisani sotto, che siano stati nella ghiotta, poi inzuppati di malvagia, imborracciati con ova, e fritti nello strutto, con pistacchi crudi sopra, regalati di tartarette di pera fiorentine siroppate. Starne arrosto, sei per piatto, servite in una cassa di pasta fina, con sei nidi pieni di piccatiglio di petto di gallo d’India arrosto, stufato con medolla, e sugo di arrosto, con un bicchiero di vino, e sugo di limone, e noce moscata grattata, e sopra ogni nido una starna arrosto minutamente lardata, con suo copertino intagliato sopra ad ogni starna, e in mezo à questo piatto una starna rivestita di pasta in forma di pellicano, che si percuoteva il petto, con presciutto sfilato, che mostrava di uscirle dal petto, servito con un tortiglione pieno di crema in forma di biscione, che mostrava di voler divorare quelli nidi. Pasticci all’inglese in forma di targa, con pasta di sfoglio di butiro sotto, e sopra, di vitella battuta, piccioni senz’osso, petto di beccaccie, animelle, e cervella fritte, salciccie di Lucca, prima bollite nel vino, fette di sommata, cardi tagliati à dati, tartufoli cotti prima sotto la bragia, rossi d’ova siroppati, con garofoli dentro, pignoli acciaccati, e medolla di vaccina, e sue spetiarie, anitrato di zuccaro à modo di lustro di marzapane. Piccioncini bolliti, ripieni trà pelle, e carne di cervella di vitella, cervellata, e lingue di capretto cotto prima, battuti insieme con poca spetiaria, sugo di limoni, rossi d’ova, e marzolino grattato, coperti di gnocchetti senza sfoglio, fatti di medolla di vaccina, animelle, rossi d’ova toste, herbe odorifere, parmigiano grattato, un poco di spetiaria, e rossi d’ova, stemperato ogni cosa insieme, cotti in brodo grasso di cappone, con parmigiano grattato sopra; un piatto per signore. Olive; un piatto per signore. Uva, in tazze reali. Sapore bianco, fatto di pignoli, pane di Spagna mollato in sugo di limone, stemperato con brodo di cappone; un piatto per signore. Terzo servitio Capirottata, con fette di pane papalino mollato prima nel latte; il piatto, prima unto bene di butiro, con petto di cappone arrosto piccato, e sopra medolla, fette di marzolino, parmigiano grattato, coperta di capi di latte, cotta rosolata al forno, servita con testicciuole di capretto senz’osso, sopra dorate, e fritte. Fagiani arrosto, affagianati, serviti con cassette sotto di pasta di sfoglio, agghiacciati con suo saporetto sopra di cappari, zuccaro, e sugo di limoni. Pasticietti sfogliati di vitella battuta, brasolette, tartufoli, e selani, rossi d’ova, fettoline di presciutto; un piatto per signore. Quarto, e ultimo servitio di cucina Torte di animelle tagliate à dati, rossi d’ova non nate, medolla, pistacchi mondi, grasso di vaccina battuto, petto di piccioni arrosto, con herbette odorifere, bocconi di butiro fatti à gelosia, con pasta reale fatta di fiore di farina, butiro, rossi d’ova, zuccaro, e acqua rosa. Vitella arrosto, servita in navicelle reali, con tartarette intorno di sfoglio di butiro ripiene di cotognata. Porchette arrosto di latte, ripiene di olive, amandole turate, cappari, rami di finocchio nell’aceto, brugne di marsilia, fettoline di presciutto, suo fegato cotto prima nella graticola poi grattato, herbette odorifere, con sue solite spetiarie; servite con biscottini intorno di pasta di zuccaro tramezati di mezi melangoli. Secondo servitio di credenza Tartufoli tartufolati; un piatto per signore. Pasticcietti di torsi di cardi tartufolati nel butiro, tartufoli, pistacchi mondi, un poco di spetiaria, con sugo di limone, con suo coperchino intagliato; un piatto per signore. Cardi, con salviette sotto, in piatti reali. Castagne, sorbe, nespole, finocchio, con salviette sotto, in piatti reali. Lattemele, con suoi cartoccietti, parmigiano, marzolini, pera bergamotte, pera fiorentine, mela rose, mel’appie. Torte di biancomagnare, e cotognata coperte sotto, e sopra di sfoglio di butiro. Tartarette di ova misside, e agro di cedro, con suo coperchino intagliato; un piatto per signore. Cotognate di Portogallo, e di Bologna, in tazze. Confetture bianche, quattro tazze imperiali per piatto. Paste di Genova di più sorti, due bacili reali per piatto. Si diede al fine l’acqua alle mani, con stecchi, e mazzi regalati; uno per signore.

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Primo servitio freddo Pasticci di vitella, in forma di rosoni reali, agghiacciati di zuccaro, tocchi d’oro, con arme di sua altezza in mezo ad ogni pasticcio alta un palmo, doppia, fatta di pasta di marzapane, profilata d’oro, e fiori diversi, in stecchi dorati di zuccaro, del naturale, ficcati intorno al pasticcio. Capponi coperti di gelatina in forma d’aquila con due teste, tempestati tutti d’anime di pignoli, serviti con una corona di pasta di zuccaro intorno, tocca d’oro. Aquile reali con due teste, fatte di pasta di sfoglio, ripiene di pasta di marzapane, e pasta di Genova. Presciutti agghiacciati di zuccaro, serviti con un tortiglione intorno di pasta di marzapane, e una coroncina di zuccaro in mezo, dentro la quale era un’arme, in un stecco dorato, ficcato nel presciutto di casa d’Austra, fatta di pasta di zuccaro. Bianco magnare in stampa di mezo rilievo, servito con una corona intorno di zuccaro cannellato, tocca d’oro, e argento. Sommate con sapore di visciole sopra, servite con leoncini di pasta di marzapane intorno, con una zampa alzata, nella quale teneva un’arme, fatta dell’istessa pasta, di sua altezza serenissima, profilata d’oro. Capi di latte. Butiro passato, in porcellana, un piatto per signore. Si coprì la tavola, con una tovaglia di zenzile, tocca d’oro. Primo servitio caldo Capponi bolliti, serviti con zuppa sotto, fatta con piccatiglio di gallo d’india arrosto, fette di provatura, ò cascio fresco, fritto prima nel butiro, granelli, fegatelli, e creste di polli, bocconcini d’animelle, fritte prima, con salame grattato, brodo buono di cappone, e formaggio grattato, con medolla di vaccina ben cotta. Zuppa di biscotti reali, inzuppati bene con vino moscatello, coperti di medolla di vaccina ben cotta, servendoci sopra fette di presciutto arrosto, fatto passare nell’almivere, cioè zuccaro purificato, tramezandola di animelle di vitella arrosto, il piatto unto bene di butiro spolverizato di polvere di mostacciuoli, avvertendo che l’almivere era fatto con l’istesso moscatello, gettandovene sopra à bastanza. Pasticci all’inglese di pastume retroscritto, fatto tutto di pasta di sfoglio, servito con zuccaro sopra. Quaglie arrosto, servite con fette di pane dorato sotto, e pasticcietti alla genovese intorno. Polpettoni reali di vitella piccata, distesovi sopra un pastume di polvere di biscottini savoiardi, capo di latte, medolla di vaccina, cannella, poco pepe, pistacchi; affagianati ad uno, ad uno, cotti al forno; serviti dentro l’istessa carta aperta, con salsa reale di melagranato, sopra. Crostate di presciutto, e provature, che prima erano state siroppate, con zuccaro, e cannella. Minestrina di carciofoli, piselli freschi, fette di presciutto, con bocconi d’animelle, herbettine odorifere, con fette di pane sotto, in porcellana, un piatto per signore. Secondo servitio subbito Hortolani arrosto, serviti con crostini fritti con rognone di vitella, in porcellana, un piatto per signore. Piccioni bolliti, coperti d’una minestrina di bocconi di animelle cotte in brodo di cappone, con capi di latte sbattuti con rossi d’ova fresche, e sugo di limone, con fette di pane sotto, in porcellana, un piatto per signore. Terza portata Pasticci reali ovati di polpettoni di vitella, teste di capretto senz’osso intiere, ripiene d’uva spina, lingue di vitella, fettoline di cardi, sellari, e pollastri spezzati, con fette di presciutto, medolla, e rossi d’ova, con suo brodetto; serviti con un copertoro di pasta di zuccaro fatto à gelosia, tocca d’oro, e argento. Pollastri arrosto, serviti sopra aquilette di pasta di sfoglio, con salsa bastarda sopra, armati intorno di fette di pane di Spagna, in forma di lardoni. Petto di vitella bollito, servito con due mesi salami, fiori, e herbette intorno. Piccioni senz’osso, ripieni d’ova, cascio parmigiano, dattili triti, pignoli acciaccati, cervella di vitella, medolla, polvere di biscottini di Savoia cotti nel forno, con polvere di mostacciuoli, sugo di limone, e butiro, venuti rosolati sopra; serviti in piatti imperiali, sopra un sfoglio di pasta traforato, e ogni piccione haveva nel petto dodici moscardini attaccati, e una fetta di cedro condito in bocca. Melangoli in tazze, con salviette sotto. Bianco magnare, in fette reali, in porcellana, un piatto per signore. Quarto servitio Piccioni bolliti, serviti con una podritina sopra di torzi di cavoli, cipolle intiere ripiene, ceci bianchi, fettoline di presciutto, tartufoli tartufolati intieri intorno, in porcellana un piatto per signore, e sparaci nel butiro intorno. Galli di montagna arrosto, serviti con tartarette intorno, ripiene di lazarole condite, con intaglio sopra di zuccaro. Piccioni di palombara, in brodo lardiero reale, serviti poi in casse ovate di pasticcio, con intaglio sopra di pasta di zuccaro, fatto à gelosia. Pagnotte ripiene di latte, chiara d’ova, capi di latte, e zuccaro, agghiacciate di zuccaro. Capponi arrosto, poi avvolti in pasta di sfoglio, serviti con fette di pane di Spagna intorno. Torte di pasta di marzapane, prugne di Genova, e cotognata, coperte di pasta di sfoglio à gelosia. Gelatina con petto di cappone sotto. Limoncelli. Salsa reale. Olive, in porcellana, un piatto per signore. Secondo servitio di credenza Si levò la prima tovaglia, e si portò subbito l’altre posate, con salviette profumate, coltelli, cucchiare, e forcine dorate. Rosoni di pasta di sfoglio, ripieni di bianco magnare, con zuccaro sopra. Tartufoli intieri cotti sotto le bragie, serviti con salviette, sale, e pepe, un piatto per signore. Prugnoli con fettoline di pane brustolito sotto, in porcellana, un piatto per signore. Cardi, con salviette, sale, e pepe, un piatto per signore. Pera. Mela di più sorti, in tazze con salviette. Pasticciotti di tartufoli, torzi di carciofoli, prugnoli, fettoline di cardi, con intaglio sopra di pasta di zuccaro, un piatto per signore. Formaggio. Carciofoli piccolini, con sale, e pepe. Cotognate di Portogallo, in tazze, con salviette sotto. Finocchio fresco, con salvietta. Castagne, con salvietta, sale, e pepe. Carciofoli fritti, in porcellana. Tartufoli tartufolati, con fette di pane brustolito sotto, sale, e pepe intorno, un piatto per signore. Torte bianche di ricotta, capi di latte, provature, pasta di marzapane, agghiacciate di zuccaro. Terzo servitio di credenza Levato tutto il servitio di frutti, si levò la seconda tovaglia, e si diede l’acqua alle mani sopra la terza tovaglia; sopra la quale fu servita in bacili reali una confettura nobilissima, tramezata di tazze imperiali piene di paste di Genova di più sorte.

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Il signor prencipe, e signor duca sposo volsero servire la signora sposa, e assistere al servizio di sua Eccellenza; ma posti che furono li frutti in tavola, sua eccellenza, col signor duca sposo, e molti cavalieri napolitani, al numero di ventidue, se ne passarono ad un’altro appartamento; dov’era imbandito un tavolone, servito à tre piatti, con tre scalchi, e tre trincianti, delle stesse vivande. Primo servitio freddo Pasticci di vitella, in forma di coscinetto, anitrati bene di zuccaro, serviti con un’arme di pasta di zuccaro, ficcata sopra ogni cantone, degl’eccellentissimi sposi, e in mezo un’arme fatta di pasta di marzapane doppia di sua santità, profilata d’oro, e ben fatta. Bianco magnare in forma di cuppolette, servito con statuette di pasta di Genova, armate di varie fettuccie. Aquile reali in piedi, fatte le ali di pasta di marzapane; il petto e coscie di pignoccate; con cannelloncini piccoli confetti, ficcati nel petto, e nelle coscie. Arbori, con pollanchotte d’India arrosto, e lardate poi di lardelli di cedro condito, sopra li rametti, legate con diverse fettuccie di più colori. Crostate di briccocole, e cucuzzata, siroppate, e passate, agghiacciate di zuccaro, servite con un pomo d’Adamo in mezo, con una coroncina di zuccaro intorno, e con fiori di zuccaro in mezo al pomo, ficcati sopra, tempestate tutte di cannelloni confetti ficcati sopra, con le punte, una tocca d’oro, e l’altra d’argento. Sommate, servite con sapore di visciole sopra, e frezzate tutte di bastoncini di pane di Spagna in forma di lardoni, ficcati sopra, con stecche di cannella, con le punte, una tocca d’oro, e l’altra d’argento, in navicelle reali, con due biscioni intorno, fatti nel medesimo piatto, di pasta di marzapane, profilati d’oro. Pavoni rivestiti, colcato il corpo in una cassa di pasticcio, tutta di fiori, piena d’arme degl’eccellentissimi sposi; con il collo alzato, e ruota della coda regalatamente fatta. Presciutti agghiacciati, serviti con quattro leoncini intorno, con una zampa alzata, che posava sopra un’arme de gl’eccellentissimi sposi, e de’ prencipi convitati, fatti di pasta di marzapane, profilate d’oro. Capponi bolliti, lardati di lardoni grandi per il lungo di cucuzzata, coperti d’ova misside, in forma d’aquila reale con due teste, fatte di pasta di zuccaro, con ali , e code, fatte della medesima pasta di zuccaro, profilate d’oro. Due leoni fatti di pasta di marzapane, che mostravano di fare alla lotta, al primo piatto. Due orsi, in atto di volersi sbranare l’uno con l’altro, di pasta di marzapane. Due zitelle napolitane, di zuccaro, con piedistalli, con le armi degl’eccellentissimi sposi, al primo piatto. Due zitelle spagnuole fatte del medesimo zuccaro, con suoi piedistalli, con l’arme degl’eccellentissimi sposi, per il secondo piatto. Capi di latte. Fravole. Butiro fresco passato. Meloni, con neve sotto, un piatto per signore. Primo servitio caldo Capponi bolliti, serviti in bianco, con fette di pane à mollo nel latte, e poi dorato, e fritto intorno, e fette di presciutto cotto nella graticola sopra detto pane. Pasticci reali podriti di brasole di vitella, grasso, e medolla di vaccina, piccioni spolpati, fette di zinna di vitella, fatte prima bollire, e cotte bene, agresta, bococni d’animelle, fette di sommata, e di presciutto, con suo brodetto di rossi d’ova duri, serviti, con un’intaglio di pasta di zuccaro sopra. Tortore arrosto, lardate con fette lunghe di lardo, servite con pasta di siringa sotto. Piccioni arrosto, spezzati in quarti, coperti di meracosto, fatto d’amandole atturate, peste bene, con fegatelli arrosto, e mollica di pane stata in infusione nell’agresta, e rossi d’ova pisto ogni cosa nel mortaro, e stemperato, con brodo grasso, agresta, e acqua rosa, passato per stamigna, con spetierie solite, e zuccaro poco, accioché venisse più brusco che dolce, cuocendo detto sapore, tenutolo mescolato, finché venne cotto, e buttatosi sopra li detti pezzi di piccioni, in piatti reali, con pistacchi confetti sopra, e fette di pane di Spagna intorno. Polpettoni, in piatti reali, fatti di vitella pista con medolla, e grasso di vaccina, bocconi di butiro, pepe, cannella, e noce moscata, parmigiano, e pane grattato, ova, con un poco di latte, sale, sugo di limone, herbette odorifere, aggiuntovi fettoline di cedro condito, formando il polpettone, con fette d’animelle dentro, di sommata, e di presciutto, cotto in forno, coperti di fette di sommata, e rossi d’ova dure; serviti con fette di pane fritto intorno, in forma di lardoni. Piccioni senz’ossa, ripieni d’ova, di fegatelli delli stessi piccioni, formaggio, prugne acerbette, agresta, medolla, e grasso di vaccina, fette di presciutto; cotti in forno, con crostino di polvere di mostacciuoli sopra, sugo di limone, e butiro; serviti con fette di pan sotto, sottestato con sapore bastardo sopra, fatto di sapore di visciole, stemperato con sugo d’agresta, e un poco di zuccaro. Minestrina di bocconi d’animelle, torzi di lattuca, polpettine di vitella, medolla di vaccina, fettoline di presciutto, con suo brodettino di rossi d’ova fresche, e sugo d’agresta, con fette di pane sotto, una per signore. Secondo servitio Vitella bollita, servita in navicelle reali, con fette di sommata dorata intorno, tramezate di fiori di borragine. Capponi arrosto, poi piccati, e messi à stufare in piatti d’argento, con butiro; il piatto unto di butiro, spolverizato di polvere di mostacciuoli, sopra messosi biscotti papalini, scaldati un poco al forno, poi pilottati di butiro, e rimessi al forno, e cavati, si stesero sopra li detti biscotti ova misside, e cedro condito grattato, e sopra fu servito il piccatiglio di cappone già stufato nel butiro, coperto tutto di provature, cedro condito, e rossi d’ova sgranati, cotti nel zuccaro, con fette di pane di Spagna intorno al piatto, meze delle quali stavano sotto la vivanda, e meze scoperte, sopra le quali si stesero capi di latte; servito questo piatto con un pomo d’Adamo in mezo, con un fiore di zuccaro in cima. Pasticcio all’inglese reale, impastato con fior di farina, pasta di marzapane, butiro, rossi d’ova, e zuccaro, fatto in forma di rosone, ripieno di vitella, bocconi d’animelle, cervella di vitella, medolla, e grasso di vaccina, piccioni spolpati, fegatelli di piccioni, e di polli, torzi di lattuca, grani d’agresta, levati li granelli, fettoline di presciutto, parmigiano grattato, rossi d’ova dure, e cedro condito, stagionato bene di spetierie; servito poi con suo brodettino, di rossi d’ova, e sugo d’agresta assai, annitrato con lustro di zuccaro sopra, fatto à modo di marzapane, con una corona di zuccaro bianco intorno, alta due dita, e un’arme conficcata in mezo alta mezo palmo, che da una parte mostrava le armi dell’eccellentissimo sposo, e dall’altra dell’eccellentissima sposa. Quaglie arrosto, servite con herbette fritte sotto, con fette di limoncelli tondi sopra alle dette herbette fritte, e sopra le quaglie arrosto, con fette di pane dorato intorno, e melangoli, con un copertorino à gelosia di zuccaro sopra, tocco d’oro. Starnotti arrosto, lardati minutamente, serviti sopra à sfogliatelle aperte, con sapore bastardo sopra. Crostate di pere moscarole, e fette di cucuzzata, zuccaro, cannella, e polvere di mostacciuoli, agghiacciate di zuccaro. Bianco magnare in fette reali, con neve sotto. Marasche in tazze reali, con ghiaccio sopra. Salsa verde, un piatto per signore, di credenza. Terzo servitio Teste di vitella senz’ossa, bollite, ripiene di cervella dell’istessa, occhi, lingue, e cervella di capretto, fettoline di presciutto, e provature, herbette odorifere, parmigiano grattato, rossi d’ova, solite spetierie, cotta, e spaccata per mezo in due parti, servita sopra una zuppa reale, fatta di fette di pane papalino brustolito, e pillottato di butiro, con medolla di vaccina, cotta distesa sopra, inzuppato il pane in brodo di capponi, ò di vaccina grasso, con petto, e pelle di cappone, fette di provature fritte nel butiro, parmigiano, e salame grattato, butiro, fatta à due ordini, e sopra coperta di provature, e capi di latte, servita con copertoro di zuccaro, tocco d’oro, e d’argento. Pollanchotte d’India arrosto, servite con tartarette intorno di briccocole, tramezate di mazzetti d’agresta fritta. Rosone di pasta di sfoglio, ripieno d’agresta spaccata, levateli li granelli, e fette di provature, passate prima per almivere, con zuccaro, cannella, e polvere di mostacciuoli, servito con coroncine di zuccaro intorno, e in mezo un fiore di pasta di zuccaro bianco. Piatti imperiali di paperi, due per piatto, scorticati per la schiena, lasciando nella pelle la testa, e zampe, allargata la detta pelle, e spolverizata di polvere di mostacciuoli, e sale, si messe poi la carne delli paperi à bollire, con tanti capponi, quanti erano li paperi; e cotti che furono, si spolporono, e si batterono insieme con grasso di vitella, maggiorana, serapollo, polvere di mostacciuoli, capi di latte, formaggio, sale, cannella, pepe, garofoli, vachi d’agresta senza granelli, nocine condite, pezzi di cucuzzata minutamente tagliata, e ova crude; e di questo pastume si riempirono le pelle de’ paperi, dandoli la forma di prima, con il suo collo lungo, cotto in forno, tenutoli unti spesso di butiro; e cotti che furono, serviti in piatto unto di butiro, con fette di provature, spolverizate di polvere di mostacciuoli; e sopra li paperi, coperti di ravioli, fatti di polpa di cappone pista, pasta di marzapane, rossi d’ova duri, pignoli, butiro, zuccaro, cannella, con pochino d’acqua di fiori, provature grattate, capi di latte, e ova crude; stagionato questo pastume di spetierie communi, facendone ravioli, avvolti in sfoglio, fatto con fior di farina, butiro, zuccaro, cannella, acqua rosa, sale, e ova, e poi fritti nel butiro, e polvere di mostacciuoli sopra, con pasticcietti alla genovese intorno, e sopra li pasticcietti intorno al piatto una coroncina di zuccaro, alta due dita, tocca d’oro. Piccioncini, stati in adobbo reale, poi fritti, serviti con saporetto verde sopra, fatto di serapollo, dragoncello, herbette, stemperato con l’istesso adobbo, con brodo grasso, e sugo di limone, con bastoncini di pane fritto intorno. Frittatone bianche, fatte con chiare d’ova sbattute con latte, pignoccata, e capi di latte, il piatto unto di butiro, e sopra la prima frittata, con fettoline sottili di pane di Spagna sopra, coperte delli rossi d’ova sbattute, e cotte nell’almivere à modo d’ova misside, con fettoline di cedro condito, e di bianco magnare, fritto nel butiro, e sopra un’altra frittata simile alla prima, con le medesime fettoline di pane di Spagna, coperte delli rossi d’ova, cotti nell’almivere, fettoline di cedro, e di bianco magnare fritto, aggiongendovi pistacchi verdi, bocconi di butiro, e sopra la terza frittata simile alla prima, servita con rossi d’ova dure sopra, cotte nell’almivere. Gelatina, con lancette di petto di capponi arrosto, con neve sotto, un piatto per signore, di credenza. Quarto servitio Pasticci tondi per piatti reali, di bocconi di vitella intiera battuta, e netta bene di pelle, e nervi, lardati, con la solita spetieria, con fette di sommata sopra, e grani d’agresta, assai brodosi, serviti con intaglio sopra di pasta di zuccaro, tocco d’oro. Stelle di pasta di sfoglio, ripiene di prugne di Genova, e fettoline di cucuzzata, zuccaro, e cannella, servite con piccioni arrosto trà un raggio, e l’altro, che furono sei piccioni per stella. Vitella arrosto, servita in navicelle reali, con limoncelli, e melangoli intorno, e con copertoro sopra, fatto à gelosia, tocco d’oro. Piatti imperiali, di latte sbattuto con chiare d’ova à bastanza, con capi di latte, e polvere di pane di Spagna; il piatto unto di butiro, con fette di pane di Spagna, ova misside distese sopra; coperte le sudette fette di pane del latte sudetto e messo in forno; e quando cominciò à stringere, si messe sopra à rossi d’ova cotti nell’almivere la metà soffocati nel latte, e l’altra metà appariva di sopra, aggiustando che le fette del pane vennero coperte dal latte; e sopra à questo primo ordine si coprì di fette di pane di Spagna, con capi di latte sopra, copertoli con altrettanto del medesimo latte, ma questo fu verde, fatto con sugo di biete, e rimesso in forno, e cominciando à stringere, fu coperto il piatto di fettoline di cotognata rossa, e pistacchi confetti interi, e si fece finire di stringere, e poi copertosi di nuovo delle stesse fette di pane di Spagna, con butiro sopra, e una mano di pistacchi acciaccati, e cedro condito grattato, con quattro goccie d’acqua di cedro, e sopra si buttò altrettanto latte simile al primo, e si messe nel forno, che il piatto era ben coperto di latte, e pieno; e cominciando à stringere, si messe intorno, e sopra, fettoline di pistacchiata, coprendo questo piatto di capi di latte, rimesso per un poco in forno, con ghiaccio di zuccaro sopra, tempestato tutto di pistacchi verdi, sbruffato con quattro goccie d’acqua di cedro; servito questo piatto con una corona imperiale sopra. Teste di storioni bollite, servite in piatti reali, con oglio, e sugo di limone sopra, fiori, e herbette intorno. Storione arrosto, lardato di lardoni di sommata, e di cedro condito, cotto in forno, unto bene di butiro, servito con un saporetto sopra d’agrestata, sugo di limone, e zuccaro, con fette di pane dorato intorno. Sapore bianco d’amandole, e sugo di limone. Sapore di visciole. Olive, un piatto per signore, di credenza. Insalate reali podrite, con nevi sotto. Secondo servitio di credenza Levato il servitio di carne, si levò la prima tovaglia, e si pose in tavola panattiere, con coltelli, forchette, e cucchiare dorate, con due fette di pan di Spagna, oltre il pane ordinario, e servirono le seguenti vivande, e frutti. Pasticcietti di code di gambari, e granci teneri, con butiro, acini d’agresta levati li granelli, con il suo brodettino di latte d’amandole, e rossi d’ova, e sugo di limone, uno per signore. Frappe in bacili reali, con banderole con l’arme di sua santità in cima, e appresso dell’illustrissimi signori nepoti, e degl’eccellentissimi prencipi, e prencipesse convitati. Torte. Bianco magnare. Capi di latte. Crostate di briccocole. Parmigiano. Marzolini. Provature fresche, con salviette, in piatti reali. Visciole, e marasche, in tazze reali, con ghiaccio, e neve sopra. Amandole fresche spaccate. Lattemele, in piatti reali. Cartoccetti, in tazze reali, con salviette sotto. Finocchio fresco, un piatto per signore. Briccocole. Prugne. Meloni, con neve sotto, in piatti reali. Cotognata di Portogallo, e di Bologna, in tazze reali. Serviti li frutti, si diede al fine l’acqua alle mani, e levata la seconda tovaglia, si portò il terzo servitio di credenza. Cucuzzata di Genova, e pomi d’Adamo. Cedri conditi, con barattoli di conditi diversi di Napoli. Pera, e prugne di Genova. Pizze di pasta di Genova, in bacili reali. Ramagli, e statuette di pasta di Genova. Confetti muschiati grossi, in tazze reali, e salviette sotto. Cannelloni confetti. Pistacchi confetti. Pignoli confetti. Amandole confette. Rancetti confetti. Coriandoli lisci. Coriandoli gricci. Finocchio confetto, in tazze reali.

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Primo servitio freddo Pasticci di galli d’India in forma di aquila toccati d’oro, e d’argento. Gelatina in forma di ventresca, servita con mascheroni di bianco magnare intorno. Starne arrosto, poi lardate di lardelli di cocuzzata; servite con rosone di pasta di sfoglio sotto, con suoi voti, ne’ quali stava una starna, con un copertoro di pasta fina, tempestato di folignati bianchi tocchi d’oro Bianco magnare di mezo rilievo, servito con cuppolette di gelatina di più colori intorno. Capponi freddi, coperti d’ova misside, serviti con una coroncina di pasta intorno, toccati d’oro, e d’argento. Stelle ripiene di mel’appie siroppate, e pasta di marzapane, fatte di pasta di sfoglio, servite con un’arme del signor cardinale di zuccaro in mezo. Presciutti agghiacciati di zuccaro, serviti con stelle, e rastelli di pasta di sfoglio intorno, con un copertoro sopra di pasta, tempestato di folignati rossi, posato sopra bastoncini di pasta; in ogni faccia de’ quali era l’arme del signor cardinale, toccata d’oro, fatta di pasta di marzapane. Crostate di frutti, e fette di cedro condito, servite con un fiore di zuccaro in mezo, e intorno una coroncina di pasta toccata d’oro, e d’argento Butiro. Capi di latte, un piatto per signore. Primo servitio di cucina Capponi bolliti due per piatto, con mezo salame in mezo; caldo, con herbette, e fiori intorno. Animelle di vitella fritte, tramezate di tomaselle, servite con fette di pan dorato, limoncelli, e melangoli intorno. Pasticciotti di piccioni senz’osso, fette di sommata, tartufi, pignoli, con brodetto di rossi d’ova, serviti con intaglio sopra, agghiacciati; un piatto per signore. Tordi arrosto, tramezati di salciccia fina, con herbette fritte sotto, e fette di pan fritto, con limoncelli, e melangoli. Polpettoni grossi, con sotto sei piccioni senz’osso, ripieni in forma di stelle, fatti d’un pastume reale di vitella, cervello, grasso, midolla, bocconi di animelle, pignoli, fette di presciutto, rossi d’ova, fette di cedro condito, con pistacchi tempestati sopra, serviti con un copertoro, tempestato di folignati di più colori. Capirottata reale, fatta con petto di cappone arrosto, pane papalino, brodo, formaggio parmigiano grattato, tramezata con fette di provatura fresca, fritte prima nel butiro, con occhi, lingue, e orecchi di capretto, midolla cotta, coperta di fette di provature sudette, con cervella di vitella fritte intorno. Minestra di fogliette, fatte con fior di farina, impastate con latte di pignoli, e rossi d’ova, con un poco di butiro, capi di latte, e rossi d’ova sbattuti con brodo, e un poco di parmigiano grattato sopra; un piatto per signore. Secondo servitio Teste di vitella senz’osso, ripiene di vitella battuta, midolla, lardo battuto, herbe odorifere, formaggio grattato, con una frittata tenera battuta nel pastume, con sue spetiarie; e le cervella fritte in mezzo, e la lingua lardata arrosto; rimessa al suo luogo, cotta in forno, imboracciata con rossi d’ova sbattuti, e pan grattato, con sugo di limone, con un tortiglione di pasta sfogliata intorno. Lodole arrosto tramezate di fette di sommata, e salvia, con fette di pan dorato, limoncelli, e melangoli, con saporetto sopra di sugo di limone, e fettoline di melangoli. Crostate di rossi d’ova sbattuti, con pasta di sfoglio sotto, e sopra; al primo ordine sopra alla pasta di sfoglio bocconi di butiro, e sopra al butiro li rossi d’ova sbattuti, con zuccaro, e cannella, e fettoline di cedro condito sottile, e sopra altri bocconi di butiro, coperte con suo sfoglio. Starne arrosto servite con sfogliatelle aperte di sfoglio di strutto, con fette di presciutto grattato sopra, con rossi d’ova, e zuccaro, limoncelli, e melangoli, e sapore bastardo sopra. Minestra di piccioni spolpati, bocconcini d’animelle, prima soffritte, fettoline di cardi, e cervellate, con suo brodettino, e fette di pan sotto; un piatto per signore. Terzo servitio Petto di vitella bollita, servita con zuppa sotto di biscotti inzuppati in latte, e brodo grasso, medolla, butiro, con rognonata di vitella arrosto battuta, e posta sopra, e poi messa la zuppa in forno, con ova sperdute nell’istesso latte intorno, con fette di pan di Spagna sotto, e parmigiano grattato sopra. Pasticci reali ovati, con carne di vitella battuta, lardo, grasso, rossi d’ova, formaggio, bocconi d’animelle, granelli di polli, creste, e tartufoli, formandone più polpettini, che il pasticcio venghi pieno, con fronde di lauro, e fette di lardo sopra, con suo brodetto di latte di pignoli, rossi d’ova, e brodo di capponi, serviti con intaglio sopra. Fagiani arrosto affagianati, poi levati dalla carta, serviti con pasta di sirenga, à modo di nido, con sapore reale sopra. Brodo lardiero di piccioni da ghianda, senz’osso il petto, ripieni di brugne di Marsilia, olive senz’osso, cappari, fette di cardi, e di tartufoli, pignoli pesti, medolla di vaccina, e lardo, battuti con herbette odorifere, soffritte tutte insieme, e riempito il piccione, con sue solite spetiarie; poi lardati minutamente, e mezi cotti arrosto, poi stufati con vino, alquanto di malvagia, e brodo; servito in un rosone di vitella battuta in forma di pasticcio alzato cotto nel forno, servitoci sopra sei piccioni per piatto. Starne mez’arrosto, poi bollite coperte d’una podrita di fettoline di cardi, groppetti di sedani, fette di ventresca, e di presciutto, e fette di tartufoli, con finocchietti bianchi cotti in brodo, poi fritti intorno, tramezati di orecchie di capretto bollite, e fritte, con fette di pane sotto; un piatto per signore. Ultimo servitio di cucina Galli d’India arrosto, lardati minutamente, serviti in navicelle reali, con un festone intorno, in foggia di tartara, ripieni di bianco magnare, cotognata, rossi d’ova cotti in zuccaro; e nell’altre tartarette di cedro condito, e un poco di pistacchiata. Torte di petto di cappone arrosto mezo cotto, poi battuto con medolla, rossi d’ova dure, cedro condito, pistacchi mondi, pignoli pesti, cannella, un poco di noce moscata, e bocconi di butiro, con pasta sotto, e sopra reale, fatta con marzapane, fior di farina, rossi d’ova, butiro, stemperata con latte di pignoli. Capretti arrosto intieri, pelati con la sua testa, ripieni con un pastume di vitella arrosto, occhi, e orecchi di altri capretti prima bolliti, e poi fritti, cappari, olive senz’osso, cardi tatufolati, tartufoli, e finocchio forte, con uccelletti arrosto tramezzati di salvia, con sue spetiarie, e riempito bene il capretto cotto allo spiedo, e quando fù mezo cotto, trinciato la pelle per lungo à modo di giuppone alla francese, con fette di pane di Spagna borracciate con rossi d’ova, e farina, ficcate dentro al trincio, variate d’imborracciatura di fette di pane semplice, servite in una navicella reale, con una tartara di latte, ova, zuccaro, e butiro sotto al capretto. Secondo servitio di credenza Salviette bianche. Tartufoli tartufolati, con fette di pane brustolato sotto, un piatto per signore. Torte di bianco magnare, e ova misside agghiacciate di zuccaro. Torte verdi di biete, provature fresche, ricotta poca, e formaggio parmigiano, con butiro fresco. Pera bergamotte ] in tazze dorate. Pera fiorentine ] Formaggio parmigiano. Marzolini. Castagne, con salviette, sale, e pepe, un piatto per signore. Pasticcietti di cotogni; un piatto per signore. Finochio fresco in tazze, con salviette sotto. Sorbe, e nespole, in tazze, con salviette sotto. Uva, in tazze. Lattemele, con cartoccetti. Cotognate di Portogallo, in tazze ] reali. Cotognate di Bologna, in tazze ] Quattro tazze imperiali per piatto di confettura bianca. Due bacili reali per piatto di pasta di Genova, di diverse sorti, cioè pera, brugne, cedri, cucuzzate, e altri conditi. Servita questa confettura, doppo essere sgrossati li frutti, si diede al fine l’acqua alle mani, con un mazzo di fiori regalato per signore.

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Primo servitio freddo Pasticci di vitella in forma di leone, con una zampa alzata, che posava sopra un’arme del signor cardinale, fatta di pasta di marzapane, tocca d’oro, e d’argento. Sommate agghiacciate di zuccaro, in navicelle, servite con sei puttini intorno di pasta di marzapane, con le mani alzate, che sostentavano un copertoro di pasta di zuccaro cannellato fatto à gelosia, tocco d’oro. Bianco magnare in forma di cuppolette, servito con stelle intorno di pasta di pistacchiata, tramezate di coroncine di zuccaro cannellato, con una pera moscarola condita dentro, tocca d’oro, e d’argento. Capponi salpimentati, lardati minutamente di lardelli di cucuzzata, serviti con ale, code, e collo di pasta di zuccaro, tocche d’oro. Salami spaccati, agghiacciati di zuccaro, con stelle, e rastelli sopra, fatti di cotognata rossa, serviti con un copertoro sopra di zuccaro, fatto à gelosia, posato sopra rastelli, fatti di pasta di marzapane, tocchi d’oro, alti tanto quanto li puttini delle sommate. Stelle, ripiene di persiche, e fettoline di cucuzzata, zuccaro, e cannella, agghiacciate di zuccaro, con lustro à modo di marzapane; servite con un’arme ficcata in mezo doppia, di pasta di zuccaro, del signor cardinale profilata d’oro. Capponi arrosto, avvolti in sfoglio, serviti con un copertoro sopra di zuccaro, fatto à gelosia, posati sopra à stelle grandi, e alte quanto li rastelli delli salami, fatte di pasta di marzapane, intorno all’orlo del piatto. Fichi, e prugne, con neve sopra, in tazze reali. Meloni, in piatti reali, tagliati, con neve sotto; e un piatto per signor cardinale con neve sotto. Capi di latte, con neve sotto, un piatto per signore. Primo servitio di cucina Capponi bolliti, con zuppa sotto, di biscotti papalini pillottati di butiro, con medolla di vaccina cotta distesa sopra, con formaggio parmigiano grattato, e fettoline di provature fritte nel butiro sopra li biscotti. Presciutti di montagna, con fiori, e herbette intorno calde. Animelle di vitella fritte, servite con fette di pane fritto intorno, e salsa bastarda sopra. Pasticciotti di vitella intiera, battuta bene, e netta di pelle, e nervi, lardata con lardoni avvolti nella solita spetieria, ma poca, con fette di sommata intorno, brodosi, con vachi d’agresta, e sugo di limone, serviti con intaglio sopra, un piatto per signore. Quaglie arrosto, servite con fette di pane dorato sotto, e grappetti d’agresta dorati, e fritti, spolverizati di zuccaro sopra. Piccioni senz’ossa, ripieni d’ova, formaggio, agresta, cervella di vitella, fettoline di presciutto; cotti in forno, con polvere di pane di Spagna sopra, bagnati con sugo di limone, rosolati bene, serviti con fette di pane fritto sotto, con l’istesso intingolo che havevan fatto li piccioni, sopra, con vachi d’agresta siroppata sopra. Minestrina di bocconi d’animelle cotte in brodo di cappone, polpettine di vitella, fettoline di presciutto, creste di polli, perlessi bene prima, con herbettine odorifere, medolla di vaccina, con brodetto di rossi d’ova fresche, stemperato con sugo d’agresta, e fettoline di pane sotto, un piatto per signore. Salsa verde, con neve sotto, un piatto per signore. Melangoli tagliati, con salviette sotto, in tazze reali. Secondo servitio Beccafichi arrosto, serviti con crostine di pane sotto, state nella ghiotta. Pasticcietti, di bocconi d’animelle, brasolette di vitella, fettoline di presciutto, creste di polli, vachi d’agresta spaccati, e levati li granelli, medolla, e grasso di vaccina, con brodettino di rossi d’ova fresche, e sugo di limone, un piatto per signore, con intaglio sopra. Piccioni spolpati, con herbettine odorifere, medolla di vaccina, salame grattato, brasolette di vitella battute bene, fettoline di fegatelli di polli, e dell’istessi piccioni, con brodettino di rossi d’ova, e sugo d’agresta, un piatto per signore. Bianco magnare, con neve sotto, in fette reali, un piatto per signore, di credenza. Pulcini, in adobbo d’aceto rosato, acqua di fiori, polvere di finocchio, sale, garofoli, cannella, noce moscata, e malvasia, e cimette di rosmarino, stati per una notte in questo adobbo, poi infarinati, e fritti; serviti con fette di pane sottestato, mollato in sugo d’agresta sotto, con un sapore sopra, fatto di basilico, finocchio, maggiorana, cime di dragone, e poco di pepe, stemperato con sugo d’agresta, passato per stamigna; facendolo bollire, aggiongendovi polvere di mostacciuoli, e pane di Spagna, con zuccaro, e cannella sopra, serviti con fettoline di sommata in forma di lardoni, fritte, infarinate in polvere di mostacciuoli, tramezati di fette di pane di Spagna. Terzo servitio Petto di vitella bollito, poi fritto, servito con sapore d’agrestata sopra. Starnotti arrosto, serviti con fette di pane dorato sotto, che sia stato à mollo in salsa bastarda, con un copertoro fatto à stampa, tocco d’oro. Capirottate reali, fatte con biscotto papalino, inzuppato bene in brodo di cappone, e pillottato di butiro, con midolla di vaccina ben cotta, e distesa sopra, fette di provature fritte nel butiro, petto di cappone arrosto piccato sopra con bocconi d’animelle fritte, salame grattato, bocconi di butiro, e formaggio grattato, e sopra altre tanti biscotti simili alli primi, con il medesimo cappone piccato sopra, bocconi d’animelle, salame grattato, rossi d’ova sgranate, butiro, e formaggio grattato, buon brodo di cappone, coperto tutto il petto di capi di latte, e sopra fette di provature, che coprirono tutto il piatto, con bocconi di butiro sopra, e polvere di mostacciuoli, e messo in forno à rosolare. Crostate d’agresta, e fette di provature, passate prima per almivere, con zuccaro, e cannella. Gelatina, con lancette di cappone, con neve sotto, un piatto per signore. Limoncelli tagliati, con zuccaro sopra, e neve sotto, in piatti reali, e un piattino per il signor cardinale, di credenza. Quarto servitio Pasticci all’inglese, in forma d’aquila reale, di pasta di sfoglio sotto, e sopra, di vitella, piccioni spolpati, cervella di vitella, midolla, e grasso di vaccina, fettoline di presciutto, vachi d’agresta spaccati, rossi d’ova, parmigiano grattato, con sugo di limone, e suo brodettino sopra di rossi d’ova fresche con fette di cedro condito. Tortore arrosto, lardate di fette di lardo, servite con fette di sommata dorate, e fritte intorno, tramezate di fette di pane fritto in forma di lardone. Capponi, bolliti raffreddi, smembrati i pezzi, spruzzati d’agrestata; serviti in piatti reali, che erano stati un pezzo con neve sotto, e sopra. Fagianotti arrosto, serviti con un rosone di pasta di sfoglio sotto, e salsa bastarda sopra, e con copertoro sopra fatto a gelosia tocco d’oro. Piccioni stati in adobbo reale fritti, serviti con un saporetto sopra di basilico, cime di dragone, serapollo, acetosa, pisto ogni cosa insieme con un poco di cannella, e mollica di pane amollato nell’adobbo, stemperato con l’adobbo, e passato per stamigna, fatto dare un bollore, e raffreddo, servito sopra li piccioni in piatti reali, con neve sotto, che vennero gelati. Polpette di vitella aperte in adobbo, fattosi brasole non troppo grandi, né troppo grosse, battute bene con la costa del coltello; messe in adobbo in aceto muschiato, polvere di pitartima, due garofoli, cannella, e polvere di noce moscata, con suo sale, lasciatole stare una notte in questo adobbo, havendo herbette odorifere, battute con lardo, polvere di rosmarino, e salvia, untesi con strutto le fette della vitella, mettendole nella gratticola con poco fuoco, tenendole bagnate, e voltate spesso, e quando furono appresso che cotte, si spolverizarono con fiori di finocchio, e pepe, distendendovi da tutte le bande il lardo, e herbette odorifere battute; rimesse poi nella gratticola, fattole finire di cuocere, servite con fette di pane spruzzato dell’istesso adobbo, havendo spolverizato il piatto di cannella, servitosi sopra le fette di pane le brasole, havendo il suo adobbo in una pignatta che bolliva, messavi pocchina d’acqua di fiori, sapore di visciole, vachi d’agresta, e fettoline di cedro condito, spargendolo sopra le dette brasole, con fette di pane fritto intorno. Olive in piatto piccolo, per il signor cardinale, e altri in tre piatti reali, con neve sotto. Secondo servitio di credenza Salviette bianche, una per signore. Torte di prugne acerbette siroppate passate, con pasta di marzapane, zuccaro, e cannella. Visciole, e marasche, in tazze reali, con neve sotto. Parmigiano. Marzolino. Provature fresche, in tazze, con salviette sotto. Briccocole. Pera moscarole. Amandole. Finocchio, per il signore cardinale in tazzette piccole, e per gli altri signori in tazze reali. Latte mele, in piatti reali. Cartoccietti, con salviette sotto. Latte mele per il signor cardinale, in piatti ordinarii, e cartoccietti, con salviette sotto. Pasticciotti di persiche sirropate, con intaglio sopra, uno per signore. Persiche tagliate con vino, in piatti reali, con neve, e un piattino per il signor cardinale. Cotognata di Portogallo, e di Bologna, con salviette sotto. Meloni, con neve sotto, in piatti reali. Insalate reali podrite, con neve sotto.

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Primo servitio freddo Pasticci di galli d’India, con ale, collo, e code di pasta di marzapane, tocchi d’oro, e argento, di basso rilievo. Salami serviti con salviette sotto, mezo salame per signore. Capi di latte, in porcellana, un piatto per signore. Biancomagnare, in porcellana, in fette reali, un piatto per signore. Gelatina in porcellana, con lancette di petto di fagiano arrosto sotto, un piatto per signore. Si coprì la tavola con una tovaglia di zenzile, con merletti d’oro intorno. Primo servitio caldo Capponi bolliti, serviti con zuppa sotto, coperti d’una minestrina fatta di fettoline di cardi, polpettine di vitella, bocconi d’animelle, fette di presciutto, rossi d’ova, con herbette odorifere, brodetto di rossi d’ova fresche stemperato con sugo d’un gigotto di castrato, che prima sia stato cotto arrosto, con fette di pane intorno fritte nel butiro. Animelle di vitella, fritte, un piatto per signore in porcellana. Minestrina di piccioni spolpati, bocconi d’animelle, salame grattato, herbette odorifere, con brodetto di rossi d’ova, e sugo d’un gigotto di castrato arrosto in porcellana, un piatto per signore. Starne arrosto, lardate bene, servite con pane dorato, e herbette fritte sotto. Salsa verde, in porcellana, un piatto per signore. Melangoli tagliati, con salviette, un piatto per signore. La salsa, e melangoli di credenza. Secondo servitio di credenza subbito Ova misside sopra un cedro condito, steccato di cannella, servite con una corona di zuccaro intorno, toccha d’oro, attraversata da coroncine piccoline di zuccaro cannellato, con un limoncellino condito dentro, e fette di pane di Spagna intorno al fondo del piatto, con ova misside sopra, tramezate di stelle di pistacchiata, tocche d’oro. Statuette di zuccaro di getto; una todesca, che teneva in mano l’arme del rè christianissimo, e una moretta con coralli, e perle al collo, che teneva in mano l’arme dell’ambasciatore. Secondo servitio di cucina Vitella bollita, servita in bianco, con fiori di boragine intorno, e herbette sopra. Pasticcietti brodosi di brasolette, e polpettine di vitella, bocconi d’animelle, fette di presciutto, torzi di cardi, e prugnoli con rossi d’ova, serviti con intaglio di zuccaro; uno per signore. Piccioni ripieni trà carne e pelle d’animelle, grasso di vaccina, medolla, salame grattato, carne, e cervella di vitella, con poca spetiaria, e rossi d’ova, cotti in forno, serviti sopra un rosone di pasta di sfoglio, con suoi vacui, in mezo de’ quali vi stava un piccione; sei voti per rosone, in mezo del quale era un Nettuno con tridente in mano di pasta di marzapane, alto due palmi, tocco d’oro, e d’argento. Starne bollite, coperte di cavoli fiori, fette di sommata, con zuppa sotto, in porcellana; un piatto per signore. Terzo servitio di credenza Presciutti agghiacciati di zuccaro, in piatti reali, serviti con una corona di zuccaro in mezo, dentro la quale era un pomo d’Adamo, e sopra un fiore fatto di zuccaro, tocchi d’oro; intorno al piatto una corona di zuccaro violato, toccha d’oro, e d’argento. Stella di pasta di sfoglio ripiena di conditi, in un piatto imperiale, servito con coroncine piccole à capo d’ogni raggio, con lazarole condite dentro, serrate trà un raggio, e l’altro, di pezze di corone di zuccaro, e in mezo alla stella una statuetta di zuccaro, che era l’Abbondanza. Sapore di visciole, in porcellana; un piatto per signore. Terzo servitio di cucina Gigotto di castrato arrosto, poi piccato, con un sapore sopra, fatto di sugo d’un’altro gigotto simile arrosto, con sugo di limone, e spetiarie, servito in un piatto reale, con fette di pane bruscato sotto. Crostata di compositione di bocconi d’animelle, fettoline di presciutto, cervella di vitella, medolla di vaccina, e sugo di gigotto di castrato, rossi d’ova, fatta con pasta di sfoglio. Fagiani arrosto, lardati bene alla francese, serviti in cassette di pasta di marzapane con una coroncina di zuccaro intorno; un piatto per signore. Quarto servitio di credenza Gelatina in forma di piramide, con uccelletti, e pesci vivi dentro, in piatto reale, servita in una stella fatta di fiori diversi, con cime di mortella, tocche d’oro, e d’argento. Sommata agghiacciata, servita in mezo à due segatori fatti di pasta di marzapane, che la segavano, miniati d’oro, e d’argento. Sapore reale, in porcellana; un piatto per signore. Olive, in porcellana; un piatto per signore. Quarto servitio di cucina Pasticcio reale alla francese, sfogliato, di vitella, animelle, tartufoli, presciutto, grasso, e medolla di vaccina, con rossi d’ova, con suo brodetto, e sugo di limone. Tordi arrosto, tramezati di cervellate fine, servite con fette di pane fritto, e herbette fritte sopra. Polpettone, in un piatto reale, ripieno di bocconi d’animelle, presciutto, salame, polpettine di petto di cappone, prugnoli, tartufoli, e medolla di vaccina assai, e grasso, stuffati, serviti con fette di pan giallo sotto, e tartarette intorno piene di prugnoli fritti, fatte di medolle di vaccina, rossi d’ova, cedro condito, e un poco di fior di farina, con sapore sopra al polpettone di sugo di gigotto di castrato. Pollanchotte d’India arrosto, lardate minutamente, servite con pane di Spagna in fette sotto, e intorno al piatto un rosone di pasta di sfoglio. Quinto servitio di credenza Biancomagnare di mezo rilievo, servito con mascheroni intorno di gelatina di più colori, con una corona imperiale sopra di zuccaro violato, posata sopra bastoncini di pasta; in faccia de’ quali era l’arme del rè christianissimo, e trà un bastoncino, e l’altro pezzetti di corone di zuccaro cannellato. Gigli di pasta di sfoglio, in piatto imperiale, ripieni di conditi, in mezo de’ quali era un cedro condito, tutto frezzato di fiori di zuccaro tocchi d’oro, e d’argento. Quinto, e ultimo servitio di cucina Minestrina di petto di pernice, prima arrostite, e poi cotte con sugo di gigotto di castrato, grasso, e medolla assai di vaccina, bocconi d’animelle prima fritte nel butiro, con poca spetiaria, salame grattato, fettoline di sommata, stuffato ogni cosa insieme, con fettoline di pane sotto, con un copertorino sopra di zuccaro tocco d’oro; un piatto per signore. Vitella arrosto, lardata, servita in una navicella reale, con sapore bastardo sopra, e fette di pane dorato sotto. Pasticcio all’inglese di vitella, medolla, e grasso di vaccina, presciutto, cervella di vitella, parmigiano grattato, fettoline di cedro, tartufoli, e rossi d’ova; agghiacciato bene di zuccaro à modo di marzapane, servito con arme in mezo del rè, alta un palmo, con stecchi di cannella ficcati in mezo al pasticcio, e intorno al piatto gigli di pasta di marzapane tocchi d’oro. Sesto servitio di credenza Si levò la prima tovaglia, mutandosi panattiere, forcine, cucchiare, e coltelli. Prugnoli in porcellana con fette di pane sotto; un piatto per signore. Tartufoli tartufolati, in porcellana, con fette di pane abbruscato sotto; un piatto per signore. Carcioffoli fritti nel butiro, in porcellana; un piatto per signore. Frappe, in un bacile reale, con banderole con l’arme del rè in cima, e poi dell’ambasciatore, e sua consorte, e di casa Aldobrandini. Parmigiano, marzolini con salviette sotto in piatti reali. Pera bergamotte, e fiorentine, mela rose, mel’appie in piatti reali. Pasticcietti di cotogni con intaglio sopra di zuccaro cannellato; uno per signore. Cardi, castagne con salviette sotto; un piatto per signore. Torte verdi. Finocchio con salviette sotto; un piatto per signore. Carcioffoli crudi. Cotognate di Portogallo, e di Bologna in vasetti, con salviette sotto; un piatto per signore. Si diede l’acqua alle mani, e levati che furono tutti li frutti, e la seconda tovaglia, restò la terza; sopra la quale fù servita la confettura, che fù. Dodici tazze imperiali di confettura bianca; otto bacili reali di cucuzzata, conditi, e paste diverse di Genova, colmi pieni, e alti; dodici tazze dorate di diverse altre confetture. E perché s’avvicinava l’hora del correre li palii, se ne passarono all’appartamento verso il corso; e nel passare quelle stanze, si trovò una tavola, sopra la quale erano statuette di zuccaro di gettito, che rappresentavano dodici comedianti, alte circa à tre palmi, con loro habiti tanto del naturale, che non si vidde mai cosa più bella, e piacquero tanto alla signora ambasciatrice, che da Sua Eminenza furono tutte mandate à donare à diverse dame.

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Primo servitio freddo Pasticci di due delfini, con salami dentro, agghiacciati di zuccaro, passati sopra onde di mare del naturale, inargentate; con un Nettunno, con tridente in mano, posato sopra un monticello di pasta, dentro una conchiglia, quale era posata sopra uno scoglio di mare, con fettuccie di diversi colori in bocca alli delfini, tenute in mano da Nettunno, quale haveva ad armacollo fettuccie di varii colori. Statue di zucaro di gettito, grandi di tre palmi alte, posate sopra corone imperiali, fatte di stelle, e rastelli, con filo di ferro sotto, tutte dorate; quella del primo piatto era l’Abbondanza, e sotto vi erano quattro cedri conditi; quella del secondo piatto, la Giustitia; e quella del terzo piatto, la Temperanza. Bianco magnare in piatti reali di mezo rilievo, servito con gugliette di gelo intorno, servite trà un raggio, e l’altro, di pezzetti di corone di zuccaro, tocche d’oro. Galli d’India, in piatti imperiali, in forma d’aquila con due teste, coperte di gelatina, con fiori d’anime di pignoli sopra, serviti con mascheroncini di bianco magnare intorno, tramezati di stelle, e rastelli di pasta di pistacchiata, tocchi d’oro, e d’argento. Un carro trionfale di zuccaro in mezo la tavola, tirato da due leoni di pasta di zuccaro, dentro al quale erano due statuette di zuccaro di gettito alte un palmo, che significavano il sposo, e la sposa, con dame, e paggi, pure di zuccaro; e sopra la testa delle due statuette, un dio d’amore, che teneva una corona sopra la testa à ciascheduno d’essi, e all’incontro stava un’altro dio d’amore, che li saettava. Sommate, con sapore di visciole sopra, e cannelloni ficcati per lungo, sostentate da due leoncini di pasta di marzapane, uno da capo, e l’altro da piedi, con le faccie voltate l’una contro l’altra. Galli d’India arrosto, poi lardati minutamente di lardelli di cucuzzata, con le punte una tocca d’oro, e l’altra d’argento, con ali, code, e colli, fatti di pasta di zuccaro, profilati d’oro. Pasticci con pavoni, rivestiti con le sue code, con perle all’orecchie, e coralli al collo, con fettuccie di più colori; fatto il corpo delli pasticci di pasta reale, con maccheroni intorno, tramezati d’arme degl’eccellentissimi sposi, profilati d’oro, e d’argento. Salami spaccati agghiacciati, due mezi salami per piatto, serviti con un’arme fatta di zuccaro doppia, in mezo à ciascheduno salame, del signor cardinale Aldobrandino, e dall’uno, e l’altro capo le armi de’ signori sposi, ficcate sopra, con stecchi dorati, profilati d’oro; con una corona imperiale sopra, di zuccaro, tocca d’oro. Un carro tirato da quattro cigni bianchi di pasta di zuccaro, col suo cocchiero, con redini in mano di fettuccie d’argento, pieno di biscottini di zuccaro, per il primo piatto. Un carro di pasta simile, di zuccaro, per l’ultimo piatto, per accompagnare il primo, che fu posto in mezo la tavola, tirato da due idre, con un’imperatore sopra, profilato d’oro. Un carro tirato da due leoni, dentro il quale era una regina, col suo bastone reale in mano, e baldacchino sopra. Un’Apollo, con l’arpa, al secondo piatto. Un’altro carro tirato da due cavalli, suo cocchiero, con redine in mano di fettuccie di diversi colori, e frusta in mano, con dame dentro, al terzo piatto. Le posate tutte con bellissime piegature diverse sopra, in diverse forme, à spinapesce, sottilissime, tocche d’oro, e d’argento, apparecchiata la tavola, con due tovaglie. Fravole, in porcellana, con neve sotto, un piatto per signore. Butiro passato, e fichi. Primo servitio caldo Capponi bolliti, coperti di ravagioletti, fatti di capi di latte, pasta reale, e pistacchiata, serviti in piatti imperiali, con una copertura à gelosia sopra, di pasta di zuccaro, tocchi d’oro. Animelle fritte, servite con un saporetto sopra di rossi d’ova, amandole, cedro condito, stemperato con sugo di limone, con fette di pane di Spagna in forma di lardoni intorno. Crostate di presciutto, e provature, prima siroppate, agghiacciate. Quaglie arrosto, con fette di pane di Spagna intorno. Minestrina di fegatelli, creste, e granelli di polli, bocconi d’animelle, fettoline di presciutto, e sugo di salame, con herbettine odorifere, brodettino di rossi d’ova, sugo di limone assai, acini d’agresta spaccata, levati quelli granelli, servita in porcellana, con piccione bollito sotto, e fette di pane, un piatto per signore. Pasticciotti di brasolette di vitella, polpettine, bocconi d’animelle, fette di tartufoli, e di sommata grassa, medolla di vaccina, suo brodettino, con sugo d’agresta, e intaglio sopra, di pasta di zuccaro, un piatto per signore. Tortore arrosto, in navicelle reali, con fette di pane dorato intorno. Melangoli tagliati, in tazze reali, con salviette sotto, di credenza. Secondo servitio Zuppe reali, con fette di pane papalino pillottate di butiro, con petto, e pelle di cappone, salame grattato, rossi d’ova dure sgranate, fettoline di provature fresche, prima fritte nel butiro, con buon formaggio grattato, bocconi di medolla ben cotta, con brodo buono di cappone, e di vaccina mescolato, à più ordini, coperte di sopra di capi di latte, e sopra fette di provature, tenute un poco in forno à fare rosolare. Vitella bollita, servita in navicelle reali, con fiori, e herbette intorno. Presciutti di montagna ben’accommodati, serviti con fiori, e herbette intorno. Pasticci all’inglese reali, impastati con pasta di marzapane, fiore di farina, ova, zuccaro, e butiro; fatti di vitella, animelle, piccioni spolpati, fettoline di presciutto, e pelle con gropponi dell’istessi piccioni, tartufoli, medolla di vaccina grassa, cervella di vitella, parmigiano grattato, rossi d’ova, grani d’agresta, sugo di limone assai, fettoline di cedro, e sua spetieria, agghiacciate, con lustro à guisa di marzapane, serviti con un’arme di casa Aldobrandini in mezo à due altre arme degl’eccellentissimi sposi, fatte di pasta di zuccaro, con stecchi dorati, e ficcate sopra. Pollanchotte d’India arrosto, affagianate, levate dalla carta, servite in navicelle reali, con salsa bastarda sopra, e fette di pane fritto intorno, in forma di lardoni. Minestrina di brasolette di vitella, piselli tenerini, torzi di carciofoli, prugnoli, con fette di sommata, e di presciutto, con herbettine odorifere, e brodetto di rossi d’ova, con sugo di limone, medolla di vaccina, con solite spetierie, in porcellana, con fettoline di pane sotto, un piatto per signore. Salsa verde, con sponga di finocchio, in porcellana, un piatto per signore di credenza. Bianco magnare, in fette reali, un piatto per signore. Terzo servitio Pagnotte ripiene, in piatti imperiali, di pignoccata, pasta di marzapane, pistacchiata, cedro condito, capi di latte, polvere di mostacciuoli, rossi d’ova, passati per almivere, petto di piccioni arrosto piccato, unto ben di butiro, cotte in forno, che prima erano state un poco à mollo nel latte, ghiaccio di zuccaro, con lustro à modo di marzapane, servite con arme di pasta di zuccaro degl’eccellentissimi sposi, e di casa Aldobrandina sopra ogni pagnotta, profilate d’oro, con una corona intorno al piatto, alta due dita, di pasta di zuccaro, tocche d’oro. Piatti imperiali di polpettine di vitella, battute con medolla di vaccina, parmigiano grattato, herbe odorifere, salame grattato, fette di tartufoli, spetierie communi, acini d’agresta, e ova; e sopra à limoncellini conditi si compose il sudetto pastume, facendone polpette à bastanza, infarinandole poi in farina di pane di Spagna, si fecero friggere in padella con butiro fresco, e poi fatte bollire con brodo buono di cappone, con presciutto cotto, tagliato à dadi, dattili senz’ossa, fettoline di pere moscarole, con rossi d’ova dure, formaggio grattato, polvere di pane di Spagna, spetierie communi, servite con fette di pane sottestato in forno, e fette di pane di Spagna intorno, tramezate di rossi d’ova dure, passate per almivere. Piatti imperiali, di frittate doppie, ripiene d’ova sbattute, con zuccaro, cannella, polvere di mostacciuoli, e pignoccate acciaccate; coprendo il piatto della prima frittata, unto prima il fondo del piatto di butiro, e sopra fette di provature dorate, e fritte, e ova dure spaccate in quattro pezzi, bocconi d’animelle fritte, e granelli di polli fritti, fette di medolla ben cotte, fettoline di pan di Spagna, sbruffate con sugo d’agresta, e fettoline di presciutto dissalato, e fritto; fatte à due ordini, coperta la terza frittata di capi di latte, con bocconi di butiro dentro, agghiacciati à modo di lustro di marzapane, in forno, serviti con aquilette di pasta di marzapane intorno, sopra le quali era un copertoro fatto à gelosia, di pasta di zuccaro, tocco d’oro. Quarto servitio Teste di storione bollite, servite in navicelle reali, con fiori, herbette, sugo di limone, oglio, e aceto. Oglia podrita bastarda, di bocconi di vaccina, coste di castrato, cavoli, piselli tenerini, torzi di carciofoli, tartufoli, piccioni spezzati, ventresca di porco salato, fette di presciutto, con pulcini arrosto intorno, tramezati di pasticcietti alla genovese, e un copertoro sopra di pasta di zuccaro, tocco d’oro. Piccioni arrosto, con crosta di pan di Spagna grattato, serviti con pasta di siringa sotto. Crostate di pere moscarole, e fettoline di cucuzzata. Gelatina, con lancette di cappone sotto, in porcellana, con neve sotto. Olive, in porcellana, un piatto per signore, di credenza. Sapore bianco, fatto d’amandole, stemperate con sugo di limone, e zuccaro, un piatto per signore. Quinto servitio Storione arrosto, lardato di lardoni di sommata grassa, tramezati di stecchi di cannella, e garofoli; servito con biscotti papalini, che siano stati nella ghiotta, sotto sbruffati di sugo di limone, con sapore bastardo sopra, con tartarette intorno di briccocole, polvere di mostacciuoli, con suoi intagli sopra. Vitella arrosto, servita in navicelle reali, con offelloni reali intorno, ripiene di bianco magnare. Piccioni bolliti, stati una notte in adobbo reale, fritti; serviti con fette di pane sotto sottestati nel forno, sbruffati di sugo di limone, e zuccaro sopra, con saporetto sopra, fatto con herbettine odorifere, amandole fresche, herbette ordinarie, stemperate con sugo di limone, e brodo magro; fatto bollire, e buttato sopra li piccioni, con fette di pane fritto intorno, in forma di lardoni. Pasticci reali podriti, spogliati. Bassotti di lasagne à vento, bollite in brodo buono di cappone, in piatti reali, con petto, e pelle di capponi, butiro, parmigiano grattato, fette di provature fritte prima nel butiro, con pasta di sfoglio sotto e sopra à gelosia, con bocconi di butiro fresco dentro. Minestrina di latte, fegato, e bocconcini di storione, soffritti nel butiro, con herbettine odorifere, agresta, prugnoli, cimette di sparaci prima cotti, con brodetto di rossi d’ova, sugo di limone assai, con fette di pane sotto, un piatto per signore. Sapore di visciole, un piatto per signore. Secondo servitio di credenza Si levò la prima tovaglia, e si mutò panattiere con salviette bianche, forcine, e cucchiari dorati, e coltelli. Granci teneri fatti morire nel latte, fritti, con saporetto sopra verde, fatto d’herbette, amandole fresche, herbette odorifere, stemperato con sugo di limone; e una lattata d’amandole, fatto bollire un poco di cannella, serviti con fettoline di pane intorno fritte, in porcellana, un piatto per signore. Tartufoli tartufolati. Sparaci, in porcellana, un piatto per signore. Torte bianche di bianco magnare, capi di latte, e pignoccata. Pere moscarole, briccocole, visciole, cerase, in tazze reali, con neve sotto. Piatti imperiali dolci di latte, chiare d’ova sbattute, polvere di pane di Spagna, zuccaro, e acqua di fiori muschiata, con fettoline di cucuzzata, e di cotognata, pistacchi intieri, pignoccata acciaccata, ogni cosa bollito insieme, mescolandola con una bacchettina, finché cominciò à stringere; il piatto unto di butiro, con fette di pane di Spagna, sapore, coperto d’ova misside, e buttatolo sopra il latte, havendo li rossi dell’ova cotte nell’almivere, si messero sopra, e poi rimessi in forno, circondati intorno di pistacchi verdi, serviti con corone di zuccaro intorno, tocche d’oro. Frappe in bacili reali, con banderole con l’armi del signor cardinale, del signor cardinale Deti, degl’eccellentissimi sposi, e d’altre prencipesse, e prencipi convitati. Ciambelle, e cialdoncini, in tazze reali. Lattemeli, in piatti reali. Cartoccetti, in tazze reali, con salviette sotto. Parmigiano. Provature. Marzolini, in piatti reali, con salviette sotto. Carciofoli tartufolati, in porcellana, un piatto per signore. Pasticci in forma di castelli, con conigli, e uccelletti vivi, con sonagliere regalate al collo degli conigli, tocche d’oro, con varie fettuccie, e perle all’orecchie, con banderole, e arme de’ prencipi convitati. Cotognate di Portogallo, e di Bologna, in tazze reali. Si diede al fine l’acqua alle mani, con un mazzetto regalato per signore; e levata la tovaglia, si diede principio ad un concerto di musica regalatissimo; e finito si ritirarono a’ loro appartamenti sino alle venti hore; e venute molte carrozze à sei cavalli, se ne passorno tutti alla Ruffinella, luogo della medesima villa; passando per un viale dove erano molti arbori, tutti pieni di diversi frutti fatti del naturale di zuccaro, e da quelli prencipi, e prencipesse con gran gusto furono colti; doppo caminando per un’altro viale, si trovò un giardinetto con fravole, meloni, cucuzze, e cucumeri, fatti del naturale di zuccaro, con due cani grandi di zuccaro, che guardavano detti frutti, che resero bella, e vaghissima vista. Nel ritorno che fecero alle ventitre hore, trovarono nel theatro, incontro alla cascata d’acqua, una collatione regalatissima di confetture, à tre piatti, in bacili reali, di confettura nobile bianca, e di conditi di Genova di più sorti in gran numero, con una statuetta di zuccaro di gettito sopra ad ogni bacile; e quì si diede fine à questo banchetto.

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Primo servitio freddo Un pasticcio di vitella, reale, in forma di cuore, con festoni intorno, agghiacciato à modo di marzapane, tocco d’oro, e d’argento. Due capponi grassi bolliti, in un piatto reale agghiacciati à modo di marzapane, con ale, e code della stessa pasta; con due biscioni intorno al piatto della medesima pasta di marzapane, tocchi d’oro, e d’argento. Una stella di pasta di sfoglio, ripiena di mel’appie siroppate, e fettoline di pistacchiata, servita con sei starne arrosto, trà un raggio e l’altro, lardate minutamente di lardelli di cucuzzata, tramezati di cannelloni confetti, con un’arme in mezzo alla stella di sua altezza, ficcata con un stecco dorato, fatta doppia di pasta di zuccaro, profilata d’oro. Bianco magnare in forme diverse di mezo rilievo, servito con una corona intorno di zuccaro cannellato, tocca d’oro, e d’argento. Insalata cotta, con fiori di borraggine, insalata cruda. Sparagi, con oglio, e aceto, in porcellana; un piatto per signore. Si coprì la tavola con una tovaglia di zenzile, con merletti d’oro intorno. Primo servitio caldo Due capponi bolliti, serviti con zuppa sotto di biscotti papalini, rifatti al fuoco, pillottati bene di butiro, che prima erano stati à mollo nel brodo buono di cappone, con medolla ben cotta distesa sopra, e buon formaggio grattato, con brodo. Pasticciotti di polpettine di cappone, avvolte nella stessa pelle, occhi, orecchie, e lingue di capretto, vitella battuta, grasso di vaccina, prugnoli, e fette di presciutto, rossi d’ova con suo brodetto, poca spetieria al solito, e sugo di limone, scoperto, e servito poi con intaglio di pasta di zuccaro à gelosia; in porcellana, un piatto per signore. Pulcini arrosto, avvolti in rete di vitella, con salsa bastarda sopra in porcellaan, quattro per signore, con fette di pane dorato che prima era stato à molle in salsa bastarda. Piccioni bolliti, coperti di torzi di carciofoli, bocconcini d’animelle, fette di sommata, e poco di salame grattato, con herbette odorifere, poco brodetto, e sugo di limone, in porcellana, un piatto per signore. Due pollanchotte d’India affagianate servite con fette di pane di Spagna intorno, con copertoro di pasta di zuccaro fatto à gelosia. Crostata di ova misside, e cedro condito. Melangoli tagliati, con salviette sotto, un piatto per signore. In bottiglieria salviette profumate, per mutarle sempre, che si beveva. Bianco magnare cannellato, in porcellana, un piatto per signore. Sapore di visciole, in porcellana, un piatto per signore. Secondo servitio Polpettoni di vitella, animelle, cervella di vitella, polvere di biscotti savoiardi, medolla, e grasso di vaccina, fettoline di presciutto, solita spetieria, formaggio grattato, rossi d’ova, cotti in piatti d’argento, con pistacchi, e fette di cucuzzata sopra, e bocconi di medolla grassa, un piatto per signore, con coroncine imperiali sopra di pasta di zuccaro, tocche d’oro. Quattro starne arrosto, servite con un rosone di pasta di sfoglio sotto. Olive, un piatto per signore. Uva, con salviette sotto, in tazze, una per signore. Un pasticcio all’inglese, di vitella, piccioni spolpati, bocconi d’animelle, cervella di vitella, parmigiano grattato, fette di presciutto, medolla, e grasso di vaccina, fettoline di cedro, pignoli, pistacchi, sugo di limone, solite spetierie, impastato con pasta di marzapane, con ghiaccio sopra fatto con almivere, à modo di marzapane. Starne bollite, coperte di fettoline di cardi, torzi di carciofoli, cimette di cavoli fiori, fette di presciutto, e bocconi di salciccia di Lucca, e tartufoli interi, con bocconi d’animelle fritte, con sparagi intorno stufati nel butiro, in porcellana, un piatto per signore. Secondo servitio di credenza Salviette profumate. Un tortiglione di pasta di sfoglio, ripieno di bianco magnare. Tartufoli tartufolati, con fette di pane sotto, in porcellana, un piatto per signore. Prugnoli ben’acconci, serviti con fette di pane sotto, in porcellana, un piatto per signore. Carciofoli bolliti, con aceto, sale, e pepe, in porcellana, un piatto per signore. Cardi, castagne, finocchio fresco, con salviette sotto, un piatto per signore. Pera fiorentine, mela rose, mel’appie, in tazze reali. Pasticcietti di pera fiorentine, con intaglio, un piatto per signore. Cotognate di Portogallo, cotognate di Bologna, con salviette sotto, in tazze reali. Si diede al fine l’acqua alle mani, e levato la prima tovaglia, restò la seconda, sopra la quale si servì la confettura. Terzo servitio di credenza Pistacchi confetti, finocchio confetto, cannelloni, confetti grossi muschiati, un bacilotto per sorte. Cucuzzata, cedri conditi, con salviette sotto, in tazze reali. Pera reali di Genova, prugna reali di Genova, marzapanetti alla senese, pigne di pignoccata, pizze di pistacchiata, marroni di zuccaro, in tazze reali.

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Primo servitio freddo Pasticci freddi, di pollanche d’India, in forma di stelle, con ghiaccio di zuccaro sopra. Capponi salpimentati, serviti con mascheroni di gelatina intorno. Un gallo d’india arrosto, poi lardato di lardoni di cucuzzata, con ali, coda, e collo di pasta di marzapane, in navicelle reali. Bianco magnare cannellato, in fette reali. Insalate crude, podrite. Insalate cotte, con fiori intorno, in porcellana, un piatto per signore. Meloni, con neve sotto, un piatto per signore. Primo servitio di cucina Capponi bolliti, serviti con una zuppa sotto, di fette di pane papalino, pillottate bene di butiro, e medolla di vaccina ben cotta, distesa sopra, inzuppate in buon brodo di cappone, con parmigiano grattato, e sugo di salame. Tordi arrosto, serviti con fette di pane dorato intorno, e herbette fritte sotto. Quaglie arrosto, con fette di pane fritto intorno. Pasticcietti di bocconi d’animelle, vitella battuta, granelli, e fegatelli di polli, fettoline di sommata, con brodettino di rossi d’ova, sugo di limone, vachi d’agresta, medolla, e grasso di vaccina, con intaglio sopra, un piatto per signore. Piccatiglio di vitella arrosto, poi stufato in piatti d’argento, con sapore bastardo, fatto con sugo di limone, e d’agresta, zuccaro, e cannella, servito sopra ad un biscotto papalino, che era stato nella ghiotta, pillottato poi di butiro, e stato à mollo nella salsa bastarda, con bocconcini di animelle lardate arrosto, passate in salsa reale sopra, tramezate di fettoline di sommata, tagliata à lardoncini, con la salsa reale sopra, aggiongendovi un poco di brodo, e sugo di limone, ò d’agresta, con bastoncini di pane di Spagna intorno, un piatto per signore. Melangoli tagliati, con salviette sotto, un piatto per signore. Secondo servitio subbito Beccafichi arrosto, serviti con le solite fettoline di pane, state nella ghiotta, con due tartarette d’agrestata, e cedro condito grattato, polvere di mostacciuoli, e sei pasticcietti alla genovese intorno, impastati con fiore di farina, rossi d’ova, butiro, zuccaro, con pasta di marzapane, ripieni di medolla di vaccina, cedro condito, ova misside, zuccaro, e cannella, cotti in forno, e poi fritti nel butiro, e passati per almivere, un piatto per signore, subbito caldi. Gelatina con pollastrelli sotto, in porcellana, con neve sotto, un piatto per signore di credenza. Limoncelli, con zuccaro sopra, in fette, e neve sotto, in porcellana, un piatto per signore, di credenza. Terzo servitio Starne bollite, servite con una minestrina sopra, di fettoline di cardi, di sommata, e di salame grattato, con bocconi d’animelle, prima meze cotte, fritte, con fette di pan sotto, un piatto per signore. Polpettine di vitella battuta, con spetierie communi, sale, e butiro, polvere di finocchio, passarina prima bollita nell’aceto, con ova, fattone polpettine piccole, infarinandole in farina di pane di Spagna, facendoli dare una volta nella padella col butiro, facendole poi bollire in un stagnatino con butiro, tenendole voltate, con vachi d’agresta, cedro condito grattato, pignoli mollati, e pistacchi, con un poco di brodo di cappone grasso, facendole bollire con un poco di pasta di marzapane, stemperata, con quattro goccie d’acqua di fiore, con sugo di limone, ò d’agrestata, con polvere di mostacciuoli, pochino di noce moscata, e rossi d’ova sbattute, con fette di pane sotto, state in forno, un piatto per signore. Fagianotti arrosto, affagianati, levati dalla carta, serviti con un tortiglione intorno di pasta di sfoglio, ripieno di bianco magnare, con una coroncina imperiale sopra, dell’istessa pasta di sfoglio, un piatto per signore, e salsa bastarda sopra al fagianotto, con fettoline di pane di Spagna, intorno. Crostatine di lazarole siroppate, con fettoline di cucuzzata , con ghiaccio di zuccaro, una per signore. Olive, in porcellana. Bianco magnare, in fette reali, un piatto per signore, di credenza. Secondo servitio di credenza Meloni tagliati, con neve sotto, un piatto per signore. Torte verdi, in piatti reali. Tortiglioni, per piatti reali, ripieni di cotogni siroppati, e pasta di marzapane. Pere, e mele, in tazze reali, con salviette sotto. Amandole, e finocchio, in tazzette, una per signore. Castagne, con salviette, sale, e pepe, un piatto per signore. Marzolini, con salviette sotto. Cialdoni, in tazzette, una per signore. Tartufoli tartufolati, con fettoline di pane sotto, in porcellana, un piatto per signore. Moscatello, in tazzette, una per signore, con ghiaccio sopra.

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Primo servitio freddo Un pasticcio di vitella, in forma di stella, agghiacciato di zuccaro. Un gallo d’India arrosto, servito in navicella reale, con ale, coda, e collo di pasta di zuccaro, il petto frezzato di cannelloni confetti, con ova misside sopra. Un piatto di gelatina, in forma di monticelli, con una coroncina intorno di pasta di zuccaro. Due capponi arrosto, poi avvolti in sfoglio, serviti con copertoro sopra fatto à gelosia di pasta medesimamente di sfoglio. Bianco magnare cannellato, in piatto reale, in forma di cuppolette, con tortiglione intorno fatto di pasta di marzapane. Insalate cotte, e crude, un piatto per signore. Primo servitio caldo Cappone bollito, coperto di fettoline di cardi, di sommata, brasolette di vitella, bocconi d’animelle, salame grattato, e rossi d’ova. Polpettine di vitella, pista con medolla di vaccina, un poco di sommata, pasta di marzapane, polvere di pane di Spagna, cedro condito grattato, garofoli, cannella, noce moscata, pepe, sale, rossi d’ova crudi, un goccio d’acqua rosa, facendo pastume, havendo limoncelli piccoli conditi, componendoci sopra il pastume, facendone polpette non troppe grosse; poi infarinate di farina di pane di Spagna, fritte nella padella con butiro, che vennero mezze cotte, facendole poi bollire nel latte, e finire di cuocere; e cotti che furono aggiuntovi cotogni conditi tagliati in fette, e polvere di pane di Spagna, con un poco di zuccaro, cannella, e acqua rosa, ova sbattute, con sugo di limone, e pistacchi intieri, con fette di pane di Spagna intorno, la metà sotto, e l’altra metà appariva intorno. Starne arrosto, servite con fette di pane dorato sotto, stato prima à mollo in salsa bastarda, con rosone intorno di pasta di sfoglio. Un pasticcio reale di bocconi di vitella lardati, fette di zinna di vaccina, piccioni spezzati, fette di sommata, medolla, e grasso di vaccina, tartufoli, rossi d’ova, sugo di limone, brodetto, e stagionato bene di spetierie, con suo intaglio sopra. Tordi arrosto, serviti sopra una tartaretta fatta à stella, tramezati di lardoni di pane di Spagna. Piccioni bolliti, con minestrina sopra di fettoline di cardi, sommata, salame grattato, bocconi d’animelle prima dati una volta nella padella, con fette di pane sotto; un piatto per signore. Melangoli tagliati, con salviette sotto. Bianco magnare in fette, un piatto per signore. Secondo servitio Allodole arrosto, con fettoline di pane, che era stato nella ghiotta, sotto, e herbette fritte intorno. Un rosone di pasta di sfoglio, ripieno d’ova misside, pistacchiata, cedro condito. Leprotti arrosto, con saporetto sopra di dattili, olive, fettoline di pere, pignoli, cappari cotti nell’aceto, e malvasia, con zuccaro, e cannella. Bocconi reali, fatti di fegatelli di polli cotti alla bragia, pisti nel mortaro, con cotognata pistacchiata, e pasta di marzapane, poco di zuccaro, cannella, acqua di cedro, con butiro, provatura grattata, e poco di polvere di mostacciuoli, facendo pastume d’ogni cosa; tirando uno sfoglio di pasta fatta con fiore di farina, polvere di mostacciuoli, passata bene con farina di pane di Spagna, impastata con latte, e butiro, zuccaro, acqua di fiore, rossi d’ova; e composta si fece bocconi à modo di ravioletti, serrandoli con chiara d’ova; cotti in brodo buono di cappone, con medolla di vaccina, e quando furono presso che cotti, vi si messero herbette odorifere, con formaggio parmigiano grattato, brodettino di rossi d’ova fresche, e sugo di limone. Limoncelli tagliati, con zuccaro, un piatto per signore. Terzo servitio Fagianotti arrosto, serviti con fette di pane state nella ghiotta, con salsa bastarda sopra, e fette di pane fritto intorno. Fette di bianco magnare dorato, e fritto, servito sopra fette di pane di Spagna, tramezate di pasticcietti alla genovese. Gelatina, con pollastrelli sotto. Olive, un piatto per signore. Secondo servitio di credenza Salviette profumate, una per signore. Tartufoli tartufolati, un piatto per signore. Cardi. Nespole. Sorbe. Castagne. Finocchio, con salviette sotto, un piatto per signore. Torta di mel’appie grattate, con pasta di marzapane. Formaggi parmigiano, e marzolino. Pere. Mele rose, mel’appie. Cotognata di Portogallo, con salviette sotto, in tazze reali. Pasticciotti di cotogni, con intaglio sopra; uno per signore.

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Primo servitio freddo Due capponi arrosto, steccati il petto di stecchi di cannella, con ova misside sopra, e mascheroni di bianco magnare intorno. Un pasticcio di un lepre intiero, con frondi di cedro intorno. Un piatto reale di gelatina, con sei pollastrelli sotto a modo di una stella, e anime di pignoli sopra, e una coroncina di zuccaro intorno . Capponi salpimentati, con ale, coda, e collo di pasta di zuccaro, il petto agghiacciato, con lustro à modo di marzapane. Una crostata di cotognata, e pasta di marzapane. Piccioni arrosto, coperti di mirausto, con amandole confette sopra, serviti con un copertoro di pasta di sfoglio sopra. Insalate cotte, e crude, con diversi fiori, un piatto per signore. Primo servitio caldo Minestrine di petto di cappone bollito, battuto col coltello, con capi di latte stemperati nel mortaro con latte di pignoli, ò pignoccata, pisto tutto insieme, stemperato con brodo, facendolo bollire, tenendolo sempre mescolato; aggiongendovi zuccaro, acqua rosa muschiata, e sugo di limone, con chiara d’ova sbattuta, fette di pane sotto, e zuccaro, e cannella sopra, un piatto per signore. Piccioni spolpati, soffritti con herbettine odorifere, medolla, e grasso di vaccina, sugo di salame pisto, stemperato col sugo di limone, fettoline di sommata, e di zinna di vaccina prima cotta, granelli, e creste di polli, fette di fegatelli di polli, con brodetto di rossi d’ova, sugo di limone, e fette di provature fresche in forma di lardoni, fritte, infarinate in polvere di mostacciuoli, intorno, un piatto per signore. Tordi arrosto, con fette di pane dorato, quattro per piatto, tramezati di quattro pasticcietti alla genovese, un piatto per signore. Pasticciotti all’inglese in forma di cuore, di vitella battuta, cervella, e animelle di vitella, tartufoli, fettoline di presciutto, medolla, e grasso di vaccina, pignoli, rossi d’ova, fettoline di cardi, e di cedro condito, stagionati bene di spetierie, sugo di limone assai, poco di parmigiano grattato, impastati con pasta di marzapane, con lustro sopra, un per signore. Zuppe, con fette di pane papalino rifatte nel forno, poi pilottate di butiro, con medolla ben cotta distesa sopra; mollate in brodo buono di cappone, e di vaccina, con petto, e pelle di cappone bollito, e fette di provature fritte nel butiro, coperte di capi di latte, e cedro condito grattato, fatte à due ordini, coperte di sopra di provature, e capi di latte, con lustro à modo di marzapane sopra, con medolla ben cotta dentro, e parmigiano grattato, con fettoline di pane di Spagna in forma di lardoni intorno, un piatto per signore. Quaglie arrosto, servite tre per piatto, tramezate da tre tartarette, una piena di lazarole, una di cotogni in fettoline, e una di ova misside, e pasta di marzapane, un piatto per signore. Melangoli con salviette sotto. Bianco magnare in fette, un piatto per signore. Secondo servitio Starne bollite coperte di polpettine di vitella, fette di sommata, di tartufoli, medolla, cimette di cavoli fiori, cervellata sgranata, e bocconi d’animelle, prima fritte nel butiro, con fette di pane sotto, un piatto per signore. Crostatine sfogliate di cotogni siroppati, pisti con pasta di marzapane, passati con siroppo di tutto cedro, e acqua di cedro muschiata, una per signore. Pollanchotte d’india arrosto, lardate, servite con fette di pane dorato sotto, e salsa bastarda sopra, con copertorino di pasta di sfoglio, un piatto per signore. Limoncelli tagliati con zuccaro. Gelatina informa di bocconcini, un piatto per signore. Terzo servitio Pasticciotti di tartufoli, bocconi d’animelle, medolla, e grasso di vaccina, poco di vitella battuta, con suo brodettino, con sugo di limone, e intaglio sopra; serviti con quattro allodole arrosto intorno, sopra fettoline di pane stato nella ghiotta, tramezate di fette di bianco magnare dorato, e fritto, passato per almivere, servito sopra fette di pane di Spagna, un piatto per signore. Fagiani arrosto, serviti in una tartaretta di pasta, con una coroncina intorno, e salsa bastarda sopra, un piatto per signore. Morselletti di petto di cappone bolliti, netti di pelle, e nervi, pisti benissimo con coltello, e poi nel mortaro, aggiongendovi polvere di pane di Spagna, cucuzzata, poco di cedro condito, polvere di maiorana, cannella, e parmigiano grattato, poco di pasta di marzapane, e butiro, polvere di noce moscata, facendo pasta d’ogni cosa, con ova nel mortaro, quale non fu né dura, né troppo morbida, tenendo il stagnatino con brodo buono di cappone, che bolliva, pigliando con il cucchiarino bocconcini di detta pasta, buttandoli nel brodo; e quando furono cotti, si aggionse pasta di marzapane, stemperata con brodo, sugo di limone, e poco d’acqua rosa, rossi d’ova fresche, con fette di pane di Spagna sotto, un piatto per signore. Secondo servitio di credenza Salviette bianche, una per signore. Tartufoli cotti sotto la bragia, serviti con salviette, pepe, e sale, un piatto per signore. Tartufoli tartufolati, un piatto per signore. Tortiglione di pasta di sfoglio, ripieno di provature, ricotta, parmigiano, con ova, zuccaro, e cannella. Torta di bianco magnare, e pasta di marzapane. Cialdoni. Ciambellette, in tazzette, con salviette, una per signore. Pasticciotti di cotogni, frezzati di cannelloni confetti, con intaglio sopra, un piatto per signore. Parmigiano. Marzolino. Pere fiorentine. Mele rose. Mel’appie. Cotognata di Portogallo, in tazze reali con salviette sotto. Castagne. Nespole. Sorbe. Finocchio, in tazzette, con salviette sotto, una per signore.

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Primo servitio freddo Pasticcio di vitella, fatto in triangolo, con ghiaccio di zuccaro sopra. Un gallo d’India bollito, coperto di gelatina, con ale, coda, e testa di pasta di marzapane, in forma d’aquila reale, con due teste. Una stella di pasta di sfoglio, ripiena di pere siroppate, con zuccaro sopra. Due capponi arrosto lardati di lardelli di cucuzzata, coperti d’ova misside, con stelle di bianco magnare intorno. Meloni. Insalate crude podrite. Insalate cotte, con fiori intorno, con neve sotto; un piatto per signore. Primo servitio di cucina Piccioni bolliti, coperti d’una minestrina di bocconi d’animelle, fettoline di cardi, creste, e granelli di polli, con torzi di lattuca, brodettino di rossi d’ova, sugo di limone, fette di presciutto, herbette odorifere, con fette di pane sotto, in porcellana, un piatto per signore. Pasticcietti d’una starna senz’osso per pasticcio, con fette di sommata, medolla, fettoline di tartufoli, pignoli, vachi d’agresta, stati à mollo nella malvasia, con quattro moscardini, con suo brodettino; servito con intaglio sopra di pasta fritta, un piatto per signore. Quaglie arrosto, servite con fette di pane dorato sotto, con un tortiglione intorno di pasta di sfoglio, ripieno di ginestrata, in porcellana, un piatto per signore. Polpette, fatte d’un pastume di carne di vitella benissimo battuta, con butiro, capi di latte, pasta di marzapane grattata, polvere di mostacciuoli, poco di sale, cannella, noce moscata, poco di pepe, e ova sbattute; e fatto questo pastume, si fecero palle di pasta di marzapane, della grossezza di palle di balestra, bagnandole in chiara d’ova, e infarinate in farina di pane di Spagna, e poi fritte nel butiro; e fritte che furono, si coprirono del pastume sudetto, fatto di carne, facendone polpette grossette, e messe à bollire in panna di latte, con un poco di brodo buono, che bolliva, aggiontovi un mezo bicchiere di sugo di limone, ò agrestata, pignoli à mollo in acqua rosa, chiara d’ova sbattuta dentro, con acqua di cedro, servitole con fette di pane di Spagna sotto, e pignoccata acciaccata, e zuccaro, un piatto per signore, con fettoline di pane di Spagna intorno; e l’istessa panna, e brodo sopra. Melangoli, con salviette sotto. Bianco magnare, in fette, con neve sotto, un piatto per signore. Secondo servitio Beccafichi arrosto, serviti con fettoline di pane state nella ghiotta sotto, in porcellana, un piatto per signore. Crostatine, d’agresta, e fettoline di provature, passate prima per almivere, zuccaro, e cannella, una per signore. Piccioni in adobbo reale, fritti, serviti con saporetto sopra di dragoncello, serapollo, basilico, e pimpinella; pisto ogni cosa insieme, stemperato con sugo di limone, ò d’agresta, e brodo, fattoli levare il bollo, e passato, servito sopra li piccioni, un piatto per signore, in porcellana, con fettoline di pane fritto intorno. Tordi arrosto, serviti con pasta di siringa sotto, in porcellana, un piatto per signore. Limoncelli tagliati, con neve sotto, e zuccaro sopra. Olive, con oglio, e aceto, con neve sotto, in porcellana, un piatto per signore. Terzo servitio Starnotti arrosto, con fette di pane dorato sotto, e salsa reale sopra, con una coroncina di pasta intorno, in porcellana, un piatto per signore. Pasticciotti, di bocconi d’animelle, polpettine di vitella, fettoline di presciutto, medolla, e grasso di vaccina, fettoline di tartufoli, vachi d’agresta spaccati, con brodettino di rossi d’ova, e sugo di limone, con intaglio di pasta fritta sopra, in porcellana, un piatto per signore. Prugnoli fatti di medolla di vaccina, con fior di farina, cedro condito grattato, rossi d’ova, zuccaro, e cannella, fritti nel butiro, serviti in porcellana, composti in modo di montagnola, con fette di pane di Spagna intorno, sopra il quale si servirono fette di bianco magnare dorato e fritto, passato per almivere, con una coroncina imperiale sopra, di pasta di sfoglio, un piatto per signore. Fagianotti arrosto, serviti con quattro tartarette intorno, ripiene di persiche, polvere di mostacciuoli, zuccaro, e cannella. Moscatello, in tazzette, con neve, una per signore. Gelatina, in porcellana, con neve sotto, un piatto per signore Secondo servitio di credenza Meloni, con neve sotto, un piatto per signore. Salviette bianche, una per signore. Tartufoli tartufolati, con fette di pane sotto, brustolito, con sale, e pepe intorno, un piatto per signore. Cardi, con salviette sotto. Castagne, con salviette sotto, un piatto per signore. Amandole. Finocchio fresco, in tazzette, con neve, una per signore. Torte, di cotogni cotti prima, pisti con pasta di marzapane, zuccaro, e cannella. Pasticciotti di persiche siroppate, con intaglio sopra, un piatto per signore. Un rosone di pasta di sfoglio, ripieno di provature, agresta, zuccaro, e cannella, passato prima per almivere. Parmigiano. Marzolino, con salviette sotto. Pere. Mele rose. Mel’appie, e persiche, in tazze reali. Persiche tagliate, con vino, e neve sotto. Lazarole, in tazzette, con neve, una per signore.

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Primo servitio freddo Pasticci di pollastri grossi à modo di stelle, tocchi d’oro, e d’argento. Galli d’India arrosto, lardati di lardoni di cucuzzata, coperti di fette di gelatina, fatta in forma di ventresca, serviti in navicelle, con un festone intorno, di pasta di marzapane Ova misside, servite sopra fette di pane di Spagna, tempestate di pistacchi confetti. Capponi bolliti salpimentati, serviti con ali, code, e colli, fatti di pasta di marzapane. Bianco magnare, in forma di mezo rilievo. Crostate, di pasta di Genova, e pasta di marzapane, agghiacciate di zuccaro. Sparaci, con aceto, oglio, e sale, un piatto per signore. Insalate cotte, con fiori, un piatto per signore. Insaalte crude, con neve sotto. Fravole, con zuccaro, e neve sotto, un piatto per signore. Primo servitio di cucina Capponi bolliti, ripieni di salame grattato, torzi di carciofoli fritti, di tartufoli, herbette odorifere, spetierie communi, sale, medolla, butiro, uva spina, piselli tenerini, formaggio grattato, e ova sbattute; fatti bollire, avvolti in una salvietta, coperti di torzi di carciofoli cotti in brodo grasso, fette di tartufoli, di barbaglia di porco, e di mortadella, uva spina, formaggio parmigiano in fettoline in forma di lardoni, herbe odorifere, spetierie communi, ova sbattute, formaggio grasso grattato, con fette di pane sotto, sottestate in forno, spolverizate di formaggio grattato, e il piatto prima unto di butiro, spolverizato di polvere di mostacciuoli, e sopra serviti li capponi, con la minestrina sopra, con formaggio grattato, poco di pepe, e cannella, e per un poco tenuti nel forno, serviti con fette di pane fritto intorno, in forma di lardoni. Tortore arrosto, servite in navicelle, con fette di pane di Spagna intorno. Pasticci all’inglese, di vitella, animelle, grasso, e medolla di vaccina, piccioni spolpati, cervella di vitella, parmigiano grattato, agresta, uva spina fettoline di tartufoli, prugnoli, fette di cedro, e di presciutto, rossi d’ova, con suo ghiaccio di zuccaro. Piccioni stufati con fegatelli, e creste di polli, animelle, medolla, fegatelli delli stessi piccioni, tartufoli, garofoli intieri, cannella, uva spina, poca spetieria; serviti con fette di pane fritto col butiro sotto, con sugo d’un pezzo di vitella arrosto, incorporato sopra, e fette di pane dorato in forma di lardoni intorno. Pasticcietti sfogliati di vitella, agresta, rossi d’ova, bocconi d’animelle, pignoli, e suo brodettino, un piatto per signore. Minestrine di piccioni spolpati, fegatelli di polli, bocconi d’animelle, fettoline di presciutto, uva spina, herbettine odorifere, con suo brodettino, sugo di limone, e fette di pane, un piatto per signore. Secondo servitio Pollanchotte d’India arrosto, lardate, servite con sfogliatelle tonde, ripiene di bianco magnare. Piccioni senz’ossa, ripieni d’ova, formaggio, dattili, pignoli, agresta, cervella di vitella, cotti al forno, rosolati con crosta di polvere di mostacciuoli, sugo di limone, e butiro, serviti con un rosone di sfoglio sotto, con li suoi vacui per ciaschedun piccione. Crostate di fravole, e capi di latte, agghiacciate di zuccaro. Polpettoni reali di polpa di vitella pista, butiro, medolla, pepe, cannella, noce moscata, polvere di mostacciuoli, pasta di marzapane grattato, poco formaggio, e pane grattato, ova, un bicchiero di latte, sale, sugo di limone, herbette odorifere battute, agresta; capi di latte, pignoccata tagliata in pezzi, zuccaro, e polvere di Cipri, acqua rosa, e sugo di limone, facendo pezzi del pastume, e sopra in mezo si mise la compositione delli capi di latte, rivoltandoli à modo di cialdoni, facendo il polpettone, e poi unti bene di butiro, e chiare d’ova sbattute, infarinati in farina di pane di Spagna, posti nel stufatoro con butiro, dandoli fuoco sotto, e sopra, tenendoli voltati spesso; vicino che fù alla cottura, si levò il butiro, mettendovi dentro brodo di cappone, con agresta, dattili senz’ossa, pezzi di cedro, fegatelli di polli, pezzetti di ventresca di porco, facendoli bollire adagio; serviti in piatti reali con fette di pane reale giallo sotto; e sopra li polpettoni, la sua compositione, con un saporetto sopra di cotognata, stemperato con latte d’amandole, e muschio, con rossi d’ova crude, cervella, garofoli, e noci moscate, fattoli dare un bollo, e buttati poi sopra li polpettoni; serviti con una frittata sopra fatta di capi di latte, chiare d’ova sbattute, con un poco di polvere di pane di Spagna, zuccaro, e un poco di panna di latte grasso, che copriva tutti li polpettoni, con pistacchi verdi sopra, e lardoncini di cucuzzata. Terzo servitio Tortiglioni ripieni di visciole, e cucuzzata, passati con zuccaro, e cannella. Vitella arrosto, in navicelle reali, con limoncelli, e melangoli. Piatti reali di pasta di siringa fritta. Minestrine di prugnoli, con fette di pane sotto, una per signore. Bianco magnare, con fette reali, un piatto per signore. Gelatina, con lancette di petto di cappone sotto, un piatto per signore. Olive, un piatto per signore. Secondo servitio di credenza Torte di briccocole siroppate, con pasta di marzapane, passate con polvere di mostacciuoli, zuccaro, e cannella. Rosoni di pasta di sfoglio, ripieni di ginestrata. Tartufoli tartufolati, un piatto per signore. Cialdoni, e ciambellette, in tazze reali. Zuppa di visciole, un piatto per signore. Parmigiano, e marzolino, con salviette sotto. Pere, e mele, in tazze reali. Finocchio, in tazzette piccole, una per signore. Amandole, un piattino per signore. Cotognata di Portogallo, e cotognata di Bologna, in tazze reali. Sei tazze reali di pasta di Genova di più sorti. Sei tazze di confettura nobile bianca, per piatto.

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Primo servitio freddo Pasticcio di sei starne, fatto in forma di stella, anitrato di zuccaro, à modo di marzapane, tocco d’oro. Capponi bolliti frezzati tutti di cannelloni confetti, coperti d’ova misside, con mascaroni di gelatina intorno. Un gallo d’India arrosto, poi lardato di lardelli di cotognata di Bologna, servito con teste d’aquila, fatte di pasta di marzapane intorno, con ale dell’istessa pasta, trà una testa, e l’altra; con un copertoro sopra, fatto à gelosia, posato sopra le teste, tocche d’oro, e d’argento. Gelatina in forma di mezo rilievo, con anime di pignoli, e stelle di bianco magnare intorno. Insalata cotta, insulata cruda, sparagi, in porcellana, un piatto per signore. Primo servitio caldo Piccioni bolliti coperti d’una minestrina, di bocconi d’animelle, carciofoli, brasolette di vitella, fettoline di sommata, con fette di pane sotto, in porcellana, un piatto per signore. Pasticciotti sfogliati di vitella, fegatelli, creste di polli, fettoline di tartufoli, e di presciutto, rossi d’ova, in porcellana, un piatto per signore. Animelle di vitella fritte, servite con pasticcietti alla genovese, passati per almivere, tramezati di morsigli, con fette di pane di Spagna, in forma di lardoni, e salsa bastarda sopra, in porcellana, un piatto per signore. Pollastrelli arrosto affagianati, due per piatto; serviti con tartarette di pasta di marzapane, piene di lazarole condite, con intaglio sopra dell’istessa pasta, tocco d’oro, un piatto per signore. Melangoli tagliati, con salviette sotto. bianco magnare, in fette reali, un piatto per signore. Secondo servitio Piccatiglio di vitella arrosto, con fette di pane dorato, stato à molle in salsa reale sotto, servito con rossi d’ova cotti nell’almivere, e fette di sommata, medesimamente passate per almivere, con salsa reale sopra, e fettoline di cedro condito; in piatto di porcellana, uno per signore. Crostatine di mel’appie siroppate, cucuzzata, e pasta reale, con lustro solito sopra, una per signore. Zuppe imperiali, fatte con fette di pane di Spagna, in piatto unto di butiro, con petto di cappone arrosto piccato sopra, conserva di tutto cedro, pignoccata trita con coltelli, con tanto brodo, che basti à bagnare le fette del pane, fatta à due ordini, coperte l’ultime fette di capi di latte distesi sopra con agghiacciata di zuccaro, con bocconi di butiro dentro, una per signore. Starne bollite, servite, con una minestrina sopra di bocconi d’animelle, carciofoli, fette di cardi, di presciutto, e di sommata, con finocchietti intorno, con fette di pane sotto; in porcellana, un piatto per signore. Olive, in porcellana. Uva, in tazzette, con salviette, un piatto per signore. Terzo servitio Pasticciotti di bocconi d’animelle, tartufoli, torzi di carciofoli, prugnoli, fettoline di cardi, fette di presciutto, rossi d’ova, con suo brodettino, con intaglio di zuccaro sopra, tocco d’oro, un piatto per signore. Bugnoli di bianco magnare fritti, con zuccaro e cannella sopra, in forma di montagnole, un piatto per signore. Starne arrosto, servite con un rosoncino di pasta di sfoglio sotto, con il vacuo che vi stava una starna; con una coroncina di pasta di zuccaro intorno; un piatto per signore. Minestrina di prugnoli, con fette di pane sotto, un piatto per signore. Secondo servitio di credenza Salviette bianche profumate. Tortine verdi, passate con pasta di sfoglio, una per signore. Offelloni reali, ripieni di bianco magnare, un piatto per signore. Tartarette ripiene di siroppate, con intaglio di zuccaro sopra, una per signore. Tartufoli tartufolati, in porcellana, un piatto per signore. Carciofoli tartufolati, un piatto per signore. Formaggio parmigiano. Provature fresche, in tazze, con salviette sotto. Ciambellette, cialdoncini, con salviette sotto, in tazzette, una per sorte, per signore. Pera, mela rose, mel’appie, in tazze reali. Biscotti savoiardi, in tazzette, con salviette sotto, una per signore. Cotognate di Bologna, in tazzette, con salviette sotto, due per signore. Si diede al fine l’acqua alle mani, e levata la prima tovaglia, restò la seconda, sopra la quale fù servita la confettura. Pizze di pistacchiata, pignoccata, con salviette, marroni di zuccaro, pera di Genova, prugne di Genova, ramagli di Genova, torzi di lattuca, pistacchi confetti, finocchio confetto, amandole confette, anici confetti, in tazze reali. Un bacile reale di cucuzzata, cedri conditi, persicata, e figurine di pasta di Genova, con pizzi della medesima pasta.

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Primo servitio freddo Pasticcio di tre fagiani, con le teste fuori, code, e ale fatte del naturale di pasta di marzapane, tocche d’oro. Due capponi bolliti, coperti di fette di bianco magnare, serviti con rosette intorno di pasta di pistacchiata, tocche d’oro, e argento. Gelatina di colore d’ambra, in forma, con anime di pignoli, con mascaroni intorno di pasta di marzapane. Quattro pollanchotte d’India arrosto, poi avvolte in pasta di sfoglio, servite con copertoro sopra fatto à gelosia di pasta di zuccaro. Insalate cotte. Insalate crude, con fiori. Sparagi, con fiori di borragine intorno, in porcellana, un piatto per signore. Primo servitio caldo Minestrina di bocconi d’animelle, petto di piccioni spolpati, herbettine odorifere, fettoline di presciutto, rossi d’ova non nate; fegatelli di piccioni, poco di salame grattato, con brodettino, e sugo di limone, servita in scudelline fatte di pasta di marzapane, con fette di pane sotto, in porcellana, un piatto per signore. Starne mez’arrosto, poi bollite in brodo di cappone, coperte di fettoline di cardi, cotti con presciutto, fette di sommata, con bocconi d’animelle, che prima erano state fritte nel butiro, con finocchietti intorno, e fette di pane sotto; in porcellana, un piatto per signore. Piccioni arrosto due per signore, serviti con pasta di sfoglio sotto, con copertoro sopra à gelosia della medesima pasta di sfoglio, un piatto per signore. Pasticciotti di bocconi di vitella intieri, battuta bene, con fette di presciutto grasso, tartufoli intieri, e prugnoli, con suo brodetto, e sugo di limone, un piatto per signore. Melangoli, con salviette sotto, un piatto per signore. Secondo servitio Capponi grassi bolliti, con zuppa sotto, coperti di una minestrina, fatta di torzi di carciofoli, fette di cardi, polpettine di vitella, fegatelli, e creste di polli, medolla, prugnoli, fette di tartufoli, fette di sommata, e di presciutto. Un polpettone per piatto reale, fatto il fondo di vitella battuta, e piccata bene, disteso sopra un pastume fatto di capo di latte, polvere di pane di Spagna, medolla, e grasso di vaccina, bocconi d’animelle, poca spetieria, pistacchi; coperto con altretanta carne di vitella, che vi era stato incorporato capo di latte, e polvere di mostacciuoli, coprendolo poi di fette di sommata, rossi d’ova, tramezato di fette di cedro condito, e pistacchi, cotto in forno, unto spesso di butiro, servito con fette di pane di Spagna in forma di lardoni intorno. Crostata di pasta di marzapane, petti di piccione arrosto, pisti nel mortaro, poi passati per stamigna, con fette di cedro condito; rossi d’ova, zuccaro, cannella, e acqua di fiore, e tutto insieme in una cazzuola, facendolo cuocere à modo di bianco magnare quanto levò un bollore, facendone crostata, agghiacciata di zuccaro, à modo di marzapane. Pollanchotte arrosto, servite con copertoro sopra di pasta di sfoglio. Salsa reale. Olive. Uva, in tazzette, con salviette, un piatto per signore. Terzo servitio Minestrine di prugnoli, con fette di pane sotto, in porcellana, un piatto per signore. Piccatiglio di petto di fagiano arrosto, poi stufato in piatto d’argento con butiro, servito con fette di pane dorato sotto, e salsa reale sopra, con un poco di sugo di salame, stemperato con sugo di limoncello, in porcellana, un piatto per signore. Testicciuole di capretto senz’ossa, dorate, e fritte, servite con fette di pane di Spagna intorno, e salsa bastarda sopra, in porcellana, un piatto per signore. Pasticciotti di bocconi d’animelle, tartufoli, prugnoli, grasso, e medolla, fette di presciutto, rossi d’ova, e sugo di limone, con suo intaglio sopra tocco d’oro, e argento, un piatto per signore. Secondo servitio di credenza Le solite salviette profumate. Bugnoli di bianco magnare fritto, con zuccaro sopra, in porcellana, un piatto per signore. Tartufoli cotti sotto le bragie, serviti con salviette, sale, e pepe. Carciofoli fritti nel butiro. Tartufoli tartufolati, un piatto per signore. Rosoni di pasta di sfoglio, ripieni di mel’appie siroppate, e fette di cedro condito. Formaggio parmigiano, marzolino, provature fresche, in tazze reali, con salviette sotto. Pera fiorentine, mela rose, mel’appie, cotognata di Portogallo, in tazze reali, con salviette sotto. Al fine si diede l’acqua alle mani, e levossi la prima tovaglia, rimanendovi la seconda; sopra la quale si servì. Cucuzzata, ramagli di Genova, prugne di Genova, pera di Genova, morselletti di pistacchiata, morselletti di pignoccata, stelle di pasta di marzapane, confetti muschiati, pistacchi confetti, cannelloni confetti, finocchio confetto, pignoli confetti, una tazza reale per sorte, con salviette sotto.

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Primo servitio freddo Pasticci di spigola, fatti in forma di coscino, tocchi d’oro, e d’argento. Ombrine carpionate, servite con tartarette intorno d’uva spina, polvere di mostacciuoli, con intaglio sopra. Linguattole marinate, con fiori intorno. Tortiglioni reali, ripieni di cotognata, pasta reale, e cedro condito. Palamide, cotte in forno in una tiella, con oglio buono, fiore di finocchio, aceto rosato, cannella, e garofoli intieri, in navicelle, con una coroncina di pasta intorno, tocca d’oro, e d’argento, con fette di limoncelli tonde sopra, che erano state bollite in salsa reale. Spigole grandi in graticola, con un sapore d’olive senz’osso, cappari, pignoli, passarina, fettoline di cedro condito, garofoli, cannella, e zuccaro, con aceto forte; serviti con un copertoro di pasta, tempestato di folignati. Zuppa di visciole siroppate, un piatto per signore. Insalate cotte, con fiori intorno, un piatto per signore. Insalate crude, con fiori, un piatto per signore. Sparaci, con oglio, aceto, sale, e pepe, un piatto per signore. Fravole, con zuccaro, e neve sotto, com’anco à tutte l’insalate, un piatto per signore. Visciole, e cerase palombine, in tazze reali, con neve sopra. Primo servitio caldo Trotte bollite, coperte d’una minestrina di torzi di carciofoli, piselli tenerini, polpettine di storione, con pignoli, e una lattata di latte d’amandole, con sugo di limone assai. Pasticciotti di bocconi di storione, latte di storione, soffritto con butiro, herbette odorifere, prugnoli, fettoline di tartufoli, con brodetto di rossi d’ova, sugo di limone, butiro, con intaglio sopra, un piatto per signore. Dentali nella graticola, con saporetto sopra di dattili, agresta, fette di cedro condito, cotti nel vino di melagranati, con zuccaro, e cannella. Linguattole fritte, servite con sparaci fritti intorno, e fette di limoncelli, e herbette fritte sopra. Storione arrosto, servito con salsa bastarda sopra, e un festone intorno di pasta di sfoglio. Crostate d’agresta, fettoline di provature fresche, zuccaro, e cannella. Secondo servitio subbito Ova sperdute nel latte, servite con fette di pane di Spagna sotto, con il piatto prima unto di butiro spolverizato di zuccaro, e coperte di capi di latte, con sugo di limone, e zuccaro sopra; e sopra le ova sugo di limone, zuccaro, e pignoccata acciaccata, con bocconi di butiro, un piatto per signore. Ova cotte in piattini d’argento, e in tegami, con butiro, e fette di provature, coperte di capi di latte, un piatto per signore. Frittate reali, con ova sbattute, pignoccata, farina di pane di Spagna, polvere di mostacciuoli; fatta la prima frittata grande che coprì tutto il fondo d’un piatto imperiale, sopra essa si stese fette di bianco magnare, dorato, e fritto, tramezato di fettoline di pane di Spagna, coperte d’ova misside, cedro condito grattato sottilmente, e sopra un’altra frittata simile alla prima, coperta tutta di capi di latte, con butiro assai, tenuta in forno, agghiacciata di zuccaro. Ravagiuoli verdi senza sfoglio, con zuccaro, e cannella sopra, con rossi d’ova duri intorno, passati per almivere. Terzo servitio Ombrina bollita, servita con una lattata d’amandole sopra, con pignoli bolliti dentro, sugo di limone assai, e pistacchi verdi sopra, con fette di pane fritto, à modo di lardoni intorno. Piatti reali di latte, e capi di latte, acqua rosa, zuccaro, sugo di limone, e rossi d’ova sbattute, fatte bollire pian piano, mescolandole sempre con una bacchettina, aggiongendovi pignoccata acciaccata; il piatto unto di butiro con fette di pane di Spagna sopra, spargendovi sopra la compositione, con ova meze dure per il dritto, con zuccaro sopra, rimessi in forno à finire di stringere, con monticelli di chiara d’ova sbattute, con zuccaro sopra, tornatoli nel forno, finché hebbero gonfiato. Pasticci di trotte intiere, con tartufoli intieri, e torzi di carciofoli. Calamaretti fritti, con sparaci fritti intorno, limoncelli, e melangoli. Sapore bianco. Olive, un piatto per signore. Quarto servitio Fette di bianco magnare dorato, e fritto. Ostrighe nella guscia. Minestrine di prugnoli, con fette di pane sotto, un piatto per signore. Secondo servitio di credenza Torte verdi. Rosoni di pasta di sfoglio, ripieni di briccocole siroppate passate. Carciofoli tartufolati. Tartufoli tartufolati, un piatto per signore. Ciambelle, e cialdoncini. Pere, e mele. Parmigiano. Marzolino, e provature marzoline. Marzapanetti alla senese. Biscotti reali di pane di Spagna. Cotognata di Bologna. Ramagli, pere, e persiche di Genova. Pistacchi confetti. Pignoli confetti. Cannelloni confetti. Finocchio confetto, in tazze reali. Si diede al fine l’acqua alle mani secondo il solito.

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Primo servitio freddo Un pasticcio d’un cefalo grosso, in una navicella reale, con frondi di cedro intorno. Un dentale nella graticola, con saporetto sopra di cappari, fette di pere, olive, fette di cotogni, pignoli cotti nell’aceto, con zuccaro, e malvasia, con stecchi di cannella. Linguattole marinate, con frondi di cedro intorno, e fiori di borraggine sopra. Gelatina in forma di monticelli, con mascheroni di bianco magnare intorno. Meloni. Insalate crude podrite. Insalata cotta, con fiori di più sorti, con neve sotto, un piatto per signore. Primo servitio caldo Trotte bollite, con salviette, e fiori intorno, un piatto per signore. Brasole di storione arrosto in forno, spolverizate di fiore di finocchio, e di pitartima, con grani di pepe; bagnate spesso con oglio, e sugo di limone, servite in porcellana, con un saporetto sopra verde, stemperato col liquore che haveva fatto il storione, con agrestata, e bastoncini di pane fritto intorno, un piatto per signore. Pasticciotti in forma di navicelle, con quattro triglie per pasticcio, con herbettine odorifere, pignoli, e fette di tartufoli, con una lattata di latte d’amandole, oglio, e sugo di limone, e sue solite spetierie, e intaglio sopra, in porcellana, un piatto per signore. Calamaretti fritti, con herbette fritte intorno. Ova sperdute, in porcellana, un piatto per signore. Ova nelli tegami, con butiro, e fette di provature sotto, un piatto per signore. Melangoli tagliati, con salviette, una tazzetta per signore. Sapore bianco, in porcellana, un piatto per signore. Moscatello, in tazzette, con neve sopra. Olive, con aceto, e oglio, in porcellana, un piatto per signore. Secondo servitio Minestrina di brasolette di storione soffritte, con herbe odorifere, e butiro, bocconcini di linguattole spolpate, fritte nel butiro, infarinate in polvere di mostacciuoli, poi soffritte insieme; code di gambari fritti prima nel butiro, con granci teneri, fritti medesimamente nel butiro, con un brodettino di rossi d’ova, butiro, sugo d’agresta, con fette di pane sotto, in porcellana, un piatto per signore, con lardoncini di provature fresche, fritte nel butiro, infarinate con polvere di mostacciuoli intorno. Stellette di pasta di sfoglio, ripiene d’un pastume di storione battuto soffritto nel butiro, polpa di triglia piccata, fettoline di tartufoli, e prugnoli, pistacchi intieri, polvere di mostacciuoli, con solita spetieria; soffritto tutto insieme, stagionato bene, con brodetto di rossi d’ova, butiro, e sugo di limone, una per signore. Minestrina di latte di storione, fette di fegato di storione, soffritte con herbette odorifere, e oglio, con bocconcini di storione, pignoli, latte di pistacchi, stemperato con sugo di limone, e oglio, con fette di pan sotto, in porcellana, un piatto per signore. Frittate tenerine, con provatura grattata, e capi di latte, in porcellana, una per signore. Gelatina. Limoncelli tagliati, con zuccaro, in porcellana; con neve sotto, un piatto per signore. Terzo servitio Trotte fritte, con agresta sopra fritta, e sugo di limone sopra, con herbette fritte intorno, un piatto per signore. Linguattole fritte, poi spruzzate di sugo di limone, avvolte in polvere di mostacciuoli, e pan grattato, levata la spina, poste nella graticola, ripiene d’ostriche, e telline bene acconcie, e pignoli, con latte d’amandole, stemperato con sugo di limone, e oglio, e fette di latte di storione fritto sopra, in porcellana, un piatto per signore con pistacchi verdi sopra. Pasticciotti, di bocconi di storione grossetti, tartufoli spaccati per mezo, bocconi d’alagusta, e pignoli, con latte d’amandole, sugo di limone, con intaglio, in porcellana, un piatto per signore. Granci teneri fritti, con saporetto d’agresta sopra, in porcellana, un piatto per signore. Code di gambari state in adobbo reale, infarinate in polvere di mostacciuoli, fritte, con un saporetto sopra d’agrestata, in porcellana, un piatto per signore. Fette di bianco magnare dorato, e fritto, passato poi per almivere, in porcellana, un piatto per signore. Secondo servitio di credenza Meloni, con neve sotto, un piatto per signore. Pasticcietti d’ostriche bene acconcie, con intaglio sopra, uno per signore. Tartufoli tartufolati, con fettoline di pane sotto, un piatto per signore in porcellana. Pere di più sorti. Mel’appie, e mele rose, con salviette sotto. Marzolini spaccati, in tazze, una per signore. Tortine bianche, fatte di provature, capi di latte, e pasta di marzapane, una per signore. Rosoncini di pasta di sfoglio, uno per signore. Amandole. Finocchio, e salviette sotto, un piatto per signore. Lazarole. Persiche, con neve sopra, in tazze, una per signore. Persiche tagliate, con vino, e neve sotto, in porcellana, un piatto per signore. Cotognate di Portogallo, con salviette sotto, una per signore. Cotognate di Bologna, in vasetti di vetro, con salviette sotto, un piatto per signore.

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Insalate cotte, con fiori intorno. Insalate crude podrite. Mazzocchi crudi. Sparaci, un piatto per signore. Pasticci intieri d’ombrina freddi. Crostate di visciole siroppate, con polvere di mostacciuoli passati, zuccaro, e cannella. Trotte carpionate, con fiori intorno. Fravole. Carciofoli fritti, un piatto per signore. Tartufoli tartufolati. Visciole. Pere moscarole. Cerase. Briccocole. Amandole. Finocchio fresco, con neve, in tazze reali. Pizze di marzapanetti. Pignoccate. Pizze di pistacchiata. Pizze di persicata; in tazze reali. Due bacili di conditi diversi per piatto. Confetti grossi. Pistachi confetti. Anici confetti. Pignoli confetti. Cotognata di Portogallo. Cotognata di Bologna, in tazze reali.

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Convito celebre, non meno per l’occasione, e per le persone, che v’intervennero, che per la regia magnificenza, e profusa splendidezza, con la quale fu dato da prencipe d’animo, e di fortuna così eminente. Erano à tavola dall’una parte quindici cardinali, cioè Savello, Magalotto, Barberino, Spada, di San Sisto, Cornaro, Caetano, Gessi, Biscia, Cesarino, Vidone, di San Giorgio, di San Clemente, Verospi, e Ginetti, disposti secondo le loro determinate precedenze. Dall’altra parte sedevano gli eccellentissimi sposo, e sposa, D. Carlo fratello del pontefice, donna Costanza sua consorte Don Antonio lor figliuolo, le prencipesse di Palestrina, e di Bozzolo, il gran contestabile, l’abbate Caetano, D. Camillo, e D. Giovanni Colonna, e signor Antonio Magalotti. L’apparecchio di questo convito si può dir, che fosse quasi improviso, considerata la brevità del tempo, percioché la sera antecedente il medesimo contestabile haveva pure in marino data una lautissima cena agli eccellentissimi sposo, e sposa, con altri prencipi, e prencipesse. Fù servito questo banchetto à cinque piatti, con cinque scalchi, e cinque trincianti. Primo servitio freddo. Pasticci imperiali di vitella in forma di scudo con l’arme dell’eccellentissimi sposi in mezo, con festoni intorno, e corona in cima, un’al primo piatto, uno al terzo, e un’altro al quinto piatto, tramezati da due altri pasticci simili in forma di coscino, col scudo agghiacciato di zuccaro à modo di marzapane, con il solito festone intorno, l’uno al secondo piatto, e l’altro al quarto piatto, tutti miniati, e tocchi d’oro. Galli d’India grossi arrosto, poi lardati di lardelli di cucuzzata, le punte tocche d’oro, serviti in navicelle reali, con un tortiglione intorno, di pasta di marzapane, con api di zuccaro sopra, tocche d’oro. Ove misside fatte piovere sopra un grosso cedro condito steccato tutto di stecchi di cannella, regalato intorno all’orlo del piatto di un festone di pasta di zuccaro ripieno di pasta di marzapane, che mostrava di sopra api tramezate di colonne e serene, regalatamente fatto, miniato d’oro, e intorno al cedro condito fette di pane di Spagna con l’istesse ove misside sopra, tramezate di api fatte di pasta di pistacchiata, e serene di pasta di zuccaro ripiene, tocche d’oro, e d’argento. Presciutti coperti di pasta reale in forma di un rosone, agghiacciati di zuccaro, con lustro à modo di marzapane, serviti con una coroncina sopra, in mezo della quale era un pomo d’Adamo, e intorno al piatto una corona di zuccaro tocca d’oro. Bianco magnare in forme diverse con l’armi dell’eccellentissimi sposi, e in altre forme, servito con festone intorno di pasta di marzapane, uno differente dall’altro, tocchi d’oro, e d’argento. Sommate servite in navicelle reali coperte di sapor di visciole, con quadretti di pane di Spagna sopra in forma di scacco, tocchi d’oro, e d’argento, con festoni intorno di pasta di marzapane, e intorno alle sommate tartaruchette di pasta di zuccaro, tocche d’oro. Nel primo piatto di questo servitio freddo comparse per trionfo l’arma dell’eccellentissimo sposo in mezo à due statue, che stavano in atto di sostenerla, ciascuna con una mano, cioè dalla destra un Cupido, e dalla sinistra un’himeneo. E tutto di pasta di marzapane, miniato, e toccato d’oro. Nel secondo piatto si viddero per trionfo due serene, antica impresa della casa Colonna, le quali con le mani alzate sostenevano una corona tutta piena d’api, della medesima pasta, arricchita di fregi d’argento, e d’oro. Il terzo piatto haveva per trionfo quattro statue, che rappresentavano mori incatenati, nel mezzo de’ quali era uno scudo d’arma, che da una parte mostrava quella dell’eccellentissimo sposo, e dall’altra quella dell’eccellentissima sposa, della medesima pasta, fregiata d’argento, e d’oro, come di sopra. Nel quarto piatto fù posta una colonna con la corona sopra, in mezo à due statue rappresentanti la Fama con le trombe alla bocca, in atto di sonare. Intorno alla colonna, e sopra alla corona si vedevano api di pasta di zuccaro, miniate d’oro. Il resto era della medesima pasta di marzapane. Il quinto piatto fù adornato con un trionfo pur di pasta di marzapane, che conteneva tre statue intrecciate insieme, che rappresentavano le tre gratie, in atto di sparger fiori di varie sorti di pasta di zuccaro, ogni cosa miniata, e arricchita d’oro. Il medesimo servitio freddo haveva di più cinque trionfi di butiro, uno per piatto, cioè. Al primo, un ballo di pastori, e di ninfe, con varii instromenti in atto di suonare. Al secondo, un lione, che con la zampa destra alzata sosteneva uno scudo, nel quale erano le armi dello sposo, e della sposa. Al terzo piatto, un barbaro in atto di correre; e il piano del piatto dove era posato si vedeva tutto tempestato d’api indorate. Al quarto piatto, quattro arboretti, che rappresentavano lauri coperti da moltitudine d’api indorate. Al quinto piatto una serena, appoggiata à una colonna incoronata. Gelatina in forme diverse di mezo rilevo, in piatti imperiali, con teste di aquila intorno, di pasta di marzapane, serrate trà una testa, e l’altra di ali, della stessa pasta, con un copertoro sopra di pasta di zuccaro, fatto à gelosia, tocco d’oro. Crostate di conditi agghiacciati di zuccaro tempestati di cannelloni confetti, in mezo delle quali era un’arme doppia di zuccaro dell’eccellentissimi sposi, circondata da rosette di pasta di zuccaro, ripiene di pasta di marzapane, tocche d’oro e d’argento. Salami agghiacciati di zuccaro spaccati in piatti reali, quattro mezi salami per piatto, con armi dell’eccellentissimi sposi fatte di cotognata rossa, serviti con una corona imperiale sopra sostentata da sei colonne per piatto, fatte di pasta di marzapane, in faccia delle quali era un’ape tocca d’oro, e d’argento. Capponi salpimentati, lardati di lardoni di cucuzzata, serviti con fette di pane di Spagna intorno, sopra le quali erano ove misside tramezate di ape di pasta di zuccaro, serviti con un copertoro sopra fatto à gelosia, che posava sopra à sei serene per piatto, con le mani alzate fatte di pasta di marzapane, in petto delle quali era un’ape di zuccaro miniata d’oro. Pagnotte ripiene di cucuzzata, pasta di marzapane, cedro condito, ove misside, polvere di mostacciuoli, pignoccate unte bene di butiro, e state a mollo nel latte, cotte in forno, passate per almivere, agghiacciate di zuccaro à modo di marzapane, servite con festone intorno di pasta di zuccaro, ripiene di pasta di marzapane, con serene, colonne, e api sopra, miniate d’oro, che rendevano vaga, e bella vista. Buglios, in forma di cappello altre volte scritto, con suo centiglio, e pennini naturali di diversi colori. Capi di latte, un piatto per signore. Butiro passato, un piatto per signore. Primo servitio caldo Capponi bolliti tre per piatto, serviti con zuppa sotto di biscotti papalini, tramezati di fette di sommata. Animelle di vitella arrosto, servite con una zuppa sotto di biscotti papalini inzuppati di vino moscatello, il piatto unto di butiro, e sopra li biscotti con medolla ben cotta distesa sopra, passati per almivere, tramezate l’animelle di lancette di petto di cappone bollito, dorate, e fritte, infarinate in polvere di mostacciuoli, con lardoncini di salami fritti intorno, infarinati in farina di pan di Spagna, con un festone intorno di pasta di sfoglio. Salami, con herbette, e fiori intorno. Quaglie arrosto, servite con un nido sotto di pasta di siringa. Piccioni ripieni trà carne, e pelle di medolla, animelle, vitella battuta, cedro condito, rossi d’ova, cotti in forno dorati, con ova sbattuti, con sua crostata di polvere di mostacciuoli, serviti con bastoncini di pane di Spagna in forma di lardoni. Pasticcietti di brasolette di vitella, polpettine, bocconi d’animelle, fettoline di presciutto, con suo brodettino di rossi d’ova, e sugo di limone, con intaglio sopra di pasta di zuccaro, tocchi d’oro, un piatto per prencipe. Minestrina di strenghette impastate con latte di pistacchi, fior di farina, mollica di pan papalino, cotte in brodo di cappone, con brodetto di rossi d’ova sbattuti, con capi di latte, e sugo di limone, con un’ovo sperduto nel latte, sopra, e parmigiano grattato, un piatto per prencipe. Secondo servitio Zuppe reali con petto e pelle di cappone, salame grattato, fette di provature fresche, pane fritto nel butiro à più ordini, con capi di latte distesi sopra, serviti con un copertoro sopra di zuccaro fatto à gelosia, tocco d’oro. Lodole arrosto servite con crostine state nella ghiotta, e herbette fritte intorno. Crostate di presciutto e provature siroppate prima di cucuzzate agghiacciate. Capponi bolliti nel latte, poi piccati minutamente, serviti in piatti imperiali, unti prima di butiro, spolverizati di zuccaro e cannella, e fette di provature fresche sopra, prima fritte nel butiro, tramezate di ove dure spaccate fritte, infarinate in polvere di pane di Spagna, e cedro condito grattato, e sopra il petto delli capponi piccati, con le pelle distese sopra, con un saporetto di rossi d’ova duri, cucuzzata grattata, e pistacchi, fatto bollire ogni cosa insieme, con un poco di brodo dove erano stati cotti li capponi, e sugo di limone, acqua rosa muschiata, e cannella, con fette di pane di Spagna sopra, coperti di capi di latte, e pistacchi verdi sopra. Bianco magnare in fette reali, un piatto per prencipe. Sapore verde, un piattino per signore. Melangoli tagliati, con salviette sotto, un piatto per signore, di credenza. Terzo servitio Minestrine di piccioni spolpati, bocconi d’animelle, fettoline di presciutto, herbette odorifere, rossi d’ova non nate, creste, e granelli di polli, sugo di salame, con brodettino di rossi d’ova, e sugo di limone, con fette di pane sotto, un piatto per signore, con una coroncina imperiale sopra di pasta di zuccaro, tocca d’oro. Pasticciotti sfogliati di vitella, fegatelli, creste, granelli di polli, bocconcini d’animelle, rossi d’ova, fettoline di presciutto, con suo solito brodetto, un piatto per prencipe. Quarto servitio Vitella bollita, con fiori, e herbette intorno, fette, di pane dorato, passato per almivere, con fette di presciutto cotto nella graticola, sopra, medesimamente passato per almivere. Pasticci all’inglese di vitella, piccioni spolpati, polpettine di vitella, fegatelli, bocconi d’animelle, cervella di vitella, fettoline di presciutto, tartufoli, pignoli, parmigiano grattato, rossi d’ova, fettoline di cedro condito, medolla di vaccina, e grasso, impastati al solito con pasta di marzapane, di più agghiacciati con lustro à modo di marzapane, serviti con un festone di pasta di zuccaro intorno, ripieni di pasta di marzapane miniato d’oro, e in mezo ad ogni pasticcio un arme di pasta di zuccaro doppia ficcata in mezo con stecchi di cannella dell’eccellentissimi sposi, tempestato tutto il pasticcio di api di zuccaro, tocche d’oro. Starne arrosto servite con un rosone di pasta di sfoglio sotto, con sei voti per rosone, che in ogni voto era una starna, con una corona imperiale sopra di pasta di zuccaro, tocca d’oro. Presciutti accartocciati con fiori, e herbette intorno. Capponi arrostiti, lardati, spolverizati dentro di noce moscata, polvere di garofoli, di finocchio, e sale, e cotti, fatti in pezzi, posti in adobbo reale di aceto garofolato, acqua di cannella, pitartima, polvere di finocchio, e sale, e cotti, fatti in pezzi, posti in adobbo reale di aceto garofolato, acqua di cannella, pitartima, polvere di finocchio, e malvasia, lassandoli stare per una notte in questo adobbo, poi scolati dall’adobbo, e levandoli tutti li lardelli di lardo, si lardorono di nuovo di lardelli di cedro condito, spolverizandoli di polvere di mostacciuoli, infarinati in farina di pane di Spagna, e fritti nel butiro, serviti con il piatto unto di butiro, con zuccaro, e cannella, e fette di provature fresche, e pasta di marzapane grattata sopra, zuccaro, e cannella, e butiro sopra. Li capponi spezzati, con pignoccata acciaccata, e pistacchi intieri sopra, cedro condito grattato, zuccaro, e cannella muschiata sopra, e sugo di limone, con un poco di latte e malvasia, bollito insieme, sopra per tutto il piatto; si coprì questo piatto con una frittata di chiare d’ova, provatura grattata, capi di latte, polvere di pane di Spagna, e zuccaro; frezzata tutta di lardoni di cucuzzata, e rossi d’ova duri, cotti nell’almivere, intorno. Sapore di visciole. Gelatina con lancette di petto di capponi, un piatto per prencipe, di credenza. Quarto servitio Starne bollite in brodo buono di capponi, coperte di fettoline di cardi, bocconi d’animelle, fette di sommata, con fette di pan sotto, un piatto per signore. Galli d’India arrosto, poi piccati minutamente, fatti stufare trà due piatti d’argento, con butiro, noce moscata, e cannella in piatti imperiali, prima unti bene di butiro, spolverizati di polvere di mostacciuoli, con biscotti papalini sopra, rifatti in forno pilottati bene di butiro, e stati nella ghiotta mentre si cocevano li galli sudetti, e distesovi sopra medolla di vaccina ben cotta, si coprirono di ove misside, e sopra il piccatiglio stufato sudetto, con fette di provature, distese sopra, coperte di capi di latte, polvere di Cipri, spruzzati d’acqua di cedro muschiato, posti inforno per un poco, serviti con un cotogno grosso siroppato in mezo, tempestato tutto di cannelloni confetti, con fettoline di pane di Spagna, in forma di lardoni intorno. Minestrina di brasolette di vitella, polpettine di petto di cappone avvolte nelle stesse pelle, granelli, e creste di polli, bocconi di tartufoli, soffritto ogni cosa insieme con herbette odorifere, suo brodettino di rossi d’ova, con sugo di limone con fette di pan sotto, un piatto per prencipe. Quinto servitio Podrita in piatti imperiali, con schiene di castrato, capponi spezzati, torzi di cavoli ripieni, cipolle ripiene, ceci bianchi, rape ripiene, cardi, e selini in fette, e sommata, fette di presciutto, salame grattato, tartufoli intieri, con tordi arrosto sopra, servita con un festone di pasta di sfoglio, intorno. Capponi bolliti ripieni di tortelletti, fatti con fegatelli di polli pisti nel mortaro, con polvere di mostacciuoli, pasta di marzapane, butiro, passarina, pignoli, rossi d’ova, maggiorana, cannella, noce moscata, poco di pepe, ripieni quando furono mezi cotti, poi fatti finire di cuocere, serviti con il piatto spolverizato di parmigiano grattato, zuccaro, e cannella, e bocconi di butiro, e coperto tutto il fondo del piatto delli sudetti tortelletti, con fettoline di provature fritte prima nel butiro, parmigiano grattato, e polvere di mostacciuoli, con bocconi di butiro, coperti sopra di capi di latte, e posti in forno, serviti li capponi ripieni in bianco, con fettoline di provature fritte intorno, infarinate in polvere di mostacciuoli, tramezate di rossi d’ova cotti nell’almivere, serviti questi piatti con una corona imperiale sopra. Piccioni in adobbo reale fritti, serviti con un saporetto sopra di dragoncello, serapollo, basilico, e pimpinella, pisto ogni cosa insieme, stemperato con l’istesso adobbo, con zuccaro sopra, e fette di pane di Spagna intorno, in forma di lardoni. Fagiani arrosto, affagianati, levati dalla carta, serviti con ale, code, e collo di pasta di marzapane. Bassotti in piatti imperiali di lasagne à vento cotte in brodo di cappone, con petto, e pelle di cappone, fette di provature fritte prima nel butiro, parmigiano grattato, con pasta di sfoglio sotto, e sopra à gelosia. Pollanchotte d’India piccole, arrosto, servite in navicelle reali, sei per navicella, con copertori sopra di pasta di zuccaro cannellato, tocchi d’oro, e argento. Vitella arrosto, servita con pasta di sfoglio intorno. Crostate di mel’appie, e pasta di marzapane. Salsa reale, un piattino per signore. Limoncelli tagliati, con zuccaro. Olive, un piatto per signore, di credenza. Secondo servitio di credenza Salviette profumate, una per signore, con le seguenti vivande di cucina. Zuppe imperiali, fatte con fette di pane di Spagna, il piatto unto bene di butiro con petto di cappone arrosto, bianco magnare in fette, pistacchi verdi, fette di cedro condito à più ordini, coperte di capi di latte, e poste in forno, con un pomo d’Adamo in mezo, steccato tutto di cannelloni confetti, sopra quali piovevano ove misside, servite con un copertoro fatto à gelosia di pasta di zuccaro che posava sopra sei colonne, di pasta di marzapane, profilate d’oro, in faccia de’ quali era un’ape di pasta di zuccaro, miniata d’oro. Frittatone ripiene di tre frittate l’una di ova sbattute, salame grattato, polvere di mostacciuoli, e trà una frittata, l’altra, fette di provature fresche, prima fritte nel butiro, servite con lardoncini di salame intorno, infarinati in polvere di mostacciuoli, e fritti, con coroncine di zuccaro intorno, con lazarole condite dentro. Pasticciotti di tartufoli in forma di tartara, serviti con quattro allodolette arrosto calde intorno, sopra fettoline di pane dorato, che erano state à mollo in salsa bastarda, tramezate da quattro pasticcietti alla genovese, e quattro fettoline di bianco magnare dorato, e fritto sopra à fettoline di pane di Spagna, con copertorini di pasta di zuccaro sopra, un piatto per signore. Torte verdi in piatti imperiali. Tortiglioni reali, di cotognata, e pasta di marzapane. Piatto imperiale di latte, e ova sbattute, con polvere di mostacciuoli, e polvere di pane di Spagna, zuccaro, acqua rosa muschiata, cedro condito grattato, e cucuzzata, con pistacchi, e pignoccata acciaccata, fatto bollire ogni cosa insieme, mescolandolo sempre con una bacchettina, finché cominciò à stringere. Il piatto unto di butiro con fette di pane di Spagna sopra à modo di monticelli, si distese il latte già stretto, tramezando li monticelli di rossi d’ova duri, cotti nell’almivere, tempestati di pistacchi verdi, e fra un roscio d’ovo e l’altro, una lazarola condita, e in mezo al piatto un cotogno grosso siroppato, steccato tutto di cannelloni confetti; servito questo piatto con un festone intorno di pasta di marzapane, con api sopra, di pasta di zuccaro. Parmigiano. Marzolini. Provature fresche, con salviette sotto. Carciofoli. Pere bergamotte. Pere fiorentine. Mel’appie. Mele rose, in piatti reali, con salviette sotto. Cardi. Selini, e castagne, con salviette, un piatto per prencipe. Uva, e pergolese, in tazze reali, con salviette sotto. Insalatine, una per prencipe. Nespole, e sorbe, in tazze reali, con salviette. Pasticciotti di cotogni tempestati di cannelloni confetti. Cotognate di Portogallo, e barattoli d’argento di cotogni siroppati. Si diede al fine l’acqua alle mani, e levata la prima tovaglia restò la seconda, sopra la quale fu servita la confettura, che fu dodici bacili di confettura bianca nobile diversa, per piatto, e otto bacili reali di conditi diversi per piatto, nobilissimi.

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Fu apparecchiata una tavola grande, e larga assai, in una loggia coperta, in forma d’un salone, à capo della quale è una bellissima fontana; e perché questa merenda haveva da essere servita solo dalle dame di madama serenissima, furono poste prima in tavola tutte le sorti di frutti, à due piatti, in piatti reali, con ghiaccio sotto, e sopra, e meloni bianchi, e rossi, con neve, e ghiaccio sotto, un piatto per prencipe delli bianchi, e delli rossi. Insalate regalate podrite. Insalate cotte, una per prencipe, con ghiaccio sotto. Parmigiano. Marzolino, con salviette sotto. Pasticci di vitella in forma di rosoni, con festoni intorno, agghiacciati di zuccaro, con lustro à modo di marzapane, tocchi d’oro, e d’argento, in mezo de’ quali era una statuetta alta un palmo di zuccaro di gettito, con gigli, e stelle in mano, circondate di fiori diversi di zuccaro, fatti del naturale. Ova misside, fatte piovere sopra un regno papale, steccato tutto di stecchi di cannella, fatto di pasta reale, sostentato da quattro angioletti, fatti pasta di marzapane, con le mani alzate in atto di sostentare il regno, sotto il quale era un grosso cedro condito, tutto frezzato di fiori di zuccaro del naturale, intorno al quale erano fette di pane di pane di Spagna, coperte d’ova misside, tramezate di gigli, fatti di pasta di pistacchiata, tocchi d’oro, e d’argento. Bianco magnare, informa di gigli, servito con teste d’aquila intorno al piatto, alte mezo palmo, fatte di pasta di marzapane, serrate trà una testa, e l’altra d’ale d’aquila, della stessa pasta, tocche d’oro, e d’argento, servito con un copertoro sopra di zuccaro cannellato, tocco d’oro, e d’argento. Capponi coperti di gelatina, con ghiaccio sotto, serviti con un copertoro traforato sopra di zuccaro, posato sopra sei pomi d’Adamo, in faccia de’ quali era l’arme di sua altezza serenissima, fatta di pasta di marzapane, profilata d’oro. Gigli di pasta di sfoglio, ripieni di persiche, pasta di marzapane, e fette di cucuzzata; serviti con due biscioni intorno al piatto, di pasta di marzapane, tocchi d’oro, e d’argento in mezo de’ quali era una corona di zuccaro, con una statuetta in mezo di zuccaro, che rappresentava l’Abbondanza, circondata intorno la corona di fiori di zuccaro. Buglios, in forma d’un cappello, à dodeci ordini, tre di bianco magnare, e pignoccata, d’ova misside, pistacchi, e di cotognata; e altri tre di cedro condito, e pasta di marzapane, composto sopra una tiella, coperta di pasta, fatta con fiore di farina, impastata con pasta di marzapane, zuccaro, ova, e butiro, sopra la quale si fece il primo ordine di bianco magnare, tanto longo, quanto può essere un cappello, cioè la bocca, lasciando la falda larga, e sopra questo primo ordine di bianco magnare, una pasta fritta, di rossi d’ova,zuccaro, e butiro, e fiore di farina, con pasta di marzapane, tanto larga e tonda, che copriva tutto il primo ordine di bianco magnare, sopra la quale si distendeva le ova misside, e pistacchi verdi; e sopra la solita pasta fritta, coperta di cotognata, e sopra la solita pasta fritta, coperta di cotognata, e sopra la solita pasta fritta, coperta di fettoline di cedro condito, e pasta di marzapane, e sopra la solita pasta fritta; e recominciando sopra il bianco magnare, e così seguitava finche fù formato un cappello, di quell’altezza, che si voleva, con l’ordine sudetto, coprendolo poi con altrettanta pasta di quella che si messe nella tiella, formando un cappello con la falda larga, e alzato da una banda, col suo centiglio, fatto di pasta di marzapane, profilato d’oro, con un pennino, fatto di pasta di zuccaro, cotto prima nel forno. Due pasticci in forma d’un castello, con conigliucci, con perle, e coralli al collo, tocchi d’oro, con diverse fettuccie a’ piedi, con ucelletti vivi, con banderole turchine, e gialle, con l’arme di sua altezza serenissima, e di casa Aldobrandina. Al primo piatto à capo la tavola erano due statue di pasta di marzapane, una delle quali era Pallade, con una lancia in mano, in cima della quale era un giglio di pasta di marzapane, e in mezo allo scudo una stella. Una donna della stessa pasta di marzapane, che teneva una pandora in mano, in atto di suonarla. Al secondo piatto un villano, e un putto, con ale, medemamente di pasta di marzapane. Capponi freddi, serviti in canestrelle di ghiaccio, con suoi manichi. Due piramidi di ghiaccio, con frutti agghiacciati dentro. Pappardelle, fatte di bianco magnare, fritte, con zuccaro, e cannella, servite con un copertoro sopra à gelosia, di pasta di zuccaro. Biscotti reali, serviti con un copertoro sopra à gigli, di pasta di marzapane; tutte queste vivande in piatti imperiali. Primo servitio di cucina Piccioni bolliti, coperti di polpettine di petto di cappone, avvolti nelle stesse pelli, bocconi d’animelle, creste, e granelli di polli, fettoline di presciutto, e salame grattato, con herbettine odorifere, e brodettino di rossi d’ova fresche, con sugo di limone, stagionato bene, soffritto prima ogni cosa, con poca spetieria, e fettoline di pane sotto, un piatto per prencipe, con copertoro sopra di pasta di zuccaro, tocco d’oro. Pagnotte ripiene, di capi di latte, ova misside, bianco magnare, cedro condito grattato, petto di piccione arrosto piccato, pistacchiata, pignoccata, e polvere di mostacciuoli, ripiene da basso, unte bene di butiro, tenute per un poco à mollo nel latte, cotte in forno, poi passate per almivere, con ghiaccio di zuccaro sopra, à modo di marzapane, servite con gigli, e stelle ficcate sopra fette di pasta di zuccaro, e intorno una corona di zuccaro tocca d’oro. Gnocchetti impastati con latte, mollica di pane, à modo di zeppole, riscaldati, poi pisti nel mortaro con rossi d’ova à bastanza, cotti nel latte, ben mescolati con butiro, e parmigiano grattato; serviti con una montagnuola in mezo d’ova misside intorno, rossi d’ova, cotti nell’almivere. Animelle arrosto, lardate, poi stufate con sapore bastardo, servite in piattini, con un sfoglio di pasta di marzapane sotto, tramezate di fettoline di pane di Spagna, con una coroncina imperiale sopra, fatta di pasta di sfoglio, un piatto per prencipe. Salami caldi, spaccati, con fiori, e herbette intorno. Secondo servitio Pasticcietti di brasolette di vitella, bocconi d’animelle, medolla, e grasso di vaccina, fettoline di presciutto, vachi d’agresta, piccioni spolpati, fegatelli di piccioni, e di polli, con brodettino di rossi d’ova, sugo di limone, stagionati bene, con poca spetieria; serviti con intaglio sopra di zuccaro, tocco d’oro; in piattini mezani grandetti, coperto il fondo di pasta di marzapane intagliata, con pasticcietti alla genovese passati per almivere intorno, tramezati di fette di pane di Spagna, con bianco magnare dorato, e fritto sopra, passato per almivere, tramezato di biscottini reali, coperti d’ova misside, e sei beccafichi arrosto caldi, con un copertoro di zuccaro cannellato, tocco d’oro, e d’argento, un piatto per prencipe. Pollanchotte d’India arrosto, servite con un rosone di pasta di sfoglio sotto, con sette vuoti, che in ogni vuoto stava una pollanchotta. Melangoli tagliati, con salviette, un piatto per prencipe. Terzo, e ultimo servitio Bassotti, fatti con lasagne à vento, cotti in brodo buono di cappone, in piatti imperiali, con pasta di sfoglio sotto e sopra, à gelosia, con petto, e pelle di cappone, parmigiano grattato, bocconi di butiro, cotti in forno. Frittate rognose, con fette di presciutto, una per prencipe. Crostatine d’agresta spaccata, polvere di mostacciuoli, fettoline di cucuzzata, zuccaro, e cannella, agghiacciate di zuccaro, una per prencipe. A quest’ultimo servitio si portorono li lumi in tavola, essendosi fatto tardi, e poi al fine si diede l’acqua alle mani, e levatosi da tavola, e passando tutti questi serenissimi prencipi all’appartamento del signor cardinale, si trovò all’improviso in un camerone una gran tavola, con damasco, ormesino, e frangie d’oro, con tovaglia sopra, con cinquanta canestrelle regalatamente fatte, tutte dorate, con arme della serenissima casa Farnese nel fondo; venticinque piene di confettura nobile bianca, coperte di pere, prugne, e ramagli di Genova, con una statuetta di zuccaro in cima. Altre venticinque in questo modo. Nella canestrella per madama serenissima Vi erano quattro dozine di strenghe. Canestrini d’oro, e seta, quattro. Guanti quattro para. Guanti, in frutti diversi grandi, dieci para. Una corona di Calcedonia. Pavoni di seta, e oro, due. Pavoncine due. Uccelletti diversi quattro. Fiori trà grandi, e piccoli, ventiquattro. Canestrella per la serenissima prencipessa Maria Guanti ricamati nobili, due para. Strenghe, quattro dozine. Guanti, in frutti grandi, quattro apra. Un coscino d’oro, e seta, dentro al quale era un’ingiommoratoro, un filatoro, una conocchia, una canestrina, una sediola, e due scatoline d’argento. Pavoni due. Pavoncine due. Uccelletti due. Fiori diversi, sedici. Due acconciature di testa. Due ventagli, uno col manico d’argento, e l’altro di talco miniato. Canestrella della serenissima prencipessa Vittoria Guanti ricamati nobili, due para. Dozine di strenghe quattro. Una cestina d’oro, e seta, dentro la quale era una spidiera, un spido, una graticola, una molle, un trepiede, un grattacascio, un secchietto, un laveggino, e un soffietto, un trepiede con la sua catinella, un paro di capi fuochi, una paletta, un paro di mollette, una forcina, un rampino, un mezzo cerchio da ritenere la cenere, e tornafuoco, tutti d’argento. Guanti, in frutti, quattro para. Due acconciature di testa. Pavoncini due, e due pavoncine di seta, e oro. Ucelletti due. Fiori trà grandi, e piccoli, quattordici. Un ventaglio, con manico d’argento. Un’altro ventaglio, con manico di talco. Queste tre cestelle, con altre due che seguono per il serenissimo duca, e prencipe Francesco Maria, con altre cinque simili di confetture, erano à capo della tavola, che furono divise dall’altre, con tramezarvi vasi, e candelieri d’argento dorati. Canestrella per il serenissimo signor duca Guanti ricamati, due para. Dozine di strenghe quattro. Canestrina d’oro, e seta, una. Vasetti d’argento, con fiori, e due ucelletti sopra. Guanti dentro à frutti grandi diversi, dodeci para. Pavoni due. Pavoncine due. Ucelletti due. Fiori trà grandi, e piccoli, dieci. Canestrella del signore prencipe Francesco Maria Strenghe quattro dozine. Una canestrina d’oro, e seta, dentro un baciletto. Guanti, in frutti grandi, sei para. Pavoni quattro. Ucelletti di seta diversi, otto. Fiori trà grandi, e piccoli, vinti. Seguitavano poi Canestrella per la contessa Isabella Guanti di fiori due para. Un quadretto della Madonna. Due para di guanti in frutti. Strenghe dozine tre. Canestrelle con le medesime cose per due altre signore Canestrelle per quattro dame principali Guanti ricamati, un paro. Panni di spalla ricamati d’oro, e seta. Conciature da testa, due. Guanti in frutti, due para. Strenghe, due dozine. Un’acoraio d’argento. Spilloni d’argento da testa, dorati in cima, col suo pendente, quattro. Fiori, sei. Canestrelle per altre dodeci damigelle Guanti ricamati, un paro. Panni di spalla ricamati d’oro, e seta, due. Due conciature di testa. Un ventaglio con manico inargentato. Due dozine di strenghe. Guanti in frutti, due para. Acoraio d’argento, uno. Spilloni d’argento, due. Fiori di seta, sei. A tutte queste dame si diede una canestrella sudetta, e un’altra di confetture, con diversi altri regali di cose d’argento, e fiori bellissimi, che per brevità si tralasciano, con trattenimento di buonissima musica; e quì facendosi tardi, si diede fine, e venute le carrozze, se ne tornarono l’altezze loro à casa.

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Primo servitio freddo Un pasticcio in forma d’aquila reale, di vitella, servito con frondi di cedro intorno. Due capponi salpimentati, coperti di fette di gelatina in forma di ventresca, con mascheroni intorno di bianco magnare. Un presciutto agghiacciato di zuccaro, con frondi di cedro intorno. Un piatto reale di bianco magnare, in forma di cuppolette, servito con una corona di pasta reale intorno alta quattro dita; steccata tutta di stecchi di cannella dentro, e fuori, sopra li quali piovevano ova misside. Butiro passato. Capi di latte, un piatto per signore. Primo servitio di cucina Capponi bolliti, serviti in bianco, con fiori, e herbette intorno. Salame caldo, ben cotto, con fiori intorno. Quaglie arrosto, servite con fette di pane dorato intorno, e fette di salciccia di Lucca sopra, quale prima era stata meza cotta bollita, poi finita di cuocere nella graticola, con herbette fritte sotto. Animelle di vitella arrosto, lardate, poi stufate con salsa bastarda, servite tramezate di morsegli già scritti, con fettoline di pane di Spagna in forma di lardoni, e salsa bastarda sopra. Un polpettone reale di vitella battuta, medolla, e grasso di vaccina, con sue spetierie; con allodolette dentro senza testa, e piedi, fegatelli, fette di sommata, salame grattato, granelli, e creste di polli, bocconi d’animelle, rossi d’ova, sugo di limone, con bocconi di butiro; cotto il polpettone nel forno, coperto di fette di sommata, rossi d’ova, e bocconi di medolla; spolverizato di polvere di mostacciuoli, dorato con rossi d’ova sbattute, con bastoncini di pane dorato in forma di lardoni intorno. Un pasticcio ovato brodoso di vitella intiera battuta, e netta bene di pelle, e nervi, lardata con lardoni avvolti nella solita spetieria, ma poca; lardata la vitella di fette di sommata grassa, e magra, con brodo, e sugo di limone; in piatto reale. Minestrina di tagliolini, impastati con latte di pistacchi, fior di farina, mollica di pane papalino, cotti in brodo buono di cappone, con brodettino di rosi d’ova sbattute, capi di latte, sugo di limone, un’ovo sperduto nel latte in mezo, e parmigiano grattato sopra; un piatto per signore. Melangoli tagliati, con salviette sotto. Salsa verde, un piatto per signore. Secondo servitio Starne bollite, servite con una podrita sopra, fatta di fettoline di cardi, cipollette ripiene, fettoline di torzi di cavoli, cervellata in fette, medolla di vaccina, fettoline di presciutto, con cimette di cavoli fiori intorno, e sugo di salame, e fette di pane sotto; un piatto per signore. Pasticciotti di brasolette di vitella, petti di quattro allodole spolpate, bocconi d’animelle, fette di tartufoli, e presciutto, con medolla di vaccina, suo brodettino di rossi d’ova, sugo di limone, e intaglio sopra; un piatto per signore. Bianco magnare, in fette reali, un piatto per signore. Terzo servitio Crostata di cotogni siroppati, e pasta di marzapane. Tordi arrosto, serviti con salvia fritta, e fette di pane fritto intorno. Zuppa reale, con fette di pane di Spagna, unto prima bene il piatto di butiro, e sopra le fette del pane, con fettoline di bianco magnare sopra, capi di latte, cedro condito grattato, ova misside, e pistacchi intieri; con petto di cappone arrosto piccato minutamente sopra, con medolla di vaccina ben cotta, fatta a due ordini, con tanto brodo che bastò ad ammollare le fette del pane; servita con capi di latte distesi sopra, che tutte le fette del pane vennero coperte, agghiacciata di zuccaro, con fette di pane di Spagna, in forma di lardoni intorno. Pollanchotte d’India arrosto, affagianate. Un rosone di pasta di sfoglio, ripieno di vitella piccata, pignoli, fette di cedro condito, e di presciutto, rossi d’ova, medolla, cervella di vitella, bocconi d’animelle; stagionato bene ogni cosa, e prima soffritto; e cotto con zuccaro sopra. Secondo servitio di credenza Salviette bianche, una per signore. Tartufoli tartufolati con fettoline di pane sotto. Cardi. Castagne, con salviette sotto. Nespole. Sorbe. Uva. In tazzette, un piatto per signore. Pere fiorentine. Mele rose. Mel’appie, in tazze reali. Torta verde. Torta bianca, di capi di latte, bianco magnare, e pasta di marzapane.

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Primo servitio freddo Pasticci di galli d’india in forma di aquila di rilievo, tocchi d’oro, e argento. Bianco magnare in forma di stella reale, servito con monticelli di gelatina intorno, tramezati di rastelli, fatti di pasta di marzapane, tocchi d’oro. Pollastri grossi arrosto, avvolti in sfoglio, serviti con un copertoro di pasta di ciambellette sopra, tempestato di folignati. Sommate, con sapore di visciole sopra, armate intorno di fette di pane di Spagna in forma di lardoni, e sopra cannelloni confetti. Crostate di cucuzzata, e pasta reale, agghiacciate. Giuncate grandi ovate, in navicelle reali. Presciutti agghiacciati, serviti in canestrelli di pasta di ciambellette. Marzapanetti alla senese. Mostacciuoli napolitani, in tazze reali, con salviette sotto. Capponi freddi, coperti di gelatina, con anime di pignoli sopra, e stelle di bianco magnare intorno, tramezati di rastelli, fatti di pasta di pistacchiata. Capi di latte, un piatto per signore. Fravole, con zuccaro sopra, e neve sotto. Butiro fresco, passato, con zuccaro, e neve sotto, un piatto per signore. Primo servitio di cucina Capponi bolliti, serviti in bianco, con due mezi salami, in piatti reali, con fiori, e herbette intorno. Polpettoni, in piatti reali, cotti nelli medesimi piatti, di vitella battuta bene, grasso, e medolla di vaccina, che à Frascati si faceva fare à posta, fettoline di cardi, di tartufoli, bocconi d’animelle, fegatelli di polli, cervella di vitella, rossi d’ova, spetierie solite, e fettoline di cedro condito, con fette di presciutto, e sugo di salame, coperti sopra di fette di sommata, tempestati di pistacchi verdi; serviti con lardoni di pane fritto intorno, e suo sapore sopra. Crostate d’uva spina, e fette di provature, prima fritte nel butiro, polvere di mostacciuoli, zuccaro, e cannella, fettoline di cucuzzata, agghiacciate di zuccaro. Animelle, e fegato di vitella fritte, servite con un saporetto sopra, fatto di vino di melagranati, zuccaro, e cannella, con fette di pane dorato, limoncelli, e melangoli. Piccioni arrosto lardati, serviti con herbette fritte sotto, e un tortiglione intorno di pasta di sfoglio, con fette di limoncelli sopra. Minestrina di piccioni spolpati, cotti in brodo di cappone, uva spina, piselli, herbettine odorifere, con brodettino di rossi d’ova, sugo di limone, con fette di pane sotto, un piatto per signore. Sapore verde, un piatto per signore. Secondo servitio Capponi bolliti nel latte, con sale, acqua di fiori, zuccaro muschiato; serviti sopra un piatto, spolverizati di zuccaro, con pignoccata battuta sopra, e pasta di marzapane grattata. Li capponi fatti in quattro pezzi, tramezati di biscottini reali, sottestati in forno, con capi di latte, e latte, pignoccata in pezzi, sbattuti insieme con chiare d’ova, sugo di limone, e levato un bollore, si buttò sopra alli capponi; posti poi in forno, e fattavi sopra un poco di crosta, senza rossore, si levò dal forno; serviti con copertoro sopra di pasta di sfoglio, à gelosia. Pasticci reali podriti, di bocconi di vitella, piciconi spezzati, polpettine di vitella, prugnoli, fettoline di tartufoli, rossi d’ova, fette di presciutto, solite spetierie, uva spina, sugo di limone, con suo brodetto di rossi d’ova, serviti con intaglio sopra. Piatti imperiali, di pollastri bolliti, ripieni di cervella di vitella fritte, salame grattato, cucuzza di Genova, polvere di mostacciuoli, rossi d’ova, uva spina, pignoli confetti, cannella, pepe, garofoli, unti bene di butiro, spolverizati di polvere di mostacciuoli, messi per un poco in forno, poi composto in piatto imperiale, unto bene di butiro, spolverizati di polvere di mostacciuoli, con fette di pane giallo reale fritto, che era stato à mollo nel latte, spolverizate di cannella, pepe, e zuccaro; e sopra li pollastri con le teste in fuora intorno al piatto, tramezati di mezi piccioni stati in adobbo reale, di aceto, acqua di fiore, regano, fiori di finocchio, pitartima, garofoli, noce moscata; infarinati, e fritti, con una minestrina sopra, fatta di fegatelli di polli, rossi d’ova duri, pezzi di cedro, pignoli confetti, fette di provature sbattute con rossi d’ova, e latte; cotto ogni cosa insieme in un caldarino; e come cominciò à stringere, se ne coprì il piatto, con un cucciaro à modo di monticelli, con fettoline di pane di Spagna, in forma di lardoni, buttandovi poi sopra tanto latte, che potesse di nuovo bagnare le fette del pane; rimesso in forno, e quagliato, con polvere di Cipri sopra, e pistacchi confetti. Pollanchotte d’India arrosto affagianate, levate dalla carta, servite in navicelle reali, con copertoro sopra à gelosia, di pasta di ciambellette. Stelle, ripiene di capi di latte, e fravole, polvere di mostacciuoli, zuccaro, e cannella, agghiacciate di zuccaro. Bianco magnare, in fette reali, un piatto per signore. Sparagi. Olive, un piatto per signore. Terzo servitio Pasticciotti, di piccioni senz’ossa, prugnoli, cimette di sparaci cotti prima, tartufoli intieri, fettoline di presciutto, e di sommata, rossi d’ova, e uva spina, con brodettino, e sugo di limone, con intaglio sopra, un piatto per signore. Prugnoli, con fette di pane sotto, un piatto per signore. Vitella bollita, servita in navicella reale, con fiori, e herbette intorno. Pollastri arrosto, affagianati. Quarto servitio Tortiglioni reali, ripieni di visciole siroppate, e cedro condito, passati con zuccaro, e cannella. Vitella arrosto, in navicelle reali. Minestrina, di brasolette di vitella, piselli, torzi di lattuca, fegatelli, granelli, e creste di polli, salame grattato, uva spina, con herbettine, solito brodetto di rossi d’ova, e sugo di limone, un piatto per signore. Secondo servitio di credenza Salviette bianche, una per signore. Zuppe di visciole, con fette di pane sotto, una per signore. Carciofoli fritti, un piatto per signore. Tartufoli tartufolati, un piatto per signore. Torte bianche, di provature, ricotta, e capi di latte. Rosoni di pasta di sfoglio, ripieni di pasta reale, e cedro condito. Parmigiano, e marzolino. Cialdoni, ciambellette, e briccocole, in tazze reali. Finocchio, e amandole, in tazzette, una per signore. Lattemele, in piatti reali. Cialdoncini. Pere, e mele. Cotognata di Portogallo, e cotognata di Bologna, in tazze reali. Bacili reali di conditi diversi, un bacile per piatto. Sei tazze di confettione nobile bianca per piatto. Si diede l’acqua alle mani, con mazzi di fiori.

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Primo servitio freddo Meloni. Fichi brugiotti. Capi di latte, con neve sotto, un piatto per signore. Un pasticcio di vitella, in forma di rosone, con frondi di cedro intorno. Due capponi bolliti, poi lardati di lardoni di cucuzzata, coperti d’ova misside. Un presciutto di montagna, ben cotto, con la cotica accartocciata, con fiori intorno. Gelatina, con lancette di petto di cappone, in porcellana. Bianco magnare, in fette reali, in porcellana, con neve sotto, un piatto per signore. Si coprì la tavola con una tovaglia di zenzile. Primo servitio caldo Capponi bolliti, serviti in bianco, con fette di sommata dorate, e fritte intorno. Quaglie arrosto, servite con herbette fritte sotto, e tramezate di fette di pane fritto. Pasticciotti sfogliati, di vitella, bocconi d’animelle, vachi d’agresta, fettoline di presciutto, rossi d’ova, pignoli, fegatelli di polli, con suo brodettino di rossi d’ova, sugo di limone, e zuccaro sopra; un piatto per signore. Animelle arrosto, lardate, servite con fette di pane dorato sotto, e salsa bastarda sopra. Brasolette di vitella, piccoline, tagliate à dadi, pillottate di cimette di rosmarino, e due garofoli, tenute in adobbo in aceto rosato, pepe poco, polvere di pitartima, infarinate in farina di pane di Spagna, fritte nel butiro; servite con un saporetto, fatto di basilico, pisto con cime di dragoncello, serapollo, e acetosa; pisto ogni cosa insieme con cannella, zuccaro, e mollica di pane mollato nell’adobbo, stemperato con l’istesso adobbo, passato per stamigna; fattoli dare un bollore, poi buttato sopra le brasolette, con cedro condito grattato, zuccaro, e cannella, con bastoncini di pane di Spagna, in forma di lardoni intorno. Piccioni stufati, ripieni trà carne, e pelle, di cervella di vitella, rossi d’ova, pignoli, vachi d’agresta, fettoline di fegatelli di polli, e di dattili, salame grattato, stufati con fette di sommata, lazarole, fette di cotogni, prugne acerbette, con sua spetieria, serviti con pane fritto intorno. Minestrina di gnocchetti, impastati nel polzonetto, con latte di pignoli, fiore di farina, poi pista nel mortaro, con rossi d’ova; cotti in brodo buono di cappone, serviti con brodettino di rossi d’ova, stemperato con capi di latte, e sugo di limone, con formaggio grattato sopra, un piatto per signore. Melangoli tagliati, con salviette sotto. Salsa verde, in porcellana, un piatto per signore, di credenza. Secondo servitio subbito Beccafichi arrosto, con fettoline di pane, che era stato nella ghiotta, un piatto per signore. Piccioncini stati in adobbo reali, fritti, con saporetto sopra, fatto di cimette di dragoncello, pimpinella, poco di basilico, stemperato con latte di pignoli, sugo di limone assai, poco di zuccaro, e brodo, passato per almivere, levato un bollore, con fettoline di pane fritto intorno, in porcellana, un piatto per signore. Terzo servitio Vitella bollita in navicelle reali, servita con fiori, herbette intorno. Salami, con fiori, e herbette intorno. Starnotti arrosto, serviti con fette di pane dorato sotto, e salsa bastarda sopra, con fette di pane fritto intorno, in forma di lardoni. Crostate di cotognata, e pasta di marzapane. Zuppe, con fette di pane di Spagna, con il piatto prima unto bene di butiro, con petto di cappone arrosto piccato sopra, fette di bianco magnare fritto, dorato, rossi d’ova cotti nell’almivere, pignoccata acciaccata, e polvere di mostacciuoli, con fettoline di cedro condito, con butiro, e brodo buono quanto bastò à inzuppare le fette del pane, fatte à due ordini, con ghiaccio di zuccaro sopra. Pasticci podriti, di bocconi grossi di vitella, bene battuta, e lardata, medolla, e grasso di vaccina, bocconi d’animelle, fegatelli di polli, fettoline di cardi, fette di sommata, e di presciutto, rossi d’ova, con vachi d’agresta, e suo brodettino di rossi d’ova, con sugo di limone, e intaglio sopra. Pollanchotte d’India arrosto, una per signore, servite in piatti reali, con un festone intorno di pasta di sfoglio. Limoncelli tagliati. Sapore di cotognata, pasta di marzapane, stemperato con sugo di limone, in porcellana, un piatto per signore. Secondo servitio di credenza Salviette bianche profumate, una per signore. Meloni, con neve sotto, un piatto per signore. Pere, mele, e prugne, in tazze, con neve sopra. Amandole, con salviette sotto. Finocchio fresco, un piatto per signore. Torte d’ova misside, pistacchiata, e cedro condito. Offelloni reali, ripieni d’agresta siroppata, polvere di mostacciuoli, e provature grattate, con zuccaro, e cannella. Parmigiano. Provature fresche. Cotognate di Portogallo, con salviette sotto.

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Primo servitio freddo Un pasticcio in forma di scudo, con festoni intorno, anitrato di zuccaro. Una sommata agghiacciata, armata intorno di bastoncini di pane di Spagna in forma di lardoni. Gelatina in forma di piramide, tempestata tutta d’anime di pignoli, con corona intorno alta quattro dita di pasta reale, steccata dentro, e fuori di stecchi di cannella, con ova misside sopra. Due fagiani arrosto, con ali, code, e colli di pasta di marzapane; con stellette, e rastelli sopra il petto di cucuzzata. Un rosone di pasta di sfoglio, ripieno di cotogni, cotti sotto la bragia, pisti con pasta di mazapane, zuccaro, e cannella; con una corona intorno di pasta di zuccaro. Bianco magnare cannellato, in forma di stelle, con rastelli intorno, fatti di pasta di pistacchiata. Butiro passato con zuccaro. Capi di latte, un piatto per signore. Primo servitio caldo Vitella bollita, servita in navicella reale, con fiori, e herbette intorno. Allodole arrosto, tramezate di bocconi d’animelle arrosto lardate, servite con fette di pane dorato sotto, e salsa bastarda sopra. Un presciutto di montagna ben cotto, con fiori, e herbette intorno. Un pasticcio reale, con sei piccioni intieri senz’osso ripieni di cervella di vitella, rossi d’ova, pignoli, fettoline di sommata, salame grattato, lardati di fette di sommata, con fette di cardi, e tartufoli, rossi d’ova, polpettine di vitella, medolla, e grasso di vaccina, e bocconi d’animelle; con brodetto di rossi d’ova, e sugo di limone, e intaglio sopra. Pollastri arrosto, poi spezzati, coperti di mirausto, con fettoline di pane di Spagna intorno. Testa di vitella, servita con fiori, e herbette intorno. Sapore verde, un piatto per signore. Minestrina di gnocchetti, fatti di rossi d’ova dura pisti nel mortaro, con polvere di mostacciuoli, e un poco di farina di pane di Spagna, pasta di marzapane, e zuccaro, con due goccie d’acqua rosa muschiata, facendo pasta, con rossi d’ova crudi, tirando bastoncini, e tagliandoli a modo di gnocchetti, cavandoli, cotti in brodo buono di cappone, facendo prima bollire il brodo, e poi postivi li gnocchetti, con medolla di vaccina, rossi d’ova crudi sbattuti, con zuccaro, e cannella sopra, un piatto per signore. Gelatina, un piatto per signore. Secondo servitio Capponi bolliti, serviti con biscotti papalini sotto, rifatti in forno, inzuppati con buon brodo di cappone, con medolla ben cotta sopra, provature, e salame grattato, fette di sommata intorno, e formaggio grattato. Starne arrosto, servite con un tortiglione intorno di pasta di marzapane, fette di pane dorato sotto, e salsa bastarda sopra. Un tortiglione di pasta di sfoglio, ripieno di bianco magnare. Un piatto reale, di cappone arrosto spolpato tutto dagl’ossi, e sfilato tutto; il piatto spolverizato di zuccaro, cannella, polvere di mostacciuoli, con fette di provature fresche sopra, spolverizandole di nuovo, e spruzzandole con poco d’acqua rosa muschiata, e butiro liquefatto, facendo frigere il cappone sfilato, spruzzato prima con sugo di limone, e malvasia, infarinato in farina di pane di Spagna, fritto in butiro, mettendoli poi sopra le fette delle provature, con cedro condito grattato sopra, pignocchata, e pistacchiata, polvere di mostacciuoli, spargendovi sopra due cucchiare di latte, coprendo tutto il piatto di fette di pane di Spagna spruzzate di limone, con zuccaro, e capi di latte distesi sopra per tutto, e zuccaro muschiato, e messo in forno, servito con un cotogno siroppato in mezo, tempestato il resto del piatto di pistacchi verdi, con una corona di zuccaro intorno. Un piatto reale di cucuzze ripiene, bianche, lunghe, cavatili tutti gl’interiori dalla parte del picciolo, havendo preparati pulcini stufati, con herbette odorifere, lardo battuto, prugne damascene senz’osso, fette di cotogni, pignoccata pista, cedro condito grattato, e un poco di brodo, con fette di salame; poi pigliossi rossi d’ova, e due capi di latte, con un poco di formaggio grattato, e un poco di brodo, con fette di salame; poi pigliossi rossi d’ova, e due capi di latte, con un poco di formaggio grattato; la cucuzza unta bene di butiro, spolverizata di polvere di mostacciuoli, e posto nel fondo della cucuzza un capo di latte, con formaggio grattato, e quattro rossi d’ova duri sopra, mettendovi poi la compositione delli piccioni stufati, empiendola, e sopra gl’altri rossi d’ova, con l’altro capo di latte, con zuccaro, e cannella, e col suo coperchio si atturò, lardando tutta la cucuzza di fette di lardo sottile, avvoltandola poi in un foglio di carta unto di strutto, cotta nel forno; havendo preparato un’altro coperchio di cucuzza verde, dove era alcuna fronda, levando quello di prima, e mettendoci il verde; levandola dalla carta, si servì con il piatto spolverizato di polvere di mostacciuoli, frezzate le cucuzze tutte di lardoncini di provature fritti nel butiro, infarinati in polvere di mostacciuoli, e tramezati di lardoncini di presciutto infarinati in farina di pane di Spagna, e fritti. Bianco magnare, in fette reali. Melangoli tagliati, in tazzette. Olive, un piatto per signore. Terzo servitio Minestrina di fettoline di cardi, di sommata, salame grattato, e fettoline di cervellata, polpettine di vitella, cimette di cavoli fiori, con fegatelli di polli fritti sopra, e fette di pane sotto, un piatto per signore. Pasticciotti di piccioni spolpati, bocconi d’animelle, medolla, e grasso di vaccina, vitella battuta, granelli di polli, fettoline di presciutto, e di tartufoli, con brodettino di rossi d’ova, e sugo di limone, con intaglio sopra, un piatto per signore. Pollanchotte d’India arrosto affagianate, con fette di pane dorato intorno, e salsa bastarda sopra. Vitella arrosto, in navicelle reali, servita con pasta di siringa sotto e sopra, e intorno. Limoncelli, un piatto per signore. Un piatto di prugnoli di bianco magnare, fritti, con zuccaro, e cannella sopra, e pasticcietti alla genovese intorno. Secondo servitio di credenza Pasticciotti di tartufoli, uno per signore. Cardi. Castagne. Sorbe. Nespole, in tazzette con salviette sotto, una per signore. Offelloni ripieni di provature, e capi di latte. Torte, di lazarole siroppate, e pasta di marzapane. Parmigiano. Marzolino. Pere fiorentine. Mele rose. Mel’appie. Persiche, con salviette sotto, in tazze reali. Persiche tagliate con vino, un piatto per signore. Cotognata di Bologna, in vasetti, in tazze reali con salviette sotto.

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Primo servitio freddo Pasticci d’ombrina intiera, con frondi di cedro intorno. Bianco magnare, in fette reali, con zuccaro sopra. Linguattole carpionate, in piatti reali, con fette di limoncelli sopra. Crostate di prugne, herbette, e fettoline di cedro, condito, polvere di mostacciuoli, e cannella, agghiacciate di zuccaro. Dentale cotto nella graticola, con saporetto sopra di cappari, pignoli, dattili tagliati in fette, passarina, con frondi di cedro intorno, e fette di limoncelli. Marzapane di Siena. Mostacciuoli alla romana. Pignoccata. Pistacchiata, in tazze, con salviette sotto. Meloni tagliati, in piatti reali, con neve sotto. Pezzi di parmigiano, e marzolini, in piatti reali, con salviette sotto. Capi di latte, con fette di pane di Spagna sotto, zuccaro sopra, con neve sotto, in piatti reali. Fravole, in piatti reali, con zuccaro sopra, e neve sotto. Primo servitio caldo Storione bollito con vino, e aceto; con oglio, e sugo di limone sopra, con fiori, e herbette. Spigole fatte in potaggio, con latte d’amandole, passarina, pignoli, herbette odorifere, con solite spetierie, e fette di pane fritto intorno. Pasticci ovati di bocconi d’ombrina senza spine, torzi di lattuca, telline, code di gambari, granci teneri, grani d’agresta, pignoli, con una lattata d’amandole, stemperata con sugo d’agresta, brodosi, e stagionati bene, con solite spetierie. Linguattole fritte, servite con herbette fritte intorno, limoncelli, e melangoli. Minestrina di torzi di lattuca, latte, e fegato di storione, brasolette piccole d’ombrina, soffritto ogni cosa insieme con agresta, herbette odorifere, stagionata bene, con poca spetieria, in piatti reali, con fette di pane sotto, con una lattata d’amandole sopra, stemperata con sugo d’agresta, e pignoli intieri. Zuppe d’ova in piatti reali, unto il piatto bene di butiro con fette di pane di Spagna mollato in sugo di limone, spolverizato di zuccaro, e capi di latte distesi sopra, e sopra le ova sperdute nel latte, con sugo di limone, e bocconi di butiro sopra. Ova da bevere, in piatti reali, con salviette sotto. Ova alla francese, cotte in piatti reali, in piatto unto bene di butiro, con fettoline di pane sottile sopra, pillottate bene di butiro, e sopra le ova, con bocconi di butiro, cotte in forno, servite con fette di pane dorato, fritto nel butiro intorno, in forma di lardoni. Secondo servitio Trotte bollite, servite con salviette sotto, con fiori intorno. Crostate di pere moscarole, e fettoline di cucuzzata, agghiacciate di zuccaro. Maccaroni, impastati con latte, e mollica di pane papalino, fatti in strenghe, cotti nel latte, con buon formaggio parmigiano, fette di provature fresche fritte nel butiro, e butiro assai, serviti con rossi d’ova duri intorno, cotti nell’almivere. Triglie nella graticola, frezzate di garofoli, e grani di pepe; messe in adobbo d’agresta, aceto rosato, fiori di finocchio, polvere di rosmarino, e di noce moscata, per due hore, poi cotte nella graticola, coperta tutta di rami di salvia bagnati d’oglio, e aceto, fattole cuocere adagio, tenendole bagnate con l’istesso adobbo, spolverizandole, cotte che furono, di pane di Spagna; in piatti reali spolverizati di zuccaro, e cannella, con fette di pane sottestato, sbruffate d’agresta, con zuccaro, cedro condito grattato sopra, e sopra le triglie, con passarina bollita, e cedro grattato sopra, con un saporetto sopra, fatto d’amandole atturate, mostacciuoli, basilico, serapollo, menta romana, un poco di finocchio fresco, pisto ogni cosa insieme, stemperato col medesimo adobbo, passato, e levato un bollore, si buttò sopra le triglie, con bocconcini di pane fritto à dadi sopra, e intorno, in forma di lardoni. Ombrina nella graticola, con saporetto sopra di vino di meligranati, cappari, fette di pere moscarole, e pignoli; bollito ogni cosa insieme con un poco di zuccaro, con fette di limoncelli intorno. Frittatone doppie per piatti reali, sbattute le ova con Polvere di mostacciuoli, e fecesi la prima frittata, e si messe nel piatto unto bene di butiro, copertole di vachi d’agresta, spaccati, levatoli li granelli, siroppati nell’almivere, con fettoline di provature fresche, e polvere di mostacciuoli, e fettoline di pane di Spagna sopra, inzuppate nel latte, e sopra la seconda frittata simile alla prima, con la medesima agresta, provature sopra, e fette di pane di Spagna, polvere di mostacciuoli, e sopra la terza frittata, coperta tutta di fette di provature, messa in forno à rosolare, con butiro bastante, zuccaro, cannella, e polvere di mostacciuoli sopra. Calamaretti fritti, serviti con grappetti d’agresta fritta sopra, limoncelli, e melangoli. Ravioli bianchi, fatti di provature, ricotta, parmigiano, e capi di latte, con sue ova, e solite spetierie, con butiro, e parmigiano grattato. Terzo servitio Storione arrosto, cotto in forno, servito con biscotti papalini sotto, sottestati in forno presso al storione, che furono bagnati del liquore del storione, servito con un saporetto sopra, fatto di latte di storione pisto nel mortaro, con poco di caviale, pignoli, mostacciuoli, noce moscata, stemperato con sugo d’agresta, e di limone, passato per stamigna, facendoli dare un bollore, e servito sopra al storione, con fette di limoni, e melangoli intorno. Pasticci all’inglese, fatti di pastume di polpa d’ombrina, telline, code di gambari, granci teneri, vachi d’agresta, bocconi di polpa d’anguilla, pignoli, stagionati bene con spetierie, fette di cedro condito, agghiacciate di zuccaro, con brodetto di latte d’amandole, sugo di limone. Pesciolini vivi, fritti, con agrestata sopra. Tortiglioni reali, fatti di pasta di sfoglio, ripieni di briccocole siroppate, cedro condito grattato, polvere di mostacciuoli, zuccaro, e cannella. Triglie fritte, servite con salvia fritta sotto, limoncelli, e melangoli intorno. Torte di lasagne; impastate con latte, e mollica di pane papalino, cotte in latte, con fette di provature fritte nel butiro, spolverizate di polvere di mostacciuoli, con parmigiano, e butiro assai; fatte in piatti reali d’argento, con sfogli di pasta di sfoglio sotto, e sopra coperta à gelosia della medesima pasta di sfoglio. Granci teneri, fatti morire nel latte, poi fritti, con un saporetto fatto di basilico, herbette, dragoncello, finocchio, e maggiorana, stemperato con sugo di limone, e latte d’amandole; fattoli dare un bollore, poi passato per stamigna, e buttato sopra li granci teneri. Piatto reale quartiato. Il piatto unto di butiro, spolverizato di polvere di mostacciuoli, coperto di fette di pane di Spagna, coperto un quarto d’ova misside, e pasta reale; il secondo quarto di cucuzzata, e pistacchiata; il terzo quarto di bianco magnare, e capi di latte; il quarto di cotognata, e cedro condito; e trà un quarto, e l’altro fette di pistacchiata verde; il secondo di cotognata rossa; il terzo di cucuzzata; e il quarto di pasta di Genova, servito con cannelloni fatti di pasta fina, ripieni d’ova misside, e pasta reale, tutti variati, buttandovi sopra del latte, con chiara d’ova tanto, che bastò ad inzuppare il detto pane, e messo in forno. Secondo servitio di credenza Salviette profumate, una per signore. Insalate reali podrite, con neve sotto. Lattemele, in piatti reali, con cartoccetti, in tazze reali. Gambari mondi, con pepe, sale, e aceto. Meloni, con neve sotto. Pere moscarole. Briccocole. Visciole. Marasche, e prugne, in piatti reali. Parmigiano. Marzolino. Amandole spaccate. Finocchio, con salviette sotto. Torte verdi di provature, parmigiano, ricotta, latte, e capi di latte. Crostate di visciole siroppate passate, polvere di mostacciuoli, zuccaro, cannella, e fettoline di cedro condito. Cotognate di Portogallo, e di Bologna.

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Primo servitio freddo Un pasticcio di vitella, sostentato da quattro leoncini, con le teste fatte di pasta di marzapane, con una zampa alzata, che posava sopra un’arme del rè di Spagna, fatta di pasta di marzapane, profilata d’oro, in mezo del quale era una statuetta di pasta di marzapane, che rappresentava una moretta, con un cimbalo in mano, in atto di sonare. Bianco magnare in forma di mezo rilievo, servito con quattro puttini intorno, fatti di pasta di marzapane, con le mani alzate, con copertoro fatto à gelosia, di pasta di zuccaro, tocco d’oro, posato sopra le mani delle statuette. Una sommata agghiacciata di zuccaro à modo di marzapane, con chiara d’ova, zuccaro, e sugo di limone, servita in una barella, fatta di pasta di ciambellette, portata da due todeschi, fatti di pasta di marzapane. Una stella di pasta di sfoglio, ripiena di bianco magnare, servita con una corona di zuccaro in mezo, dentro la quale era una contadina, fatta di pasta di marzapane, con un canestrello in testa, fatto dell’istessa pasta, con cerase dentro, alta un palmo, fatta del naturale, profilata d’oro, e d’argento. Capponi coperti di gelatina, in forma di ventresca in fette, servita con tortiglioni intorno al piatto, fatti di pasta di zuccaro, tocchi d’oro, tramezati di stellette di pasta di pistacchi, tocche d’oro, e d’argento. Un gallo d’india arrosto, lardato il petto di fette larghe di cucuzzata, servito in navicella reale, con ale, coda, e collo di pasta di marzapane, tocco d’oro, e argento. Un piatto reale d’ova misside in forma d’una montagna, tempestata di pistacchi verdi, frezzata di fettoline di cucuzzata; servito con sei statuette di pasta di marzapane intorno, che erano due zitelle romanesche, due todesche, e due villane, servite trà una statua, e l’altra, di pezzetti di corone di zuccaro bianco, tocchi d’oro; e intorno al fondo del piatto, fette di pane di Spagna, con ova misside sopra, tramezate di stelle di pasta di pistacchiata, tocche d’oro. Capi di latte, in porcellana, un piatto per signore. Butiro passato, in porcellana, con neve sotto, un piatto per signore. Primo servitio caldo Capponi bolliti, serviti in bianco, con biscotti papalini sotto, inzuppati in brodo buono di cappone, poi pillottati di butiro, coperti di fette di provature fritte nel butiro, coperte di capi di latte, e tenute per un poco in forno, con buon formaggio parmigiano; e tanto brodo, che li biscotti erano ben’inzuppati. Animelle di vitella lardate arrosto, servite in piatto reale, tramezate di tomaselle fatte di fegato di vitella, pignoli, medolla, formaggio grattato, salame grattato, cervella di vitella, spetierie solite, fettoline di cedro condito, pistacchi, fettoline di dattili, rossi d’ova; avvolte in rete di vitella, servite con sapore bastardo sopra, e fette di pane di Spagna in forma di lardoni, dorate, e fritte. Pasticciotti di polpettine di vitella, bocconi d’animelle, occhi, orecchie, e fette di lingua di capretto, prugnoli, torzi di carciofoli, fettoline di presciutto, pochino di salame grattato, rossi d’ova, con suo brodetto, e sugo di limone, con intaglio sopra di pasta di zuccaro, tocco d’oro, un piatto per signore. Quaglie arrosto, tramezate di fegatelli, fatti di fegato di capretto, servite con fette di pan dorato in forma di lardoni. Piccioni bolliti, serviti con un biscotto papalino sotto, che era stato nella ghiotta, e poi inzuppato in brodo buono di cappone, in porcellana, coperti di minestrina di piselli, e torzi di carciofoli, fettoline di sommata, e poco di sugo di salame, passato, bocconi d’animelle, che prima erano state mezze cotte, poi fritte, con cavoli fiori intorno, con fette di presciutto sopra, un piatto per signore. Crostate di visciole siroppate, e cucuzzata, polvere di mostacciuoli passata, con ghiaccio sopra. Si diede l’acqua alle mani, e posti à tavola si servì. Melangoli tagliati, con salviette sotto, un piatto per signore. Sapore di visciole, un piatto per signore. Bianco magnare, in fette reali, con neve sotto, un piatto per signore. Secondo servitio Vitella bollita, dorata, e fritta, servita con fette di sommata intorno. Un presciutto di montagna, con fiori, e herbette intorno. Zuppa reale, con fette di pane papalino, pilottate bene di butiro, e fette di provature fresche fritte sopra, con salame grattato, inzuppate in brodo grasso di cappone, con petto, e pelle di cappone, petto di piccioni bolliti piccati, pelle, e gropponi, e fegatelli di piccioni, fette di provature fresche fritte nel butiro, à due ordini, coperte l’ultime fette di pane, di fette di provature, e capi di latte distesi sopra, con bocconi di butiro, tenuta in forno, rosolata, servita con pasticcetti alla genovese intorno, con una corona imperiale sopra, tocca d’oro. Piccioni arrosto, serviti con un rosone di pasta reale sotto, in forma di stella, con sette vuoti, e in ogni vuoto era un piccione, in un piatto imperiale. Terzo servitio Pasticciotti sfogliati di vitella, grasso di vitella, animelle, pignoli, fettoline di tartufoli, rossi d’ova, fette di presciutto, con suo brodetto, e solite spetierie, in porcellana, un piatto per signore. Pulcini arrosto, avvolti in rete, poi stufati, con piselli, torzi di carciofoli, prugnoli, fette di tartufoli, grasso di vitella, sugo di salame, e sugo di vitella arrosto, con poca spetieria, e sugo di limone, con fettoline di pane sotto, in porcellana, un piatto per signore. Gelatina, con lancette di cappone, in porcellana. Olive, un piatto per signore, di credenza. Quarto servitio Un pasticcio all’inglese reale, impastato con pasta di marzapane, tutto pieno di conditi, con lustro di marzapane sopra. Sei pollanchotte d’India arrosto, affagianate, servite in un piatto imperiale, levate dalla carta, con una sfogliatella aperta sotto ad ogni pollancha, tramezate di fette di pane di Spagna in forma di lardoni. Una stella reale grande di pasta di sfoglio, ripiena di ricotta, capi di latte, e provature fresche, con ova, zuccaro, e acqua di fiori; servite frà un raggio, e l’altro con pollastrelli arrosto, e in mezo alla stella un’arme doppia del rè di Spagna profilata d’oro, e d’argento, fatta di pasta di zuccaro. Pulcini in adobbo, spaccati, in aceto rosato, acqua di fiori, polvere di finocchio, sale, garofoli, cannella, pepe, noce moscata, malvasia, e cimette di rosmarino; lassandoli stare in adobbo un giorno, e una notte, poi fritti, infarinati in farina di pane di Spagna, con butiro; serviti sopra fette di pane fritto nel butiro, con zuccaro, cannella, e sapore sopra, d’amandole atturate nella pala, pignoccata, mostacciuoli, e zuccaro pisto insieme, e stemperato con l’istesso adobbo; fatto bollire un poco, con pezzetti di pignoccata sopra, zuccaro, e cannella, con fette di pane di Spagna intorno, in forma di lardoni. Oglia podrita bastarda, con un cappone sotto, fatta di torzi di carciofoli, piselli freschi, ceci bianchi, cipolle ripiene, prugnoli, tartufoli intieri, fette di sommata, e presciutto, coste di castrato, bocconi d’animelle fritte, e una testa di vitella senz’ossa; ripiena di pulcini, grasso, salame grattato, pignoli, fegatelli di polli, con sue spetierie; cotta in forno, poi fatta in quattro pezzi, indorata, e fritta, servita sopra la podrita, con un tortiglione intorno di pasta di sfoglio, con un copertoro sopra di pasta di zuccaro, tocco d’oro. Quinto servitio Pasticciotti di latte, e chiara d’ova, zuccaro, acqua di cedro, mettendo latte nel pasticcio alto un dito, messo in forno, e stretto; biscotti savoiardi sopra, coperti di capi di latte, e cedro condito grattato sopra, e rimesso per un poco in forno, e poi sopra altretanto latte, fattolo di novo stringere al forno, con altretanti biscotti sopra, e coperti bene di capi di latte, rimettendoli in forno, dando il lustro sopra li capi di latte, con un pochino di chiara d’ova ben battuta, e zuccaro; coperti con intaglio di pasta di zuccaro, un piatto per signore. Vitella arrosto, servita in navicelle reali, con sfogliatelle tonde intorno, ripiene di bianco magnare. Un piatto reale dolce, unto il fondo del piatto bene di butiro, con fette di pan di Spagna, stendendovi sopra capi di latte, e ova misside, tramezate di fettoline di cedro condito, e pistacchi intieri, con polvere di mostacciuoli, e pignoccata trita; con un saporetto sopra, fatto di cotognata, pignoccata, rossi d’ova, stemperato con latte, e acqua di fiori di melangoli muschiata, con quattro chiare d’ova, e messo in forno à stringere; servito con strenghe di frittata à gelosia; e nelli buchi pistacchi verdi. Visciole in tazzette, con neve sopra, una per signore. Limoncelli tagliati con zuccaro, in porcellana, un piatto per signore, di credenza. Insalatine regalate, un piatto per signore di credenza. Secondo servitio di credenza Salviette profumate, una per signore. Tortine verdi, passate, con sfoglio à gelosia, una per signore. Prugnoli, con fette di pan sotto, in porcellana, un piatto per signore. Un tortiglione reale, ripieno di crema, agghiacciato di zuccaro. Tartufoli tartufolati. Sparagi, un piatto per signore, in porcellana. Piselli asciutti, con sale, pepe, e sugo di limone, in porcellana. Latte mele, un piatto per signore. Cartoccetti, in tazzette, con salviette, una per signore. Amandoline, con salviette sotto. Scafi, e finocchio fresco, un piatto per signore. Parmigiano, con salviette sotto. Provature marzoline. Pera, e mela, ciambelle, e cialdoncini, con salviette sotto. Cotognata di Portogallo. Cotognata di Bologna, con salviette, in tazze reali. Un bacile grande reale di cucuzzata, cedri conditi, e pomi d’Adamo. Un’altro bacile simile, di pera, prugne, e persiche di Genova. Un’altro bacile di ramagli, torzi di lattuca, e pizze di persicata. Sei tazze imperiali di confettura bianca, nobile, diversa. Tazzette piccole, con pistacchi verdi, con salviette sotto, una per signore. Si diede al fine l’acqua alle mani, con mazzetti di fiori regalati, uno per signore.

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Primo servitio freddo Un pasticcio d’ombrina, in forma d’un giglio. Trotte carpionate, tempestate sopra di pistacchi verdi, con un festone intorno di pasta di marzapane. Un piatto reale d’ova misside, fatte piovere sopra cinque pomi d’Adamo, in forma di stella, steccati tutti di cannelloni confetti, con fette di pane di Spagna intorno, coperte delle stesse ova misside, con tempesta di confetti sopra. Un dentale grosso cotto nella graticola, con un saporetto sopra di pignoli, dattili senz’osso, e cappari, con stelle intorno di pasta di marzapane. Capi di latte, in porcellana, un piatto per signore. Fravole, in porcellana, un piatto per signore. Butiro passato, in porcellana, un piatto per signore. Zuppe, con fette di pane di Spagna, spruzzate di moscatello, con fravole, e capi di latte, con zuccaro sopra, e neve sotto, un piatto per signore. Si coprì la tavola con una tovaglia di zenzile, con merletti d’oro intorno, e piegature sopra le posate delli quattro signori. Primo servitio caldo Minestrina d’amido, con latte d’amandole, e pistacchi verdi intieri, con zuccaro sopra, in porcellana, un piatto per signore. Zuppe d’ova sperdute nel latte, fatte con fette di pan di Spagna, coperte di capi di latte, con sugo di limone; un piatto per signore. Storione bollito, con fiori di borragine intorno. Crostata di capi di latte, fravole, cedro condito, passata con zuccaro, e acqua di fiori, agghiacciata bene di zuccaro. Ombrina nella graticola, con saporetto sopra, di pignoli, cappari, olive senz’osso, dattili tagliati, e fettoline di cedro; servita con fette di pane fritto intorno, in forma di lardoni. Porcellette fritte, poi stufate in piatto d’argento, con oglio, sugo di limone, un poco di vino moscatello, polvere di mostacciuoli. Bianco magnare, in fette reali, in porcellana, un piatto per signore. Sapore bianco, stemperato con sugo di limone, con zuccaro sopra, un piatto per signore. Melangoli tagliati, in tazzette, con salviette, una per signore. Secondo servitio Linguattole fritte, levatogli la spina, e ripiene di prugnoli, fettoline di tartufoli, pignoli ben’acconci, servite con una lattata d’amandole sopra, stemperata con sugo di limone, con pistacchi verdi intieri, e sparagi fritti intorno, un piatto per signore. Minestrina di bocconi di storione cotti con butiro fresco, soffritto con herbettine odorifere, con bocconi di latte di storione, fettoline di tartufoli, pignoli, con brodettino di rossi d’ova, e sugo di limone, servita in porcellana, con fette di pane sotto, un piatto per signore. Terzo servitio Maccaroni impastati con latte, e mollica di pane, in un piatto reale, serviti con rossi d’ova dure intorno, passati per almivere, e ova misside sopra. Linguattole carpionate, con fiori di buglossa intorno, in porcellana, un piatto per signore. Storione arrosto, servito con herbette fritte sotto, e salsa bastarda sopra. Una frittata reale di tre frittate, una sopra l’altra, sbattute le ova con pignoccata, capi di latte, e latte; e sopra questa prima frittata, fette di pan di Spagna, con fettoline di provature fresche fritte nel butiro, coperte di capi di latte, e d’ova misside, con due goccie d’acqua di cedro muschiata, e sopra un’altra simile frittata, coperta medesimamente delle stesse robbe, e sopra la terza frittata, coperta tutta di fette di provature fritte, con polvere di mostacciuoli, e bocconi di butiro; messa in forno à rosolare, servita con un copertoro di pasta di sfoglio sopra. Calamaretti fritti, con herbette fritte sopra. Un pasticcio d’ombrina intiera, reale, con tartufoli intieri, e prugnoli. Limoncelli tagliati, con zuccaro, in porcellana, un piatto per signore. Trotte bollite, servite in navicelle reali, con salvietta, e fiori di borragine intorno. Quarto servitio Pasticciotti di brasolette di storione, latte, e fegato di storione, torzi di carciofoli, pignoli, herbettine odorifere soffritte prima con butiro; serviti con brodetto di rossi d’ova, sugo di limone, in porcellana, un piatto per signore coperti con intaglio sopra. Pagnotte ripiene, unte prima bene d’oglio, ripiene di bocconi di linguattole prima fritte, soffritte poi con ostriche, prugnoli, telline tartufolate, cimette di sparagi prima bolliti, e poi fritti, fettoline di tartufoli tartufolati, incorporato ogni cosa insieme, con una lattata di latte d’amandole, stemperata con sugo di limone, e pignoli intieri cotti in forno, con sua agghiacciata, in porcellana, con zuccaro sopra, un piatto per signore. Granci teneri fritti, quattro per signore, in porcellana, con un saporetto sopra, fatto con vino di melagranati, zuccaro, e cannella, tramezati di fette di pane fritto, in forma di lardoni. Minestrina di code di gambari, con sue solite herbettine, con sugo delli busti delli stessi gambari pisti nel mortaro, e passati, con fette di pan sotto, in porcellana, un piatto per signore. Un piatto reale di latte, e capi di latte, sbattuti insieme con chiara d’ova, il piatto unto di butiro, con fette di pane di Spagna sopra, buttatovi poi sopra il latte, con pezzetti di pignoccata, sugo di limone, acqua rosa, e zuccaro, con ova dure, tagliate in quattro pezzi, che non si vedevano, mettendolo in forno; e quando cominciò à quagliare, si messe sopra rossi d’ova dure cotte nell’almivere, rimettendolo di nuovo nel forno à finire di stringere, spolverizato di zuccaro, e cannella, e intorno alli rossi d’ova, pistacchi verdi, con groppetti sopra, passati per siringa, di pastume fatto di rossi d’ova dure, pane di Spagna, pasta di marzapane, butiro, pisto nel mortaro ogni cosa, che venisse alquanto tenera, e intorno al piatto i medemi groppetti. Un piatto reale di code di gambari, cotte al solito, e poi state in adobbo reale, fritte, infarinate in polvere di mostacciuoli, e farina di pane di Spagna; servito in forma d’una montagnola, tramezandole di fette di pane di Spagna, con saporetto bastardo sopra, fatto con aceto, zuccaro, e cannella. Olive, in porcellana, un piatto per signore. Minestrina di piselli, torzi di carciofoli, e sue herbettine, con fette di pane sotto, in porcellana, un piatto per signore. Secondo servitio di credenza Gelatina, in porcellana, un piatto per signore. Insalatine regalate, un piatto per signore. Sparagi, in porcellana, un piatto per signore. Bianco magnare dorato, e fritto, in porcellana, un piatto per signore. Tortine verdi, passate, una per signore. Tortiglioni, ripieni d’ova misside, di cucuzzata, un piatto per signore. Rosoni di pasta di sfoglio, ripieni di provature, e capi di latte, un piatto per signore. Prugnoli, in porcellana, un piatto per signore. Tartufoli tartufolati, un piatto per signore. Cialdoni. Ciambellette, con salviette sotto, una tazzetta per signore. Parmigiano, con salviette, in piatti reali. Provature marzoline, in piatti reali. Provature fresche, in piatti reali. Piselli tenerini asciutti, con oglio, sale, e pepe, in porcellana, un piatto per signore. Cotognata di Portogallo. Cotognata di Bologna, in tazze reali. Un bacile reale di conditi diversi. Un bacile simile di diverse confetture bianche. Pera fiorentine. Mela rose. Mel’appie, in tazze reali, con salviette. Finocchio fresco. Amandole, con salviette sotto, in tazzette, una per signore. Cerase, in tazzette, con neve sotto, una per signore. Si diede al fine l’acqua alle mani, con mazzetti regalati, uno per signore.

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Primo servitio freddo Pasticcio d’un gallo d’India, in forma d’aquila, con frondi di cedro intorno. Un salame spaccato, con frondi di cedro intorno. Capponi salpimentati, coperti di fette di gelatina, fatta in forma di ventresca, con mascheroni intorno di bianco magnare. Una sommata, agghiacciata di zuccaro, in navicella reale, con fette di pane di Spagna, in forma di lardoni intorno. Una crostata di mel’appie siroppate con pasta di marzapane, agghiacciata. Pollastri arrosto, poi spezzati, e coperti di mirausto, fatto con amandole atturate, piste nel mortaro, con mostacciuoli, stemperato con malvasia, e sugo di limone, agresto chiaro, e brodo, passato per il setaccio, aggiongendovi zuccaro, cannella, pepe, e noce moscata, fattolo cuocere in una bastardella, mescolandolo sempre, finché hebbe pigliato corpo, e haveva del dolce, e dell’agro, con zuccaro, e cannella sopra; servito con un copertoro fatto di pasta di sfoglio. Meloni tagliati. Fichi brugiotti. Butiro passato, con neve sotto, un piatto per signore. Capi di latte, serviti con fette di pane di Spagna sotto, con ova misside sopra, con neve sotto, un piatto per signore. Primo servitio caldo Scoscossù, fatti di semolella di regno bianca, netta dalla polvere, passata per setaccio, e per ogni libra di semolella, meza libra di fiore di farina, distesavi la semolella sopra una tavola, mescolandola con la palma della mano, e spruzzandola, con un scopettino d’acqua tepida tinta di zaffarano, e muschiata, spolverizatola alle volte con il detto fiore di farina, facendo più volte in questo modo, sin tanto che fu consumato il detto fiore di farina, e che la detta semolella fù ridotta in grani, come di miglio; si passorono poi li detti granelli per un foratoro chiaro, sopra un’altra tavola, lasciandoli stare così per un’hora, e meza; untosi poi la palma della mano con oglio d’amandole dolci, ò di olive, mescolando leggiermente detti granelli, che vennero lustri, come grani di miglio, cotti nel suo vaso solito, mezo sbusciato, e sigillato bene con pasta intorno, sopra una pignatta, dentro la quale era vaccina grassa, gola di porco, fette di sommata, e due capponi tagliati in quarti; di maniera che li detti granelli si cuocevano col fumo della detta pignatta, dandoli cottura à bastanza; e cotti che furono, si cavorono li detti granelli in piatti d’argento, con butiro dentro, tenendoli in luogo caldo. Si cavorono le carni dalla pignatta cotte che furono, mettendole in piatti d’argento, in fondo la vaccina in fette, li pezzi delli due capponi, e gole di porco, e sopra servitosi il scoscossù, con fette della sommata cotta, tramezate di medolla di vaccina ben cotta, tagliata in bocconi grossetti, rossi d’ova duri, cotti nell’almivere, con il brodo colato sopra, frezzato tutto il piatto di lardoni di cucuzzata. Un pasticcio grande all’inglese, di vitella, tartufoli, ucelletti, fette di sommata, medolla, e grasso di vaccina, cervella di vitella, pignoli, vachi d’agresta, rossi d’ova duri, fette di cedro condito; fatto con pasta di sfoglio sotto, e sopra. Quaglie arrosto, con sfogliatelle tonde aperte sotto, tramezate di fette di pane fritto. Polpettoni, di polpa di vitella, e di cappone battuta cruda insieme benissimo, con medolla, e grasso di vaccina, herbe odorifere, con un poco di lardo, spetiere poche, e sale; e pisto ogni cosa bene, vi s’aggionse pistacchi ammollati in acqua rosa, farina di pane di Spagna, passarina, parmigiano, e butiro; mescolando ogni cosa bene con le dette polpe battute, havendo pulcinotti, tagliate le teste, e gambe, ripieni di medolla, rossi d’ova dure, polvere di mostacciuoli, sale, e zuccaro, e un rosso d’ovo crudo, facendoli rifare in brodo buono, lasciandoli mezo cuocere, poi cavati, e raffreddati, si lardorono minutamente di lardoni di cucuzzata, unti di butiro, spolverizati di polvere di mostacciuoli, si avvoltorono nel pastume delle dette polpette, in forma longhetta; cotte poi in brodo buono, tinto di zaffarano, lasciandole cuocere adagio; aggiongendo nel medesimo vaso fette di zinna di vitella, prima lessa, fettoline di sommata, un poco di salame grattato, pignoli ammollati nell’acqua rosa, herbette odorifere battute, un poco di farina di pane di Spagna, rossi d’ova duri; con un brodettino di rossi d’ova, e sugo d’agresta. Il piatto unto di butiro, spolverizato di polvere di mostacciuoli, e sopra fette di pane reale giallo; mettendovi sopra li polpettoni, intagliandoli con il coltello à modo di meloni per il longo, buttatovi sopra il suo brodetto, con li detti ingredienti; e nelli tagli delli polpettoni messavi una fetta di bianco magnare nell’uno, e nell’altro fette di cotognata; servito il piatto di fette di pane di Spagna intorno. Starnotti arrosto, serviti in una tartara fatta à stella, e per ogni raggio era una starna, circondata da coroncine di pasta, con salsa bastarda sopra. Presciutto di montagna ben cotto, con herbette, e fiori intorno. Stringhette, impastate con latte di pistacchi, fiore di farina, cotte in brodo buono di cappone, con brodettino di rossi d’ova, sugo di limone, sbattuto con capi di latte, e parmigiano grattato sopra, un piatto per signore. Secondo servitio subbito Beccafichi arrosto, tramezati di fettoline di pane, cotte con li medesimi beccafichi, serviti con bocconi d’animelle fritte, sopra fette di pan dorato, con fettoline di sommata dorata, e fritta, un piatto per signore. Starnotti bolliti, coperti d’occhi di cavoli cappucci, cotti in brodo grasso di vaccina, sommata, e presciutto, con suo lardo, e herbette battute; servite con fettoline di vaccina grassa sopra, fette di sommata, e di presciutto, un piatto per signore. Melangoli, in tazzette, una per signore, di credenza. Terzo servitio Vitella bollita, in navicelle reali, con fiori, e herbette intorno. Crostate di capi di latte, e bianco magnare. Pollanchotte d’India arrosto, affagianate, levate dalla carta, servite con copertoro sopra fatto di pasta di sfoglio. Pasticciotti di piccioni senz’osso, ripieni di fegatelli delli stessi piccioni, bocconi d’animelle, medolla, fettoline di presciutto, e vitella battuta, stagionati bene di sua spetieria, con fette di sommata sopra, fette di tartufoli, fettoline di cardi, granelli, e creste di polli, bolliti prima, vachi d’agresta; con suo brodettino d’ova fresche, e sugo di limone, con intaglio sopra, uno per signore. Vitella arrosto, in navicella reale, servita con tartarette intorno, piene di persiche, e pasta di marzapane, con suo intaglio sopra le tartarette. Zuppa reale, fatta con biscotti papalini rifatti, e pillottati bene di butiro, con medolla di vaccina ben cotta sopra, inzuppata in buon brodo di cappone, con petto, e pelle di cappone bollito sopra, salame grattato, fette di provature, prima fritte nel butiro, sugo d’un gigotto di castrato arrosto, parmigiano grattato, bocconi d’animelle fritte; fatta à due ordini, coperta di sopra tutta di fette di provature, con capi di latte distese sopra, e messa in forno à rosolare. Leprotti intieri arrosto, con saporetto sopra, di cappari, pignoli, dattili tagliati in fette, bollite insieme con aceto, e zuccaro. Secondo servitio di credenza Salviette bianche, una per signore. Tartufoli tartufolati, con fettoline di pane sotto, un piatto per signore. Meloni, con neve sotto, un piatto per signore. Formaggio parmigiano, e provature fresche, con salviette sotto. Offelloni, ripieni di pasta di Genova, pasta di marzapane, e ova misside. Pere. Mel’appie. Mele rose, in tazze reali, con neve sopra. Amandole. Finocchio fresco, con salviette sotto, in tazzette, una per signore. Latte mele, un piattino per signore. Cartoccietti, in tazzette, con salviette sotto, una per signore. Castagne, servite in salviette, con sale, e pepe; un piatto per signore. Cotognata di Bologna. Pasticcietti di cotogni, con intaglio sopra, uno per signore. Torta verde.

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Primo servitio freddo Pasticcio d’un gallo d’India, in forma d’aquila con due teste, agghiacciato di zuccaro, tocco d’oro, e d’argento. Un presciutto di montagna, agghiacciato di zuccaro, servito con un pomo d’Adamo sopra, steccato tutto di pezzi di cannella, con ova misside sopra, con una coroncina intorno al pomo di zuccaro, tocco d’oro, con un tortiglione intorno di pasta di marzapane, tocco d’oro, e d’argento. Bianco magnare cannellato, in stampa di mezo rilievo, servito con cagnolini intorno, fatti di pasta di marzapane, con pezzetti di corone di zuccaro trà un cagnolino, e l’altro, tocchi d’oro. Due capponi arrosto, poi lardati di lardelli di cucuzzata, coperti di fette di gelatina, in forma di ventresca, serviti con mascaroni di bianco magnare intorno. Crostata di conserva di tutto cedro, con suo ghiaccio, con cannelloni confetti sopra le punte, tocchi d’oro, e argento, con coroncina di zuccaro in mezo, con lazarole condite dentro. Sei piccioni arrosto, avvolti in sfoglio, serviti con copertoro di zuccaro sopra à gelosia, tocco d’oro, e argento. Capi di latte, in porcellana. Ova benedette, con salviette sotto. Butiro passato con zuccaro, un piatto per signore. La tavola coperta conforme al solito. Primo servitio caldo Due capponi bolliti, serviti in bianco, con fiori, e herbette intorno. Animelle di vitella arrosto, lardate, servite con salsa bastarda, tramezate di tomaselle, fatte di fegato di vitella, pignoli, medolla, formaggio, e salame grattati, sue spetierie, fettoline di cedro condito, e pistacchi interi, avvolti in rete di vitella, con sapore bastardo sopra, e fette di pane di Spagna in forma di lardoni, dorate, e fritte. Quaglie arrosto, tramezate di salciccia di Lucca, che prima erano state meze cotte alesso. Pasticciotti di piccatiglio di petto di cappone, che prima era stato mezo cotto, medolla, grasso, bocconi d’animelle, fettoline di cardi, polpettine di vitella, fettoline di presciutto, rossi d’ova, col solito brodetto, e intaglio sopra, fatto à gelosia, di zuccaro, con sugo di limone, l’intaglio tocco d’oro, un piatto per signore. Starne bollite, servite con biscotti papalini sotto inzuppati in brodo buono di cappone, poi coperte di fette di provature, che prima erano state fritte nel butiro, e medolla ben cotta, coperte di cavoli fiori, fette di sommata, e di presciutto, con copertoro sopra fatto à gelosia, di pasta di zuccaro tocco d’oro, in porcellana, un piatto per signore. Sei piccioni arrosto, serviti con pasta di siringa sotto, à modo di una stella, tramezati di fette di pane fritto in forma di lardoni. Melangoli, con salviette sotto. Sapore di cotogni. Gelatina, con lancette di petto di cappone, in porcellana, di credenza, un piatto per signore. Secondo servitio Vitella bollita, servita con fette di sommata intorno, agghiacciate di zuccaro, tramezate di fiori, e herbette. Salami, con fiori, e herbette. Zuppe fatte in modo di torta, in piatti reali d’argento, con petto, e pelle di cappone, petto di piccione arrosto, piccato, fette di provature, salame grattato, butiro, formaggio grattato, fatta con fette di pane papalino, pillottate prima di butiro, e bagnate nel brodo buono di cappone, con pasta di sfoglio sotto, e sopra, à gelosia. Minestrina di carciofoli, piccioni spolpati, bocconi d’animelle, brasolette di vitella, creste, e fegatelli di polli, herbettine odorifere, fettoline di presciutto, con brodettino di rossi d’ova, sugo di limone, con sparagi intorno soffritti nel butiro, in porcellana; un piatto per signore. Crostate di cotognata di Portogallo, pasta di marzapane, e pistacchiata, con suo lustro à modo di marzapane. Pollastrelli coperti di gelatina, con una coroncina intorno di pasta di zuccaro, in porcellana, un piatto per signore. Terzo servitio Fagiani arrosto affagianati, levati dalla carta, serviti in una cassa di pasta di marzapane con suo copertorino simile sopra, fatto à gelosia, con una coroncina intorno tocca d’oro, con salsa bastarda sopra, un piatto per signore. Pagnotte ripiene di petto di piccioni arrosto, capi di latte, pignoccata, cedro condito, polvere di mostacciuoli, pistacchiata, rossi d’ova, bagnate bene di butiro, state per un poco à molle nel latte, cotte poi in forno, passate poi per almivere, facendoli un lustro reale, servite con un’arme in mezo del signor prencipe cardinale, fatta di pasta di marzapane, e intorno coroncine di zuccaro, con prugnette di Genova dentro, un piatto per signore. Rosoni di pasta di sfoglio, ripieni di vitella battuta, fegatelli, pignoli, creste di polli, cervella di vitella, animelle, fette di presciutto, rossi d’ova, spetierie, sugo di limone; un piatto per signore. Piccioni domestici ripieni con carne, e pelle, cotti in forno, coperti d’una minestrina di fettoline di cardi, torzi di lattuga ripiena, fette di sommata, e di presciutto, fette di tartufoli, e prugnoli, con fette di pane sotto, in porcellana, un piatto per signore. Olive in porcellana. Salsa reale. Limoncelli, con zuccaro sopra. Uva in tazzette con salviette sotto, di credenza, un piatto per signore. Secondo servitio di credenza Salviette bianche. Torte bianche, di capo di latte, bianco magnare, e pignoccata. Pasticciotti all’inglese di conditi, fatti con pasta di marzapane, un piatto per signore. Tartufoli interi cotti sotto le bragie. Carciofoli crudi. Cardi, con salviette, sale, e pepe, un piatto per signore. Carciofoli fritti, in porcellana, un piatto per signore. Formaggio parmigiano. Marzolini. Pera fiorentine. Mela rose. Mel’appie, con salviette sotto, in tazze reali. Cialdoncini, ciambellette, con salviette sotto, in tazzette. Latte mele. Cartoccetti, un piatto per signore. Cotognata di Portogallo, in tazza reale. Si diede l’acqua alle mani, con mazzetti di fiori regalati, e levata la prima tovaglia, restò la seconda, sopra la quale si servì la confettura Torzi di lattuga, cucuzzata, cedri conditi, pomi d’Adamo, prugne di Genova, confetti muschiati grossi, pistacchi, pignoli, finocchio, un bacile dorato per sorte.

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Primo servitio freddo Un pasticcio di vitella in forma di coscino, anitrato à modo di marzapane, con un cagnolino per cantone di pasta di marzapane, che lo sosteneva, con un’arme ficcata in mezo doppia della medesima pasta, del signor prencipe cardinale, tocca d’oro, e d’argento. Salame spaccato, agghiacciato di zuccaro, servito, con armette di pasta di zuccaro doppie, ficcate sopra, in mezo à due stelle di cotognata rossa, con una corona imperiale sopra, fatta di pasta di zuccaro, tocca d’oro. Fagiani arrosto, poi lardati di lardelli di noci condite, serviti con ale, code, e collo di pasta di marzapane, in una canestrella della medesima pasta, con suo copertorino simile traforato, tocco d’oro, e d’argento. Un tortiglione reale, ripieno di paste di Genova, cucuzzata, pistacchiata, e pasta di marzapane, agghiacciato di zuccaro. Marzapane alla senese, in piatto reale, con salviette sotto. Biscotti reali, con salviette sotto. Bianco magnare, in fette reali, in porcellana, un piatto per signore. Gelatina, con lancette di petto di cappone, in porcellana, un piatto per signore. Capi di latte, in procellana. Ova benedette, con salviette, un piatto per signore. Si coprì la tavola al solito. Qui sopragiunse all’improviso gl’eccellentissimi signori prencipi di Venosa, e Aldobrandini. Primo servitio caldo Capponi bolliti, coperti di piselli freschi, torzi di carciofoli, meze testicciuole di capretto senz’ossa, dorate, e fritte, fette di provature fresche fritte nel butiro, con rossi d’ova, e formaggio grattato sopra, con una corona imperiale fatta di pasta di sfoglio. Un presciutto di montagna ben cotto, servito con fiori, e herbette sopra. Pasticciotti di piccioni senz’osso, con tartufoli, fettoline di cardi, fette di sommata, pignoli, rossi d’ova; ripieni di bocconi d’animelle, e cervella di vitella, formaggio grattato, con suo brodetto, sugo di limone, e intaglio sopra di pasta di sfoglio, un piatto per signore. Quaglie arrosto, tramezate di bocconi d’animelle arrosto lardate, servite con fette di pane brustolito, che sia stato nella ghiotta, con salsa bastarda sopra, e fette di pane dorato in forma di lardoni. Piccatiglio di cappone arrosto, fatto poi stufare in piatti d’argento con butiro; servito sopra biscotti papalini, stati un poco in forno, pilottati bene di butiro, e sugo di limone sopra, bagnate prima con il liquore, che era nella ghiotta, coperte di ova misside, cedro condito grattato; e sopra il piccatiglio coperto di fette di provature, medolla di vaccina, con buonissimo brodo, e capo di latte sopra per tutto; rosolato in forno, in piatto reale, con un copertoro à gelosia sopra di zuccaro, tocco d’oro. Minestrina di fettuccie impastate con latte di pistacchi, con bocconi d’animelle cotte in brodo di cappone, con brodettino di rossi d’ova fresche, sugo di limone, e capi di latte, servita con fette di pane sotto, e un’ovo fresco sperduto nel latte sopra, con formaggio grattato; servita in scudelline di pasta di marzapane, con suo copertorino simile; in porcellana, un piatto per signore. Salsa verde, fatta con sponga di finocchio, cedro condito, e herbette, in porcellana. Melangoli, con salvietta sotto. Bianco magnare, in fette reali, in porcellana, un piatto per signore. Secondo servitio Una testa di vitella senz’osso, ripiena di vitella battuta, medolla, lardo, herbette odorifere, formaggio grattato, le cervella, con bocconi di tartufoli, e fettoline di presciutto, rossi d’ova, e pignoli; lardata poi di lardelli di cucuzzata, tramezati di cannelloni confetti, servita con fette di pane dorato intorno, che prima sia stato à mollo nel latte, con bocconi di salciccia di Lucca, cotta nella graticola, prima meza cotta bollita. Petto di piccioni da ghianda senz’osso, in brodo lardiero soffritti con presciutto tagliato à dadi, con fronde di lauro, tanto che pigli quell’odore, e poi si levi, facendolo stufare in una conserva, con moscatello, brodo buono, spetierie solite; e cotto che fù si pistò prugne di Marsilia cotte nel vino, e aceto, nel mortaro, con mostacciuolo stemperato nel brodo sudetto, mescolando ogni cosa insieme, fattolo fornire di cuocere; servito con biscotti pisani sotto, che erano stati nella ghiotta, poi inzuppati di malvasia, imborracciati con ova fritte nello strutto, con pistacchi verdi sopra, con pasticci alla genovese intorno, fritti nel butiro. Quattro pollanchotte d’India arrosto, lardate minutamente, con un rosone di pasta di sfoglio sotto, con quattro vuoti grandi, che vi stava una pollanca per vuoto; con una coroncina di pasta di zuccaro in mezo, dentro la quale era un’arme fatta di pasta di marzapane, del signor prencipe cardinale e del signor cardinale Aldobrandini, in un stecco dorato, ficcata sopra il rosone. Crostata di presciutto, e provature, polvere di mostacciuoli prima passate per almivere. Limoncelli tagliati con zuccaro. Olive. Sapore di visciole, un piatto per signore. Terzo servitio Pasticciotti all’inglese di pasta di sfoglio, di pastume retroscritto nella cena di domenica, uno per signore. Una rognonata di vitella arrosto, servita con nido sotto di pasta di siringa, e intorno al piatto una corona di zuccaro tocca d’oro. Starne bollite, servite con una podrita sopra di torzi di cavoli ripieni, cipolle ripiene, ceci bianchi, piselli freschi, carciofoli, dette di presciutto, e di sommata, tartufoli intieri, con finocchietti intorno; con un copertorino sopra di pasta di sfoglio fatto à gelosia. Minestrina di prugnoli, con fette di pane sotto, un piatto per signore. Bianco magnare dorato, e fritto in fette. Insalatine podrite, in porcellana, un piatto per signore. Secondo servitio di credenza Salviette solite profumate. Pasticciotti di tartufoli, e torzi di carciofoli, con intaglio sopra, un piatto per signore. Una stella di pasta di sfoglio, ripiena di bianco magnare, e capo di latte. Torta di ova misside, e fettoline di cedro condito. Carciofoli fritti, un piatto per signore. Formaggio parmigiano, marzolino, pera, mela rose, mel’appie, cotognata di Bologna, in tazze reali, con salviette sotto. Ciambelle, cialdoncini, in tazzette, con salviette sotto, una per signore. Dato l’acqua alle mani, e levata la prima tovaglia, restò la seconda, sopra la quale fù servito. Conditi diversi, confettura bianca nobile, tre bacili reali per sorte. Pizze di pistacchiata, pizze di pignoccata, pizze di pasta reale, e cedro condito, un bacile per sorte.

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Primo servitio freddo Un pasticcio di vitella in forma di scudo, con suo festone intorno agghiacciato, con lustro, à modo di marzapane; e un centauro con arco in mano, che mostrava di scoccare la frezza, fatto di pasta di marzapane in mezo, tocco d’oro, e argento. Un presciutto agghiacciato di zuccaro, posato sopra due leoni, tramezati da due cagnoli, fatti di pasta di marzapane, in mezo del quale era una corona di zuccaro, con le quattr’arme delli quattro convitati, ficcate nel presciutto, fatte di pasta di marzapane, attaccate tutte insieme, tocche d’oro, e argento. Due bocche d’orso, una contro l’altra, che tenevano una sommata in bocca agghiacciata di zuccaro, di pasta di marzapane, con una corona di zuccaro intorno, tocca d’oro. Ova misside, servite sopra un cedro condito, tutto steccato di stecchi di cannella, ò cannelloni confetti, posato in mezo ad una stella ripiena di bianco magnare, coperta di pasta di marzapane, con suo lustro di zuccaro; e trà un raggio, e l’altro, una fetta di pane di Spagna, con ova misside sopra, con un limoncellino piccolo condito in mezo ad ogni fetta di pane, circondato intorno da pistacchi confetti, servito questo piatto con una corona imperiale sopra di pasta di zuccaro, posata sopra quattro bastoncini di pasta di marzapane, alti mezo palmo, e più; e in faccia d’ogni bastoncino vi erano l’arme delli quattro cardinali, fatte di pasta di zuccaro, profilate d’oro, e regalatamente fatte. Bianco magnare, in forma d’aquila reale, con due teste, servito con puttini intorno di pasta di marzapane, con le mani alzate, sopra le quali era posato un copertoro di pasta di zuccaro, fatto à gelosia, tocco d’oro, e argento. Un rosone di pasta di sfoglio, agghiacciato di zuccaro, ripieno di cotognata, pasta di marzapane, e pignoccata, servito con cannelloni confetti sopra, tramezati di lazarole condite. Gelatina in forma di ventresca, con mascaroni di bianco magnare intorno. Capi di latte, butiro passato, ricotta passata, giuncate, in porcellana, un piatto per signore. La tavola era coperta al solito; le posate erano similmente coperte con piegature regalatissime, tocche d’oro, e argento. Primo servitio caldo Due galli d’India lardati con lardelli grossi, che arrivavano all’osso del petto, spolverizati di polvere di mostacciuoli, e solite spetierie; poi fatti bollire in vino moscatello, avvolti in una salvietta spolverizata bene di spetierie communi, serviti con biscotti papalini sotto, inzuppati nel moscatello, spolverizati di zuccaro, e cannella, con medolla di vaccina ben cotta sopra, passati per almivere fatto con moscatello, coperti di fette di presciutto, e di animelle arrosto, poi passati per almivere di nuovo fatto con moscatello, serviti con copertoro fatto à gelosia, di pasta di zuccaro, tocco d’oro. Venti pulcini arrosto, avvolti in rete, poi stufati, con salsa bastarda, serviti con fette di pane fritto, bagnato con l’istessa salsa. Un pasticcio di vitella, reale in forma di un coscino intiero, ben battuto, e stagionato di spetierie, con quattro fette di sommata, e tartufoli intieri, agghiacciato bene à modo di lustro di marzapane, servito con un fiore di zuccaro ficcato nel mezo, e nelli quattro cantoni un’arme per cantone delli signori convitati, fatte doppie di pasta di zuccaro, profilate d’oro. Piccioni senz’osso, ripieni di bocconi d’animelle, grasso, e medolla di vaccina, occhi, orecchie, e fettoline di lingua di capretto, fettoline di tartufoli, salame grattato, rossi d’ova; cotti in forno, rosolati bene, serviti con crostata di polvere di mostacciuoli, con salsa reale sopra, fatta con vino di melagranato, con fette di pane di Spagna in forma di lardoni intorno, con copertoro sopra à gelosia di pasta di sfoglio. Minestrina di bocconi d’animelle, e polpettine di petto di cappone, tagliolini della pelle del medesimo cappone, cotte nel suo brodo, con brodetto di rossi d’ova fresche, e capi di latte, stemperati con sugo di limone assai, con medolla di vaccina, e fette di pane sotto, con un’ovo sperduto nel latte sopra; in porcellana, un piatto per signore. Starne bollite, con fette di sommata, e di presciutto, fettoline di cardi, cimette di cavoli fiori, creste, granelli, e fegatelli di polli, e bocconi di salciccia di Lucca in fette; servite con copertorino di pasta di zuccaro tocco d’oro, in scudelline fatte di pasta di marzapane, in porcellana, un piatto per signore. Salsa verde, con cedro condito. Bianco magnare in fette reali, in porcellana, un piatto per signore. Secondo servitio Piccioni bolliti con buon brodo di cappone, serviti con fette di pane di sotto fritto nel butiro, coperti di creste, animelle, medolla, fegatelli delli stessi piccioni, tartufoli, fette di scorza di cedro, garofoli intieri, cannella, pistacchi cotti in brodo buono di cappone, e sugo di gigotto di castrato, ornato di fette di pane di Spagna, e di cucuzzata. Fagiani affagianati, serviti sopra ad una stella di quattro raggi, in forma di cassette, con coroncine intorno à ciascuna cassetta, dentro la quale era un fagiano, fatta di pasta di marzapane, con suoi coperchini sopra, tocchi d’oro, e argento. Polpettone di vitella battuta bene, netta di pelle, e nervi, e in mezo occhi di petrosemolo, torzi di carciofoli, fettoline di cardi, tartufoli, creste di galletti, granelli di polli, medolla, pistacchi, dattili senz’osso, stecchi di cannella, garofoli intieri, stagionato bene di spetierie, rossi d’ova, grasso, e medolla, servito con fette di pane dorato, in forma di lardoni intorno. Capponi bolliti, serviti in bianco, con fiori, e herbette intorno. Due salami, con fiori, e herbette intorno. Pasticciotti di brasolette di vitella, bocconi d’animelle, polpettine, e vitella battuta, con medolla, e grasso, fettoline di presciutto, torzi di carciofoli, pignoli, col solito brodetto, e sugo di limone, con intaglio sopra di pasta di sfoglio, in porcellana, un piatto per signore. Minestrina di piccioni spolpati, cotti con buon brodo di cappone, con sugo di gigotto di vitella arrosto, herbettine odorifere, con suoi fegatelli, e gropponi di piccione fettoline di presciutto, e bocconi d’animelle prima fritte nel butiro, poco di sugo di salame, e suo brodettino di rossi d’ova, e sugo di limone; servita in scudelline fatte di pasta di marzapane, con quattro manichini, e suo coperchino intagliato della medesima pasta, tocco d’oro, e argento; in porcellana, un piatto per signore. Salsa reale, in porcellana. Melangoli, con salviette sotto, un piatto per signore. Terzo servitio Pollanchotte d’India arrosto, servite con un rosone sotto di pasta di sfoglio, e quattro vuoti, che in ogni vuoto era una pollancha, in mezo al quale era un vaso fatto di pasta di zuccaro, tocco d’oro, con una coroncina di zuccaro intorno al piatto tocca d’oro. Vitella bollita, servita in navicella reale tutto il petto, con fiori, e herbette intorno. Pagnotte ripiene di pastume di pasticcio all’inglese, retroscritto, bardate di pasta di sfoglio, à gelosia, bagnate bene dentro di butiro, con zuccaro sopra, un piatto per signore. Crostata di mel’appie siroppate, passate, e conserva di tutto cedro. Vitella arrosto, servita in navicella reale, con salsa bastarda sopra, e tartarette intorno, ripiene di bianco magnare, con intaglio sopra di pasta fritta. Gelatina, con lancette di petto di starna arrosto sotto, in porcellana. Un piatto per signore. Insalatine regalate podrite. Olive. Limoncelli tagliati, con zuccaro, in porcellana, un piatto per signore. Quarto servitio Starne arrosto, servite in cassette di pasta di sfoglio; in porcellana, un piatto per signore. Frittata doppia ripiena, sbattute l’ova con pignoccata, pasta di marzapane, polvere di mostacciuoli, poco di pepe, cannella, zucaro, e un bicchiero di panna, ò capo di latte, e un ravagiuolo fresco; fatta à tre ordini, fatti con sfoglio di fior di farina, rossi d’ova, latte di pignoli, butiro, zuccaro, cannella, acqua rosa, facendoci ravagiuoletti fatti di pasta di marzapane, capi di latte, pasta di Genova, formaggio, rossi d’ova crude, cotti nel latte; coprendone la prima frittata, grande quanto era il piatto di ravagiuoli, e buon formaggio grattato, e butiro, con fette di provature fritte nel butiro, con polvere di mostacciuoli, fettoline di pane di Spagna, coperte di capo di latte; e sopra questo prim’ordine un’altra frittata, e sopra altretanti ravagiuoli, con le altre cose sudette, coprendola poi con la terza frittata, coperta sopra di fettoline sottili di pane di Spagna, con capo di latte disteso sopra; spruzzata d’acqua muschiata, messa in forno, con butiro, fatta in piatto imperiale, servita con fettoline di pane di Spagna in forma di lardone intorno al piatto. Bassotto, in un piatto imperiale, fatto con lasagne à vento, cotte in brodo di cappone, fette di provature fresche fritte nel butiro, con pasta di sfoglio sotto, e sopra à gelosia, con butiro, e buon formaggio parmigiano. Una porchetta di latte arrosto, ripiena di olive, amandole atturate, dattili senz’osso, cappari, prugne di Marsilia, fettoline di presciutto, tartufoli intieri, il suo fegato cotto, e poi grattato, herbette odorifere, con solite spetierie, servita con offelle reali ripiene intorno. Minestra di prugnoli, con fette di pane sotto; in porcellana, un piatto per signore. Pasticciotti di tartufoli, torzi di carciofoli, bocconi d’animelle, prugnoli, fettoline di presciutto, rossi d’ova, medolla, e grasso, sugo di limone, con suo brodettino, e intaglio sopra di pasta di zuccaro tocca d’oro, servito in una canestrella di pasta di marzapane, con due fette di bianco magnare dorato, e fritto, con fette di pane di Spagna sotto, sei pasticcietti alla genovese, passati per almivere, sei stecchi di rosmarino pieni di prugnoli cotti nella graticola, tramezati da quattro tartufoli intieri cotti sotto la bragia, serviti con suo coperchio intagliato della madesima pasta, tocco d’oro, un piatto per signore. Secondo servitio di credenza Salviette bianche profumate solite, una per signore. Sparagi, in porcellana. Carciofoli fritti. Carciofoli tartufolati. Tartufoli tartufolati, un piatto per signore. Pera fiorentine. Mela rose. Mel’appie, in tazze reali, con salviette sotto. Tortine verdi passate, servite in porcellana, una per signore. Tortiglioncini ripieni d’ova misside, e cucuzzata, agghiacciati con lustro, un piatto per signore. Un piatto imperiale di latte bollito, con capo di latte, chiara d’ova à bastanza, sbattute bene insieme; polvere di pane di Spagna, e zuccaro à sofficienza, fettoline di cedro condito, e di cucuzzata, pistacchi intieri; bollito ogni cosa insieme, e stretto che fu, e raffreddato un poco, si compose sopra à fette di pane di Spagna, con il piatto prima unto bene di butiro, in forma, e modo di monticelli, circondandoli di rossi d’ova dure, passati per almivere, frezzati di pistacchi verdi, con un poco di latte, sbattuto con chiara d’ova, e acqua rosa tanto che bastò à bagnare le fette del pane, messo per un poco nel forno; servito questo piatto con una corona imperiale sopra, di pasta di zuccaro, tocca d’oro. Cialdoni. Ciambellette. Cartoccetti. Amandoline, in tazzette basse, con salviette sotto, una tazza per signore. Latte mele, un piatto per signore. Finocchio. Cardi, con sale, e pepe. Castagne, con sale, e pepe, con salvietta sotto, un piatto per signore. Cotognata di Portogallo. Cotognata di Bologna. Formaggio parmigiano. Marzolino, in tazze reali. Ova di bufala, con salviette sotto, in tazze reali. Olive, in porcellana, un piatto per signore. Uva, in tazzette, con salviette. Scafi in tazzette, con salviette, una per signore. Dato al fine l’acqua alle mani, e mazzi di fiori, e stecchi; si levò la prima tovaglia, e restò la seconda; sopra la quale fu servita la confettura. Cucuzzata. Cedro condito. Pomi d’Adamo. Prugne di Genova. Pera di Genova. Torzi di lattuca. Ramagli di Genova, un bacile per sorte. Confetti muschiati, con imperatore in mezo reale. Pistacchi. Cannelloni confetti. Pignoli confetti. Coriandoli crespi. Anici. Finocchio confetto. Amandole. Seme di melone. Coriandoli lisci. Cetrini confetti. Confetti grossi, à modo di palle da balestra. Pistacchi verdi, in tazzette piccole, con salviette sotto, una tazza per signore.

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Primo servitio freddo Pasticci di spigole, in forma di delfini, tocchi d’oro, e d’argento. Trotte carpionate. Giuncate, in navicelle reali, fatte di latte d’amandole, zuccaro, acqua di fiore, e gomma di pesce, à mollo nell’acqua rosa, con altri ingredienti alte volte detti; servite in navicelle reali, con stelle di pistacchiata intorno, tocche d’oro, e d’argento. Orate grosse nella graticola, con saporetto sopra d’olive, pignoli, dattili, e fettoline di cedro condito, cotte con aceto, zuccaro, e cannella. Piatti reali di ricotte, e ova del naturale della medesima compositione delle giuncate. Linguattole carpionate, con fiori di borragine sopra, con festoni intorno di pasta di marzapane. Triglie marinate, servite con copertoro sopra fatto à gelosia, di pasta di ciambellette, agghiacciato. Alice, con oglio, aceto, e fiori intorno. Sorra grassa, nel medesimo modo. Fravole con zuccaro, e neve sotto, un piatto per signore. Visciole, e cerase, con neve sotto, in tazze reali. Primo servitio di cucina Storione bollito, con oglio, sugo di limone sopra, herbette, e fiori intorno. Ombrina nella graticola, con saporetto sopra di sapore bastardo, e fette di pan fritto intorno. Pasticci ovati, di pezzi di spigola , spolpata, senza spine, fette di tarantello grasso dissalato, pignoli, torzi di carciofoli, agresta, cimette di saparaci, prima cotti, fette di tartufoli, con una lattata di latte d’amandole, e sugo di limone assai, con solite spetierie. Linguattole fritte, servite con fette di limone, e melangoli intorno, e cimette di sparaci fritti sopra. Rombi in potaggio, fatti con latte d’amandole, pignoli, herbette odorifere, con solite spetierie, con un piccatiglio sopra di polpa di triglie, stagionato bene, con poca spetieria, e sugo di limone; serviti con fette di pane fritto intorno in forma di lardoni. Minestrina di pignoli, e pistacchi passati, con zuccaro, e poco di pan grattato, un piatto per signore. Minestrina di latte, e fegato di storione, e polpettine, con torzi di carciofoli, pignoli, con una lattata di latte di pistacchi, stemperata con sugo di limone, con fette di pane sotto, un piatto per signore. Sapore bianco, un piatto per signore. Secondo servitio Trotte fritte, servite con limoncelli, melangoli, e tartarette intorno di visciole, con suoi coperchini. Pasticci all’inglese di polpa d’ombrina, tarantello grasso piccato, code di gambari, pignoli, granci teneri, torzi di carciofoli, fette di tartufoli, dattili tagliati in fette, cotti nella malvasia, con sua lattata di pignoli, con sugo di limone assai, e vachi d’agresta, agghiacciati di zuccaro. Piatto reale di lamprede, scannate nella malvasia, polite, e nette da’ suoi interiori, tenute in adobbo in pezzi, d’oglio caldo, sale, frondi di salvia, frondi di lauro; cotte nello spedo, tramezandole di fette di tarantello grasso dissalato, e frondi di lauro, cotte adagio con fuoco lento, havendo sotto la leccarda per raccogliere il suo grasso, tenendole bagnate con quell’oglio, dove erano state in adobbo, e nell’adobbo malvasia di più; cotte che furono si misero in una pignatta, dove fù un sapore di malvasia, col sangue delle lamprede, colato prima, con mostacciuoli pisti nel mortaro, pignoli, e pistacchi atturati nella pala; posto ogni cosa insieme con aranci conditi, stemprate col medesimo sangue, e malvasia; e poi bollite con dattili senz’ossa, e zibibo senz’anime, stufate, servite con il piatto unto, e fette di pane sotto fritto, sbruffate di malvasia, sugo di limone, e zuccaro; e sopra si servirono li pezzi delle lamprede, con il suo liquore, e frondi di lauro; e sopra il sapore spolverizato di polvere di mostacciuoli, che venne à fare un poco di crosta, con cannelloni confetti ficcati nelli pezzi delle lamprede, con quattro goccie d’acqua di fiori, e sugo di limone, mettendole poi in forno; serviti questi piatti, con pezzetti di sora, tagliata à modo di lardoni fritti, infarinati in polvere di mostacciuoli sopra, e tartarette intorno di sapore di visciole. Piatti reali di brasolette di storione di meza libra l’una, passate con chiodi di garofoli, e vachi di pepe, lardate minutamente di lardelli di cedro condito, rivoltate bene in oglio dolce, spolverizate di fiori di finocchio, sale, e pochino di noce moscata, con cimette di rosmarino, conficcato nelle brasole cotte nello spedo, tramezate di fette di solmone dissalato, con frondi di lauro, e salvia; e cotte adagio unte spesso con oglio, e agrestata, servite con il piatto unto d’oglio, spolverizate di polvere di mostacciuoli, con fette di sorra dissalata sopra, infarinate in polvere di mostacciuoli fritte con zibibo rifatto in malvasia, con un saporetto sopra, fatto con caviale buono, pisto nel mortaro, con amandole atturate, noce moscata, garofoli, pepe, polvere di pitartima, stemperato con malvasia, e sugo di limone, passato per stamigna, fattoli dare solo un bollore in un pignattino, buttandolo sopra alle brasole, con prugnoli infarinati, e fritti, con un copertoro sopra fatto à gelosia di pasta di ciambellette. Piatti reali di trotte di sei libre l’una, nette politamente de’ suoi interiori, lavate più volte, con un taglio per il lungo, sfioreggiandole di sale, e messe frà due tavole in soppressa; e scolata che fù l’acqua, tornatole à lavare con malvasia, lardandole minutamente di lardelli di sorra grassa, frezzandole di garofoli, grani di pepe, e stecchi di cannella, ripiene d’un battuto fatto di sorra dissalata, herbe odorifere, noci secche, grani d’agresta, spetierie communi, polvere di mostacciuoli, naranci conditi, e polvere di pitartima, ma poca, con oglio, cotte in forno in una tiella unta bene d’oglio, tenendole voltate, unte, e spolverizate di polvere di mostacciuoli, e fiori di finocchio, servite con il piatto unto, e fette di pane sotto, mollate in sugo d’agresta, fritte, e spolverizate di polvere di mostacciuoli, con fette di salmone dissalato sopra alle fette del pane fritto, con un saporetto sopra fatto di dattili bolliti in malvasia, cotognata, polvere di mostacciuoli, stemperata con sugo di limone e agresta, con spetierie communi; fatte bollire, servite con fette di pane fritto intorno, e sopra di pistacchi verdi, e cannelloncini portoghesi di zuccaro, di colore di cannella. Terzo servitio Tortiglioni ripieni di pere moscarole, e pasta di marzapane. Trotte bollite, con fiori, oglio, e sugo di limone sopra. Triglie fritte, con limoncelli, melangoli, e herbette fritte sopra. Minestrina di code di gambari, un piatto per signore. Granci teneri fritti, con saporetto sopra, fatto d’herbette odorifere, e pignoli, stemprati con sugo di limone, e zuccaro, un piatto per signore. Prugnoli, con fette di pane sotto, un piatto per signore. Secondo servitio di credenza Torte di pasta di marzapane, cucuzzata, e persicata, con lustro à modo di marzapane. Sparaci, con oglio, sale, e aceto, un piatto per signore. Tartufoli tartufolati, un piatto per signore. Pere moscarole. Amandole. Briccocole, con neve sotto, in tazze reali. Olive, un piatto per signore. Cerase, e visciole, in tazze reali. Tartarette in piatti reali, di pere moscarole. Finocchio fresco, in tazze reali, con salviette. Cotognata di Portogallo, e di Bologna. Cucuzzata. Torzi di lattuca, pizze di persicata. Ramagli, pere, e prugne di Genova. Confetti muschiati. Pistacchi. Cannelloni. Finocchio, in tazze reali. Si diede l’acqua alle mani, con mazzetti profumati.

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Primo servitio freddo Pasticci di spigole, in navicelle reali tocche d’oro, con frondi di cedro intorno, con le punte inargentate. Linguattole carpionate, con fiori di borragine intorno. Bianco magnare in fette reali, con stellette, e rastelli intorno, di pasta di pistacchiata, tocche d’oro, e d’argento. Dentali nella graticola, con saporetto sopra d’uva spina, cappari, dattili senz’ossa; serviti con un tortiglione intorno, di pasta di marzapane. Giuncate, in navicelle reali. Crostate di cucuzzata, pasta reale, e cedro condito, agghiacciate bene di zuccaro. Ricotte, in piatti reali, con neve sotto, ombrine, cotte in vino, con garofoli, noci moscate, frondi di lauro, aceto; servite con sapore sopra, fatto d’uva spina, cotognata, prugne, mele, e pere, di quella sorte che si potè havere, siroppate, e poi passate con vino, zuccaro, e cannella, poco di mosto cotto, con cannelloni confetti sopra, e fette di cedro condito. Capi di latte, con neve sotto. Fravole, con zuccaro, e neve sotto. Butiro passato, con zuccaro, e neve sotto, un piatto per signore. Primo servitio caldo Storione bollito con vino, acqua, e aceto; servito in piatti reali, con oglio, sugo di limone, herbette, e fiori intorno. Pasticci tondi reali di bocconi d’ombrina spolpati dalla spina, pignoli, torzi di carciofoli, fette di sorra grassa, uva spina, con lattata di amandole, sugo di limone assai; serviti con intaglio sopra. Stelle di pasta di sfoglio col butiro, ripiene d’uva spina siroppata, e polvere di mostacciuoli, con cotognata; passato ogni cosa insieme, stemperato con latte. Ombrina nella graticola, con saporetto fatto di code di gambari, agresta, fettoline di cedro condito, cotto nell’aceto, con zuccaro, à modo di salsa bastarda, e fette di pane fritto intorno, tramezate da fette di limoncelli. Linguattole fritte, con herbette fritte intorno, e sparaci fritti sopra, con limoncelli, e melangoli intorno. Piatti reali di triglie grosse nella graticola, frezzate di garofoli intieri, e vachi di pepe, e poi state in adobbo d’agrestata, aceto rosato, fiori di finocchio, polvere di rosmarino, poco di noce moscata, pepe, sale, e oglio; con la graticola coperta tutta di rami di salvia bagnati d’oglio, e aceto; voltate spesso, e bagnate col medesimo adobbo, spolverizate di polvere di pane di Spagna; servite con fette di pane sottestato, sbruffate d’agrestata, con zuccaro, e cedro condito grattato sopra; con un saporetto, fatto d’amandole atturate, mostacciuoli, basilico, serapollo, menta romana, finocchio fresco; posto ogni cosa insieme, e stemperato col medesimo adobbo, e fatto bollire, con polvere di mostacciuoli sopra, serviti con un copertoro sopra fatto à gelosia di pasta di sfoglio. Ova da bevere, con salviette. Ova sperdute nel latte, servite con fette di pane di Spagna sotto, coperte di capi di latte, e provatura grattata, con butiro, sottestate nel forno per un poco, e poi le ova sopra, un piattino per signore, con sugo di limone sopra. Minestrina di latte, e ova, un piatto per signore. Secondo servitio Maccaroni, fatti di fiore di farina, impastati con latte, à modo di zeppole, poi pisti nel mortaro, con rossi d’ova, facendone poi gnocchetti, bolliti nel latte, con buon formaggio parmigiano, butiro, zuccaro, e cannella; serviti con rossi d’ova duri intorno, cotti nell’almivere. Piatti imperiali di latte, e capi di latte, mescolati insieme, con chiara d’ova, tanto che bastò, sbattute insieme con zuccaro, pochino d’acqua rosa, fattolo cuocere, e diventato sodetto, si fece passare per la sirenga, con il ferro à luna, sopra fette di pane di Spagna, con il piatto prima unto bene di butiro, spolverizate di zuccaro, e di sugo di limone, mettendo poi il piatto sopra le ceneri calde, con latte e chiara d’ova sbattute sopra, tanto che bastò ad ammollare le fette del pane, servito questo piatto tempestato tutto di pistacchi verdi, e stelle, e rastelli di pasta di marzapane intorno, tocchi d’oro, e d’argento. Frittatone di due frittate l’una; sbattutosi le ova con capi di latte, e cedro condito grattato, e polvere di mostacciuoli; il piatto unto ben di butiro, e sopra questa prima frittata, con pistacchi sopra, ficcati per il longo, rossi d’ova dure cotte nell’almivere, tramezati di bocconcini di pane di Spagna fritti, infarinati con polvere di mostacciuoli, con acqua muschiata, e sopra la seconda frittata, frezzata tutta di lardoni di cedro condito. Piatti imperiali di latte bollito adagio, con sugo di limone, pignoccate acciaccate, e pistacchiata, polvere di pane di Spagna, zuccaro, acqua di fiori, tenendoli mescolati con un bastoncino, aggiongendovi capi di latte; e bollito che hebbe un pochetto, si levò dal fuoco, lassandolo un poco raffreddare, aggiongendovi chiare d’ova sbattute; il piatto unto di butiro, spolverizato di zuccaro, con fette di pane di Spagna, e sopra il latte, mettendolo in forno; e cominciato à stringere, si mise sopra rossi d’ova cotti nell’almivere tosti, rimettendolo poi in forno à finire di stringere; servito questo piatto con cialdoncini di frittatine, ripiene di conditi, e polvere di mostacciuoli, involti in ova sbattute, infarinate in farina di pane di Spagna, fritte nel butiro. Minestrina di bocconi di storione soffritti nel butiro, con herbettine odorifere, torzi di carciofoli, latte di storione, pistacchi intieri, latte di pignoli, sugo di limone, e fette di pane sotto, un piatto per signore. Linguattole meze cotte fritte, e poi cotte nella graticola, levata la spina, e ripiene d’un potaggietto d’ostriche, fettoline di tartufoli, telline tartufolate, servite con fettoline di pane fritto intorno, e una lattata sopra d’amandole, con sugo di limone, pignoli, e prugnoli ben’acconci sopra, un piatto per signore. Visciole, in tazze reali, con neve sopra. Terzo servitio Trotte bollite, servite con fiori, herbette, oglio, e sugo di limone sopra. Storione arrosto, servito con herbette fritte sotto, e fette di pane fritto intorno con salsa bastarda sopra. Crostate di visciole siroppate passate con polvere di mostacciuoli, e cucuzzata. Piatti reali di triglie in adobbo di sugo di limone, aceto rosato, agresta, sale, polvere di finocchio, infarinate in farina di pane di Spagna, e polvere di mostacciuoli, polvere di finocchio, pochi garofoli, e pepe; fritte con buonissimo butiro, messe in piatti d’argento sbruffandoli con sugo di limone, e un poco di malvasia, servitisi con il piatto unto di butiro, con zuccaro, e cannella, e un sfoglio sopra di pasta frolla fritta nel butiro, spolverizato di zuccaro, e cannella, e sopra servite le triglie, mettendole per un poco nel forno, servite con un saporetto sopra, fatto di cotognata, nocine condite, piste nel mortaro, stemperate con sugo di visciole siroppate passate, e sugo di limone, e poco d’acqua di fiori, e rimesso per un poco in forno; servito questo piatto con una stella intagliata larga quanto il piatto di marzapane, e trà un raggio, e l’altro bastoncini di pane di Spagna. Quarto servitio Minestrina di polpette di polpa di storione, brasolette di linguattole, herbettine odorifere soffritte con butiro, prugnoli, brodettino di rossi d’ova, sugo di limone, con fette di pan sotto, un piatto per signore. Calamaretti fritti, con limoncelli, melangoli, e herbette fritte. Pasticciotti di spigola spolpata, latte dell’istesse spigole, torzi di carciofoli, prugnoli, e fette di tartufoli, pignoli, uva spina, agresta, e una lattata di latte d’amandole, sue spetierie, con intaglio sopra, un piatto per signore. Granci teneri fritti, con sapore sopra verde, stemperato con sugo d’agresta, un piatto per signore. Secondo servitio di credenza Salviette bianche. Sparaci. Prugnoli. Tartufoli tartufolati, un piatto per signore. Torte di briccocole siroppate, e passate, con conserva di tutto cedro. Formaggio parmigiano. Marzolino. Provature fresche, in tazze reali, con salviette sotto. Pera, mele, in tazze reali, con salviette sotto. Latte mele, in piatti reali. Cartoccini. Cialdoni, e ciambellette, con salviette sotto, in tazze reali. Visciole, e cerase, in tazze, con neve sopra. Rosoni di pasta di sfoglio, ripieni di visciole siroppate passate, polvere di mostacciuoli, zuccaro, e cannella. Cotognata di Portogallo, e di Bologna, in tazze reali. Gambari, un piatto per signore. Quattro bacili per piatto reali, due pieni di diverse paste di Genova, e altri due bacili di diverse confettioni nobili, di più sorti.

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Primo servitio freddo Pasticcio d’ombrina, in forma di delfino, in navicella reale, tocco d’oro, e d’argento. Linguattole carpionate, servite con fiori di borragine sopra, e intorno frondi di cedro, con le punte una tocca d’oro, e l’altra d’argento. Bianco magnare in forma di gigli, servito con stelle intorno di pasta di pistacchiata, tocche d’oro, e d’argento. Un cefalo grosso, in navicella reale, nella graticola, con saporetto sopra, di dattili senz’osso, olive, cappari, pignoli cotti nell’aceto con zuccaro, cannella, e garofoli, con un copertoro sopra fatto à gelosia, di pasta di zuccaro, tocco d’oro, posato sopra sei gigli, fatti di pasta di marzapane, profilati d’oro, e d’argento. Un tortiglione per piatto imperiale, fatto di pasta di sfoglio, ripieno di persicata di Genova, e pasta di marzapane, con zuccaro, e cannella; servito con una corona di zuccaro intorno, tocca d’oro. Un piatto reale di rossi d’ova duri, fritti nel butiro, avvolti prima in ove, sbattute con zuccaro, un poco d’amido, e latte di pistacchi, cannella, polvere di Cipri, noce moscata, che venne pasta sodetta, spruzzando li rossi, con acqua di fiori, spolverizandoli con polvere di mostacciuoli, rivolti nell’ova sbattute; fritti in modo, che vennero tondi, componendoli nel piatto à modo di una montagnola, tramezandoli di bastoncini di pane di Spagna, con zuccaro, e polvere di mostacciuoli sopra, serviti con un copertoro sopra, di pasta di zuccaro, tocco d’oro, posato sopra le spalle di quattro facchini, fatti di pasta di marzapane, profilati d’oro, e d’argento, piccoli. Ova misside, in un piatto reale, servite sopra sei fette di pane di Spagna, à modo di una stella, in mezo della quale era un pomo d’Adamo, steccato tutto di stecchi di cannella lunghetti, con ova misside sopra, con una coroncina di zuccaro intorno al pomo, tocca d’oro; e un’arme in mezo al pomo ficcata sopra, fatta di pasta di zuccaro, del rè di Francia, doppia, profilata d’oro, con una coroncina intorno al piatto, di zuccaro, tocca d’oro. Marzapani di Siena, in tazze reali, con salviette sotto. Pizze di pistacchiata. Mostacciuoli. Pignoccate, in tazze con salviette sotto. Meloni tagliati, con neve sotto, un piatto per signore. Butiro passato. Capi di latte, in porcellana, con zuccaro sopra, e neve sotto, un piatto per signore. Fichi brugiotti, in tazzette, con neve sopra, una tazza per signore. Primo servitio di cucina Trotte bollite, con vino moscatello, aceto, e agrestata, servite in navicelle reali, con oglio, sugo d’agresta sopra, con fiori, e herbette intorno. Brasolette di storione, battute una bacchettina, unte con butiro, sale, polvere di noce moscata, garofoli, e sugo di limone, con un poco di mosto cotto; cotte nella graticola adagio, spolverizandole con polvere di finocchio, e di mostacciuoli; e cotte che furono, furono messe in un piatto, con quel poco di liquore, col quale erano state unte. Il piatto unto di butiro, spolverizato con polvere di mostacciuoli, con fette di pane sottestato in forno, ammollate con sugo di limone, e cannella; e stendendole sopra le fette del storione, con quel poco di liquore, con poco di cedro condito grattato, e sugo di limone, quattro goccie d’acqua di cedro; havendo in una pignatta latte, con rossi d’ova sbattuti, zuccaro, pezzetti di pignoccata, sugo di limone, malvasia, polvere di mostacciuoli, sbattuto ogni cosa insieme, e buttatosi sopra alle brasole, messe in forno, e fatte stringere, frezzate tutte di lardoncini di provatura fresca fritta, infarinata in polvere di pane di Spagna, e polvere di mostacciuoli. Ombrina intiera nella graticola, servita in navicelle reali, con saporetto sopra, fatto di cappari, olive, dattili senza osso, fette di tartufoli, e pignoli, cotti tutte insieme, con aceto, zuccaro, e cannella, con fette di pane fritto in forma di lardoni, e un tortiglione intorno all’orlo del piatto, di pasta di sfoglio, ripieno di lazarole siroppate. Triglie fritte, servite con herbette fritte sotto, e grappetti d’agresta fritta sopra. Pasticciotti di polpettine di storione, code di gambari prima cotte, due granci teneri, fettoline di tartufoli, vachi d’agresta, spetieria solita, con quattro brasolette di polpa di linguattola, pignoli, e latte d’amandole, con sugo di limone, e oglio, con un’intaglio sopra, un piatto per signore. Minestrina di latte, e ova, con pignoccata acciaccata, e pistacchi verdi, con fette di pane sotto, un piatto per signore. Ova da bevere, con salviette sotto, un piatto per signore. Zuppe d’ova sperdute, cotte nel latte, servite sopra fette di pan di Spagna, con capi di latte distesi sopra, e sugo di limone, un piatto per signore. Sapore bianco, stemperato con sugo di limone, un piatto per signore. Bianco magnare, in fette reali, un piatto per signore, con neve sotto, in porcellana. Secondo servitio Una testa di storione bollita con vino moscatello, greco, aceto rosato, agresto chiaro, e acqua à bastanza, salvia, sale, pepe, noce moscata, e garofoli; e cotta che fù, si avvoltò in una salvietta bagnata di vino caldo, mettendola frà due piatti d’argento. Pigliatesi poi amandole pelate, peste nel mortaro, assieme con pignoccata, poco d’amido, e farina di pan di Spagna, stemperate, e passate con il brodo colato dove haveva bollita la testa, mettendolo nel stagnatino, facendolo bollire di nuovo, tenendolo mescolato, finché cominciò à stringere, aggiongendovi quattro fettoline di cedro condito. Il piatto spolverizato di polvere di mostacciuoli, coperto di fette di pan reale giallo, spruzzato d’acqua di cedro muschiata, e sugo di limone; e sopra si servì la testa, spargendovi il suo potaggio, che era un poco stretto. Crostata di mel’appie siroppate in fettoline, torzi di lattuca conditi, zuccaro, e cannella solita. Ravioli bianchi senza sfoglio, fatti di porvature, parmigiano grattato, e butiro; serviti con rossi d’ova duri, cotti nell’almivere, tramezati di lardoni di provature fresche, dorati, e fritti. Porcellette fritte, servite con vachi d’agresta spaccata sopra, siroppata, con tartarette intorno di persiche, con zuccaro, e cannella, e un copertoro sopra di pasta di zuccaro, tocco d’oro. Melangoli, in tazzette piccole, con salviette sotto, una per signore. Moscatello, in tazzette, con neve sopra, una per signore. Olive, in porcellana, un piatto per signore. Terzo servitio Linguattole fritte, poi spruzzate di sugo di limone, levatali la spina, ripiene di telline tartufolate, fettoline di tartufoli, pignoli; servite in porcellana, con una lattata d’amandole, oglio, e sugo di limone, tempestate di pistacchi verdi, con lardoncini di pane fritto intorno, un piatto per signore. Minestrina, di brasolette di storione, latte, e fegato di storione soffritto, insieme con butiro, herbette odorifere, fettoline di tartufoli, polpa di triglia piccata, con brodettino di rossi d’ova, sugo di limone, con fette di pane sotto, in porcellana, con lardoncini intorno di provature fresche, infarinate in polvere di pane di Spagna, e mostacciuoli, e fritte nel butiro, un piatto per signore. Insalatine regalate, con neve sotto, una per signore, di credenza. Quarto servitio Storione arrosto, cotto in forno, servito con salsa bastarda sopra, herbette fritte sotto, e pane dorato intorno. Maccaroni fatti à strenghe, impastati con latte, fior di farina, e mollica di pane papalino, parmigiano grattato, tramezati di fette di provature fresche, fritte nel butiro. Pasticcio reale all’inglese, di polpa d’ombrina, latte, e fegato di storione, e ombrina, code di gambari, pignoli, tartufoli, herbette odorifere, con sei granci teneri, solita spetieria, e agresta spaccata; fatto con pasta di sfoglio, con sua lattata d’amandole, oglio, e sugo di limone. Calamaretti fritti, con herbette fritte intorno, e lardoncini di pane fritto. Granci teneri, affogati nel latte, fritti, con saporetto verde, stemperato con sugo di limone, in porcellana, un piatto per signore. Frittata bianca, per piatto reale; sbattutesi le chiare d’ova al numero di venticinque, con zuccaro, pignoccata acciaccata, pistacchi confetti, e sale, facendone una frittata, con butiro, e fattola cuocere senza rivoltarla, messa nel piatto unto di butiro, havendo fatto cuocere li venticinque rossi d’ova nell’almivere, si composero sopra alla frittata, con pistacchi verdi intorno alli rossi d’ova, frezzato il piatto di lardoncini di cucuzzata. Gelatina, in porcellana, con neve sotto. Cappari, in porcellana. Limoncelli tagliati, con neve sotto, un piatto per signore, di credenza. Secondo servitio di credenza Salviette bianche, una per signore. Pasticcietti d’ostriche, e latte di storione, con la solita spetieria, herbettine odorifere, sugo di limone, con intaglio sopra, uno per signore. Tartufoli tartufolati, con fette di pane bruscato sotto, un piatto per signore. Pere. Mele, e persiche, in tazze reali, con salviette sotto. Amandole. Finocchio. Cardi. Castagne, in tazze piccole, con salviette sotto, una per signore. Parmigiano. Marzolino, con salviette sotto. Persiche nel vino, in porcellana. Meloni, con neve sotto. Gambari, con aceto, sale, e pepe, in porcellana, un piatto per signore. Torte di persiche siroppate, passate con fettoline di cucuzzata, zuccaro, e cannella. Un rosone di pasta di sfoglio, ripieno di un pastume di torta verde. Cotognate di Bologna, e di Portogallo, in tazze reali, con salviette sotto. Lattemele, un piatto per signore. Cartoccietti, in tazzette, con salviette sotto una per signore.

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